Non tutto è perduto!

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pizia.
00domenica 26 agosto 2007 00:50
Come può una persona come me avvicinarsi seriamente allo studio dell'egittologia?
Quali sono le possibilità?
Forse è meglio chiarire cosa vuol dire "come me".
1) superata l'età scolare, diciamo dai ... anta in poi;
2) impegni inderogabili di vita quotidiana, marito, casa, lavoro, ecc.;
3) disponibilità di denaro molto limitata, diciamo che lo stipendio deve bastare per tutto;
4) abitante della provincia, non sono vicina a nulla di importante, nè sono comoda per i mezzi di trasporto;
5) formazione difforme alle spalle, non ho frequentato nè lo scientifico nè il classico ma ho fatto il liceo artistico!

Ditemi che non sono spacciata [SM=x822734]
Maat Ka Ra
00domenica 26 agosto 2007 10:10
se lo sei tu spacciata, allora lo sono anche io e tutti i miei progetti (troppi per la verità) posso andare a farsi benedire.
Non so cosa pensi di fare, la mia idea è di laurearmi, anche dovessi metterci anni, a meno che non vinca un terno al Lotto, ma nemmeno ho mai giocato....quindi, faccio impazzire mio marito! [SM=x822720]
Hotepibre
00lunedì 27 agosto 2007 14:00
Re:
pizia., 26/08/2007 00.50:

Come può una persona come me avvicinarsi seriamente allo studio dell'egittologia?
Quali sono le possibilità?
Forse è meglio chiarire cosa vuol dire "come me".
1) superata l'età scolare, diciamo dai ... anta in poi;
2) impegni inderogabili di vita quotidiana, marito, casa, lavoro, ecc.;
3) disponibilità di denaro molto limitata, diciamo che lo stipendio deve bastare per tutto;
4) abitante della provincia, non sono vicina a nulla di importante, nè sono comoda per i mezzi di trasporto;
5) formazione difforme alle spalle, non ho frequentato nè lo scientifico nè il classico ma ho fatto il liceo artistico!
Ditemi che non sono spacciata [SM=x822734]


... intanto, cara Pizia, come ben sai in Italia NON esiste, purtroppo, una cattedra di "egittologia" e, quindi, il percorso comporta la frequenza di corsi di "Archeologia" (oggi disseminati in vari Dipartimenti): c'è il dipartimento di Scienze Archeologiche, e c'è Archeologia nell'ambito di Lettere e Filosofia, ma so di corsi di archeologia anche ad Architettura, e addirittura a Statistica...

Il "cursus" più "logico" (almeno qui a Roma)dovrebbe perciò essere "Scienze Archeologiche" e qui ci sono tre o quattro indirizzi: Orientale, Classico, Medievalista ed un altro che non ricordo.

Quello in cui, ovviamente, si può puntare all'Antico Egitto è l' Orientale, ma non aspettarti egittolgia a tutto spiano, ci sono alcuni esami e quel che si può fare è, arrivando alla "laurea specialistica", puntare su una tesi in egittologia e "appolparsi" (ovvero attaccarsi come un polpo) ad un insegnante del ramo...

Anche io, da un po', ho superato gli "...anta", ed un paio di anni fa avevo iniziato le pratiche per iscrivermi, qui a Roma, a Scienze Archoelogiche... ma ho scoperto che l'Università è fatta... per gli studenti; bella forza, dirai tu, ma mi spiego meglio, se in una Università come Roma tu pensi di poter risolvere i tuoi dubbi andando ogni tanto (e non ogni giorno) a vedere quando ci sono le lezioni, dove si tengono, a che ora, quando ci sono gli appelli, gli esami e cose simili, scordatelo!
Il disordine regna sovrano e si arriva alle notizie utili solo grazie al "passaparola" tra studenti, girando nei corridoi, spulciando le mille bacheche dei singoli dipartimenti specie per gli esami interdipartimentali (un ulteriore problema nel problema).

Insomma, chi, come noi, dovrebbe sottrarre tempo al proprio lavoro, o alla propria famiglia, non ha materialmente il tempo per frequentare.

