Simbologia dei numeri

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
pizia.
00venerdì 3 marzo 2006 12:31
Nelle opere di artigianato e arte i numeri hanno spesso un significato di rilievo.
Cominciamo da lontano:

Uno due e tre sono numeri ben significativi per tutte le civiltà antiche, fanno parte di un insieme di conoscenze ascrivibili già al periodo paleolitico e forse anche preglaciale: l’uno può essere un simbolo egoistico oppure divino, rappresenta comunque l’unicità, il due rappresenta la coppia, la coscienza dell’altro del differente e della dualità, il tre comincia ad essere un simbolo complesso di trinità, famiglia, pluralità.

Il quattro assume significati simbolici ben più tardi, forse nel neolitico o dopo, e si lega a concetti spaziali e geografici, come i punti cardinali. Grazie a questo numero gli edifici (anche quelli precari) assumono forma in pianta di quadrato o rettangolo e abbandonano quella circolare.
Che il quattro fosse un numero molto usato dagli Egizi lo sappiamo, abbiamo sotto gli occhi le piramidi, ma ci sono anche i vasi canopi, i mattoni magici, i figli di Horus, ecc.
Numeri simbolici ufficiali dell’Egitto sono certamente l’otto e il nove, le congreghe di dei con o senza il Primo, il demiurgo, il padre di tutti, dei e umani.

Non trovo però un significato per il cinque, il sei, il sette, quest’ultimo molto importante nella nostra cultura moderna, nella religione cattolica e non solo.
Che dire poi di altri numeri importanti come il dieci, il dodici, il venti, il ventiquattro, il cinquanta, il sessanta, il cento ecc.?
Avevano questi altri un valore simbolico nell’Egitto antico?
Hatshepsut76
00venerdì 3 marzo 2006 13:16
Cara pizia, collega, è interessante l'ragomento che hai tirato in ballo; sarebbe bello poterne sapere di più sul significato numerologico presso gli antichi Egizi, e forse riesco a rimediare qualcosa, così potremo portare avanti questo interessante discorso! Grazie ancora per averlo intavolato! :sm075:

:kiss:
-Kiya-
00mercoledì 8 marzo 2006 00:53
credo di avere alcune delle risposte che chiedi...

mi ci vuole solo un po' di tempo e rispondo quanto prima [SM=x822712]
pizia.
00giovedì 9 marzo 2006 11:33
Grazie Hat e Kiya!! [SM=x822725] [SM=x822725]
Lavorate un pochino per le mie ;) curiosità!!
In particolare mi piacerebbe spiegare il 7 e il 12, proprio per le implicazioni nelle religioni del futuro, cioè le nostre attuali.
[SM=x822729]
E poi, la cabala ebraica, quanto pesca dalla numerologia egizia?
Durante la permanenza degli ebrei in Egitto credo che qualcosa abbiano appreso, anche in termini di segreti iniziatici, rielaborando certamente, ed amplificando il tessuto di interconnessioni fra i vari argomenti della conoscenza, secondo il loro gusto, al punto di creare un nome per questa branca evidentemente importante nell'insieme delle dottrine religiose.

Infine è possibile che i simboli legati ai numeri abbiano anche qualche valenza astronomica? [SM=x822733]

La Pizia per oggi dice poco, ha un sacco di idee che ronzano nella testa, ma fa fatica a metterle giù... [SM=x822718]
-Kiya-
00giovedì 9 marzo 2006 12:57
Re:

Scritto da: pizia. 09/03/2006 11.33
Grazie Hat e Kiya!! [SM=x822725] [SM=x822725]
Lavorate un pochino per le mie ;) curiosità!!
In particolare mi piacerebbe spiegare il 7 e il 12, proprio per le implicazioni nelle religioni del futuro, cioè le nostre attuali.
[SM=x822729]
E poi, la cabala ebraica, quanto pesca dalla numerologia egizia?
Durante la permanenza degli ebrei in Egitto credo che qualcosa abbiano appreso, anche in termini di segreti iniziatici, rielaborando certamente, ed amplificando il tessuto di interconnessioni fra i vari argomenti della conoscenza, secondo il loro gusto, al punto di creare un nome per questa branca evidentemente importante nell'insieme delle dottrine religiose.

Infine è possibile che i simboli legati ai numeri abbiano anche qualche valenza astronomica? [SM=x822733]

La Pizia per oggi dice poco, ha un sacco di idee che ronzano nella testa, ma fa fatica a metterle giù... [SM=x822718]




Quando si dice le coincidenze...

non ho potuto trattenere un sincero sorriso nel leggere la tua richiesta relativamente ai due numeri sui quali ho incentrato il mio approfondimento: il 7 e 12 per l'appunto ;)
Mi impegnerò a tirar giù qualcosina in giornata. Per il momento ho appunti frammentari, prelevati qua e la, ma vedrò di trarne un discorso fluente ;)

A mio avviso gli ebrei hanno subito parecchie influenze egizie, sotto qualunque aspetto. Non ultimo quello religioso. Ma anche qui l'argomento si fa ampio e complesso...

ok!!! bisogna produrre!!! :D tempo e organizzazione, questo mi ci vuole... [SM=x822708]
-Kiya-
00venerdì 10 marzo 2006 22:46
Eccomi!

