Scoperta la camera del tesoro del faraone Sethi I?

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Wild-h3art
00martedì 24 gennaio 2006 06:49
Stamane, leggendo le news del "Il Sole 24 Ore", ho letto la notizia che Zahi Hawass, Direttore del Consiglio Supremo delle Antichità al Cairo, ha scoperto una camera segreta nella tomba di Sethi I.

Questo è l'indirizzo Web del quotidiano con la pagina della notizia:

pagina giornale


Messalinaxxx
00martedì 24 gennaio 2006 10:29
Re:
un'altra meta da visitare presto, allora

[SM=x822718]
Wild-h3art
00martedì 24 gennaio 2006 10:53
Re: Re:

Scritto da: Messalinaxxx 24/01/2006 10.29
un'altra meta da visitare presto, allora

[SM=x822718]




Ciao Messaxxx ;)


Penso proprio di si!
Se quello che c'è scritto nell'articolo è vero, avremo un'altra tomba di sul tipo di Tut... :o
L'unica incognita è che Hawass qualche volta ha "deluso", solo per il desiderio di farsi un po' di pubblicità [SM=x822736]
Comunque, spero che la notizia sia vera [SM=x822733]


Wh
Messalinaxxx
00martedì 24 gennaio 2006 12:33
Re: Re: Re:
beh da come sono partiti sparati nell'articolo e confidando nella serieta' del sole 24 ore (ci lavora mio frate [SM=x822707] ) penso lo sia.
certo che zahi si ogni tanto ne combina, ma d'altra parte c'e' da capirlo... tira acqua al suo mulino.
chissa' quando sara' aperta al pubblico.
che emozione, se penso a Sethi I... e' un altro personaggio che mi affascina enormemente.

:heart:
-Kiya-
00mercoledì 25 gennaio 2006 01:07
Per comodita, posto qui l'articolo per intero.
Al momento nessun'altra fonte dà informazioni in merito, almeno tra quelle italiane... ora cerco su quelle estere e in caso accodo ;)

Fonte: Il sole 24 ore

Scoperta la camera del tesoro del faraone Sethi I
di Aristide Malnati (Archeologo)

Una scoperta notevole e destinata ad ampliare le nostre conoscenze sull’architettura funeraria degli antichi egizi è stata annunciata quasi in sordina da Zahi Hawass, Direttore del Consiglio Supremo delle Antichità al Cairo.