Se poi sei "studente lavoratore" apriti cielo, le tasse universitarie sono carissime...

Insomma, non per demoralizzarti, ma credo che un'idea seria nel senso si potrà averla solo andando in pensione... invece di bighellonare da una panchina all'altra del parco!

PS: dimenticavo, il raggiungimento dei 180 CFU per poter sostenere la triennale comporta circa 15 esami all'anno (ogni esame vale 4 CFU, ma ce ne sono anche da 2)... e poi c'è la specialistica per cui sono necessari altri 120 CFU... con sessioni di esame tre volte all'anno e con i "normali" disguidi dovuti a cambi di piano di studi o stravolgimenti annuali dei programmi di insegnamento ed esami, già dati, che vanno a farsi benedire... (e te ne parlo con cognizione di causa, poichè attualmente mia figlia segue proprio quei corsi con inimmaginabili difficoltà...)
Hatshepsut76
00lunedì 27 agosto 2007 15:09
uffi... che trafila lunghissima... e dire che ne avevo quasi l'intenzione...
Maat Ka Ra
00lunedì 27 agosto 2007 16:43
Beh, oddio, Pisa è ben incasinata, ma non così tanto....ho trovato molti professori disponibili e spero di continuare a trovarne e i crediti degli esami variano a seconda dell'importanza e della complessità del programma, ce ne sono da 10 e anche più, come da meno. A Pisa esiste un percorso di studi egittologico ed è, a quanto mi risulta, l'unica università italiana ad avere un dipartimento dedicato, aperto proprio dalla Bresciani. E' vero che non frequentando tutto si complica tantissimo, i tempi diventano quasi eterni e può accadere di non trovare professori, non dico "compiacenti", ma che almeno ti vengano incontro; ma altrettanti problemi si hanno anche frequentando come uno studente giovane potrebbe fare. Credo che servano determinazione e un po' di fortuna....sono ottimista?? [SM=x822741]
Hotepibre
00martedì 28 agosto 2007 09:54
Credo che quanto riportato da Maat sia derivante dalle "dimensioni" dell'Università di Pisa rispetto a Roma dove alcuni esami di archeologia, essendo interdipartimentali, fanno anche parte di altri "curricula" (ad esempio ci sono esami di egittologia anche a lingue orientali -non chiedetemi a cosa servano-).
Quanto alla disponibilità degli insegnanti, forse ci potrebbe anche essere...a patto di riuscire a placcarli, bloccarli, incontrarli ed altri sinonimi... a questo si aggiungano professori che svolgono attività di scavo (e sono quindi assenti), ed a questo si aggiunga il caos tipico delle grandi università: esami programmati per il giorno "x" che vengono spostati al goirno "y" magari accavallandosi ad esami già preventivati, esami alle ore "xx" che si protraggono fino a sera inoltrata (con quale stress è facile immaginare, con l'impossibilità, ad esempio, anche di andare a mangiar qualcosa perchè "non si può mai sapere...")... insomma, l'Università non è più quella di una volta (ed era già ben incasinata allora!).
Scusatemi se sono demoralizzante, ma credetemi, quando decisi di iscrivermi ero fermamente convinto di quel che volevo fare e dei soldi (davvero tanti) che avrei dovuto spendere, ma bastarono un po' di incontri con professori ("se non frequenta le mie lezioni non può espirare alla promozione", "io faccio "n" esami scritti senza preavviso e la media dà il voto dell'esame..." ed altre amenità simili), o un paio di visite in "segreteria" (dove ne sanno spesso ben poco) per farmi passare tutte le velleità.
RIpeto, l'Università è fatta per gli Sudenti... o per i pensionati.
Perciò non dispero e chissà che un giorno non riesca ad avere la mia terza laurea, del resto, quella che mi piacerebbe di più!
Maat Ka Ra
00martedì 28 agosto 2007 10:12
Non è che sei un po' troppo pessimista?
Tutto sommato, per dare gli esami da non frequentante ed incappare inevitabilmente in problemi con i professori "esigenti" (per essere carini!) , non sarebbe meglio a questo punto scegliere almeno un'Università che presenti meno problematiche, anche se più lontana?
Anche a me piacerebbe poter avere un servizio adeguato nella mia città, Torino. Visto come stanno le cose qui, mi dirigo altrove; poi, chi vivrà vedrà...no?
Hotepibre
00martedì 28 agosto 2007 10:27
Pessimista? No direi realista! [SM=x822714]

