Regine-Faraone

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Nefertiti37
00martedì 4 novembre 2014 23:13
Buonasera a tutte/i [SM=g999101] , questa è la prima volta che scrivo, spero di aver indovinato il luogo dove parlare di questo argomento e se non è così mi scuso in anticipo [SM=x822706]. Volevo parlare delle regine-faraone e la curiosità mi è venuta cercando informazioni su Hatshepsut. Infatti non ho potuto non domandarmi:
“ci sono state tante donne nell’Antico Egitto che in 3000 anni di storia ricoprirono ruoli molto importanti; è possibile che solo Hatshepsut ambì a diventare faraone?”
Ho fatto qualche ricerca mi sono informata qua e là e ho deciso di scrivere il mio primo post parlando delle donne che non soltanto sono diventate reggenti ma che hanno assunto il titolo di faraoni, regine famose intelligenti con personalità molto forti.
Diodoro Siculo, storico greco affermava l’esistenza di sei regine diventate faraoni: Merneit, Nitocri, Escemofris(Nefrusobek), Hatshepsut, Tausaret e Cleopatra.

MER(IT)NEITH ( I dinastia)
Cercando su internet ho trovato un libro,“Egitto” che appartiene ad una catena di guide della Lonely Planet. Nel libro parla di Meritnetith come “la prima regina a governare in modo indipendente”.
Meritneith era figlia del terzo faraone della I Dinastia Djer e di una delle regine secondarie Nakhneith. Era quindi sorellastra e regina principale del faraone Djet (figlio della regina principale Herneith).
Ad avvallare la teoria che Meritneith divenne effettivamente faraone ci sono poche e confuse prove.
Ho letto che Meritneith possedeva due tombe (circostanza che avveniva solo per i faraoni) una nella necropoli di Umm el-Qaab ad Abydos e l'altro in quella di Saqqara (tomba S3503). - Quello che non so e che voglio chiedervi è perché aveva due tombe? Anche il farone Den ebbe due tombe ma fu seppellito in quella di Abydos. Perché costruirne due?- .
La tomba ad Abydos è una mastaba costruita con il tipico stile dell’Alto Egitto. Era circondata da un muro di recinzione che aveva due steli sulla facciata principale su cui era scolpito il nome della regina, e da ben 40 tombe secondarie con vittime sacrificali, condizione riservata solo ai faraone e non alle regine. Va anche detto che la necropoli di Umm el-Qaab era riservata alla sepoltura dei soli faraoni. Infatti l'egittologo Gunther Dreyer ha rinvenuto nella necropoli sigilli dei nomi di Narmer, Aha, Djer, Djet, Den, Mer(it)neith, Anedjib, Semerkhet e Qaa. Nella lista Meritneith è l’unica donna e se è vero che era reggente e non faraone allora nella lista avrebbe dovuto esserci anche Neithotep (moglie di Narmer) ma non è così.
Il fatto che l’imponente tomba di Merit-Neith si trovasse nella necropoli di Umm el-Qaab, avesse questa struttura e presentasse tali peculiarità portò gli archeologi a riconoscervi inizialmente la tomba di un re. Invece si trattava di una donna che si faceva chiamare Meritneith, “Amata da Neith”. L’altra tomba di Merit-Neith si trova a Saqqara; originariamente era dipinta di bianco e raggiungeva un’altezza di ben 5 metri. Anche intorno a questo sepolcro sono presenti tombe sacrificali. Il nome di Merit-Neith non appare solamente sulle steli funerarie, ma anche su diversi sigilli e vasi, accanto a quelli dei re Djer, Wadji e Den. Su di un sigillo di Saqqara il nome della regina è poi circondato dal serekh.
Il suo nome inoltre, è stato ritrovato sulla pietra di Palermo, Mar ride ([M.] rj.t)- seguito dalla figura di una donna accovacciata- che secondo gli egittologi Kurt Heinrich Sethe e Silke Roth si legge Neith-Meryt.
Un altro sigillo contenente un elenco di altri re della prima dinastia è stato rinvenuto nella tomba di Horus Qaa (2853-2828), ultimo re della I dinastia, ma non menziona il regno di Meritneith. Inoltre accanto al suo sigillo non c’è il simbolo di Horus quindi di regalità, ma sono presenti i simboli che le conferiscono il titolo di “Madre del re”.
E’ quindi difficile confermare o meno che Meritneith fosse faraone o solo reggente. E’ possibile che suo marito, Djet , salì al trono in tarda età e morì mentre suo figlio, Den , era ancora troppo giovane per governare e che Meritneith abbia regnato quale sovrana assoluta per diversi anni. Oppure che alla morte di Djet, il successore al trono Djen troppo giovane fu affiancato da Meritneith che divenne quindi reggente.

NITOCRIS I (VI dinastia)
Su Nitocris I ho letto qualcosa qua e la anche se si sa ben poco. Il suo nome, tradotto in lingua egizia Neit – iqueret, si riferisce alla dea Neith e lo si trova nella Lista Reale di Torino. E’ la prima donna che possiede il titolo di , sale al trono verso il 2184 a.C (sul uno dei miei libri però la data è 2198) e regna per circa 2 anni nella VI dinastia. Il suo nome però non è ricordato nelle liste reali di Abydos
e di Saqqara quindi non si può sapere con esattezza la sua posizione cronologica.
Parlano di lei Manetone, Eusebio ed Erototo. Erodoto in particolare afferma che Nitocris,forse figlia di Pepi II, era la moglie-sorella di Merenre II e, quando quest’ultimo fu assassinato lei salì al trono per governare sola l’Egitto. Dopo pianificò la vendetta facendo costruire una sala sotterranea dove invitò ad un banchetto i traditori; fece aprire un condotto dal quale si incanalò l’acqua che affogò i traditori. Nitocris poco dopo si suicidò soffocando in una stanza piena di cenere e fumo. Pare però che questa storia sia solo frutto di fantasia infatti non ci sono documenti che avvallano questa teoria… almeno io non li ho trovati [SM=g999105] ! Eusebio, parla così del faraone Nitocris: «Una donna, Nitocris, regnò, aveva più coraggio degli uomini della sua epoca ed era la più bella di tutte le donne, bionda, con le gote rosa. Si dice che abbia fatto costruire la terza piramide».


NEFRUSOBEK (XII dinastia)
Nefrusobek (1790-1786), figlia di Amenemhat III, salì al trono come faraone a tutti gli effetti dopo il fratellastro Amenemhat IV e ci rimase per poco meno di 4 anni (3 anni e circa 11 mesi, secondo il Canone Reale) divenendo così l’ultimo faraone della XII dinastia. Il nome Nefrusobek significava "Bellezza di Sobek", con riferimento al dio coccodrillo, simbolo di fertilità e allo stesso tempo di potenza della luce divina. Inoltre è conosciuta anche con il nome di Sobekneferu (Sobek è il Ka di Ra) e sul mio libro anche con quello di Kasobekre Escemiofris.
Secondo Wikipedia, “prima di salire al trono Nefrusobek fu sacerdotessa di Sobek, il dio-coccodrillo di Shedet, e fu anche il primo personaggio regale nell'antico Egitto a portarne il nome teoforo (Sobekkara; Nefrusobek), un'usanza che si consoliderà durante l'imminente XIII dinastia”.
Manetone la cita nel suo elenco dei sovrani egizi, il suo nome è presente nel Canone di Torino e i suoi cartigli appaiono accanto a quelli del padre nella regione del Faiyum, più precisamente all'interno del Labirinto di Meride. Un sigillo portante il suo nome è stato trovato in un nilometro nella seconda cataratta datata al suo 3º anno di regno e appare anche su elementi architettonici di edifici di culto. Ho letto che purtroppo l’aspetto che aveva Nefrusobek non si conosce in quanto le statue che la rappresentano sono prive della testa ma ho trovato la testa di una donna senza naso che dicono sia lei…quindi sinceramente non so se è realmente lei oppure se è vero che non si conosce l’aspetto che aveva il suo volto. So che indossava un copricapo Nemes, un abito femminile e anche un kilt di solito indossato dai faraoni.
Del suo regno e degli avvenimenti durante la sua permanenza sul trono non si sa nulla.
Il luogo di sepoltura attribuitole è la piramide settentrionale di Mazghuna ma non ci sono prove concrete al riguardo.