Durante l’esplorazione sistematica della tomba del faraone Sethi I nella Valle dei re di fronte a Luxor (Tomb King Valley 17), Hawass ha riscontrato l’esistenza di un pertugio, che si diparte da un corridoio della labirintica sepoltura. Sgomberati i detriti all’ingresso, l’egittologo è penetrato nel cunicolo per più di 70 metri prima di venire scoraggiato nella sua indagine da piccole ma frequenti frane del soffitto: tuttavia ha potuto accertare che il corridoio proseguiva ancora per 25 metri, allargandosi nel tratto finale e confluendo in un ambiente più largo, verosimilmente in una stanza di ampie dimensioni.
Hawass non sembra avere dubbi: ha trovato e presto accederà la vera sepoltura di Sethi I: «Se ho ben interpretato – come credo – quello che ho visto, si tratta della più grande scoperta in Egitto dal 1922, anno del ritrovamento della tomba intatta di Tut Ankh Amon. E, se la camera funeraria non fosse stata mai violata, potrebbe ancora contenere la mummia del sovrano e soprattutto gran parte del corredo funebre, un numero enorme di oggetti in oro», dice lo studioso egiziano, che presto annuncerà il proprio ritrovamento a Travelvideo Tv, un importante network americano.
La ricerca del cunicolo all’interno della famosa tomba non è avvenuta a caso, ma è stata suggerita ad Hawass dall’incontro con un giovane beduino, tale Abdul Rasul, che regolarmente si avventura all’interno dei sepolcri dei grandi d’Egitto e che più di una volta aveva notato la presenza del tunnel in questione. È la conferma che spesso è la casualità, unita al buon fiuto e alla curiosità innati in ogni archeologo appassionato, a fungere da motore propulsore per le scoperte più eclatanti.
La tomba di Sethi I (faraone dal 1290 al 1279 a. C.) fu scoperta nel 1817 dal padovano Giovan Battista Belzoni, pittoresco pioniere dell’archeologia: dopo essersi esibito lungo tempo in spettacoli circensi a Londra, Belzoni partì alla volta della Valle dei re, che esplorò in quasi tutti i suoi anfratti; dotato di forza erculea (superava i 2 metri d’altezza), questo Indiana-Jones “ante litteram” spostava da solo i massi, che ostruivano le tombe e vi penetrava, lui primo europeo, dopo secoli di oblio. Si mostrò inoltre provetto disegnatore e con le riproduzioni dei geroglifici proprio della tomba di Sethi I (“la più bella tra tutte”, scrisse a più riprese nel suo diario di scavo) organizzò la prima mostra di Egittologia in Europa. Eppure il sarcofago nella camera funeraria, posta alla fine di un percorso, che si snoda tra camere minori, pozzi, magazzini e corridoi, si presentava privo della mummia; un simile fatto tuttavia non stupì oltre il necessario, giacché numerose erano le sepolture sprovviste al lorointerno del corpo imbalsamato del proprietario: questo poteva essere stato trafugato durante l’inevitabile saccheggio, operato già in antico da cercatori clandestini, o addirittura essere stato traslato insieme ad altre mummie in nascondigli più sicuri, per di più senza il relativo tesoro, che costituiva l’unica attrazione per i tombaroli.
La nuova scoperta potrebbe però porci in presenza di un “unicum”: gli architetti costruttori della tomba di Sethi I, verosimilmente su suggerimento di ministri e sacerdoti, vi avrebbero annesso un cunicolo secondario, una sorta di passaggio segreto, atto a depistare i ladri di preziosi e a proteggere il faraone della XIX nel suo eterno riposo. A fianco del vero sarcofago sarebbe stato sistemato l’immancabile corredo funebre - raffinati oggetti di uso comune, quasi tutti in oro e di pregevole fattura – al fine di garantire una piacevole esistenza nell’oltretomba a Sethi I, sovrano capace di ricreare benessere e stabilità in riva al Nilo e precursore dei fasti del figlio Ramses II.

-Kiya-
00mercoledì 25 gennaio 2006 01:50
Al momento la notizia non è stata ancora ufficializzata.
Non si trovano riscontri che non siano quelli pubblicati dal Sole 24 Ore, tanto meno su siti ufficiali egiziani come quello dello State Information Service o quello del quotidianno Al-Ahram.
Non ci resta che attendere fiduciosi... [SM=x822736]
-Kiya-
00giovedì 26 gennaio 2006 15:10
Aggiornamento: l'intervista rilasciata da Hawass al TravelVideo!
Miei cari, la ricerca perpetuata non è stata vana, anzi direi che ha offerto ottimi riscontri ;)

Ecco a voi, qui di seguito, il testo integrale dell'intervista che Zahi Hawass ha rilasciato l'11 gennaio scorso, pubblicata sul sito dell'emittente canadese TravelVideo:
(la parte in neretto corrisponde al contenuto dell'articolo di Ariste Malnati)


Egypt’s ancient treasures expanding, luring more tourists and intrigues
Jan 11, 06 | 9:34 am



Dr. Zahi Hawass, secretary general of Egypt’s Supreme Council of Antiquities and director of the Giza and Sakkara Pyramids, recently inaugurated the much-awaited King Tutankhamun and the Golden Age of the Pharaohs exhibit being held here. The displays of 180 artifacts will remain at the Museum of Arts in Las Olas until April 2006. The below interview is part two of a two-part interview.



eTN: Have you made any new announcement on finds in the Valley of the Kings and King Tut’s burial site?

