La mummia di Akhenaton

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pizia.
00sabato 12 agosto 2006 13:46
Non so dirvi per quale motivo ma credo fermamente che la mummia di Akhenaton esista ancora e prima o poi verrà ritrovata.

Anzi, lo so bene il motivo, non è proprio soltanto una questione di presentimenti...
Ecco, dalla prima volta che ho letto il libro di Franco Cimmino, "Tutankhamon, un faraone adolescente al centro di una questione dinastica", pag. 47, mi ha colpito una frase, che ogni tanto ritorno a leggere, e mi da molta fiducia:

"...
Pochi mesi più tardi, i funzionari del Service des Antiquités de l'Egypte, (ora Egyptian Organization of Antiquities, E.O.A.) raccolsero, sotto al mucchio dei detriti che ingombravano l'ingresso del gigantesco sepolcro, i resti di una mummia che i ladri avevano sbendato per trafugarne gli amuleti preziosi; non c'erano elementi di identificazione, ma è da rimpiangere che non sia stato nemmeno tentato un esame anatomico per determinare il sesso e la presumibile età al momento del decesso, la mummia scomparve e non se ne sa più nulla.
C'è anche da segnalare che nelle sue memorie il reverendo Archibald H. Sayce (1845-1933) asseriva di aver visto, nel corso delle operazioni di sgombero della tomba reale di el-Amarna nel 1891, il corpo bruciato di una mummia; purtroppo il rapporto ufficiale della missione non riferisce alcun particolare in proposito e quindi non sappiamo neppure se si tratti dello stesso ritrovamento (v. Reminisences, London 1923).
..."


Lo stralcio che ho riportato fa parte di una discussione che riguarda tutt'altro, cioè il destino di Nefertiti, ma estrapolandola, può essere letta in un'altra logica.

A quanto pare in due documenti riguardanti le prime esplorazioni della tomba reale si accenna al rinvenimento di "una mummia"; potrebbero essere resti senza importanza forse molto posteriori l'epoca di Amarna, mummificati spontaneamente dal clima desertico, ma il cronista parla di sbendatura, quindi ha motivo di ritenere che sia proprio una mummia, la quale, trovandosi lì, ha certo qualcosa a che fare con la tomba.

Ma non si sa neppure se le due cronache riportate parlino della stessa mummia; dunque non ostante l'abbandono della città di Akhetaton e il trasferimento, oltre che di tutti i vivi, anche di qualche morto nella capitale dinastica, pare che, al minimo, uno o due defunti siano rimasti lì.

Il Cimmino non si sbilancia, può essere il corpo di Maketaton o di Nefertiti, ma anche di Akhenaton o di qualche altro famigliare.

Ma allora, nella decisione di portare le mummie presso Tebe, quale logica è stata usata per lasciarne una, due o più ad Amarna?

Forse Maketaton a causa della sua morte prematura e della sua passività politica non fu considerata così importante da essere trasferita con tutta la corte presso Tebe?

Oppure può essere che siano state deliberatamente lasciate lì le persone che si erano maggiormente compromesse con il culto dell'Aton?

Quindi Akhenaton è probabile, anche Nefertiti lo è, mentre le figlie potrebbero essere state ritenute parti non troppo attive nel contesto scismatico, e grazie ad un pietismo fraterno di Ankhesenpaaton, strappate alle loro sepolture amarniane, anche perché immagino che la minaccia di violazioni fosse comunque nell'aria...

