Rovereto : 21^Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico - 4/9 ottobre 2010.

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roberta.maat
00venerdì 10 settembre 2010 11:20
Qualcuno degli Egittophili parteciperà ?
EGIZIA72
00martedì 21 settembre 2010 10:56
Piramide di Zoser,i misteri svelati dalle foto
(ANSA) - TRENTO, 20 SET - Le prime foto scattate all'interno della piramide di Zoser verranno mostrate in anteprima alla Rassegna del cinema archeologico di Rovereto.

L'evento avra' luogo dal 4 al 9 ottobre all'auditorium Melotti. La piramide, situata nella necropoli di Saqqara, a sud dall'attuale citta' del Cairo, rappresenta da uno dei piu' eccezionali ritrovamenti per la storia dell'antico Egitto. Fu realizzata per ospitare la sepoltura del faraone Zoser, che si dice fosse invidioso della maestosita' dei templi sumeri.

www.ansa.it/web/notizie/regioni/trentino/2010/09/20/visualizza_new.html_1761283...
-francis-
00martedì 21 settembre 2010 12:31
Alla scoperta degli ultimi misteri dell’Antico Egitto
10:51 || 21 settembre, 2010 in Cinema, Società

Nelle profondità oscure dell’antica piramide di Zoser e tra le meraviglie archeologiche di Tebe Ovest. Grazie alla pluriennale collaborazione con il Consiglio Superiore delle Antichità Egizie della Repubblica Araba d’Egitto saranno mostrate in eccezionale anteprima alla 21ª Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico – dal 4 al 9 Ottobre presso l’Auditorium “Fausto Melotti” di Rovereto (Trento) -, i primi scatti realizzati all’interno della piramide di Zoser, oltre a quelli relativi ai più recenti lavori nell’area archeologica di Tebe Ovest. La piramide di Zoser (o Djoser o ancora Gioser), faraone della Terza Dinastia, detta anche piramide a gradoni, è la più antica piramide finora scoperta, nonché una delle più particolari.

La conformazione dell’antica piramide di Zoser – “a scalare”, ed eretta su base rettangolare – è abbastanza diversa da quelle ritrovate a Giza, ma è ugualmente testimonianza concreta delle strabilianti capacità architettoniche che sono state proprie del popolo egiziano, evidentemente fin dalle origini di questa civiltà.

La piramide di Zoser è un progetto del celebre Imhotep, architetto, scultore e medico considerato un precursore di queste scienze ed addirittura divinizzato dai suoi successori. Fu realizzata per ospitare la sepoltura del faraone Zoser, che si dice fosse invidioso della maestosità dei templi sumeri. La piramide, situata nella necropoli di Saqqara, a pochi chilometri a sud dall’attuale città de’ Il Cairo, rappresenta da sempre uno dei più eccezionali ritrovamenti relativi alla storia dell’antico Egitto.
A lungo rimasta inesplorata, la piramide di Zoser si appresta a svelare i suoi più nascosti segreti. Nel corso della 21ª Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico, annuale appuntamento organizzato dal Museo Civico di Rovereto, saranno mostrate le prime eccezionali immagini delle ricerche che si stanno facendo nella mastaba che si trova al di sotto.
Nel corso dello stesso incontro saranno, inoltre, mostrati i primi “scatti” relativi ai recenti lavori nell’area archeologica di “Tebe Ovest” dove si trovano alcune delle
più eccezionali meraviglie dell’Antico Egitto come il tempio a terrazze della regina Hatshepsut, il Ramesseum di Ramesse II, i due Colossi di Memnon e tanto altro. I lavori stanno da un lato riportando alla luce la necropoli, dall’altro puntano a realizzare un’area “protetta” dove gli antichi monumenti siano maggiormente tutelati dai danni eventualmente causati dall’inquinamento e dal traffico.


(Fonte: Megamondo)
-Kiya-
00martedì 21 settembre 2010 20:25
Re:
roberta.maat, 10/09/2010 11.20:

Qualcuno degli Egittophili parteciperà ?




