Visto che i miei studi sul predinastico, per un motivo e per l’altro, si sono arenati temporaneamente, ho deciso di darmi alla piramidologia, cioè allo studio delle piramidi; quest'idea mi ha fatto venire in mente qualche esercizio pratico che volevo fare da tempo.
Sapete che mi piace prendere il discorso alla larga...
In Egitto ho prelevato un frammento di pietra da costruzione dal tempio di Karnak.
Sia ben inteso, non ho commesso atti vandalici, ho solo raccolto un sasso grande più o meno come un mezzo pacchetto di sigarette da terra, in un luogo di passaggio dove poteva anche venir calpestato dai turisti e ridotto presto in polvere; è del tutto insignificante, ha una faccia evidentemente deteriorata nel colore per l’esposizione all’aria da lungo tempo, e una faccia che sembrerebbe fresca di taglio.
Forse si è staccato da poco da un masso più grande, o forse è rimasto a lungo conficcato nel terreno.
Se lo ritenete opportuno la prossima volta che vado lo rimetto al suo posto.
Mi serve per fare alcune prove sul materiale.
L’ho pesato: 74 grammi sulla bilancia della cucina, ma mi riservo di trovare uno strumento più preciso appena possibile.
Ho misurato il suo volume in modo piuttosto empirico: 4 cmc., l’ho immerso (velocemente, perché è molto poroso), in un contenitore graduato, sempre da cucina, e ho valutato il volume dell’acqua spostata, cioè 40 grammi.
Da questi dati ho ricavato il peso specifico della pietra da costruzione usata a Karnak, un calcare molto chiaro, bianco avorio all’estrazione, che diventa rosa-aranciato con l’esposizione all’aria, quasi color dolomite.
0.074 Kg. / 0.04 dmc. = 1.85 Kg./dmc.
Ho riportato le misure al chilo e al decimetro cubo per raffronto con il volume base d’acqua (1 litro), ma in Tecnica delle costruzioni usiamo Kg./mc., quindi il peso specifico diventa
1850Kg./mc.
Mi rendo conto che i dati ricavati da questo campione sono passibili di parecchie critiche.
. Un sasso raccolto in terra non è un campione, potrebbe essere ghiaia di frantoio portata lì proprio per il calpestio dei visitatori;
· Anche se il frammento fosse caduto da un masso utilizzato per la costruzione, non si sa da dove sia caduto, quindi non si può dire con certezza quale sovrano abbia usato quella pietra da costruzione e per quali elementi architettonici;
· Le piramidi sono costruite in calcare di Tura e granito di Assuan.
Quando potrò recarmi al Cairo non mancherò di prelevare un campione di calcare di Tura vero, ma per il momento devo accontentarmi dei dati che ho per i miei calcoli.
E tutto sommato forse il calcare di Karnak non ha un peso molto diverso da quello di Giza, sono comunque due pietre egiziane, mi sembra debbano avere più caratteristiche in comune, al contrario delle pietre usate nei laboratori delle università per scrivere sui vari manuali di costruzioni.
(continua)