Ma... chi veniva mummificato?

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(merit)
00sabato 26 settembre 2009 15:49
Mi è sorta una domanda a cui vi lascio dare la risposta:

Nell'antico egitto chi veniva mummificato ?
Tutti indistintamente o solo il faraone e alcuni membri della sua corte (sacerdoti ecc...)

In pratica a chi era riservata la vita eterna?
roberta.maat
00sabato 26 settembre 2009 16:06
Merit la vita eterna è per tutti.......conservare le spoglie,ripetere il nome significa garantire la vita per sempre.
Non è proprio così semplice il passaggio alla vita ultraterrena ma, poichè chiedi semplicemente a chi è riservata la mummificazione, posso risponderti che chiunque potrebbe averne diritto. La pratica della mummificazione è complessa e diversa a seconda del ceto sociale, si pensa sempre alla parola "imbalsamazione" che ovviamente implica l'uso appunto di "balsami" olii profumi ed altro ma ricorda che a quelle latitudini e col clima secco da forno acceso anche una semplice sepoltura produceva lo stesso effetto mummificato......anzi a volte l'eccessiva cura ha penalizzato il risultato (vedi Tutankhamon).
Sui riti relativi alle inumazioni c'è molto da leggere anche qui ma spero di aver appagato sommariamente in modo elementare la tua legittima curiosità.