Dr. Zahi Hawass: The Valley of the Kings yielded 62 tombs. The mummy of King Tutankhamun lay there; I wanted to be the first to see it, before any one else did. However, the Japanese TV beat me to it. Of course, when it rained, which really never happens in the Valley of the Kings in Luxor, the Japanese crew were crying ‘Curse. The curse of Tutankhamun is upon us.’ When I took the king’s mask off, I was finally standing face-to-face with the king of kings, King Tut. It was the best moment of my life looking into his face, seeing up close his buckteeth. Two people, an Englishman and an American came saying Tut was murdered and died at 25. These men took some photos of Tut, and said the penis was missing. Erection in ancient Egypt was important. Erection to them was resurrection. When in January 2005 I lifted the mummy and put it inside the CT scanner the machine turned off for an hour but later went back on again. When I realized that Carter placed the mummy on the sand, there on the same spot I found the penis of Tutankhamun. Delighted about this discovery, I learned that the ancient Egyptians mummified his penis over a piece of wood tucked under his body.

Forensic techniques were used to reconstruct from the CT scan images we took. American, Egyptian, French teams reconstructed the face of King Tut but did not agree about the way he wore his hair. About 8 mummies in the Valley of the Kings were never identified by any excavation team. Three from Amenhotep II’s tomb – a young boy’s, an old lady’s and one presumably of Queen Nefertiti’s, according to an English excavator who dug there lately.

Nefertiti was announced recently in a documentary by Discovery Channel. The last mummy found in the Valley of the Kings is believed to be the mummy of Queen Hatchepsut. The CT scanner will be vital in giving evidence and support for our research on the life and death of the royal mummies in the Valley of the Kings.

Heyer: Is there anything more you hope to find in the Valley?
Hawass: In the Valley of the Kings some 35 years ago, I met a young man from the Abdul Rasul family who told me he knew about the secrets of the valley.

The man in his 70s took me to a secret path and led me to the mouth of a secret tunnel. He said if I take this route further into the tomb of Seti, the tunnel will go down to another 300 feet where you will find a second chamber with the tomb of Seti. I did not believe him until a few months ago when I entered the shaft with only a flashlight, a rope and a meter. It was dangerous to go inside that shaft for more than 216 feet. Beyond that I could not go any further because the rubble was blocking my path and falling on my head.

Next month, I will go again and restore this shaft piece by piece and go deeper to 300 feet Abdul Rasul told me. There I think I will find the tomb of Seti I – perhaps the most important discovery yet again. No artefacts from his tomb are out there. Therefore Seti’s tomb is still very much intact.

Heyer: Which tells you that you are about to open a tomb that can be as wealthy as King Tutankhamun’s?
Hawass: Of course, yes.


Controversy over Giza
In an article on the Al Maydan, August last year, Hawass contested a few ideas on the Jews building the pyramids in Giza. Since 1997, Hawass believes that some have waged a cultural war against Egyptian civilization and in particular, the pyramids. Stories were spread through the media that the carving in the Sphinx was caused by water, believed to have run it down thousands of years ago, and not by the wind; an implication that the Sphinx does not belong to Egyptian civilization. Hawass wrote others claimed that the three pyramids were built in a way that resembles the stars in the Orion belt. Some Jews claim that they built the pyramids, while others claim the pyramids were built by aliens or by the people of Atlantis. This Egyptologist claims to have been accused, several times, of deliberately hiding evidence proving that the Jews built the pyramids.

According to him, Jews have also demanded that the statue of Ramses the Second be removed from Ramses Square in downtown Cairo claiming that he was the pharaoh of “torture.” He argues that he is not attacking the Jews or Judaism, but simply opposes certain organizations that deliberately fight against Egyptian achievements, even those that were accomplished 5000 years ago.