Se oltre a sottrarre tempo e danaro al lavoro, al sonno, alla famiglia, al tempo libero, debbo anche prevedere assenze dal lavoro per sostenere esami, sfruttare le 150 ore previste per gli studenti lavoratori per svolgere pratiche di segreteria rispettando orari assurdi (a Torino, tanti anni fa -1979/80-, ricordo che la segreteria era aperta solo due giorni a settimana e, mi pare, dalle 09.00 alle 11.00 -io vivevo a 70 Km da Torino, puoi immaginare che piacere con neve, nebbia ed affini-), rischio di fare viaggi a vuoto perchè, quel giorno, il prof. di turno ha le paturnie ed altre amenità simili, beh direi che qui la cura sarebbe ben peggiore della malattia...

Certo, nessuno "studente lavoratore" pretende di prendere una laurea nei periodi canonici, ma questo comporta -e non è da sottovalutare- il prevedere spese continue per "n" anni... per cosa poi?
...fondamentalmente per qualcosa che, fortunatamente, non serve per "vivere", ma solo per appagare la propria "libidine" di sapere?
In tal senso, il "chi vivrà vedrà" con cui conlcudi il tuo post è sacrosanto... ripeto che da pensionato (ed ormai sono più vicino a quella meta che all'inizio dell'attività lavorativa), piuttosto che cercare i raggi di sole tra le foglie degli alberi del parco, potrei anche pensare di passare le mie giornate tra i banchi di una università (peraltro, con la mia barba bianca potrei sempre passare per una mummia vivente ed essere buon soggetto di studio per i colleghi studenti più giovani [SM=x822747] !) [SM=g999108]
Maat Ka Ra
00martedì 28 agosto 2007 12:12
.....e pensare che i profffs dovrebbero leccarsi le dita fino ai gomiti all'idea di avere uno studente come te! [SM=x822712]
Hotepibre
00martedì 28 agosto 2007 12:27
Grazie per il complimento, sono certo che come mummia vivente sarei uno sballo [SM=x822747] !!!!!!!!!!!!!!!!
.Bata.
00martedì 28 agosto 2007 21:44
Sono d'accordo con Hot, anch'io sto pensando d'iscrivermi all'università dopo aver maturato il diritto alla pensione, non ci sono alternative per quelli come me.
Lo farei, non per fregiarmi di un titolo di cui non può...... di meno, ma per potermi confrontare e tenermi aggiornato anche frequentando solo corsi di mio interesse.

Ciao, BATA. [SM=x822715]
Maat Ka Ra
00martedì 28 agosto 2007 21:45
Pazzesco!
Ho passato quasi la giornata a cercare qualcuno della segreteria di Torino che mi dicesse cosa dovevo fare e QUANTO DOVREI PAGARE....il deserto dei Tartari!...rimandano al sito, ma sul sito non scendono nel dettaglio....mi sono sentita come Asterix ad Olimpia.... [SM=x822730] desolante....a Pisa in due secondi mi hanno spiegato tutto, mi hanno ascoltata, visto che la mia è una situazione un po' particolare e mi hanno aiutata...a Torino no. A Torino è un optional. Sembra che tutto sia così pesante....ora non so nemmeno se sono a carico di mio marito o ancora di mia madre. Quindi dovrò esibire la dichiarazione dei redditi prima di sapere quanto pagherò di tasse. E' obbligatorio.
Non c'è limite...sono basita... [SM=x822737]
Maat Ka Ra
00martedì 28 agosto 2007 21:56
Re:
.Bata., 28/08/2007 21.44:

Sono d'accordo con Hot, anch'io sto pensando d'iscrivermi all'università dopo aver maturato il diritto alla pensione, non ci sono alternative per quelli come me.
Lo farei, non per fregiarmi di un titolo di cui non può...... di meno, ma per potermi confrontare e tenermi aggiornato anche frequentando solo corsi di mio interesse.