Ecco cosa mi fa dedurre che:
- se qualcuno è rimasto ad Akhetaton, questi dev'essere Akhenaton;
- se nel 1891 qualcuno ha visto una mummia della quale si è persa qualunque traccia, non è andata perduta, ma è stata evidentemente trafugata e rivenduta sul mercato nero, così adesso si trova chissà dove e forse chi la possiede non ne conosce nemmeno la provenienza.
[SM=x822706]
Speriamo... [SM=x822719]
Messalinaxxx
00lunedì 14 agosto 2006 11:38
Re:
un mio amico egittologo ha dato 100% sicuro che la mummia propria di akhenaten sia stata trovata ed e' andata in polvere.
spero che si sbagli

[SM=x822731]
-francis-
00lunedì 14 agosto 2006 12:51
Io ho letto sì del ritrovamento di ossa sbruciacchiate nei pressi della tomba, ma che fu poi stabilito trattarsi di ossa non dell'epoca.
Messalinaxxx
00martedì 15 agosto 2006 12:00
Re:
sbruciacchiate?
az questa mi sfugge
[SM=x822712]

ma del sarcofago col sigillo grattato via, i 4 vasi canopi vicino, che poi ando' in polvere non hai letto nulla?
dice che solo lo scheletro e' rimasto in buone condizioni e comparando il teschio pare in effetti si possa confermare sia il padre di Tut Ankh Amon.

[SM=x822709]
-francis-
00martedì 15 agosto 2006 13:41
So che il sarcofago (Kiya ha le immagini) trovato a pezzi è stato ricostruito ed ora si trova nel giardino del museo del Cairo, sulla sinistra guardando l'ingresso.
Il particolare di questo sarcofago sta nel fatto che sui quattro angoli, a braccia aperte in segno di protezione, non stanno le solite quattro dee ma Nefertiti.
Ricordo bene il particolare delle ossa perché su di esse si erano intrecciate varie teorie. Ma venne ben presto constatato che erano recenti.
Il mistero continua.
pizia.
00martedì 15 agosto 2006 17:09
Le foto del sarcofago a pezzi di cui parla Francis si trovano nel topic "arte Amarniana", nella cartella "Le opere dei faraoni", ecco:

sarcofago

(è giusto? [SM=x822714] )

I resti che sono andati in polvere di cui riferisce Messalina, potrebbero essere invece la mummia della tomba KV 55?
Però in quest'ultimo caso erano rimaste le ossa ma non erano bruciacchiate... [SM=x822741]
Messalinaxxx
00mercoledì 16 agosto 2006 11:42
Re:
infatti non erano bruciacchiate e poi il sarcofago che ho visto io non e' quello assolutamente

[SM=x822735]
pizia.
00mercoledì 16 agosto 2006 19:31
Come non detto...

Però a me piace cullarmi in questo sogno: esiste uno scheletro, o qualcosa del genere, scomparso all'indomani del suo ritrovamento; le mummie rimaste ad Amarna possono essere state più di una.

Non so dove trovare qualcosa di più sui resti che invece hanno potuto essere analizzati e per questo post-datati, e dichiarati estranei rispetto alla storia egizia.

Potrebbero essere ciò che è scomparso quel giorno, durante le prime esplorazioni, come riferito nella cronaca del primo messaggio, ma la datazione dovrebbe essere fatto recente (degli ultimi due-tre anni), perché altrimenti il Cimmino, del quale ho una certa stima, l'avrebbe detto sicuramente nel libro che è piuttosto recente (1993), o quantomeno riportato nelle correzioni che si fanno alla seconda edizione (2002).
[SM=x822706]
Hatshepsut76
00lunedì 16 ottobre 2006 13:32
La seguente notizia mi è arrivata oggi con la newsletter di Antikitera...


"Non è la tomba di Nefertiti ma un deposito di bende
Una scoperta più prosaica ma con enorme valore scientifico