Later again on the Al-Maydân September 1, 2005 issue translated by Dina Hassan, Hawass wrote one of the possible reasons for the speculations about the Jews building the pyramids could be the similarities between Herodotus and the Torah, concerning claims that the pharaoh used slaves to build the pyramids and other structures. Hawass claims to have concluded the following from the verses of the Torah and from other evidences: Firstly, he claims that if Jews did participate in the construction of some royal buildings like the pyramids, then they were no more than ordinary workers, and were not the creators of Pharaonic civilization.

Secondly, he argues that the pyramids were built under the Old Kingdom, an epoch during which no traces of any foreigners or slaves has ever been found.

Thirdly, he suggests that the building of the pyramids was a national project in which the ancient Egyptians participated out of respect and love for the ancient Egyptian pharaohs, whom they considered holy. Families throughout Egypt sent workers to alternate shifts with the builders of the pyramids. They also sent grains of wheat and barley, dried fish, garlic, onions, bread and beer, and plates of the type then used by the inhabitants of the opposite side of the Nile, were found in the barracks of the workers in Giza.



Ebbene, al momento quindi quanto dichiarato dal Malnati è CONFERMATO!!! Non ci sono ulteriori aggiornamenti, ma il fatto che Hawass, sempre molto reticente, si sia espresso fino a questo punto, illustrando questi particolari alla stampa, lascia ben supporre che la notizia possa essere fondata [SM=x822709]


Messalinaxxx
00venerdì 27 gennaio 2006 14:05
Re: Aggiornamento: l'intervista rilasciata da Hawass al TravelVideo!
strano che il sole 24 ore lo abbia pubblicato prima... il buon vecchi Zahi perde colpi?

:D
Wild-h3art
00venerdì 27 gennaio 2006 18:03
Re: Re: Aggiornamento: l'intervista rilasciata da Hawass al TravelVideo!

Scritto da: Messalinaxxx 27/01/2006 14.05
strano che il sole 24 ore lo abbia pubblicato prima... il buon vecchi Zahi perde colpi?

:D



Cara Messalina, :)

mi sa che il buon Zahi è una vecchia volpe [SM=x822734]


Wh
Messalinaxxx
00venerdì 27 gennaio 2006 18:31
Re: Re: Re: Aggiornamento: l'intervista rilasciata da Hawass al TravelVideo!

Scritto da: Wild-h3art 27/01/2006 18.03


Cara Messalina, :)

mi sa che il buon Zahi è una vecchia volpe [SM=x822734]


Wh



e mi sa che ti quoto proprio

[SM=x822748]
-francis-
00mercoledì 13 maggio 2009 13:23
Dal sito di Zahi questo interessantissimo filmato del tunnel scoperto nella tomba di Sethi I.
Oltre alle bellissime immagini della tomba, si può notare quanto sia mastodontico questo condotto. Sicuramente un'opera così immensa deve per forza portare a qualcosa di eclatante!

www.drhawass.com/blog/video-join-zahi-hawass-inside-mysterious-tunnel-tom...
-Kiya-
00giovedì 14 maggio 2009 00:24
Notavo che l'argomento in questione si trascina ormai da più di due anni.... chissà quando ci diranno di più...
antonio crasto
00giovedì 14 maggio 2009 09:24
A parte il fatto che il video mostrava Hawass all'interno del tunnel,
mi sembra assurdo che sia stata realizzata un'opera come quella per nascondere solamente dei tesori? Che senso ha scavare un tunnel per 100 metri? Anche uno più corto avrebbe svolte le stesse funzioni, bastava nascondere adeguatamente l'ingresso. Non credo che la lunghezza sia stata scelta per aumentarne la pericolosità. Il tunnel è oggi pericoloso per le infiltrazioni d'acqua degli ultimi 3000 anni, ma al tempo del suo scavo doveva essere perfettamente agibile. Che senso ha costringere gli eventuali ladri a percorrere 100 metri invece di pochi metri?
Teie
00giovedì 14 maggio 2009 10:06
Sai Antonio, non ho capito bene l'ultima domanda: Che senso ha costringere gli eventuali ladri a percorrere 100 metri invece di pochi metri?
Se la tomba l'avessero costruita loro non avrebbe senso, ma visto che le hanno costruite per contrastarli, senso ne ha.
In generale parlando, ogni architetto ha sviluppato le proprie idee per far si che le spoglie reali e non restassero indisturbate nei secoli, quindi ha senso qualsiasi sotterfugio e inganno per proteggere il sarcofago e tutto quello che avrebbe accompagnato il defunto nel suo viaggio.
Nel particolare, potrebbe significare quanto ho detto e anche il suo contrario. Staremo a vedere e alla fine, forse, capiremo se ha ragione Hawass oppure se il tunnel serviva a qualcos'altro.