Purtroppo non mi sarà possibile... :(
elenaras
00lunedì 27 settembre 2010 22:41
io conto di andare a Rovereto con una mia cara amica il sabato pomeriggio, 9 ottobre, che è dedicato particolarmente all'Egitto e di sentire, così, i fratelli Castiglioni. Noi ci muoviamo da Trieste /Udine e facciamo tutto in giornata, per cui spero che la conferenza sia puntuale e non si dilunghi oltre ilprevedibile perchè abbiamo anche limiti fisici e familiari che impongono un rientro cenerentolesco :-)
magari poi vi racconto qualcosa :-)
elenaras
00domenica 10 ottobre 2010 10:42
Il 9 ottobre, giornata conclusiva della 21a Rassegna del Cinema Archeologico di Rovereto, ha offerto, tra l'altro, la proiezione del film “L'oro di Re Salomone” dei fratelli Castiglioni, che sono intervenuti ed hanno parlato del loro ormai cinquantennale coinvolgimento nel continente africano, prima nel settore etnologico e poi in quello archeologico, nonchè del loro progetto di scavo in Eritrea, su invito del presidente di quella repubblica, dove sperano di individuare, nel porto di Adulis, la vera Punt e di poter così far costruire un'imbarcazione in tutto e per tutto uguale a quelle dell'Antico Egitto, con cui rifare la navigazione dal Mar Rosso all'Eritrea.
Il pomeriggio si è concluso con l'intervista curata dal direttore della rivista “Archeologia Viva”, Piero Pruneti, a Sabri Abd El-Aziz, Direttore Generale del Dipartimento di Antichità Egizie dello SCA, e Mansour Boreig, Direttore dello SCA a Luxor. Vi rimando a www.archeologiaviva.tv dove è stato promesso che sarà visibile tutta l'intervista, peraltro di taglio generico e, oserei dire, popolare.
Tengo a sottolineare la straordinaria disponibilità di queste due indiscusse autorità e riassumo brevemente gli argomenti illustrati dalle fotografie che ci hanno mostrato.
Per quanto riguarda la piramide di Zoser, sono arrivati alla camera del sarcofago, si vedono molto bene le lastre di copertura dello stesso, in particolare quella contrassegnata dalla numerazione progressiva (IIIII) che indicava l'ordine corretto di posizionamento. Il sarcofago verrà sicuramente aperto ma solo dopo che l'ambiente sarà messo in condizione di sicurezza perchè è soggetto a continui crolli.
E' stato trattato a lungo l'imponente lavoro di scavo del viale delle sfingi tra Luxor e Karnak, di cui sono state proiettate molte immagini delle varie fasi, dai progetti proposti (e respinti) per la futura fruizione da parte dei visitatori, ai lavori veri e propri di sgombero della zona finora scavata, ai ritrovamenti effettuati con continui “prima” e “dopo” molto significativi.
E' stato inoltre mostrato, purtroppo brevemente, quanto sta emergendo dall'imponente scavo del tempio di Amenhotep III, sulla riva ovest, con immagini delle nuove statue rinvenute, l'ultima delle quali, ancora non pubblicata, è stata lasciata in dono all'archivio di Maurizio Zulian, roveretano appassionato e collezionista che collabora attivamente con “Archeologia Viva”.

-Kiya-
00lunedì 11 ottobre 2010 08:24
Elena, ti ringrazio per il puntuale resoconto. Il contributo dei fratelli Castiglioni all'Archeologia merita di essere portato all'attenzione del pubblico, e non solo per l'impegno profuso in tanti anni, ma anche per i risultati finora ottenuti: pensiamo alle ricerchecondotte a proposito del cosiddetto "silica glass", con cui fu prodotto, nell'antichità, lo scarabeo che adorna uno dei pettorali di Tutankhamon.

Attenderemo, poi, l'apertura del sarcofago della piramide di Djoser, sul quale ti chiedo: quali sono i pareri espressi al momento?
Hatshepsut76
00lunedì 11 ottobre 2010 09:28
grazie per il tuo resoconto, Elena!
-Kiya-
00lunedì 11 ottobre 2010 22:18
A riguardo del lavoro condotto dai fratelli Castiglioni, presentato in occasione della Rassegna, riporto il seguente articolo, relativo alla possibile scoperta delle miniere di Re Salomone:


Le ricchissime miniere di re Salomone, da cui proveniva l'oro portato in dono dalla regina di Saba, sono state localizzate in Etiopia da due archeologi italiani, Alfredo e Angelo Castiglioni, i quali le hanno documentate con un filmato presentato oggi all'ultima giornata della XXI Rassegna internazionale del Cinema Archeologico, a Rovereto.