Ciao, BATA. [SM=x822715]


Bentornato Bata! Come ti leggo volentieri! [SM=x822723]

Capisco cosa intendi.
Il mio caso è un po' diverso, vista la mia età. Sto cercando di darmi una direzione e non so se sarà questa quella giusta, ma è quello che vorrei davvero tanto. E' un po' tardi per fare progetti di questa levatura, me ne rendo conto. Soprattutto se consideriamo l'aria che tira nell'ambiente (ormai abbiamo il naso dentro e certe cose le possiamo comprendere anche noi), ma credo di dover seguire il mio istinto e un po' anche i miei desideri. Sono troppo passionale e carica per lasciarmi cadere adesso. E' difficile convincersi che ci si può reinventare alla mia età quando qualche pezzo di cielo ti è già caduto addosso, ma dentro di me so che è possibile. Non è una questione di inseguire un sogno vago, oppure di ottenere solo un titolo. E' molto di più. Spero di esserne all'altezza.


Hotepibre
00martedì 28 agosto 2007 23:48
...Bata ha centrato il problema, o meglio, la soluzione! Nel nostro caso, vecchietti arteriosclerotici o quasi (scusate, parlo solo per me, voi siete tutti giovanissimi e decisamente l'arteriosclerosi è ancora lontanissima...), non è tanto il titolo a far gola (più che Dr. una volta non possono chiamarti), ma il "sapere" e, come mi fece notare un'insegnante proprio di egittologia quando stavo organizzando per iscrivermi, poichè le lezioni universitarie sono pubbliche, al limite, non c'è neanche bisogno di iscriversi, basta frequentarle da "osservatore". [SM=j999106]
Per quanto riguarda le tasse solastiche si deve calcolare l'ISEE e, se superi un certo reddito e non sei un commerciante, non sei un professionista o cose del genere (per cui hai un reddito "basso" [SM=x822717] ), sono "batoste" mica male... se poi sei studente lavoratore, lo ripeto, sono problemoni!!!
pizia.
00venerdì 31 agosto 2007 01:49
Ragazzi, se pensate così allora tutto è perduto davvero!
Chiedevo solo come fare per avvicinarsi seriamente allo studio dell'egittologia, ma non credevo che questo volesse dire solo università-laurea.
Avevo l'illusione che studiare seriamente, a livello amatoriale naturalmente, non professionale, potesse essere una valida alternativa alla laurea.
Sono a conoscenza delle difficoltà, so che adesso c'è un nuovo ordinamento degli studi rispetto a qualche anno fa, so che non esiste la laurea in egittologia.
Con tutti i problemi che vi ho elencato inoltre, sarei anche fortemente penalizzata per non poter partecipaRE alle esperienze di scavo, come possono fare invece gli studenti dell'età giusta.
Certamente non sceglierei l'ateneo in base al suo prestigio, come chi debba esporre al pubblico il documento finale o come chi debba farne la sua attività futura.
Mi accontenterei anche di Torino in fin dei conti, oppure di Milano, avendo là degli appoggi...
E di Nettuno avete mai sentito parlare?
Hotepibre
00venerdì 31 agosto 2007 09:39

...come fare per avvicinarsi seriamente allo studio dell'egittologia, ma non credevo che questo volesse dire solo università-laurea.
Avevo l'illusione che studiare seriamente, a livello amatoriale naturalmente, non professionale, potesse essere una valida alternativa alla laurea



...beh se le cose stanno così posso suggerirti l'"Università per la Terza Età" (non sto scherzando, ne' prendendoti in giro).
Qui a Roma, ad esempio, ci sono corsi di ogni genere (oltre 2.000) e, tra gli altri, ben 7 di Egittologia tenuti anche da prof. universitari.
Egittologia A: Antico e Medio Regno;
Egittologia B: Nuovo Regno;
Egittologia 1: le vie di Horus
Egittologia 2: dopo l'impero dei Ramses;
Epigrafia Egizia 1, 2, 3.