HATSHEPSUT (XVIII dinastia)
Hatshepsut fu la più giovane figlia di Thutmose I e della Grande Sposa Reale Ahmes.
Alla morte di Thutmose I, Thutmose II sposò sua sorella Hatshepsut attribuendole il titolo di Grande Sposa Reale. La coppia reale concepì solo una bambina, Neferura, costringendo il faraone a scegliere come suo erede il figlio, Thutmose III, avuto da una concubina, ancora troppo piccolo per governare. Hatshepsut inizialmente affiancò il figliastro assumendo il ruolo di reggente ma pian piano il suo potere e la sua influenza crebbero grazie probabilmente all'appoggio di funzionari e del clero tebano di Amon. A questo punto Hatshepsut per avere maggiore potere e salire al trono come faraone comincia a farsi “pubblicità” affermando che il padre prima di morire l’aveva nominata successore al trono….Questo però non so se è realmente vero o se fu lei a inventarsi tutto.
Hatshepsut pubblicizzò anche l'appoggio di Amon affinchè lei diventasse faraone. Amon stesso infatti annuncia alle nove grandi divinità (Montu, Atum, Schu, Tefnut, Geb, Nut, Osiris Iside, Horus, Neftis, Seth e Hathor) la sua intenzione di generare un nuovo sovrano, assicurando ogni bene su di lui, assume le sembianze di Thutmose I e si unisce alla regina Ahmes generando Hatshepsut.
Amon accoglie sua figlia dicendo:
« Benvenuta mia dolce figlia, mia prediletta, il Re dell'Alto e del Basso Egitto, Maatkare, Hatshepsut. Assumi il ruolo di Signore, prendi possesso delle Due Terre ».
In quanto faraone, Hatshepsut decise di rappresentarsi al popolo e su rappresentazioni artistiche con caratteristiche fisiche, vesti e accessori maschili compresa la barba posticcia abbandonando completamente il ruolo di regina e tutti i titoli ad esso legati e assumendo quelli di faraone. Al suo fianco come regina appare la figlia, Neferura. Insieme alla figlia, accanto al faraone appare un'altra figura, quella di Senenmut, che divenne suo braccio destro e forse anche il suo amante.
Hatshepsut, non intraprese nessuna spedizione militare e si limitò a rafforzare i confini e ad allacciare nuovi rapporti commerciali. Una delle cose che la rese celebre (come se già diventare faraone non lo fosse :P) fu quella di costruire un magnifico tempio funerario che sorgeva e sorge tutt’ora a Deir el-Bahari, un’area sulla riva ovest di Tebe. Il monumento, compreso di diverse cappelle, raffigura le scena più importanti del suo regno partendo dal mito della sua nascita.
Hatshepsut morì dopo circa 20 anni di regno. Il suo corpo fu inizialmente deposto nella Valle dei Re (KV20) all’interno della tomba del padre Thutmosis I, che ella aveva fatto appositamente ampliare, e successivamente spostato nella KV60. Mentre la sua mummia fu ritrovata nel 1903 da Howard Carter, solo recentemente è stata identificata da Zahi Hawass come la salma di Hatshepsut (riguardo la sua mummia ho visto che se ne è già discusso quindi non voglio ripetermi ). Le cause della sua morte non sembrano chiare: diabete, ascesso dentale o cancro forse causato da una lozione usato per curare l’eczema…
Morta Hatshepsut, Thutmosis III riprese i pieni poteri e attuò la damnatio memoriae per cancellare la sua matrigna dalla storia. Thutmosis III è considerato uno dei faraoni più importanti nella storia dell’Antico Egitto, eppure si mette da parte quando Hatshepsut prende il potere salendo al trono come faraone. Questo ci dimostra ancora una volta quanto grande e magnifica fu Hatshepsut e quanto la sua figura fu influente e forte in Egitto.

TAUSART (XIX dinastia)
Lo storico Diodoro Siculo parla di Tausaret (XIX dinastia, 1194-1186 a.C.) come «la quinta donna a governare l’Egitto come faraone», (le altre furono Merneit, Nitocri, Nefrusobek, Hatshepsut, e l’ultima, dopo Tausaret, Cleopatra); è anche considerata come l’ultima regina di origine egizia.
Il suo nome completo è Tausert Setep-en-mut ("Potente", "Prescelto di Mut).
Dei suoi genitori non si sa niente ma si pensa che fosse la figlia di Ramesse II e una delle sue numerose spose o concubine. Tausert era la seconda sposa di Sethi II, dal quale ebbe un figlio, Sethi-Merenptah che morì giovane. Alla morte di Sethi II successe il figlio Siptah (1194-1188 a.C.), che era ancora bambino quando salì al trono, quindi la funzione di reggenti la svolsero Tausert, e un cancelliere di nome Bay che sostiene di aver stabilito lui stesso Siptah "sul trono di suo padre".
Siptah fu incoronato e il suo regno durò solo 6 anni. Al 5° anno del suo regno, Siptah fece uccidere il cancelliere Bay: "Faraone, Vita! Salute! Prosperità! ha ucciso il grande nemico Bay ". A questo punto morto anche il faraone ,Tausert sale sul trono come faraone adottando tutti i titoli reali e il nome di Sitra-Meriamon Tausert, che significa ''Figlia di Ra, amata da Amon, Tausert''.
A differenza di Hatshepsut, Tausert mantiene la sua femminilità. Secondo l’egittologia moderna il suo regno durò solo 2 anni e in questo periodo non attuò campagne militari all’estero ma costruì un tempio a sud del Ramesseum e continuò la costruzione della sua tomba. Il suo nome è stato trovato su numerose placche e vasi d’oro e argento ma, come per Hatshepsut , il suo successore ordinò la damnatio memorie usurpò la sua tomba della Valle dei Re e distrusse i cartigli. La sua mummia è stata scoperta nella KV35 accanto a quella di Amenhotep II però non sono riuscita a trovare niente al riguardo. Spero sappiate qualcosa di più voi. 