"Abbiamo compiuto cinque missioni, tra il 2004 e il 2008, per cercare le antiche zone di estrazione" dell'oro di re Salomone, raccontano i due gemelli varesini che hanno dedicato la vita alle ricerche di archeologia, soprattutto in Africa, "Una zona aurifera fu probabilmente rivelata al sovrano ebraico dalla regina di Saba, quando si reco' a Gerusalemme portando in dono 120 talenti d'oro", come si legge sulla Bibbia. Il Libro dei Re racconta che "la quantita' d'oro che affluiva ogni anno nelle casse di Salomone era di 666 talenti": una ricchezza immensa, sottolineano i Castiglioni, poiche' un talento corrispondeva a poco meno di 30 chilogrammi d'oro.
Pur evitando di esprimere certezze assolute, i due archeologi italiani pensano di avere individuato le mitiche miniere sulle montagne dell'Etiopia sud-occidentale, nel Paese di Beni Shangul, lungo l'itinerario forse percorso dalla regina di Saba nel suo viaggio verso Gerusalemme.

"Le nostre prime tre missioni nel Beni Shangul - raccontano i Castiglioni - fruttarono la scoperta di enormi zone aurifere, sfruttate nell'antichita'; ancora oggi vi si lavora con gli stessi metodi e utensili di allora, e alcune profonde gallerie sono tutt'ora chiamate dalla gente locale 'le antiche miniere di re Salomone'". Un'altra regione aurifera, anch'essa probabile fornitrice di oro al re di Israele, si trova nell'Etiopia sud-orientale, sui monti dell'etnia Guji: i due gemelli archeologi l'hanno esplorata nel 2007-2008.
E' improbabile, commentano Alfredo e Angelo Castiglioni, che la missione a Gerusalemme della sovrana avesse la motivazione citata dalla Bibbia: "La regina, sentita la fama del re, venne a mettere alla prova la sua sapienza". Piu' verosimilmente si tratto' di una missione commerciale, intesa a scambiare oro con rame (nelle Storie di Erodoto si legge che "il rame presso gli Etiopi e' il metallo piu' raro e pregiato di tutti", sicuramente piu' dell'oro, tanto che in Etiopia i prigionieri sono "incatenati con ceppi d'oro"). In Israele, per contro, erano sfruttate a nord di Eilat miniere di rame, che ancora oggi vengono chiamate "miniere di Salomone".


I Castiglioni, che insieme ad altri studiosi non concordano con quanti localizzano il regno di Saba in Yemen, ipotizzano che la biblica regina di Saba fosse un'antenata delle Candaci, le fortissime sovrane-guerriere del regno di Kush (corrispondente all'odierna Nubia sudanese, l'Etiopia dell'antichita'), il paese della dinastia dei Faraoni neri. Oltre a combattere al fianco dei loro uomini, le Candaci pare fossero in grado di effettuare anche lunghe e importanti missioni commerciali.
La prossima missione, annunciata alla rassegna roveretana dai fratelli Castiglioni, sara' lo scavo archeologico del porto di Adulis, in Eritrea, che proseguira' il lavoro iniziato dall'archeologo italiano Paribeni, ai primi del secolo scorso.
Si tratta del porto che in antico collegava i traffici marittimi fra l'Oriente e il Mediterraneo: la missione dei due archeologi italiani, che partira' a gennaio 2011 in collaborazione con l'Universita' Orientale di Napoli, punta a verificare l'ipotesi che la costa eritrea fosse la Terra di Punt, dalla quale Hatshepsut (il faraone donna della storia egizia, della XVIII dinastia) porto' a corte, a Tebe, merci rarissime e preziose, tra cui piante di incenso che avevano un valore sacro.



[fonte: /www.agi.it ]
elenaras
00giovedì 14 ottobre 2010 22:48
scusa se non ho risposto subito... mi sono collegata quasi mai in questi giorni... non saprei risponderti in merito a quali siano gli attuali pareri sul sarcofago... nel senso se c'è qualcosa dentro o se era già stato svuotato, è questo che intendi vero? Be' il coperchio c'è, con questa lastre verticali poste una accanto all'altra e una specie di "maniglia", sempre inpietra, che sembra proprio servire ad aprirlo e chiuderlo.... a vederlo in quelle 2 foto sembra inviolato ma loro nonsi sono pronunciati e decisamente credo sia presto perchè non mi pare amino avanzare ipotesi premature... non rimane altro che aspettare.
Il filmato dei Castiglioni è del 2008 e quello che a loro premeva comunicare non è tanto se avevano individuato o meno le vere miniere di re Salomone quanto il fatto che tuttora in determinate zone si vive e si lavora esattamente allo stesso modo in cui lo si faceva a quell'epoca, e poi il fatto che la regina di Saba secondo loro non era affatto yemenita ma etiope... così come "puntano" su Adulis per individuare Punt... hanno un libro in uscita che si intitolerà "L'Africa com'era" più di genere etnografico che archeologico.
Ciao :-)
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