In bacheca
Giusy94 ha pubblicato il seguente quesito:
"
...Qualcuno mi sa dire quali erano i oteri del faraone?? E in che senso nell antico egitto si può parlare di 'TEOCRAZIA'?"
...poiché l'argomento è complesso e le risposte troppo lunghe per poter essere riassunte nei pochi caratteri della bacheca, lo sposto qui perché gli utenti possano aiutare la nostra nuova amica.
Dal mio canto, inizio con lo specificare che il Faraone, il Re (
il termine Faraone è relativamente recente poichè nasce solo con la XVIII Dinastia sotto Thutmosi III)...
non aveva alcun potere.
Lo so che può sembrare strana come risposta, ma a ben guardare il
compito principale del Re era quello di
mantenere la Maat sul suo popolo.
Il concetto di Maat, tradotto normalmente con giustizia, verità, era in realtà molto più complesso poichè era, in realtà, l'
"ordine" che doveva
sottendere a tutte le cose della vita: era Maat la giusta inondazione del Nilo, ad esempio, che non doveva essere troppo alta, ma neppure troppo bassa
,e questo era un compito che spettava al Re che intercedeva presso gli Dei,, ma era suo compito anche il
mantenere la pace, o
gestire la guerra... insomma, era attraverso il Re che
TUTTO girava nel modo giusto tanto che la definizione più esatta voleva che il Re fosse "
il servo dei suoi servi".
Ovvio che per far ciò, per poter sostenere sulle sue spalle tutto il peso di un intero paese così immenso, il Re avesse un potere ugualmente immenso che gli derivava, sostanzialmente, dall'essere
egli stesso un Dio (non una persona divinizzata, come potremmo noi oggi immaginarlo, ma un vero Dio!).
In tal senso, possiamo parlare di
teocrazia, ovvero di potere politico basato sulla religione, ma in questo caso il concetto era ancora più pregnante poiché
il potere era direttamente nelle mani di un Dio.
Spero di aver risposto, sia pur rapidamente e sommariamente, al tuo quesito
(ma come vedi non era cosa trattabile in bacheca); se hai altre domande, o se altri utenti vogliono approfondire l'argomento, questo è il luogo giusto.