CLEOPATRA VII (Dinastia tolemaica)
Cleopatra VII Thea Philopatore fu l'ultimo Faraone del Regno tolemaico d'Egitto e l'ultimo membro della Dinastia tolemaica. Secondo Wikipedia il suo nome, deriva dal greco Kleopatra, che significa "gloria del padre". Sul mio libro parla di Cleopatra come figlia di Tolomeo XII e di Cleopatra V, mentre wikipedia afferma che era figlia di una concubina. Nacque nel 70 a.C e nel 51 fu associata al trono insieme al padre e alla morte di questo nello stesso anno, fu associata al fratello-marito Tolomeo XIII.
Nella primavera del 48 a.C. fu cacciata dall’Egitto per ordine del fratello e si rifugiò in Palestina.
Dopo l’arrivo di Cesare in Egitto, Cleopatra fa il suo ritorno ad Alessandria e si presenta al cospetto di Cesare con la famosa scena di lei avvolta in un tappeto. Nella “Vita di Cesare” lo scrittore Plutarco sottolinea come il generale romano rimane affascinato dalla giovane regina. Cesare organizzò il ritorno ufficiale della regina e la fece sposare con il fratello, ma Tolomeo non aveva intenzione di cedere contro Cleopatra e si alleò con la sorella Arsinoe e insieme organizzarono un esercito. L’esercito di Tolomeo si scontrò con quello di Cesare e Cleopatra causando, tra le altre cose,l’incendio della Biblioteca di Alessandria. In un secondo scontro tra i due eserciti Tolomeo perse la vita, Arsinoe fu esiliata (e nel 41 assassinata da Marco Antonio per conto di Cleopatra) e Cleopatra salì sul trono nominando coreggente il fratello più giovane Tolomeo XIV. Dall’unione di Cleopatra e Cesare nacque Tolomeo Cesare detto Cesarione.
Nel 46 a.C. Cleopatra andò a Roma con Cesarione e vi rimase fino alla morte di Cesare, nel 44 a.C. Nello stesso anno morì Tolomeo XIV probabilmente avvelenato da Cleopatra, così Cesarione viene nominato co-reggente, prendendo il nome di Tolomeo XV Cesare.
Solo tre anni dopo, Cleopatra incontra Marco Antonio,in conflitto con Ottaviano per la successione di Roma, a Tarso. Il generale fu così colpito dalla regina, che la seguì ad Alessandria, la sposò ed ebbe 3 figli: i gemelli Cleopatra Selene e Alessandro Helios e Tolomeo Filadelfo. Nel 34 a.C Marco Antonio con la “donazione di Alessandria” attribuì a Cleopatra e ai figli la Palestina,l’Armenia, Creta e Cipro. La decisione suscitò una forte opposizione nel Senato romano, così Ottaviano dichiarò guerra a Cleopatra e Marco Antonio. Nonostante le circa 300 navi di grossa stazza in possesso di Cleopatra, la regina,creduto perduto lo scontro con Ottaviano, si rifugiò ad Alessandria. Qui,inseguito da Ottaviano Marco Antonio si suicidò, e anche Cleopatra (chissà se per aver saputo della morte di Marco Antonio oppure per mettere in scena il suo ultimo atto) si fece mordere, secondo Plutarco, da un serpente (forse un aspide).
Si crede che Ottaviano abbia provveduto lui stesso alla sepoltura di Cleopatra insieme a Marco Antonio, ma il luogo è ancora un mistero.
Secondo Diodoro Siculo è l’ultima donna salita al trono come sovrano. Infatti regnò a tutti gli effetti sia accanto al fratello Tolomeo XIV che accanto al figlio Cesarione che lei stessa nominò coreggente.

Tra le ipotesi di altre donne che divennero sovrane ho trovato:
- Khentkaus I, figlia di Micerino, la sua titolatura può essere tradotta in due modi possibili: madre di due re dell'Alto e Basso Egitto o la madre del re dell'Alto e del Basso Egitto e Re dell'Alto e Basso Egitto, la seconda traduzione suggerisce che a un certo punto, ha assunto la carica di re;
-Ahhotep, madre di Ahmose Nefertari: nella sua tomba sono state trovate armi e una collana con tre mosche d’oro che conferma il suo coraggio nel guidare l’esercito egizio contro gli Hyksos. Le sue opere sembrano andare ben oltre il ruolo di regina, è possibile infatti che divenne coreggente per il figlio Ahmose…;
-Ankhesenpepi II, assunse il ruolo di regina per due faraoni Pepi I e Meremra e fu madre di un terzo, Pepi II; fu la prima regina a far incidere sulle pareti della sua tomba alcuni passaggi dei Testi delle Piramidi, peculiarità presente solo nelle tombe dei faraoni;
-Nefertiti, bellissima regina, moglie del famoso Akhenaton si crede divenne faraone a tutti gli effetti alla morte del marito cambiando più volte il suo nome da Nefertiti prima in Nefer-neferu-Aton Nefertiti poi in Ankhkheperure Nefer-neferu-Aton fino a Ankhkheperure Smenkhkare. Appare sempre accanto al marito con le stesse sue dimensioni, ed è ritratta alla guida di un carro e persino nell’atto di uccidere un nemico. Fino a non molto tempo fa la più avanzata citazione di Nefertiti risaliva al 12° anno di regno di Akhenaton ma in seguito sono state trovate iscrizioni con il suo nome risalenti invece al 16° anno di regno. Il regno di Ankhenaton durò 17 anni quindi è plausibile che Nefertiti, alla morte del suo amato marito, regnò come faraone acquisendo il nome di Smenkhkare…io spero anzi ne sono convinta che sia così *.*.


[SM=x1764359] Purtroppo non tutto quello che sappiamo sulla civiltà egizia è certo e molto spesso la storia e ricca di leggende o considerazioni personali e sarebbe bello vivere nei minimi dettagli come è realmente andata la storia dell’Antico Egitto come se fosse un meraviglioso romanzo storico! Faccio questa premessa per dirvi che non tutte le regine-faraone delle quali ho parlato sono state confermate come tali dagli storici, certamente ce ne sono molte altre che meritano di essere citate per la loro forza ed è probabile che lo divennero o quasi e sicuramente voi avete più informazioni di quante ne abbia io per confermare o smentire quanto ho detto e sarò felicissima di ascoltarle e di imparare. Nel mio piccolo ho cercato a destra e a manca ma purtroppo ho trovato meno di quanto mi aspettassi; libri ne ho pochi e internet è stato l’aiuto più grande. Spero di non avervi annoiato, anche perché è venuta un po’ lunghina [SM=g999107] , e aspetto i vostri commenti. [SM=x1764359]

Ciauuuu [SM=g999100]
Hotepibre
00mercoledì 5 novembre 2014 00:00
Ben felice che tu abbia inziato a scrivere.

Mi permetto di rilevare che, si, il tuo post è effettivamente un po' troppo lungo.
Questo principalmente per la leggibilità del testo; post più brevi consentono, inoltre, ad altri utenti di intervenire su ognuno, mentre articolare interventi con post così lunghi è decisamente più difficile.
Il lavoro che hai fatto [e che con comodo leggerò] è comunque encomiabile e non posso che felicitarmi e ringraziarti per aver voluto condividere le tue ricerche.

Da un primo sommario esame, ho notato una domanda che estrapolo per cercare di fornirti una risposta:

...Quello che non so e che voglio chiedervi è perché aveva due tombe?...


L'usanza dei Re di disporre di due tombe (in qualche caso addirittura tre) derivava verosimilmente dalla necessità di compiacere le Due Terre, l'Alto e il Basso Egitto di cui il defunto era il sovrano. Poco importava che si trovassero effettivamente nelle due distinte terre, quel che importava era che si trovassero a nord e a sud (generalmente a Saqqara ed Abydos per le prime DInastie).

Esasperando il concetto, come sai il corpo di Osiride venne smembrato in quattordici parti sparse per il Paese che vennero poi raccolte dalla sposa Iside; ebbene, ogni città dell'Egitto ritenne di essere depositaria di una delle parti del corpo osiriaco per godere della presenza, in qualche modo del Dio.
Altrettanto per il corpo del Re che era pur sempre un Dio anch'egli.

Ovvio che il corpo "risiedeva" in una sola delle tombe mentre l'altra era semplicemente un cenotafio.

In un caso, nel complesso funerario di Djoser a Saqqara, le due sepolture si trovano nello stesso recinto.

Sopra accennavo a qualche sovrano che aveva addirittura tre piramidi:si tratta di Snefru (IV Dinastia) che aveva una piramide a Dashur (la c.d. Piramide "Rossa") e due a Meidum di cui quella nota come "Romboidale", o "a doppia inclinazione", viene ritenuta l’anello di congiunzione tra la struttura "a gradoni" (come quella di Djoser) e la piramide vera e propria.