Almeno in parte, integrerò quanto già detto da Pizia a proposito dei numeri.

Ribadisco l'importanza dei numeri uno, due e tre, legati, in ambito religioso al Demiurgo, ossia al Dio creatore. Egli infatti da solo (uno) genera Shu e Tefnut (quindi uno diventa tre). Di conseguenza egli è uomo e donna insieme (ed ecco il dualismo della coppia, quindi due).
L'uno è per gli egizi legato all'uomo come espressione del Divino.
Il due riprende il dualismo di cui sopra.
Il tre la pluralità e la triade divina (uno e trino... vi dice nulla?! :) ).
Il quattro riproduce l'Universo creato e quadripartito, quindi le mura del tempio.
Il cinque non ha ancora un significato certo, ma si
suppone che il suo nome egizio (diw) possa derivare da un antico nome della mano;oppure potrebbe indicare la Terra, il dio Geb, quinto in ordine di creazione, o, ancora, Thot che a Ermopoli veniva indicato come l'ultimo dei cinque (wr-diw).
Il sei non ha una sppiegazione attualmente indicata, ma si
stanno facendo in proposito complicate ricerche.
E veniamo al sette (che è anche in assoluto il mio numero, nel bene e nel male!) che era indicato come il numero magico per eccellenza, simbolo di perfezione secondo la dottrina di Eliopoli; viene indicato come numero sacro, insieme al 14 nei "Testi delle Piramidi" (e viene citato più volte come nei 7 abomini che non si devono commettere, i 7 urei e le 7 vertebre cervicali, 7 gatte, 7 frecce di Sekhmet, etc.); si riscontrano i 7 ba e i 14 ka del dio Ra nella letteratura religiosa; nel "Libro dei morti" i guardiani delle porte sono 7 o 21 (comunque un multiplo). Nel rituale dell'apertura della bocca si utilizzano 7 strumenti rituali per altrettante operazioni.
Si può quindi affermare che il 7 rappresenta la vita, la facoltà di riceverla, di possederla e di donarla. Ed inoltre essendo composto dalla somma di 3 (il Creatore) e di 4 (il Tempio e Geb, la Terra) esprime un concetto di universalità cosmica che associa Ra alla terra.
I multipli e i composti di 7 sono fortemente presenti nel formulario magico egizio (leggiamo sul Papiro Harris infatti che Ra possedeva 77 occhi e 77 orecchie - che sta ad indicare che le sue capacità di percezione erano immensamente sviluppate). Esso è indicativo anche nel senso di equilibrio universale; secondo alcune teorie infatti nell'unierso erano presenti 77 forze positive del dio originale, atte a formare la sostanza della prima creazione. Ma in base alla regola del dualismo, vi erano anche 77 forze negative a controbilanciare per mantenere l'equilibrio cosmico.

Sulla base di ciò, il mio pensiero personale conduce il numero 7 a Maat. Ma attualmente non ho trovato ulteriori riscontri che avvallino la mia affermazione.

Per il numero 12, abbiate pazienza, non ho ancora messo insieme il materiale che lo riguarda... :sm19:

[Modificato da -Kiya- 11/03/2006 1.08]

maldini
00sabato 11 marzo 2006 00:37
i numeri in geroglifici



per ottenere un numero preciso si pongono i simboli sommandoli tra loro
in un modo simile a quello romano
pizia.
00domenica 12 marzo 2006 18:57
Caro Maldini,
molte grazie per la tua tabella dei geroglifici.
Essa mi fornisce l'occasione per chiederti se il fatto che esista un geroglifico specifico per numeri multipli di 10 ha un significato particolare...
Vedi come i romani nella trascrizione dei numeri fossero più complicati e usassero un sistema che, per quanto efficace, fu presto sostituito da quello di numerazione araba in base 10.
Il sistema decimale permise i calcoli algebrici e lo sviluppo delle scienze matematiche che ben conosciamo.

Dunque, Kiya, sempre sul sette:
è dunque un numero molto importante nella teologia egizia.
Allora quando in fonti ebraiche si dice "sette volte sette" per dire un numero altissimo e quando gli ebrei organizzano il loro tempo sociale in una "settimana", cioè in un insieme di 7 giorni, sbaglio a pensare che forse hanno preso e lasciato qualcosa agli egizi?
Certo dire quanto e cosa l'uno abbia preso dall'altro popolo è una questione spinosa esattamente come stabilire se nacque prima l'uovo o la gallina...