Intanto leggi qui freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6931302 poi ti consiglio un libro piacevolissimo di Cimmino sulla vita quotidiana.
Merytaton62
00sabato 26 settembre 2009 16:16
Da quello che credo di aver capito, venivano mummificati tutti coloro che se lo potevano permettere. Pare che esistessero tre processi di mummificazione, in base a quanto uno era disposto a spendere. Non mi addentro nei particolari, perchè non vorrei dire cose inesatte...se non sbaglio, però, se ne è discusso anche in questo forum.
Il fatto più interessante è che, a dispetto delle energie profuse nel corso dei secoli per migliorare le tecniche di mummificazione (che, se non sbaglio, hanno raggiunto l'apice nel corso della XVIII dinastia)i cadaveri che si sono conservati meglio sono quelli della povera gente, che spesso veniva semplicemente sepolta nella sabbia...le condizioni climatiche facevano il resto.
Al museo di Torino è possibile vedere la mummia di un antichissimo "figlio del Nilo" di umile strazione perfettamente conservata...molte mummie di personaggi illustri, invece, venivano oltraggiate per cercare tra le loro bende oggetti preziosi, ed il danno che ne derivava era spesso devastante.
neferu
00sabato 26 settembre 2009 19:00
ciao, [SM=g999100] ti mando un estratto sulla mummificazione (estrapolato dal glossario egizio che sto prepaprando). Spero che sia abbastanza esauriente anche se più mi addentro nello studio dell'antico egitto e più mi sembra di essere "un analfabeta"!!! [SM=g1361791]
......."Fin dal periodo Predinastico gli Egizi si resero conto del fatto che il suolo asciutto favoriva la mummificazione naturale dei defunti seppelliti sotto la sabbia, solitamente in posizione fetale, avvolti in pelli di animali. Verso l’epoca Tinita, poi, comparvero le prime rudimentali mummificazioni che consistevano nell’impregnare i panni o le bende, che avviluppavano i corpi , con del natron o della resina. Ma bisognerà attendere fino alla VI^ din. per vedere affermata la tecnica dell’imbalsamazione vera e propria, comprendente anche l’eviscerazione del corpo prima del bendaggio, che andrà sempre più raffinandosi nel corso dei secoli. Questa consisteva in un’opera piuttosto complessa. Innanzitutto si procedeva all'estrazione del cervello dalle narici e degli intestini tramite un'apertura dell'addome. Tali parti venivano lavate ed imbalsamate a parte per essere poi poste in vasi canopi (v). Anche il corpo veniva abbondantemente lavato e trattato con aromi vari sia dentro che fuori; venivano quindi riempite le cavità rimaste vuote e si richiudeva il taglio con uno strato di cera o, nei casi di mummie reali, con una lamina di bronzo o argento. Si passava poi alla fase dell'essiccamento della salma che veniva posta per almeno 70 gg. in immersione in una soluzione di natron (v).(v. anche Imbalsamazione)
Terminato tale periodo tutte le aperture del corpo (narici, bocca e orecchie) venivano riempite con della resina o della cera , veniva quindi posto sull'incisione ricucita l'UGIAT (v) e delle protesi nei bulbi oculari, quindi la salma, dopo essere stata dipinta di giallo o di rosa, venivano poi dipinte le unghie delle mani e dei piedi.
La salma veniva quindi fasciata (v. Coachyti) con delle bende imbevute con sostanze che le incollavano l’una all’altra, fra le quali venivano inseriti vari talismani quali: Ushabti (v), il Pilastro Ged (v), il Nodo di Iside (v), lo scarabeo (v), ecc. (v. anche Amuleti) e veniva collocata sul volto una maschera (in epoca tarda questa venne sostituita da uno strato di gesso sul quale veniva dipinta l'effige del defunto). (v.anche Imbalsamazione).
I metodi variavano a seconda delle possibilità economiche, per i ricchi veniva posta sulla mummia una maschera d’oro o d’argento che raffigurava i tratti del defunto, per i meno facoltosi venivano utilizzate delle maschere fatte con una sorta di cartapesta ottenuta mediante papiro e lino mischiati con del gesso e quindi fatte asciugare e dipinte (a volte potevano essere anche dorate).
Erodoto ci tramanda tre differenti tipi di mummificazione dei quali il più accurato veniva a costare circa 270 “deben” (circa 25 Kg) d’argento e diversi mesi di preparazione (quella della moglie di Kheope, ad esempio, la regina Meresammkh III, durò ben 270 giorni).
Come afferma inoltre Diodoro al momento della mummificazione colui che era il “tracciatore” (v. Paraschisti) tracciava sul corpo del defunto la linea lungo la quale si sarebbe dovuto incidere, il “sezionatore” incideva, con una pietra etiopica, l’addome (e poi fuggiva inseguito dagli altri che lo rincorrevano prendendolo a sassate e maledicendolo, in quanto in Egitto era considerato reprobo colui che infliggeva ferite agli altri!), per ultimo venivano, poi, gli “imbalsamatori” (v. Taricheuti) che si incaricavano di estrarre le viscere e pulire l’interno del cadavere per prepararlo all’imbalsamazione (questi, afferma sempre Diodoro, erano considerati uomini santi ed avevano libero accesso ai templi)."
pizia.
00sabato 26 settembre 2009 19:47
Re:
Merytaton62, 26/09/2009 16.16:

Da quello che credo di aver capito, venivano mummificati tutti coloro che se lo potevano permettere. Pare che esistessero tre processi di mummificazione, in base a quanto uno era disposto a spendere. Non mi addentro nei particolari, perchè non vorrei dire cose inesatte...se non sbaglio, però, se ne è discusso anche in questo forum.



Giusto, se trovo il topic giusto metto qui il link, intanto se hai la possibilità vai a vedere sul Libro II dell'opera di Erodoto, paragrafo 86.

Però c'è anche qualche osservazione sulla relativa scarsità delle mummie: se tutti, o comunque molti egizi avessero potuto accedere alla mummificazione, le mummie rinvenute sarebbero troppo poche.
Vado a cercare la fonte e poi aggiungo qui...


-Kiya-
00sabato 26 settembre 2009 20:05
Colgo l'occasione in questa discussione per ricordare alcune cose:

innanzitutto, invito tutti i partecipanti a non limitarsi alla lettura del messaggio di apertura, ma di aver cura di leggere anche gli interventi successivi, al fine di evitare ripetizioni di cose già dette. Eviterete così di ribadire concetti appena espressi e riconoscerete attenzione e rispetto dovuti a chi dovesse essersi espresso prima di voi.