Spero di aver risposto compiutamnete alla tua domanda. [SM=g999099]
annaisis
00mercoledì 5 novembre 2014 11:27
Ciao Nefertiti37,
davvero molto interessante la tua ricerca sulle regine-faraone, è un argomento che mi interessa molto. La leggerò sicuramente con calma.
Ciao
Anna [SM=g999100]
Hotepibre
00mercoledì 5 novembre 2014 12:39
Re:
Mi permetto di "smembrare" il lungo intervento di Nefertiti37 in più parti così da poter intervenire, e consentire ad altri utenti di farlo, in maniera più semplice. Per ognuna proverò ad aggiungere qualche ulteriore notizia così che si possa integrare il tutto e creare una sorta di "monografia" delle donne che regnarono autonomamente (ovvero indipendentemente dall'essere "mogli" di Re):
Nefertiti37, 04/11/2014 23:13:

...
MER(IT)NEITH ( I dinastia)
Cercando su internet ho trovato un libro,“Egitto” che appartiene ad una catena di guide della Lonely Planet. Nel libro parla di Meritnetith come “la prima regina a governare in modo indipendente”.
Meritneith era figlia del terzo faraone della I Dinastia Djer e di una delle regine secondarie Nakhneith. Era quindi sorellastra e regina principale del faraone Djet (figlio della regina principale Herneith).
Ad avvallare la teoria che Meritneith divenne effettivamente faraone ci sono poche e confuse prove.
Ho letto che Meritneith possedeva due tombe (circostanza che avveniva solo per i faraoni) una nella necropoli di Umm el-Qaab ad Abydos e l'altro in quella di Saqqara (tomba S3503). - Quello che non so e che voglio chiedervi è perché aveva due tombe? Anche il farone Den ebbe due tombe ma fu seppellito in quella di Abydos. Perché costruirne due?- .
La tomba ad Abydos è una mastaba costruita con il tipico stile dell’Alto Egitto. Era circondata da un muro di recinzione che aveva due steli sulla facciata principale su cui era scolpito il nome della regina, e da ben 40 tombe secondarie con vittime sacrificali, condizione riservata solo ai faraone e non alle regine. Va anche detto che la necropoli di Umm el-Qaab era riservata alla sepoltura dei soli faraoni. Infatti l'egittologo Gunther Dreyer ha rinvenuto nella necropoli sigilli dei nomi di Narmer, Aha, Djer, Djet, Den, Mer(it)neith, Anedjib, Semerkhet e Qaa. Nella lista Meritneith è l’unica donna e se è vero che era reggente e non faraone allora nella lista avrebbe dovuto esserci anche Neithotep (moglie di Narmer) ma non è così.
Il fatto che l’imponente tomba di Merit-Neith si trovasse nella necropoli di Umm el-Qaab, avesse questa struttura e presentasse tali peculiarità portò gli archeologi a riconoscervi inizialmente la tomba di un re. Invece si trattava di una donna che si faceva chiamare Meritneith, “Amata da Neith”. L’altra tomba di Merit-Neith si trova a Saqqara; originariamente era dipinta di bianco e raggiungeva un’altezza di ben 5 metri. Anche intorno a questo sepolcro sono presenti tombe sacrificali. Il nome di Merit-Neith non appare solamente sulle steli funerarie, ma anche su diversi sigilli e vasi, accanto a quelli dei re Djer, Wadji e Den. Su di un sigillo di Saqqara il nome della regina è poi circondato dal serekh.
Il suo nome inoltre, è stato ritrovato sulla pietra di Palermo, Mar ride ([M.] rj.t)- seguito dalla figura di una donna accovacciata- che secondo gli egittologi Kurt Heinrich Sethe e Silke Roth si legge Neith-Meryt.
Un altro sigillo contenente un elenco di altri re della prima dinastia è stato rinvenuto nella tomba di Horus Qaa (2853-2828), ultimo re della I dinastia, ma non menziona il regno di Meritneith. Inoltre accanto al suo sigillo non c’è il simbolo di Horus quindi di regalità, ma sono presenti i simboli che le conferiscono il titolo di “Madre del re”.
E’ quindi difficile confermare o meno che Meritneith fosse faraone o solo reggente. E’ possibile che suo marito, Djet , salì al trono in tarda età e morì mentre suo figlio, Den , era ancora troppo giovane per governare e che Meritneith abbia regnato quale sovrana assoluta per diversi anni. Oppure che alla morte di Djet, il successore al trono Den troppo giovane fu affiancato da Meritneith che divenne quindi reggente.
...


Stiamo parlando di un personaggio della I Dinastia e già questo potrebbe renderci la vita difficile, eppure di questa Regina abbiamo alcune notizie interessanti e, magari, poco note. Nel 2008 scrissi, in un altro forum che si interessava di egittologia, un articolo sui sacrifici umani nell’Antico Egitto che possono ancora avvalorare la figura di MerNeith quale Regina autonoma. Eccone uno stralcio:
“Nel 1935, nell'area di Saqqara, Emery scopre la tomba della madre del re Den, 5° della 1ª dinastia, la regina MerNeith. La Tomba principale è circondata da altre tombe più piccole, appartenenti verosimilmente a Funzionari della corte, in mattoni crudi, ma è nella tomba principale che, per la prima volta, vengono attestati sacrifici umani.
Molti cadaveri, su cui non viene riscontrata alcuna traccia di violenza, vengono rinvenuti disposti ordinatamente nella sepoltura, e la mancanza di lesioni fa supporre che possano essere stati uccisi in un luogo diverso, contro la loro volontà e forse con un veleno, e quindi deposti nella tomba.
Analoghi sacrifici umani si rilevano, nello stesso periodo storico, nelle tombe reali mesopotamiche del cimitero di Uruk scavate da Wooley. In questo caso, però, i corpi, centinaia, si trovano là ove sono caduti ricostruendo quasi lo sviluppo del corteo funebre o le ultime posizioni di una sorta di festa funebre; i musicisti ancora stringono i propri strumenti, le guardie impugnano le loro armi… come se avessero continuato a svolgere le proprie attività mentre attendevano la morte. Ciò fa propendere, nel secondo caso, per una volontarietà dell'atto sacrificale che non si ritiene di poter riscontrare nel primo.
Intanto una prima considerazione; chissà perché, parlando dell'Antico Egitto, c'è una qual forma di ritrosia a parlare di sacrifici umani quasi che l'alto grado di civiltà raggiunto rendesse esenti i nostri "eroi" da questa pratica che noi consideriamo "barbara". È altrettanto ovvio, però, che il metro da noi usato è quello di una presunta "civiltà" che ci vuole esenti da violenze gratuite come, appunto, riteniamo i sacrifici di altri esseri umani... poco importa se poi assistiamo a violenze ancor più gratuite che non hanno neanche la giustificazione, o l'alibi, di un atto religiosamente, e talvolta politicamente e sociologicamente, molto rilevante. …”

Quanto al Re Djer, sposo di MerNeith ed al quale verosimilmente successe al trono, può essere interessante ricordare che la sua sepoltura è circondata da ben 369 tombe secondarie di cui ben 300 nello stesso recinto funerario.



Nefertiti37
00mercoledì 5 novembre 2014 19:04
Hotepibre la tua spiegazione sul perchè delle due tombe è stata perfetta e ti ringrazio molto [SM=x822713]. Hai ragione cercherò la prossima volta di essere più sintetica hihih. Dei sacrifici umani sinceramente non ne avevo idea e leggendo su Meritneith e grazie anche al tuo intervento ho imparato un lato dei nostri amati egizi che non conoscevo. Sapevo degli animali ma non delle persone...
Perdonami ma non sono sicura di aver capito cosa intendi per:

"un articolo sui sacrifici umani nell’Antico Egitto che possono ancora avvalorare la figura di MerNeith quale Regina autonoma"

Quindi il fatto che la sua tomba è circondata da altre tombe secondarie anche se in numero minore rispetto al Faraone Djer secondo te può essere una prova che Meritneith regnò come faraone? [SM=x822725]


Grazie annaisis sono contenta che ti piaccia aspetto commenti anche da parte tua allora [SM=g999105]
nectanebo
00mercoledì 5 novembre 2014 21:08
Condivido il suggerimento di Hotep. di prendere in considerazione una “Regina-Faraone” alla volta, sulla falsariga della discussione sugli obelischi, procedendo man mano con domande, e/o chiarimenti.