Negli ultimi mesi l'attenzione di quanti si interessano di egittologia è stata pressoché monopolizzata dalla nuova scoperta nella Valle dei Re in Egitto: un ampio ambiente al cui interno si trovavano sei sarcofagi antropoidi e una notevole quantità di giare per cui si era pensato alla tomba di famiglia di un privato cittadino. Con l'avanzare dello svuotamento della camera scavata nel calcare i sarcofagi sono diventati sette e non hanno restituito alcuna mummia, bensì bende impacchettate, due vasi in alabastro, cuscini e ghirlande di fiori vecchie di tremila anni. All'interno delle giare sono stati invece ritrovati natron, sabbia e un certo numero di vasi in miniatura. La lunga stagione di scavo degli archeologi americani che hanno scoperto la VdR (Valle dei Re) 63 si è però conclusa a metà luglio senza che, alla fine, si sia tentato di dare un'interpretazione a tutto quello che è stato ritrovato. Eppure nei mesi passati le ipotesi sono state molteplici. E' stato sostenuto che si trattasse del luogo di sepoltura di Nefertiti o di Ankhesenamon, sposa di Tutankhamon. L'unica cosa asseribile oggi è proprio che la VdR63 non è una tomba. Quanto riportato alla luce lascia supporre che si tratti piuttosto del ricettacolo per i resti di un rituale di mummificazione. Una scoperta molto più prosaica di quanto affermato nei servizi giornalistici e televisivi dei mesi scorsi. Ha nondimeno un enorme valore scientifico e potrà aiutarci a capire il meccanismo dell'ancora oscuro rituale di mummificazione."
[Fonte: www.archeologia.it del 13 settembre 2006]
-Kiya-
00venerdì 20 ottobre 2006 03:17
riapro l'argomento:


e se Akhenaton avesse abbandonato il culto della mummificazione? [SM=x822749]
-francis-
00venerdì 20 ottobre 2006 11:28
Potrebbe essere un'idea. Tutto sommato aveva abbandonato anche il culto di Osiride, non c'è traccia di psicostasia ed anche Anubi era caduto nell'oblio.
Però, allora, perché le tombe? Solo un cenotafio?
-Kiya-
00venerdì 20 ottobre 2006 12:43
Re:

Scritto da: -francis- 20/10/2006 11.28
Potrebbe essere un'idea. Tutto sommato aveva abbandonato anche il culto di Osiride, non c'è traccia di psicostasia ed anche Anubi era caduto nell'oblio.
Però, allora, perché le tombe? Solo un cenotafio?



ciò che mi da da pensare a proposito delle tombe è che lui professasse la Luce. Quindi quando ti trovi di fronte a tombe scavate nella roccia al buio completo, in effetti i conti non tornano...
come però fai notare tu stessa, egli depone Osiride, Anubi e tutto quanto concerneva il vecchio culto. Inoltre, se leggi la parte di intervista a Reeves che ho già pubblicao, leggerai ch'egli afferma che neil cimitero rilevato ad Amarna (quello riservato al popolo), sono in effetti stati trovati resti di corpi non mummificati...

chiaro che bisogna tener conto del fatto che poco si conosce in proposito ai riti di sepoltura della gente qualunque. La mancanza di termini da paragonare alle scoperte effettuate ad Amarna (che paradossalmente è quanto di più completo si possegga in termini di resti...) ci impone di essere cauti con le ipotesi. Ma devo ammettere che la possibilità che Akhenaton abbia voluto essere sepolto sotto la Luce di Aton e che non si sia curato del far preservare il suo corpo è una ipotesi che sto valutando da un po' di tempo.

In proposito, tu che ne sai più di me a riguardo, ti risulta che in quel delle tombe di Amarna sia mai stata trovata qualche mummia?

Un altro dato che fa pensare: la mummia della KV55 si dice possa provenire da lì... "sconcerta" il fatto che si tratti di un corpo maschile inumato nella postura tipica delle Regine... e se fosse stato mummificato in tempi parecchio (in termini di anni) successivi alla sua morte, comportando un errore o magari la necessità di agire a quel modo?

-francis-
00venerdì 20 ottobre 2006 13:37
La tomba Reale di Amarna è stata pesantemente danneggiata, ma non sappiamo da chi. Soprattutto il grosso sarcofago, secondo G.T. Martin (o M. Gabolde, non ricordo), è stato fatto a pezzi così minuti da quanti curarono la traslazione della salma da Amarna a Tebe, in modo che nessuno potesse usurparlo, magari fra i privati. La tomba non risulta essere stata saccheggiata, ma probabilmente la salma venne traslata con l'abbandono della capitale sotto Semenkhkare o Tutankhamon.