Prego inoltre Neferu di riferire quali sono le fonti a cui si è affidata per redigere l'estratto proposto, ribadendo la fondamentale importanza di renderle sempre e comunque note, quale riconoscimento delle dovute proprietà intellettuali.

Tornando all'argomento originariamente qui trattato, vorrei sottolineare un elemento importante, che è stato soltanto accennato.
La cosiddetta "democratizzazione dell'Aldilà" ebbe luogo in modo graduale, con un picco di rilevanza durante il Primo Periodo Intermedio. Soltanto allora le pratiche di mummificazione furono estese a tutti, mentre in precedenza erano ritenute mero ausilio di Sovrani e componenti della famiglia reale, prima e, successivamente, anche delle classi più agiate.
Questa evoluzione si rispecchia in quella delle Formule funerarie di rito. Le stesse, in origine, venivano semplicemente recitate oralmente. Successivamente, con la V Dinastia (Antico Regno), trovarono posto sulle pareti delle Piramidi (Testi delle Piramidi), quindi sui sarcofagi lignei del Medio Regno (Testi dei Sarcofagi). Questi ultimi non sono altro che l'evoluzione dei contenuti precedenti, riveduti ed ampliati, affinchè potessero rispondere anche alle esigenze dei ceti sociali minori, ma pur sempre agiati.
Soltanto durante il Nuovo Regno, però, fece la sua comparsa il Libro per la Venuta al Giorno, volgarmente noto come "Libro dei Morti". Estratti dello stesso venivano introdotti nel corredo funerario del defunto, con il compito preciso di garantirne il raggiungimento della vita eterna.
Merytaton62
00sabato 26 settembre 2009 21:33
Le mummie giunte a noi sono relativamente poche anche perchè, nell'ottocento, si era diffusa la credenza che le stesse, ridotte in polvere, avessero mirabolanti proprietà terapeutiche...pare inoltre che venissero usate come combustibile. Lo, so, detto così suona brutto,soprattutto dopo che in un'altra discussione si è parlato della mancata considerazione del fatto che sono state esseri umani...ma purtroppo pare che le cose stiano così. Credo inoltre che la maggior parte delle mummie (quella della povera gente, tanto per intenderci) giacci ancora sotto la polvere del deserto...magari nel frattempo su quelle che un tempo sono state necropoli sono sorti centri abitati.
pizia.
00domenica 27 settembre 2009 20:06
Ecco il link promesso per merit:
Storie, Erodoto

Volevo aggiungere questo al link già proposto da Roberta perché qui, leggendo tutto il topic, si può trovare anche una fonte da cui prelevare il testo originale di Erodoto, fondamentale in questa trattazione ma anche in tante altre.
I suoi limiti li conosciamo, ne abbiamo discusso parecchio...


Meritaton dice:
Le mummie giunte a noi sono relativamente poche anche perchè, nell'ottocento, si era diffusa la credenza che le stesse, ridotte in polvere, avessero mirabolanti proprietà terapeutiche...