Fatemi sapere qualcosa di ciò che pensate sul 12!!!

ciao [SM=x822725]
maldini
00domenica 26 marzo 2006 23:52
allora io ti dico

ke Shevchenko è il numero 7
maldini il 3
gattuso l'8
rui costa il 10.... [SM=x822714]

nn ne so molto di +
già tanto ke so scrivere un numero in geroglifico e col sistema romano.... :sm17:
pizia.
00lunedì 27 marzo 2006 19:54
Oddio!
Nuovi significati per il 7, il 3, il 10!!!!
Addirittura tu hai il tre, come una trinità!
Devono appartenere ad una scienza che proprio non conosco... [SM=x822733]
[SM=x822725] pizia
-Kiya-
00mercoledì 29 marzo 2006 19:02
l'Egittologia non ha confini... :D
antonio crasto
00giovedì 11 ottobre 2007 19:06
Nel mio libro ho ripreso le ipotesi su un’antica religione monoteistica del Paleolitico Superiore, avanzata da James Churchward nel suo libro “Mu: Il continente perduto”.
L’autore ha asserito che, molto probabilmente, esistettero numeri e forme sacre, che simboleggiavano il creatore e il creato, e che in qualche modo si sono diffusi in tutti i continenti.

In particolare, i numeri del Creatore sarebbero stati:

- il 3, che avrebbe rappresentato una trinità antica, le sue tre volontà creatrici;
- il 7, che avrebbe rappresentato le leggi fisiche con le quali si concretizzò la creazione;
- il 10, che avrebbe rappresentato il Creatore nella sua completezza.

Non deve essere un caso se il numero 10 risulta la somma del 3 (la sua trinità) e del 7 (la sua forza creatrice).
Al creato e per estensione alla Terra e all’umanità sarebbe stato assegnato il numero 4, chiaramente in relazione alle quattro direzioni cardinali in cui si svolse la creazione.

La comprensione del simbolismo di questi quattro numeri sacri consente di spiegare molti enigmi del mondo egizio e biblico.

La Grande Piramide di Cheope ha il lato di base e altezza uguali rispettivamente a 4 x 10 x 11 e 4 x 10 x 7 cubiti, come a voler indicare che la piramide era destinata al passaggio dell’anima del sovrano dalla vita terrena (4) a quella celeste (10),
Il numero 4 x 10 si mantiene all’interno della piramide nella lunghezza del corridoio discendente (~ 200 cubiti), di quello ascendente (~ 80 cubiti) e della Grande Galleria (~ 80 cubiti).
Il numero 10 compare nella base della camera della Regina (10 x 11 cubiti), nella base della camera del Re (10 x 20 cubiti), nelle quote delle camere (-60, 40 e 80 cubiti) e infine nella sommità delle camere superiori “di scarico” (120 cubiti).

Altro simbolismo è dato dal numero 70 (7 x 10).
Questo numero dovrebbe indicare le azioni del Creatore, che si esplicano grazie alle sue leggi fisiche.
E’ particolarmente interessante constatare come per gli egizi e per la Bibbia le azioni punitive del Creatore (catastrofi naturali) contengano il numero 7 o un suo multiplo.

In particolare possiamo ricordare che:

- i sicari dell’uccisione di Osiride erano proprio 70, fatto che porta a vedere Osiride come un periodo della civiltà egizia, drammaticamente interrotto dalla immane catastrofe naturale del 5500 a.C, e la sua uccisione per annegamento come un’allegoria dell’allagamento del Basso Egitto, voluto dal Creatore.
- la grande carestia, durata 7 anni, che caratterizzò il passaggio dalla II alla III dinastia fu quasi sicuramente provocata dalla caduta di una cometa gigante, che secondo antiche testimonianze si sarebbe suddivisa in 7 parte e avrebbe colpito in sequenza molte regioni della Terra.
- secondo la Bibbia il Creatore avrebbe scacciato Caino dall’Eden, ma lo avrebbe assicurato che chiunque avesse osato fargli del male avrebbe subito la vendetta del Signore 7 volte; chi avesse osato far del male a Lamech, pronipote di Caino, avrebbe, invece, subito la vendetta divina per 77 volte, per cui possiamo ritenere che il fratricidio di Caino e l’omicidio di Lamech non siano visti come azioni malvagie, ma come allegorie dei salti di civiltà voluti dal Signore.
- il sogno del faraone, spiegato da Giuseppe, parlava di 7 vacche grasse (periodo di benessere) e 7 vacche magre (periodo di carestia).
pizia.
00venerdì 12 ottobre 2007 22:51
Ma secondo te Antonio, il sette non è un numero legato più alla simbologia biblica che a quella egizia vera e propria?
Negli esempi che hai fatto la maggior parte dei 7 e multipli di 7 compaiono nella Bibbia, anche se proprio nei capitoli in cui si raccontano eventi avvenuti in Egitto.
Per il resto nella Bibbia il 7 continua ad avere quel legame con le azioni punitive come hai osservato, però talvolta ha anche valore di "infiniti", cioè di plurale o plurale dei plurali, mentre in Egitto questo concetto è espresso dal 9.

E' vero che compare altre volte il 7 anche nei vari "Libri" teologici egizi, ma rispetto alla Bibbia il legame col simbolo mi sembra più sottile.
La predilezione per il 7 mi sembra un avvenimento tardo rispetto alla storia egizia, attribuibile al Nuovo Regno ad esempio, oppure al Secondo Periodo Intermedio, e questo potrebbe far pensare ad un'influenza mediorientale, magari proprio attraverso gli Hyksos?
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:37.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com