Teie
antonio crasto
00giovedì 14 maggio 2009 12:23
Il problema che sarcofago e mummia erano prima del tunnel. Quindi si tratta di ostacolare i ladri contro qualcosa d'altro, forse il tesoro.
Io mi chiedevo che senso ha fare un tunnel intonacato all'ingresso quando esso risulta perfettamente percorribile. Una volta trovato l'ingresso per i ladri sarebbe stato lo stesso o quasi percorrere 100 metri o pochi metri.
Non mi risulta che il tunnel abbia sistemi di sicurezza a parte la chiusura del suo ingresso.
C'è sicuramente qualcosa che non ci hanno ancora detto o non abbiamo capito!!!
Teie
00venerdì 15 maggio 2009 10:51
Ah, grazie. Si sono d'accordo con te che c'è qualcosa che non sappiamo, e mi sembra, come sempre, in puro stile Hawassiano. Aspetteremo e leggeremo quello che vorrà dirci. Come sempre da un pò di tempo a questa parte.
Sai cosa pensavo e il perchè della domanda?
Ai tempi delle prime incursioni nelle tombe per le razzie, i ladri con pochi mezzi tecnologici e con la luce delle sole torce o quello che era, magari, percorsi i primi metri del tunnel non hanno ritenuto utile percorrerlo tutto, per la paura e la fretta. Quello che non capisco è la mancanza di curiosità degli archeologi più moderni.
Nessuno si è incuriosito di più? Si doveva arrivare al 2009....?

Teie
antonio crasto
00venerdì 15 maggio 2009 12:01
Mi mancano alcune informazioni.
Non so dove si trova l'ingresso al tunnel. Mi sembra di aver capito che si trovi nella camera del sarcofago, ma non so se l'ingresso era murato e/o nascosto da qualche oggetto.
Forse chi ha scoperto la tomba in passato non si è accorto dell'ingresso al tunnel.
Bisognerebbe capire chi e come è stato scoperto.
Non so ancora se il tunnel presenta dei trabochetti. Mi sembra di ricordare Giacobbo che passa su degli assi posti su un pozzo, ma non sono sicuro che il pozzo si trovasse nel tunnel o fosse quello della KV 17.
nectanebo
00mercoledì 7 gennaio 2015 17:46
Le inesattezze di una presunta scoperta.

Questo post “rititolato”, nasce da un’ insieme di inesattezze, anche da parte di un giornale importante, che dovrebbe avere come scrupolo, la verifica immediata dei dati che si intende pubblicare.
L’articolo citato da Kiya, (pag.1 – 25/01/2006) inizia in questo modo:

Una scoperta notevole e destinata ad ampliare le nostre conoscenze sull’architettura funeraria degli antichi egizi è stata annunciata quasi in sordina da Zahi Hawass, Direttore del Consiglio Supremo delle Antichità al Cairo.....

Durante l’esplorazione sistematica della tomba del faraone Sethi I nella Valle dei re di fronte a Luxor (Tomb King Valley 17), Hawass ha riscontrato l’esistenza di un pertugio, che si diparte da un corridoio della labirintica sepoltura…
Si tratta di una bufala grossolana, individuabile con una ricerca neanche tanto impegnativa.