Mi inserisco con una precisazione: si citano sovente due nomi di sovrani simili, Djer e Djet che possono confondere le cose come è successo al sottoscritto.
Ricapitolando: Djer succede ad AHa, e diventa il 3° sovrano della 1° Dinastia.
Ha due figli, (Hor) Wadji e MeritNeith.
(Hor) Wadji ricordato per la stele del re serpente al Louvre, è anche denominato: Itetiu, e Djet .
Hor-Wadji (o Djet), succede a Djer, diventando il 4° sovrano della 1° Dinastia.
Sposa la sorella MeritNeith da cui ha un figlio chiamato Den (o anche, Kenkenes, Usaphais, Zer, Zet), di fatto il 5° sovrano come da elenchi.
E’ in questo frangente, che alla morte del consorte (Djet), sale al trono Den, con la probabile co-reggenza della madre MeritNeith.
Prove sui testi di un periodo di regno da sola non ne ho trovato.
Ciao …Nec.
Nefertiti37
00mercoledì 5 novembre 2014 22:30
Grazie nectanebo per aver precisato io non sono stata molto chiara sui rapporti tra Meritneith Djer e Djet e sulle successioni! [SM=x822725]
Hotepibre
00mercoledì 5 novembre 2014 23:53

...non sono sicura di aver capito cosa intendi per:

"un articolo sui sacrifici umani nell’Antico Egitto che possono ancora avvalorare la figura di MerNeith quale Regina autonoma" ...

...il fatto che la sua tomba è circondata da altre tombe secondarie anche se in numero minore rispetto al Faraone Djer secondo te può essere una prova che Meritneith regnò come faraone?


...è esattamente quel che intendevo; è vero che una Regina era un personaggio importante, ma consideriamo che esisteva la poligamia e non ancora il concetto di "Regina Principale" che sarà proprio specialmente della XVIII.
In tal senso, se il Re avesse avuto più mogli questo avrebbe comportato la creazione di complessi funerari multipli, ognuno con le sue tombe secondarie in una proliferazione esponenziale di siti.

Più verosimile, perciò, che le Regine fossero sepolte in alcune di quelle tombe secondarie che circondavano la tomba del Re.
Ne deriva che se una Regina meritava un complesso funerario personale, con tanto di tombe secondarie e sacrifici umani, è più che verosimile non si trattasse di una "semplice" Regina, ma molto probabilmente di un sovrano autonomo cui spettavano onori particolari.

Quanto ai sacrifici umani, proseguo con un altro stralcio del mio vecchio articolo:

"...Esisteva, dunque, questa tragica usanza nella Terra di Kemi?
Ebbene si! Sia pure anticamente, in epoca predinastica (4500-3000 a.C.) ed è attestata anche nella 1ª Dinastia.
Uno dei primi esempi noti, forse il più antico, è stato rinvenuto nell'antica Nekhen (oggi Edfu) dove, in un complesso funerario del periodo Naqada 2 (o Gerzeano dal 3600 al 3200), vennero rinvenuti quattro corpi (non mummificati giacché tale usanza verrà adottata successivamente) disposti in posizione fetale e privi di corredo funebre a volerne sottolineare l'umile origine.
Che si tratti di un sacrificio umano è certo ed il fatto stesso che si tratti verosimilmente di servi, sta ad indicare che loro compito, nell'aldilà, sarebbe stato l'accudire il personaggio di più alto lignaggio con cui erano stati sepolti. Un altro complesso sepolcrale, nei pressi di Abydos, conferma tale ipotesi; qui i corpi sono sei, ed è ancor più evidente che la loro morte è stata causata in maniera violenta. Nel 2002, infatti, nel corso di rilievi per il reperimento del recinto del complesso funerario di Horus-Aha (uno dei primi re della I Dinastia, forse identificabile con lo stesso Menes Narmer tradizionalmente indicato come l’unificatore delle Due Terre) vennero rinvenute 6 tombe dotate, stavolta, di corredo funebre: tre donne, un uomo ed un bambino/a che indossava ben 25 braccialetti e collane di lapislazzuli.
...
...come vennero uccise tutte queste persone?
Sulle prime si ritenne che potessero essere state avvelenate, ma un esame anatomo-patologico sui teschi ha consentito di individuare quella che, verosimilmente, fu la causa di morte: in caso di strangolamento, infatti, l’aumento della pressione sanguigna può causare la rottura di cellule ematiche all'interno dei denti e tracce di tal genere sarebbero state rinvenute sui denti delle vittime. La pratica dei sacrifici umani, tuttavia, sembra non protrarsi a lungo nell’Antico Egitto. ..."



Già con la II DInastia, però, sembra scomparire l'usanza dei sacrifici umani.
Nefertiti37
00giovedì 6 novembre 2014 23:28
Anche io penso sia stata più che una semplice Regina e le caratteristiche della sua tomba e il luogo dove è posizionata (necropoli di Umm el-Qaab: riservata alla sepoltura dei soli faraoni) in parte lo confermano. Dico in parte perchè non ho trovato altri indizi che potrebbero farci credere che divenne realmente Faraone...

Sui sacrifici mi hai incuriosita molto infatti andrò a leggermi qualcosina [SM=x822713]
Hotepibre
00venerdì 7 novembre 2014 11:15
...eccoti un altro pezzettino dell'articolo che motiva il perché già con la II Dinastia sia venuta meno l'usanza dei sacrifrici umani poi, promesso, basta su quest'argomento poichè la discussione intrapresa riguarda tutt'altro argomento e siamo, perciò, abbondantemente [SM=x822742] :

"...Con la 2ª Dinastia la necropoli reale si sposterà di quasi 400 Km, a Saqqara, e qui sembra cessare l’usanza dei sacrifici umani quasi certamente non per motivi etici, che anzi doveva essere considerato un onore seguire il Nefer Neter, il Bel Dio, nel suo viaggio, ma più probabilmente per motivi pratici e politici: gran parte di coloro che venivano “sacrificati”, o meglio coloro che accettavano di essere sacrificati, erano alti Funzionari di Governo ed è ipotizzabile che, data anche la grande capacità di qualcuno di questi, il successore abbia cominciato a comprendere che, ucciderli, sarebbe stato un inutile “spreco” di conoscenze ed esperienze. Si inizierà, perciò, verosimilmente ad “uccidere” nominalmente l’individuo, ovvero ad imporgli un nuovo nome alla morte del Re, e si proseguirà con quella che diventerà la caratteristica delle tombe egizie a noi note: la presenza degli ushabti, ovvero centinaia e centinaia di statuette rappresentanti servitori e funzionari del Re."



Nefertiti37
00lunedì 10 novembre 2014 23:00
Argomento interessante...ma hai ragione nel dire che siamo fuori topic ed è meglio continuare con l'argomento principale [SM=g1619690]
Hotepibre
00martedì 11 novembre 2014 15:03
Nitocris (VI Dinastia?)
Come sopra detto, potremmo proseguire ancora sui sacrifici umani nell’AE, ma saremmo decisamente OT poiché l’argomento proposto da Nefertiti37 sono le Regine/Re che regnarono da sole (o che si ritiene abbiano regnato autonomamente) e per riprendere il discorso, come per la precedente, riporto qui di seguito il brano che la nostra amica ha dedicato a:

NITOCRIS I (VI dinastia)
Su Nitocris I ho letto qualcosa qua e la anche se si sa ben poco. Il suo nome, tradotto in lingua egizia Neit – iqueret, si riferisce alla dea Neith e lo si trova nella Lista Reale di Torino. E’ la prima donna che possiede il titolo di , sale al trono verso il 2184 a.C (sul uno dei miei libri però la data è 2198) e regna per circa 2 anni nella VI dinastia. Il suo nome però non è ricordato nelle liste reali di Abydos e di Saqqara quindi non si può sapere con esattezza la sua posizione cronologica.
Parlano di lei Manetone, Eusebio ed Erototo. Erodoto in particolare afferma che Nitocris, forse figlia di Pepi II, era la moglie-sorella di Merenre II e, quando quest’ultimo fu assassinato lei salì al trono per governare sola l’Egitto. Dopo pianificò la vendetta facendo costruire una sala sotterranea dove invitò ad un banchetto i traditori; fece aprire un condotto dal quale si incanalò l’acqua che affogò i traditori. Nitocris poco dopo si suicidò soffocando in una stanza piena di cenere e fumo. Pare però che questa storia sia solo frutto di fantasia infatti non ci sono documenti che avvallano questa teoria… almeno io non li ho trovati! Eusebio, parla così del faraone Nitocris: «Una donna, Nitocris, regnò, aveva più coraggio degli uomini della sua epoca ed era la più bella di tutte le donne, bionda, con le gote rosa. Si dice che abbia fatto costruire la terza piramide».


