Al Rione Terra recuperati dodici reperti archeologici
C'è anche la testa dell’imperatore Tito con lauro sul capo
NAPOLI - Dodici sculture, teste maschili e femminili, busti panneggiati, frammenti di altorilievi, sono i nuovi tesori emersi dal Rione Terra di Pozzuoli dove sono in corso gli scavi della Soprintendenza archeologica speciale di Napoli e Pompei.
I RITROVAMENTI - In particolare, oltre alla testa dell’Imperatore Tito con lauro sul capo, sono emerse altre due teste maschili di cui un frammento di ritratto di età tardo repubblicana. Due le teste femminili, una forse di amazzone del II sec d.C, l’altra ritratto di imperatrice di età giulio claudia tarda. E ancora: una antefissa di Gorgone del II sec, quattro torsi tra cui una statua femminile panneggiata, una di togato; un altorilevo con due figure, il frammento di un cavallo.
ETA' REPUBBLICANA - Il contesto dei ritrovamenti comprende, sul lato nord del decumano di via Villanova, un ambiente, a pianta quadrata, che mostra traccia di una complessa storia edilizia, con ristrutturazioni ed adattamenti successivi. La fase più antica è di età repubblicana con rifacimenti successivi in opera reticolata.
SOTTRATTI DAGLI EDIFICI - La natura dei materiali ritrovati, le testimonianze architettoniche marmoree, riconducibili a diverse tipologie, i reperti scultorei e i frammenti di iscrizioni farebbero pensare alla provenienza dei reperti da più edifici monumentali, anche colonnati e alla spoliazione dei relativi apparati decorativi.
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