Ripercorriamo insieme le fasi storiche di questa scoperta.
Atto 1° - G.Battista Belzoni scoprì la tomba di Sehty I nel 1817.
Egli esplorò in modo sistematico la tomba, naturalmente con i metodi discutibili del tempo, e sotto al contenitore del sarcofago, individuò già allora il tunnel , che non venne esplorato per le notevoli difficoltà per l’epoca, di accedere a quella zona particolarmente instabile. Il Belzoni concludeva, che il tunnel discendeva per una profondità intorno ai cento metri.



Questo acquarello è opera del Ricci al seguito di Belzoni, che lo dipinse nel 1820. Come si può notare, si intravede il tunnel nella camera funeraria e non da un corridoio delle labirintica sepoltura, come da articolo.

Atto 2° - H.Carter, fu ispettore principale in Servizio alle Antichità egiziane. Descrisse il suo lavoro realizzato durante anno 1903 a 1904, e si riferì alla tomba con queste parole: in reading through Belzoni's interesting account of his discovery of this tomb in 1817, and his description of its beautifully decorated walls and ceiling, one cannot but think that it must then have been in a perfect condition". He also described his safeguarding work in the tomb of Sethi I.
E. of Carnarvon, H. Carter, Five Years Explorations at Thebes, Henry Frowde Oxford University Press, London, 1912
e si riferì al tunnel con queste parole : "When clearing away the rubbish in the tunnel, I found many un-inscribed carefully shaped slabs of stone that had served to form a staircase and sarcophagus slide to the sepulchral chambers

Queste sono le immagini d’epoca dell’accesso al tunnel.



Non si può parlare perciò di: aver riscontrato l’esistenza di un pertugio (termine dell’ articolo) quando lo si conosce da quasi due secoli.

Belzoni scoprì l ’ingresso, ma come detto non vi entrò mai.
Nel 1961, lo Sceicco Ali Abdel Rasoul con una sua squadra, lavorò sulla ri-scoperta del tunnel. L 'idea di Rasoul , per non rimuovere completamente i detriti da tutta la sezione discendente, era di scavare solamente la dimensione che andasse bene per la taglia di uomo, adatta ad ottenerne il passaggio. Rinforzi in legno furono usati per sostenere e mantenere la cavità in minima sicurezza.
Lo scavo non portò a nessun risultato.
Altre prove sono state compiute per esplorare il tunnel, nessuna di loro ebbe esito positivo.
A novembre/dicembre 2007 , il Dott. Z. Hawass formò una missione scientifica per riesplorare il tunnel di Sethi I.
Queste a seguire, sono alcune immagini dello scavo di Hawass.




Il tunnel discendente è stato esplorato fino a una lunghezza di 126 m. senza nessuna scoperta rilevante.
Questa è la planimetria dello scavo



Due soli oggetti sono stati rinvenuti: un Ushabti e un Ostaca.



A questo punto credo si abbia il quadro completo dell’esplorazione.

Antonio Crasto si poneva queste domande: Mi mancano alcune informazioni.
Non so dove si trova l'ingresso al tunnel. Mi sembra di aver capito che si trovi nella camera del sarcofago, ma non so se l'ingresso era murato e/o nascosto da qualche oggetto.
Forse chi ha scoperto la tomba in passato non si è accorto dell'ingresso al tunnel
.

Alla domanda dell’ultima riga credo già di aver risposto esaurientemente.
Per quanto riguarda l’ubicazione dell’entrata, il tunnel è nella camere sepolcrale e si può vedere dalla immagine a sinistra. Nella successiva l’accesso è ricoperto, magari per spazio o sicurezza:



Questo post può, a mio avviso, considerarsi concluso a meno di mie sviste che si possono sempre segnalare.

...Nec
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