pizia.
00lunedì 27 ottobre 2008 20:12
Ultimamente fanno più scoperte i ricercatori indipendenti che gli staff universitari!
Può darsi, di questo passo, che facciano bene a chiuderle e a mandare tutti quei professori incompetenti a casa...
antonio crasto
00lunedì 27 ottobre 2008 20:35
Riporto dal comunicato stampa:
Mei e Moretto hanno dato un senso storico alle cronologie raccolte nel Papiro di Torino – che fa risalire l’origine della civiltà Egizia al 36.000 a.C.,- e ai resoconti degli storici Erodoto e Manetone che pur contribuiscono a retrodatare la Civiltà del Nilo ad epoche largamente antecedenti l’epoca diluviana. L’applicazione del modello matematico – basato sulla Teoria degli Insiemi - ha consentito ai due studiosi italiani di dimostrare che la data indicata dai Maestri Costruttori è quella del 36.900.
Non mi sembra che si parli di piramidi, anche se non capisco il riferimento ai Maestri Costruttori.
Sembra invece che gli autori abbiano dato una spiegazione scientifica all'età degli dèi, ricordata dal Papiro di Torino, da Manetone e dalla Bibbia.
Ritengo che si parli delle origini della civiltà egizia e di una civiltà globale prediluviana altamente progredita.
-Kiya-
00lunedì 27 ottobre 2008 21:34
Il testo riprende la teoria di Bauval e la "espande" in termini temporali, attribuendo un ruolo di primo piano alle piramidi satellite, piuttosto che a quelle maggiori.
Il tutto verte sull'ipotesi di un disegno che racchiude un messaggio "esoterico", rivolto ai soli iniziati, il quale rivelerebbe con esattezza a quando risale l'epoca dello Zep-Tepi. Gli autori sottolineano, in effetti, di non avere la presunzione nè di stabilire come siano state erette le piramidi, nè, tanto meno, quella di datarne la costruzione.
Potete approfondire voi stessi, seguendo il link alla libreria indipendente che propone l'articolo, dove è consultabile un'anteprima del testo, parzialmente in italiano.
Nell'ultima di copertina, le note biografiche presentano Armando Mei come "esperto e riconosciuto egittologo", ma, senza voler toglier nulla alla sua preparazione, confesso che non mi sono mai imbattuta nel suo nome in ambito di studi o di altre pubblicazioni.
Forse è una mia mancanza... chi mi dice di più?
-francis-
00lunedì 27 ottobre 2008 23:11
Ho trovato questo:
Armando Mei, 41 anni, giornalista. ha lavorato in alcune apprezzabili testate italiane. Esperto e riconosciuto egittologo, ha approntato, alcune importanti ricerche che sono culminate nel libro “Giza: le Piramidi Satellite ed il Codice Segreto”. L’opera, oltre ad avere una rilevanza storico-archeologica degna di nota, raccoglie contenuti, a giudizio degli addetti ai lavori, di importanza notevole, che travalicano la pura ricerca storica, dove Mei tratta temi di straordinaria rilevanza scientifica. Ha collaborato al magazine “Hera” e collabora attualmente al magazine “Fenix”, la rivista italiana più letta tra quelle che trattano archeologia, storia e misteri delle civiltà antiche.
Nico Moretto, 54 anni, ricercatore indipendente. Ha presentato importanti lavori sulle civiltà del Mediterraneo. Rilevante è l’elaborato sulla “Guerra di Troia”, dove, dimostrando che l’opera di Omero ha soprattutto valenza letteraria, raccoglie testimonianze, quali quelli di Euripide, Pindaro, Igino, Esiodo, Apollodoro, Tzetze, Diodoro siculo, Dionigi di Alicarnasso, Sofocle, Erodono ed altri. Non di minore interesse è la ricerca squisitamente scientifica sugli “Specchi di Archimede” e sulla “Geometria Pitagorica”. Ha partecipato alla stesura del libro “Giza: le Piramidi Satellite ed il Codice Segreto”. Ha collaborato alla rivista “Hera” ed attualmente collabora alla rivista “Fenix”. Dotato di notevoli qualità intuitive, è rodato conoscitore di simbolismi antichi e “letture” di arte murale e rupestre. E’ riconosciuto esperto di civiltà precolombiane.
-Kiya-
00lunedì 27 ottobre 2008 23:33
Grazie Franca ;)
se non sbaglio, è quanto riporta l'ultima di copertina del libro scritto dai medesimi. Proprio quello che mi aveva incuriosito...