da una rapida occhiata al volume di Tosi, dedicato alle Divinità Egizie ne ho contati almeno 16! (te li vado presto a elencare).
Quello che tu evidenzi, secondo me, è comunque una prerogativa dell'intero pantheon egizio.
Non solo Horus è circondato da divinità affini, ma direi ogni divinità principale. Quello che a noi appare distaccato probabilmente era all'epoca più connesso che mai. Mi spiego
meglio, o almeno ci provo: ogni singola città appartenente al regno egizio aveva un suo particolare credo, basato su determinati dèi. Ma tali divinità erano probabilmente tutte evoluzioni di miti originari. Più leggo e più mi rendo conto dell'affinità tra i vari dèi e quelli del mito della creazione, nella fattispecie Osiride, Iside e Horus, appunto.
Ovviamente contemplo l'esistenza di divinità minori, quelle assimilabili ai santi del calendario cristiano, per esempio. Ciò non toglie che per le figure divine più importantisia possibile trovare più connessioni di quelle ravvisabili a prima vista.
Tanto per fare un esempio: Iside e Hathor sono sovente difficilmente distinguibili nella loro iconografia. "
Ht-Hr", ossia "la dimora di Horo", probabilmente coniato per indicare la madre del falco Horo, dona ad Hathor la stessa posizione di Iside. Essa viene anche assimilata a Sothis (Sirio), la stella che per antonomasia era associata ad Iside. E inoltre, come la dea "primaria" anche Hathor era definita "Signora del cielo" e aveva carattere funerario (come tale era venerata sulla riva occidentale di Tebe in tombe reali e private).
In epoca tarda, infatti, le due dee vennero assimilate.
Tornando a Horus, una piccola premessa:
il falcone pellegrino fu l'essere alato più prestigioso per gli abitanti dell'Egitto primitivo. Nel nord come nel sud, egli fu venerato col nome di Horo. Ma se all'inizio questi dèi erano indipendenti l'uno dall'altro, dopo che uno di essi divenne dio dinastico, tutte le entità vennero fuse in un'unica divinità. Senza dubbio però le tracce delle varie entità si mantennero vive nella memoria del popolo egizio, influenzando il culto del dio unificato.
Horo il Vecchio: dovrebbe rappresentare quel dio falco che in alcuni miti viene indicato come fratello di Osiride e Seth, definito "il Vecchio" per essere differenziato dall'Horus erede di Osiride, nato da Iside.
Horo il giovane: quello del mito più conosciuto, figlio di Iside e Osiride che vendica il padre prevalendo su Seth;
Horakhty: precisamente Ra-Horakhty, ossia l'unione di Ra con "Horus dell'Orizzonte", la manifestazione visibile e cosmica del Sole. Si distingue dal precedente Horo grazie al disco solare che sormonta il suo capo nell'iconografia. Egli è lo scarabeo tasformato in falco, nel momento in cui raggiunge la sua piena potenza e lo splendore allo Zenith;
Sokar: dio della necropoli di Menfi. E' rappresentato come uomo con la testa di falco, mummificato oppure come falco mummificato con le ali spiegate. Identificato con Ptah e con siride, all'apparenza non ha legami con Horus;
Soped: rappresentato come falco con due alte piume sul capo, proteggeva le vie carovaniere ed era definito "Signore dell'Oriente"
Nenun: dio-falco adorato nel 5° distretto dell'Alto Egitto. Secondo alcuni studiosi Nenun è un epiteto di Horo, mentre per altri venne identificato come tale solo dopo la predominanza eliopolitana, a causa della duplice venerazione di Nenun e Seth in quella zona;
Montu: Dio della città di Ermonti, adorato nel 4° distretto dell'Alto Egitto. Era un dio guerriero rappresentato con figura umana a testa di falco, arco e frecce successivamente prese sembianze di toro;
Qebehsenuf: figlio di Horo, divinità tutelare dell'intestino, rappresentato con testa di falco si vasi canopi;
E ancora le varie manifestazioni di Horus:
Horo-Heri-Khenduf: Horo che è sul trono;
Horo-Imi-Shenut: sul significato del suo nome gli egittologi ancora dibattono;
Horo-Khenti-Kheti:raffigurazione del sole che si leva da est, divinità della città di Athiribis, capitale del 10° distrtto del Basso Egitto;
Horo Semataui: Horo che unisce le due terre, epiteto di Horo, compare nella triade con Horo dio-Padre (il vVecchio) e Hathor, dea-madre a Edfu;
Horo-Shed: Horo salvatore, rappresentato come fanciullo, quindi tutto ciò che lo riguarda riconduce ad eventi risalenti all'infanzia di Horo.
Per un approfondimento in merito, consiglio di leggere l'opera di Tosi, "Dizionario enciclopedico delle Divinità dell'antico Egitto - vol. 1, ed. Ananke