Un piccolissimo inciso, avrete notato che sto usando sempre il termine “Re” e non “Faraone” e questo perché, lo rammento a me stesso, il termine “Per-Aa”, ovvero “Grande Casa”, da cui Faraone, entrerà in “vigore” solo con la XVIII Dinastia e, segnatamente, con il Napoleone d’Egitto Thutmosi III.

Nessuno si offenderà, ovviamente, se utilizzeremo il termine anche per indicare i Re precedenti.

Ma torniamo a Nitocris, o Nitokerty, o Nit Iqeret, che dir si voglia. Già Nefertiti37 ha sottolineato che si tratta di una regina della VI Dinastia e che, secondo le fonti greche (‘sti greci stanno sempre in mezzo), sarebbe stata la prima Regina/Re “auto reggente” (mi scusino le Signore per il gioco di parole), ovvero con dignità di sovrana autonoma.

Interessante notare che delle liste regali conosciute: Abydos, Saqqara, Canone o Papiro dei Re, o di Torino, solo quest’ultimo menziona Nitokerty mentre Manetone (ma come sappiamo l’Aegyptiaca non ci è giunta di “prima mano” ma per racconti di autori successivi) indica il nome Nitocris (siamo di fronte alla stessa persona?).

Siamo addirittura dinnanzi ad una specie di mistero; infatti se è vero che le liste di Abydos e Saqqara non riportano Nitocris, è altrettanto vero che il Canone di Torino è illeggibile proprio nelle parti che dovrebbero essere occupate dai predecessori e fa partire la sua elencazione proprio da Nitocris. Quanto al “se” abbia regnato, e per quanto tempo, il discorso è forse ancor più complesso poiché siamo in un momento molto particolare della storia millenaria dell’Egitto.

Il Re più noto della VI Dinastia è Pepi I cui, dopo un regno brevissimo del suo successore, segue quello di Pepi II che sarà il più lungo dell'Egitto (morirà, si narra, a cento anni ed il suo regno durerà oltre novanta). Sotto di lui frequenti sono le spedizioni commerciali a Biblos e nel Corno D’Africa, ma si manifestano (forse anche per la durata enorme del regno) anche evidenti i primi segnali della decadenza che interesserà il Paese nel Primo Periodo Intermedio, noto anche come Età Feudale, durante il quale i poteri saranno assunti dalle autorità locali, i Nomarchi, con dinastie che si accavalleranno e convivranno in aree distinte del Paese.

Con la VI, infatti, termina l’Antico Regno ed inizia il periodo del caos meglio noto come Primo Periodo Intermedio che comprende ben 4-5 Dinastie con riferimenti quanto mai sibillini, quando non incomprensibili. Non dimentichiamo che Manetone, cui si deve la ripartizione in “Dinastie” dei Re/Faraoni egizi, citato da Sesto Africano (cui si dovrebbe peraltro la frase sopra riportata relativa alla bellezza di Nitocris, e non ad Eusebio), a proposito della VII Dinastia (cui alcuni studiosi vorrebbero assegnare proprio Nitocris) scrive: “…settanta re di Menfi che regnarono per settanta giorni…” mentre Eusebio di Cesarea migliora leggermente la situazione scrivendo “...cinque re che regnarono per settanta giorni...”.

Appare chiaro che tale indicazione voglia solo sottolineare una situazione di totale disordine e di ingestibilità, con tumulti, rivolte e lotte civili che portarono, peraltro, alla “democratizzazione” delle sepolture. Queste, infatti, sino ad allora erano appannaggio esclusivo del Re che poteva concedere al suo entourage (e di qui il gran numero di sepolture minori che circondavano i complessi regali) di “godere” in morte della sua vicinanza.

Nella biografia di Uni si legge: “Pregai la Maestà del mio Signore che mi portasse un sarcofago di pietra bianca. Sua Maestà fece che un portasigilli del Dio, insieme ad una squadra di marinai al suo comando, traversasse il fiume per portarmi questo sarcofago. Arrivò per suo mezzo, in una grande zattera della Residenza, col suo coperchio, una falsa porta, un architrave, gli stipiti e la soglia. Mai era stata fatta in passato una cosa simile per nessun servitore”

Quanto ai disordini ed al caos, questo è testimoniato, peraltro, già precedentemente durante il regno di Pepi I, da un complotto organizzato nell’harem del Re per il quale venne incaricato delle indagini proprio Uni che scrive nella sua biografia: “Ci fu un processo nell’Harem contro la grande sposa del Re, Iametes, in segreto, e Sua Maestà mi fece andare per giudicare, solo, senza che ci fosse alcun giudice-visir, nessun Funzionario, eccetto me, perché ero pregiato e piacevole al cuore di Sua Maestà e Sua Maestà aveva riempito il Suo cuore di me…”
Nefertiti37
00domenica 23 novembre 2014 16:04
Re: Nitocris (VI Dinastia?)
Mi scuso per il ritardo .... [SM=x822731]



Un piccolissimo inciso, avrete notato che sto usando sempre il termine “Re” e non “Faraone” e questo perché, lo rammento a me stesso, il termine “Per-Aa”, ovvero “Grande Casa”, da cui Faraone, entrerà in “vigore” solo con la XVIII Dinastia e, segnatamente, con il Napoleone d’Egitto Thutmosi III.



Non sapevo che il termine "Faraone" venne usato a partire dalla XVIII Dinastia.



Quanto al “se” abbia regnato, e per quanto tempo, il discorso è forse ancor più complesso poiché siamo in un momento molto particolare della storia millenaria dell’Egitto.



Su Nitocris si sa poco infatti non siamo certi che appartenga alla VI o alla VIII Dinastia ne per quanto tempo regnò come Re (sempre se divenne regnante a tutti gli effetti). Si pensa infatti che il suo regno durò 2, o 6 oppure addirittura 12 anni.
L'egitto stava affrontando un periodo di disordini e rivolte, ed è possibile che Nitocri vendicò l'assassinio del fratello Merenra, e in assenza di eredi maschi salì al trono in qualità di Sovrano.



Interessante notare che delle liste regali conosciute: Abydos, Saqqara, Canone o Papiro dei Re, o di Torino, solo quest’ultimo menziona Nitokerty mentre Manetone (ma come sappiamo l’Aegyptiaca non ci è giunta di “prima mano” ma per racconti di autori successivi) indica il nome Nitocris (siamo di fronte alla stessa persona?).



Io penso che siano la stessa persona. "Nitocris" è il nome greco della regina: il nome egiziano corrisponde a Neit Iqueret. Infatti il nome egiziano (Neit Iqueret) si trova nel Canone reale di Torino mentre quello greco viene usato da Manetone ed Erodoto.
Sicuramente su Nitocris si sa ben poco purtroppo, infatti molti pensano che non sia mai esistita realmente. Speriamo che magari con il tempo spunti fuori qualcosa su questa/o Re o Regina che fosse.



Nella biografia di Uni



Su Uni non ho trovato niente purtroppo!!

