Partenone, il segreto del tempio che resiste dai terremoti

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-francis-
00giovedì 21 agosto 2008 10:29

Sono trascorsi oltre venticinque secoli da quando il Partenone fu eretto ad Atene. Centinaia di terremoti lo hanno scosso dalle fondamenta alle volte. È oscillato in verticale e in orizzontale, ma nessuna scossa sismica è mai riuscita a farlo crollare al suolo. Nelle colonne che lo sorreggono, dunque, potrebbe nascondersi il segreto di una tecnologia antisismica che, se conosciuta a fondo, ci aiuterebbe a costruire edifici inattaccabili anche dai terremoti più violenti. Ne sono sicuri alcuni ricercatori giapponesi che hanno organizzato una spedizione scientifica: nei prossimi tre anni, cercheranno di capire cosa ha permesso a quel tempio di arte dorica di sopravvivere a ogni scossa della terra "ballerina" che sta sotto la Grecia.

L'iniziativa vedrà la partecipazione congiunta del ministero della cultura greco, dell'università tecnica di Atene e, da parte nipponica, dell'università di Mie, la cui équipe di ricerca verrà guidata da Toshikazu Hanazato, tra i maggiori esperti di sismologia giapponese.

Oggi è noto che un edificio, allorché viene sottoposto a una scossa sismica, subisce una serie di torsioni dovute all'azione di tre tipi principali di onde: sussultorie, ondulatorie e superficiali. L'ingegneria sismica spiega che, affinché un edificio possa resistere a questo stress, è necessario che esso sia particolarmente elastico, così da deformarsi sotto le diverse forze, senza spezzarsi. "E al centro dello studio del Partenone vi sarà proprio la struttura flessibile delle colonne, che, ormai da tempo, sono considerate il fattore chiave che rende l'intera costruzione così stabile e refrattaria alla scosse telluriche", spiega Hanazato in un'intervista al quotidiano giapponese Yomiuri.

L'edificio fu costruito per volontà di Pericle, un generale ateniese che visse nel quinto secolo avanti Cristo. Fu innalzato sotto il controllo del noto scultore Fidia e i lavori durarono grosso modo dal 447 al 438. Già nella primavera del 426 a. C. però, fu sottoposto all'azione di uno degli eventi sismici più disastrosi del mondo antico. Le cronache, infatti, raccontano che un violentissimo terremoto causò migliaia di vittime, crolli, distruzioni. Interessò tutta la Grecia, ma il Partenone rimase in piedi, iniziando la sua sfida contro le forze interne della Terra. Che Pericle volesse un tempio perfetto, che resistesse nel tempo, lo si avvince da alcune caratteristiche architettoniche. L'entasi, il leggero rigonfiamento sul fusto della colonna, è stato pensato per dare una sensazione di maggiore compattezza all'edificio. Lo stilobate, il piano sul quale si reggono le colonne, si inarca leggermente verso l'alto e il risultato visivo di queste curve è quello di dare al tempio una simmetria superiore a quella reale. Il Partenone ha otto colonne sul lato corto e diciassette su quello lungo, contrariamente alla maggior parte dei templi, che presentano sei colonne sulla facciata e tredici sul lato lungo.

Ma cosa pensa di scoprire, in realtà, Hanazato? "Non ho dubbi, l'antico tempio dedicato alla dea Atena custodisce il segreto della miglior tecnica costruttiva per combattere i terremoti, che in Giappone rappresentano una minaccia costante malgrado l'utilizzo, da decenni, delle più avanzate tecnologie antisismiche", dice il ricercatore. Hanazato aveva già dimostrato come l'elasticità data dalla semplice giuntura di strati di legno potesse dar modo a pagode alte anche cinque piani di resistere a forti terremoti, riuscendo ad ammortizzare le scosse. Ora spera di trovare il segreto per l'edificio perfetto del futuro in grado di resistere ad ogni terremoto.

(Fonte: La Repubblica)
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