Effettivamente una gran quantità di mummie sono andate distrutte per svariati motivi, a partire da tempi anche più antichi, però esiste davvero un articolo di Federico Bottigliengo, dal titolo "Le mummie e la mummificazione", nota 10, (contenuto nel catalogo della mostra Ur Sunu ) in cui l'usanza della mummificazione viene ridimensionata, pur tenendo conto dei corpi perduti.
Anche io sono un po' dubbiosa, però l'osservazione sollevata da Bottigliengo mi sembrava pertinente.
neferu
00martedì 29 settembre 2009 11:48
per Kira
E' un po difficile reperire l'esatta fonte di quanto riportato perchè, come ho scritto nel precedente intervento, questo è estrapolato dal "glossario dell'antico egitto" al quale sto lavorando, totalmente da autodidatta, da circa 10 anni e che attualmente consta di oltre 3000 voci e per il quale ho consultato un numero di fonti librarie che si aggira, penso, intorno ai 60 libri, senza contare gli articoli sulle riviste specializzate.Cercherò perciò di essere il più esauriente possibile:
Oltre a quanto riportatoci da Erodoto e da Diodoro Siculo le fonti, quindi, sono varie e sono state poi comparate e assemblate fra loro. Fra queste ricordo:
- Grilletto - La splendida vita delle mummie
- Howard Reid - Il mistero dele mummie
- F. Di Leo - Enciclopedia delle mummie
- Antico Egitto (ed. Mondadori)
- Le grandi civiltà del passato -"Egitto terra di faraoni"
- Boris de Rachewiltz - Gli antichi egizi
- B. Fargan - Alla scoperta dell'antico Egitto-
- Grimsell - Piramidi, necropoli e mondi sepolti
- Budge - Magia Egizia
- Ceram - Civiltà al sole
- Montet - Egitto Eterno
- Dizionario della civiltà egizia (Gremese larousse)
- Dizionario della Civiltà Egizia (Mondadori)
Scusami se non sono più precisa ma, veramente, è stato un lavoro immane, di cesello, ogni testo, ogni articolo letto nel corso degli anni ha aggiunto e continua ad aggiungere tuttora,una piccola tessera al mio "mosaico" su quella splendida civiltà. Anzi, colgo l'occasione per pregare te in particolare, perchè senz'altro vedo che sei più esperta di me nella materia, e tutti gli iscritti al forum, qualora dobbiate trovare delle inesattezze nei miei futuri eventuali interventi, di farmelo sapere per poter arricchire il mio bagaglio di conoscenze e correggere eventuali errori
neferu
00martedì 29 settembre 2009 11:52
] una domanda: Come faccio per rispondere ad un intervento invece di dare una risposta in generale e dover mettere in alto per chi è diretta? [SM=x822741]
Scusate ma non sono una grande esperta di computer!! [SM=x822736]
-Kiya-
00martedì 29 settembre 2009 12:36
La tua risposta è stata più che esauriente e dettagliata e di questo ti ringrazio ;)

L'azione di riportare un intervento di un altro utente, per fornire risposta diretta, si chiama in gergo "quote", traducibile con "citare". Per eseguirlo, non devi far altro che posizionarti sul messaggio dell'utente a cui intendi replicare e cliccare sul pulsante "quote" in esso contenuto. Automaticamente si aprirà la finestra di risposta, già corredata della citazione.
Comincia a digitare il tuo testo dopo la chiusura dell'ultima parentesi quadra, ricordando di cominciare a inizio riga.
neferu
00martedì 29 settembre 2009 12:55
Re:
-Kiya-, 29/09/2009 12.36:

grazie ci provo e spero di riuscirci. E ti chiedo scusa fin d'ora se dovessi combinare un macello!!! [SM=g999097]
La tua risposta è stata più che esauriente e dettagliata e di questo ti ringrazio ;)

L'azione di riportare un intervento di un altro utente, per fornire risposta diretta, si chiama in gergo "quote", traducibile con "citare". Per eseguirlo, non devi far altro che posizionarti sul messaggio dell'utente a cui intendi replicare e cliccare sul pulsante "quote" in esso contenuto. Automaticamente si aprirà la finestra di risposta, già corredata della citazione.
Comincia a digitare il tuo testo dopo la chiusura dell'ultima parentesi quadra, ricordando di cominciare a inizio riga.




-Kiya-
00martedì 29 settembre 2009 13:05
perfetto, ma ricordati di inserire il tuo testo prima o dopo l'inizio o la fine del "quote", altrimenti si fatica a individuare il tuo intervento ;)
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