Sulla possibilità ventilata in altro sito che la KV 23, cioè la tomba di Ay nella valle delle scimmie, od occidentale, sia stata invece utilizzata per le spoglie traslate di Akhenaten, è improbabile che durante il regno di Tutankhamon o di Ay si fosse scavata una nuova intera tomba (cosa costosissima e che portava via operai che lavoravano alla tomba reale del sovrano regnante) solo per ospitare le spoglie di Akhenaten. La KV 55, infatti, è una tomba di reimpiego e la KV 62 una tombetta molto piccola persino per Tutankhamon. Quindi la KV 23 è improbabile sia stata eseguita dopo la Tomba Reale di Amarna come copia di quella per seppellirvi Akhenaten stesso.

Ad Akhetaten la tomba di Akhenaten è situata sull'asse W-E, in direzione Ovest.
pizia.
00lunedì 23 ottobre 2006 20:52
Però era prevista una cista canopica [SM=x822741]
-Kiya-
00lunedì 23 ottobre 2006 21:15
Re:

Scritto da: -francis- 20/10/2006 11.28
Potrebbe essere un'idea. Tutto sommato aveva abbandonato anche il culto di Osiride, non c'è traccia di psicostasia ed anche Anubi era caduto nell'oblio.
Però, allora, perché le tombe? Solo un cenotafio?




Il fatto che ci fosse la tomba, e per rispondere a Pizia, anche i canopi non significa che il corpo sia stato oggetto di mummificazione. E' del resto assodato che durante il periodo tardo, mi pare, i canopi fossero presenti come oggetto di culto, ma si trattava di simboli e i vasi non erano nemmeno cavi, quindi non contenevano nulla.
pizia.
00lunedì 23 ottobre 2006 22:07
Tutto può essere.
Il fatto che ci siano stati sarcofago, tomba ipogea e cista canopica potrebbe voler dire che la tradizione proseguiva, nonostante tutto.
Che i produttori di tali manufatti non sono rimasti senza lavoro, nemmeno ad AkhetAton.
Che la teologia dell'Aton, non ancora del tutto perfezionata, ha soppresso un aspetto fondamentale della mistica egizia, lasciando un vuoto proprio riguardo al culto dei morti.

Dal momento in cui la vecchia procedura non è più accettata dal re, ma non ne è stata formulata ancora una nuova, è legittimo pensare che ci fosse un po' di confusione, considerando anche il fatto che gli egizi erano molto tradizionalisti.

Però, morto lui, quanto tempo è passato prima di cominciare la restaurazione? E se fosse comiciata proprio da lì, da problema della sepoltura del re?
-francis-
00mercoledì 23 maggio 2007 19:19
L'altalena fra l'età di 20-22 anni e quella di 35, al di là delle differenti valutazioni tecniche, è importante per dirimere la questione su chi sia stato l'ultimo occupante del feretro della KV55.
I candidati sonon due: Akhenaten e Smenkhkara.
Il primo regnò 17 anni ed alla morte non poteva averne meno di 30. Il secondo era probabilmente molto più giovane quando morì, dopo due o tre anni di regno.
Il nome di Smenkhkhara fu inizialmente proposto da Engelbach, sulla base della sua interpretazione del testo inscritto all'interno del coperchio. In un passo dell'iscrizione, lo studioso lesse le parole "Amato da Uaenra (ovvero Akhenaten). A quel tempo si riteneva che tale epiteto, rilevato in numerose iscrizioni, fosse da riferirsi a Smenkhkara, mentre oggi si è più propensi ad attribuirlo ad un oscuro personaggio, non ancora identificato con certezza, chiamato Ankhkheperura Neferneferuaton.
Tuttavia la lettura di Engelbach è errata. Come aveva correttamente letto prima di lui Daressy, le parole in questione recitano "Uaenra giusto di voce".
Visto che il nome Akhenaten, ancorchè quasi ovunque cancellato, è identificabilre sulla maggior parte del materiale funerario della tomba grazie ai suoi caratteristici epiteti, è assai probabile che sia suo il cadavere rinvenuto nel sepolcro.
Di questa opinione sono molti importanti studiosi, fra cui Nicholas Reebe e Lyla Pinch Brock: entrambi hanno riferito al sottoscritto d'esser certi dell'identità dell'occupante della tomba KV55.