Hotepibre
00domenica 23 novembre 2014 19:34
Uni era funzionario all'inizio della VI Dinastia; la sua autobiografia oltre, ovviamente, ad essere ricca di lodi per i Re serviti, dimostra come si poteva accedere alle cariche più importanti (Uni divenne infatti Governatore dell'Alto Egitto) partendo dagli incarichi più umili come quello di sovrintendente ai magazzini.

L'autobiografia (che si può leggere, tra l'altro in: "La letteratura egizia" di Sergio Donadoni, pag. 42 e seguenti, ed. Sansoni, 1967 o in "Letteratura e Poesia dell'Antico Egitto" di Edda Bresciani, pag. 23 e seguenti, edizioni Einaudi, 1999) presenta infatti Uni all'inizio come "fanciullo che si annodava il nastro attorno alla testa sotto Teti", quindi come sovrintendente di magazzino sotto Pepi I. Da qui inizierà l'ascesa come "...amico, ispettore dei sacerdoti della necropoli...", quindi "...giudice e bocca di Nekhen..." (carica che si affiancava a quella di "guardiano di Nekhen" che è poi la greca Hierakompolis) "...poiché il cuore di Sua Maestà di me si fidava più che di ogni altro funzionario...".

Da tale fiducia deriva il fatto che "...Sua Maestà fece che un portasigilli del Dio... traversasse il Fiume per portarmi questo sarcofago. ...mai era stata fatta in passato una cosa simile..."

Ancora a riprova della fiducia concessagli Uni viene incaricato delle indagini per il complotto dell'harem, e poi posto addirittura al comando di un esercito per combattere vittoriosamente "...quelli che stanno sopra la sabbia...", ovvero i beduini, per ben cinque volte tanto che "...Merenra, mio Signore possa egli vivere in eterno, mi fece governatore e soprastante dell'Alto Egitto,... da Elefantina ad Afroditopoli...".
Nefertiti37
00mercoledì 26 novembre 2014 11:31
Grazie Hotepibre per l'approfondimento!! Imparo sempre cose nuove [SM=g999105]
E' bello vedere come, anche in quel tempo, si potesse ambire a cariche prestigiose partendo da umili origini.
Comunque credo che sicuramente comprerò "Letteratura e Poesia dell'Antico Egitto" di Edda Bresciani.
Tempo fa ho trovato una poesia di Akhenaton (Inno ad Aton) che mi è piaciuta molto e magari su questo libro trovo altre cose interessanti sia di Uni che di qualche altra poesia. [SM=x822713]


Hotepibre
00mercoledì 26 novembre 2014 18:32
Re:
Nefertiti37, 26/11/2014 11:31:

Grazie Hotepibre per l'approfondimento!! Imparo sempre cose nuove [SM=g999105]
E' bello vedere come, anche in quel tempo, si potesse ambire a cariche prestigiose partendo da umili origini.
Comunque credo che sicuramente comprerò "Letteratura e Poesia dell'Antico Egitto" di Edda Bresciani.
Tempo fa ho trovato una poesia di Akhenaton (Inno ad Aton) che mi è piaciuta molto e magari su questo libro trovo altre cose interessanti sia di Uni che di qualche altra poesia. [SM=x822713]



...perchè oggi si riesce a diventare qualcuno anche se non si è "figlio di..." un personaggio importante e non quel che avete pensato voi, i soliti maliziosi [SM=g1619695] ...

Per quanto riguarda il libro della Bresciani: "Letteratura e Poesia dell'Antico Egitto", ed. Einaudi, prezzo (sulla mia copia è ancora in £) 34.000, n.ro pagine 1038;

Per l'inno ad Aton:Clicca Qui! (è una discussione del 2005 ed in un post di Kiya del 27/08 troverai il testo);

Sulle somiglianze tra l'Inno ad Aton ed il Salmo 104: Clicca Qui! (troverai i due testi, sia dell'Inno che del Salmo);

...ma per completezza, e per avere un quadro completo dello stile usato "normalmente" negli inni agli Dei, questo è l'Inno ad Amon: Clicca Qui! (in questo caso mi permetto di attirare la tua attenzione sugli interventi di FrAnkh, nick dietro cui si "nasconde" un vero egittologo.

Se poi volessi trovare qualcosa in più su Akhenaton ed il suo inno, puoi impostare la ricerca nella casella a destra con le parole "inno aton" e troverai tante discussioni interessanti.
[SM=g999100]
annaisis
00lunedì 1 dicembre 2014 17:32
Ciao Nefertiti37,
finalmente ho letto tutta la tua ricerca, compresi tutti gli aggiornamenti tuoi, di Hotepibre e di Nectanebo. [SM=x822709]
Come ti avevo già anticipato, l'argomento è davvero molto interessante e molto vasto.
Ho sfogliato un mio libro "le Regine dell'antico Egitto" di Rosanna Pirelli, che parla esclusivamente delle regine, principesse dell'antico Egitto ed è corredato da numerose bellissime fotografie.
Sono davvero numerose le donne diventate regine nel corso di tutta la storia dell'Egitto:
oltre a quelle che hai già nominato, ho trovato anche i nomi di Herineith moglie di Djer, Shepsestipet, della II dinastia, Nimaathapi, moglie di Khasekhemui (ultimo re della II Dinastia) e madre di Djeser (uno dei primi re della III Dinastia).
Per non parlare poi di Hetepheres moglie di Snefru e madre di Cheope, nella cui tomba fu trovato un ricco corredo funebre ora esposto al Museo del Cairo.
Un'altra famosa regina che in questo momento mi viene in mente è Nefertari, moglie di Ramesse II, la cui tomba è una delle più belle della Valle delle Regine.
Quindi, visto che la ricerca è piaciuta molto, attendiamo nuovi aggiornamenti.

Ciao [SM=g999100]
Anna

P.S.
Magari sarebbe interessante mettere qualche foto, ove reperibili. Che cosa ne dici?
Nefertiti37
00lunedì 8 dicembre 2014 18:46
Ciau Annaisis,
sono contenta che ti piaccia [SM=g1621247]. Trovo molto bella l'idea di mettere le foto. In realtà lo volevo fare prima di pubblicare il post ma sarebbe venuto ancora più lungo! Le metterò subito!
Per quanto riguarda le regine che hai citato ho fatto altre ricerche (su Hetepheres avevo già cercato) e ho trovato qualcosa su Nimaathapi e ovviamente su Nefertari. Su Herineith e Shepsestipet non ho trovato niente quindi sarebbe bello che scrivessi qualcosa tu se ti va giusto che hai più materiale di me [SM=x822713].

Ecco cosa ho trovato:
-Nimaathapi, sposa il faraone Khasekhemwy nel 18° anno del suo regno. Era la madre del re Djoser. Ho letto che è' possibile che divenne Re a tutti gli effetti ma non ci sono documenti che lo provano. Nimaathapi è stata citata in molti documenti del tempo, e tra i titoli reali ci sono "Madre dei bambini reali" e"Madre del Re". Su wikipedia c'è anche un altro titolo che però è tradotto male e non capisco cosa vuole dire. Lo scrivo magari riusciamo insieme a capirci qualcosa: DD (.t) -hT -NB (.t) -jr (.t = tw) -n = s
"La qualcosa dice che esso deve svolgere per loro" oppure "La cosa dice che (uno subito) si esibirà per loro". (ecco il link----> translate.google.it/translate?hl=it&sl=de&u=http://de.wikipedia.org/wiki/Nimaathapi&prev=...
-Hetepheres: ho trovato due significati del suo nome: "il suo volto è pieno di grazia" e "il faraone è pienezza grazie a lei". Annaisis sul tuo libro quale significato porta?? [SM=x822725].
Tra i titoli aveva: "Madre del Re dell'Alto e del Basso Egitto", "Compagna di Horus", "Serva di Horus"e "Figlia del Dio del suo corpo". A parte la sua tomba inviolata ricca di oggetti che la rese famosa, non ho trovato molto di questa regina ne tanto meno nulla che potesse farci credere che divenne Re;
-Nefertari, l'amatissima Grande Sposa Reale del famoso Faraone Ramesse II, è l'unica regina che è stata deificata in vita infatti Ramesse fece erigere un tempio a lei dedicato ad Abu Simbel dove le statue di lei e del faraone sono presenti a pari grandezza. Tra i titoli reali il più importante è quello di "sovrana di tutte le terre" analogo femminile di "sovrano di tutte le terre" riservato al faraone. Non credo salì al trono come re dal momento che morì prima di Ramesse ma sicuramente ebbe una notevole influenza e una dimostrazione è anche la sua magnifica tomba.

