Per gli italiani presto week-end a 1€ in Egitto!

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"Stiamo studiando un progetto specifico per i turisti italiani, che consentirà loro di trascorrere un weekend lungo in Egitto al prezzo di 1 euro": lo ha detto all'ANSA il ministro del Turismo egiziano, Hisham Zaazou, precisando che l'iniziativa, rivolta a un numero limitato di persone, partirà a breve.



L'Egitto punta a tornare a oltre un milione di turisti italiani in visita ogni anno nel Paese: lo ha detto all'ANSA il ministro del Turismo, Hisham Zaazou. Nel 2010, i visitatori italiani sono stati 1.144.384, con una flessione di oltre il 50% nel 2011, quando i connazionali sono stati poco più di 500.000, stimano i dati del ministero che confermano la netta flessione nell'ultimo triennio.

''L'Italia deve capire che con il warning ai viaggi sta colpendo la popolazione, non il governo: sono 4 milioni i lavoratori del settore in Egitto'', ha sottolineato Zaazou: ''Se volete aiutare il nostro percorso verso la democrazia, aiutate il nostro turismo e la nostra economia''.

''Vogliamo lanciare iniziative per viaggi a costo zero, un euro per un fine settimana per gli italiani. Sto studiando il progetto, sarà limitato a una ventina di viaggi. EgyptAir offrirà i voli gratis, noi finanzieremo i soggiorni negli alberghi'', ha annunciato il ministro. Per dimostrare che la situazione è di assoluta tranquillità, a Sharm, Hurgada ma ''anche Luxor e Assuan'', il governo progetta di ''piazzare delle webcam sulle spiagge, così tutti potranno vedere in diretta quale è la situazione e farsi una idea''. ''Abbiamo proposto agli ambasciatori occidentali di inviare i propri uomini della sicurezza in loco per verificare la situazione nei resort'', ha aggiunto Zaazou.

Poi il ministro rilancia: "Stiamo studiando un progetto specifico per i turisti italiani, che consentirà loro di trascorrere un weekend lungo in Egitto al prezzo di 1 euro": lo ha detto all'ANSA il ministro del Turismo egiziano, Hisham Zaazou, precisando che l'iniziativa, rivolta a un numero limitato di persone, partirà a breve. (ANSA)

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IL CAIRO (ANSA) – Il modo migliore per “aiutare l’Egitto nel suo percorso inarrestabile verso la democrazia” è quello di sostenere il turismo, uno dei pilastri dell’economia del Paese che sfama 4 milioni di lavoratori, l’Italia e l’Ue “devono togliere” il warning ai viaggi turistici e Il Cairo progetta di offrire weekend a prezzi stracciati, un euro, un soggiorno in un resort egiziano ai turisti italiani.

“La situazione sul Mar Rosso, a Sharm el Sheik e Hurgada, e sulla costa mediterranea è di assoluta sicurezza”, ha esordito il ministro del turismo egiziano, Hisham Zaazou, in una conversazione con l’ANSA. “Alcuni problemi ci sono ancora al Cairo, lo ammetto, ma stiamo lavorando per ripristinare l’ordine anche nella capitale. E’ tutto a posto anche a Luxor e Assuan”. ”L’Italia – ha proseguito – deve capire che con il warning ai viaggi sta colpendo la popolazione, non il governo: sono 4 milioni i lavoratori del settore in Egitto”.

Zaazou sottolinea che il ritorno del turismo di massa, oltre un milione solo i visitatori italiani nel 2010, l’ultimo dell’era di Hosni Mubarak, “aiuterà il Paese nel suo percorso verso la democrazia. E’ un processo inarrestabile, e sbaglia chi pensa sia possibile un ritorno al passato. Questa è stata una rivolta popolare, non un golpe militare. E voglio anche rassicurare tutti su un’altra questione: non ci saranno i militari al potere, questo è un impegno imprescindibile del governo”.

Per rilanciare il settore, il ministro progetta fine settimana a 1 euro, con viaggio offerto da EgyptAir e alloggio dagli alberghi egiziani, webcam sulle spiagge per “mostrare al mondo che nei resort è tutto tranquillo”, e una grande campagna pubblicitaria in tutta Europa, “anche reclutando le celebrità del mondo dello spettacolo”, spiega Zaazou. Ad eccezione della Gran Bretagna, tutti i Paesi europei sconsigliano i propri connazionali a effettuare viaggi in Egitto. Il crollo delle presenze europee, e americane, è tangibile, soprattutto nella capitale, con i grandi alberghi vuoti che hanno chiuso interi piani e ridotto il personale. Ancora deserte le Grandi Piramidi, così come i musei e gli altri siti di interesse archeologico.

Gli italiani, che secondo le stime del ministero egiziano hanno affollato in 400.000 le località turistiche del Paese nei primi sei mesi del 2013. E nei giorni delle drammatiche violenze al Cairo e nel resto dell’Egitto, erano ancora 19.000 gli italiani nei resort. Ora siamo sostanzialmente a zero, gli unici italiani sulle spiagge egiziane sono quelli che lavorano nel Paese.

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