(Gian Luca Franchino - tratto dal saggio "Il potere del re, il predominio del dio")
-Kiya-
00giovedì 24 maggio 2007 01:45
Re:

Scritto da: pizia. 23/10/2006 22.07
Tutto può essere.
Il fatto che ci siano stati sarcofago, tomba ipogea e cista canopica potrebbe voler dire che la tradizione proseguiva, nonostante tutto.
Che i produttori di tali manufatti non sono rimasti senza lavoro, nemmeno ad AkhetAton.
Che la teologia dell'Aton, non ancora del tutto perfezionata, ha soppresso un aspetto fondamentale della mistica egizia, lasciando un vuoto proprio riguardo al culto dei morti.

Dal momento in cui la vecchia procedura non è più accettata dal re, ma non ne è stata formulata ancora una nuova, è legittimo pensare che ci fosse un po' di confusione, considerando anche il fatto che gli egizi erano molto tradizionalisti.

Però, morto lui, quanto tempo è passato prima di cominciare la restaurazione? E se fosse comiciata proprio da lì, da problema della sepoltura del re?



Tutte domande lecite le tue....
è pur vero che però Akhenaton ha dimostrato di avere le idee ben chiare a proposito del culto di Aton, che fu delineato all'apparenza in brevissimo tempo.
A riprova di ciò basta soffermarsi a riflettere sulla velocità con cui fu eretta la citta di Akhetaton e le dichiarazioni che il Re volle fissare sulle stele di confine, inoltre, non ultimo l'inno all'Aton, nel quale il culto è presentato in tutta la sua grandezza.
Certo la confusione tra il popolo era ovvia, ma potevano probabilmente tenerla soltanto per sè, poichè gli ordini del sovrano non si discutevano. In quanto ad "anomalie cultuali" all'epoca di Akhenaton abbiamo solo l'imbarazzo della scelta.... una per tutte: un sovrano che cambia nome, nonostante ciò che al nome era legato.


Per quanto riguarda la restaurazione, direi che non fu immediata, ma successiva di tre anni alla prima incoronazione di Tut.
Altro fatto interessante quello.... Il re fanciullo fu infatti incoronato per la prima volta ad Akhetaton (probabilmente) come Tutankhaton e con una titolatura reale "incompleta" fatta di soli 3 nomi, per poi essere reincoronato successivamente come Tutankhamon a Menfi, dove la titolatura fu definitivamente completata.
-Kiya-
00giovedì 24 maggio 2007 01:46
Re:

Scritto da: -francis- 23/05/2007 19.19
Visto che il nome Akhenaten, ancorchè quasi ovunque cancellato, è identificabilre sulla maggior parte del materiale funerario della tomba grazie ai suoi caratteristici epiteti, è assai probabile che sia suo il cadavere rinvenuto nel sepolcro.
Di questa opinione sono molti importanti studiosi, fra cui Nicholas Reebe e Lyla Pinch Brock: entrambi hanno riferito al sottoscritto d'esser certi dell'identità dell'occupante della tomba KV55.

(Gian Luca Franchino - tratto dal saggio "Il potere del re, il predominio del dio")




auguriamoci che quelle... povere ossa vengano esaminate al più presto e si proceda al confronto con il dna di Tut....
antonio crasto
00venerdì 25 maggio 2007 15:07
[QUOTE
Sulla possibilità ventilata in altro sito che la KV 23, cioè la tomba di Ay nella valle delle scimmie, od occidentale, sia stata invece utilizzata per le spoglie traslate di Akhenaten, è improbabile che durante il regno di Tutankhamon o di Ay si fosse scavata una nuova intera tomba (cosa costosissima e che portava via operai che lavoravano alla tomba reale del sovrano regnante) solo per ospitare le spoglie di Akhenaten. La KV 55, infatti, è una tomba di reimpiego e la KV 62 una tombetta molto piccola persino per Tutankhamon. Quindi la KV 23 è improbabile sia stata eseguita dopo la Tomba Reale di Amarna come copia di quella per seppellirvi Akhenaten stesso.