Ps: Hotepibre ho letto della poesia di Akhenaton e altre cose sul forum, grazie per la dritta [SM=g1619690]
Nefertiti37
00lunedì 8 dicembre 2014 19:13
Piccolo problema...non so come mettere le foto con sotto le scritte. Se premo carica foto e scrivo me le mette tutte insieme e non staccate con le scritte sotto! help perfavore [SM=x822723]
nectanebo
00lunedì 8 dicembre 2014 22:36
Se vuoi trovare qualcosa su Herneith, digita: Queen Herneith, come parole chiave. Questo che segue è una pag di Wiki. che ti dice qualcosa.

en.wikipedia.org/wiki/Herneith

Sulla frase: Dd xt nb ir.n=f, più che un titolo, attribuirei al testo, "intento" o "capacità di...":

Ogni cosa detta, è fatta da lei (o, per lei).

Ciao...Nec.

Ps. per le immagini fatti sentire.
sargon.
00martedì 6 gennaio 2015 23:52
Regine d' Egitto - Queen Tiye
Regine d’ Egitto, Tiye.
Anche se nessuna documentazione afferma che la regina Tiye fosse una regnante a tutti gli effetti non si può negare la sua importanza e il suo coinvolgimento nella gestione del potere.
I segnali di tale status sono molto espliciti e, a ben guardare, iniziano addirittura dall’ annunciazione del suo matrimonio con Amenofi III.
Fu infatti salutato come un avvenimento eccezionale, tanto che fu comunicato a tutto il mondo allora conosciuto con i famosi “scarabei del matrimonio”.
Da allora le loro immagini li mostrano sempre assieme e con la stessa dimensione.
A mostrare anche il suo carattere, sempre secondo un’ altra serie di scarabei, quelli della “caccia ai leoni” e ai “tori selvatici”, partecipò a fianco del suo sposo. Doveva avere allora circa 13/14 anni.
Poi, in relazione al 1° Heb Sed, Amenofi III fece costruire a Sedeinga, un tempio dedicato a lei come Hator, protettrice della Nubia e un’ altro a el Khadim nel Sinai, come Hathor nella sua manifestazione di “Signora del Turchese” .
Un altro segno del legame che li unì viene dagli scavi del palazzo harem di Gurob. Una stele lignea dorata sulla quale lei e l’ adorato sposo si mostravano abbracciati tenendosi le mani. Sul retro la sua tenera dichiarazione d’ amore “Grande Regina , la sua amata, Signora delle Due Terre, Tiye - lei fece questo monumento per il suo amato fratello il buon Dio, Nebmaatre..”
In quanto alla vexata quaestio se il figlio, Amenofi, esercitò la coreggenza, durante il 1° Heb Sed, la sua presenza a Malqata è segnalata da alcune anfore vinarie intorno all’ anno 30 e, nella tomba di Kheruef mentre fa offerte a Ra Horakhty, poi più nulla fino alla sua ascesa al trono.
In quegli anni si ha invece qualche traccia di Amenofi nel palazzo harem di Gurob.
Invece il coinvolgimento della regina Tiye nel potere diventa più evidente. Nel 3° Heb Sed, sempre nella tomba di Kheruef, lei è rappresentata su un trono reale a fianco del faraone. Sul trono evidenti simboli reali, Tiye è rappresentata come sfinge, calca la versione femminile dei nemici dell’ Egitto e porta un modius con le due piume di Amon. Senza dubbio è lei la coreggente.
Altra attestazione forte viene dalle lettere di Amarna, nelle quali il sovrano del Mitanni, Tushratta, la chiama a testimone e garante degli accordi presi con il suo defunto marito, dimostrando il suo coinvolgimento nelle questioni diplomatiche. In quegli anni la presenza del figlio Amenofi sulla scena è inesistente.
Infine la parte meno conosciuta della sua vita privata.
L’ esame forense della mummia di Amenofi III ha stabilito che al momento della morte il sovrano era obeso, soffriva di ascessi dentali e di artrite con degenerazione ossea progressiva.
Questi sintomi sono propri della patologia conosciuta come “Artrite reumatoide”, patologia che può colpire entrambi i sessi a partire dai 40 anni. E’ una malattia infiammatoria cronica estremamente invalidante e dolorosa.
Il suo aspetto fisico degli ultimi anni di vita è evidenziato sia della statua acefala del Metropolitan Museum e dal rilievo nella casa di Panhesy ad Amarna nella quale viene rappresentato obeso e dolente appoggiato, come a chiedere conforto all’ amata sposa.
Questo, in aggiunta ai suoi problemi dentali e di mobilità, avrebbero fatto sì che egli fosse per lunghi periodi attanagliato da forti dolori che solo ora la medicina moderna riesce a combattere.
Dolori che colpivano la concentrazione, l’ umore, la capacità di dormire e la funzionalità.
In quell’ epoca, come una possibile soluzione per sedare i dolori sarebbe stata quella di consumare alcool o oppiacei. Ma queste sostanze hanno purtroppo l'effetto di causare sonnolenza, compromettendo ulteriormente le capacità funzionali. Quindi Amenhotep III doveva alternare a periodi di dolore sordo a altri di torpore.
Un altro modo naturale per alleviare il dolore che sicuramente Amenhotep III sembra aver utilizzato, era l'attività sessuale, "attività" possibile con il gran numero di spose secondarie e concubine sua disposizione, in grado di fornire conforto e distrazione, con il minimo di sforzo fisico.
Ciò coincide con l’ inizio del suo declino che avviene dopo il 1° Heb Sed, Amenofi III avrebbe avuto circa 42 anni e con il gran numero di nobildonne presenti a corte che portavano il titolo di “ornamento reale”.
Fatta questa lunga premessa si può ben immaginare che la regina Tiye, forte dello strettissimo legame con il suo sposo, non abbia voluto dividere con nessuno il potere e che quindi abbia praticamente regnato per gli ultimi anni di vita di Amenofi III.

sargon.
00mercoledì 7 gennaio 2015 16:13
sargon.
00giovedì 15 gennaio 2015 00:31
EA 369 - Lettera di Amenhotep III a Milkilu di Ghezer
Una richiesta di "medicine" da Amenothep III:
Per Milkilu, principe di Ghezer
Così parla il re. Vi mando questo messaggio per dirvi: Ecco, io vi ho mandato Hanya, il commissario degli arcieri , con merce in modo da avere belle concubine, cioè tessuti; argento, oro, indumenti turchesi, tutti i tipi di pietre preziose, sedie di ebano, così come tutte le cose belle, per un valore di 160 deben . In totale: quaranta concubine - il prezzo di ogni concubina è di quaranta scicli d'argento (quattro deben). Pertanto, inviami bellissime concubine senza macchia. E il re, tuo signore, ti dice: Questo è un bene. Per te la vita è stato decretato.
Sappiate che il re è così, proprio come il dio del sole. Le sue truppe, i suoi carri, i suoi cavalli sono molto bene. Ecco, il dio Amon ha posto l'Alta Terra, la Basso Terra, dove il sole sorge dove il sole tramonta sotto i due piedi del re.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:10.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com