(nel mio piccolo, ci ho tenuto un paio di conferenze anch'io)

Chissà che anche a Torino non ci sia qualcosa del genere o magari anche più vicino alla tua sede.
Non lasciarti fuorviare dal "terza età" infatti, almeno qui a Roma, hanno cambiato il nome ed ora si chiama "UPTER - Università Popolare".

Non ci sarà una laurea al termine dei corsi, ma di certo una "assestata" alle conoscenze che si hanno è garantita.


PS: per quanto riguarda "Nettuno" (www.uninetuno.it), non credo ci siano corsi ne' di archoelogia ne' di egittologia. Nella programmazione didattica 2007-2008, infatti, ci sono corsi di ingegneria, giurisprudena, economia, psicologia e lettere (quale operatore beni culturali).
Maat Ka Ra
00venerdì 31 agosto 2007 09:55
confermo quanto detto da Hotep riguardo Nettuno...hanno cominciato con Ingegneria e a tutt'oggi sono pochi i corsi aggiunti, tra questi non c'è archeologia, nè tantomeno egittologia...purtroppo.... [SM=x822717]
pizia.
00venerdì 31 agosto 2007 15:21
Ok per l'università della terza età, potrei anche prendere in considerazione l'affare, però vedo che i corsi sono solo 7.
E Hotep è di Roma, quindi a Torino ad esempio saranno sicuramente meno e in altri posti nemmeno quello.

Visto e considerato che non sono ancora nella terza età, ma forse ne ho ancora un po' di seconda da spendere, ammettendo pure di impiegare tre anni per seguirli tutti, dopo cosa potrei fare?
Uno dei miei problemi è la poca costanza nel seguire le cose, per cui senza un termine "forte", come l'esame, dubito di riuscire a seguire un corso e non so se l'università della terza età fa anche esami finali.
Eh sì, da questo punto di vista sono proprio ancora come una ragazzina [SM=g999108]

Inoltre avrei comunque problemi di frequenza, nel senso che non posso essere libera durante la settimana ogni giorno a quell'ora prestabilita, devo potermi muovere autonomamente.
Neferneferuaton
00giovedì 10 gennaio 2008 22:36
Ho letto tutta la discussione e vi dico che anche io sognavo, ma guarda un pò^^, di diventare egittologa. Peccato che i miei la pensassero in maniera differente:(
Ho seguito studi che non ho amato e una volta che ero in grado di andare all'università, ho interrotto perchè ho trovato lavoro in una città molto distante da quella in cui vivevo ( e poi mi sono sposata). Insomma addio Egittologia? Forse sì come professione, nemmeno se avessi 20 di meno forse riuscirei ad arrivarci con tutte le difficoltà elencate, che sono reali purtroppo, senza contare i clan dei prof che ti portano a scavare con loro ( o anche solo ad assistere) solo se....rispondi a 12365.23 requisiti! Ma nel mentre ho divorato testi stupendi ( e fuori commercio come i testi di Sergio Donadoni, e quelli di Cimmino, di Edda Bresciani e varie altre pubblicazioni)mi sono documentata ovunque, ho letto, letto, letto e scritto...per mio piacere.
Persino mia figlia sa non solo chi sia Tut Ankh Amon, ovvio no?, ma anche e soprattutto Akhenaton! Posso dire, come forse la maggior parte qui, di essere un'egittologa nel cuore...e questo è un titolo che amo e che nessuna Università potrà mai usurparmi!
roberta.maat
00venerdì 11 gennaio 2008 10:06
[SM=g999105] Brava, bravissima [SM=x822748]
Hotepibre
00venerdì 11 gennaio 2008 11:30
...esatto, meglio essere un OTTIMO dilettante (e ce ne sono molti, basta leggere quel che alcuni scrivono in questo stesso forum) che un MEDIOCRE professionista (e ce ne sono moltissimi).
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