Ad Akhetaten la tomba di Akhenaten è situata sull'asse W-E, in direzione Ovest.]




In effetti ho avanzato a suo tempo l’ipotesi che la KV 23 sia stata scavata per seppellire Akhenaton nella Valle dei Re.
Il discorso è molto complesso, ma ci sono molti indizi:

- la tomba di Akhetaton è il primo esempio di tomba rettilinea e quasi sicuramente questa scelta fu dettata dal desiderio di consentire ai raggi dell’Aten di penetrare fino alla camera sepolcrale in un ben determinato giorno dell’anno, forse uno dei solstizi;
- la tomba di Smenkhkara ad Akhetaton è ricavata in un’appendice della tomba di Akhenaton, ma non è rettilinea, mentre la KV 55, sua possibile risepoltura nella Valle dei Re, non è una tomba reale, ma molto probabilmente una soluzione di ripiego;
- la tomba di Tutankhamon potrebbe essere stata la tomba di qualche notabile, riutilizzata in tutta fretta per l’improvvisa morte del giovane faraone;
- è possibile che Tutankhamon avesse iniziato un’opera di risepoltura del sovrani di Akhetaton e che temporaneamente abbia accumulato mummie e reperti in qualche tomba-deposito, forse proprio la KV 55 e KV 62;
- Tutankhamon dovrebbe aver incominciato lo scavo di una sua tomba reale nella Valle dei Re, tomba non ultimata e non utilizzabile al momento della sua morte, malgrado i circa nove anni di regno;
- questa sepoltura, quasi sicuramente la KV 57, nuovamente rettilinea, potrebbe a mio parere essere stata riutilizzata, dopo il completamento del suo primo tratto, da Ay, che vista la tarda età non avrebbe avuto tempo di scavare una nuova tomba;
- le sepolture nella Valle Occidentale KW 22 e KW 23 pongono l’interrogativo del perché Amenhotep III e un altro faraone abbiano scelto una valle isolata, al di fuori della necropoli reale, valle sicuramente non protetta come quella principale;
- ritengo plausibile che una spiegazione possa essere trovata nell’ostracismo del clero di Amon e nel loro divieto a una sepoltura nella necropoli reale;
- è quindi probabile che Amenhotep III fosse stato accusato di essere il mandante della rivoluzione atoniana e gli sia stata negata la sepoltura nella tomba della Valle dei Re, che sicuramente aveva scavato;
- in questa logica sembra plausibile che il secondo faraone “eretico”, non degno della necropoli reale, sia stato proprio Akhenaton;
- in considerazione degli scontri fra Akhenaton e il clero di Amon, sembra molto probabile che Tutankhamon abbia voluto localizzare la nuova sepoltura, a prescindere dal diniego del clero di Amon, in una posizione isolata della valle secondaria;
- la KV 23 è stata sicuramente dipinta dagli stessi artisti che dipinsero la KV 62;
- tutti i cartigli della KV 23 sono stati martellati, fatta eccezione per due nomi di Horus, che sono però di difficile interpretazione;
- sembra quasi che chi ha scalpellato i cartigli avesse un elenco e che abbia risparmiato i due nomi in quanto non inclusi in esso;
- è stato detto che il nome di Ay si legge sul coperchio del sarcofago, ma chiunque abbia visto la tomba o una sua fotografia si può rendere conto che sarcofago e coperchio sembrano due pezzi distinti; il coperchio non è lisciato e finito e potrebbe essere stato recuperato nei vari magazzini del museo del Cairo, durante il restauro del sarcofago della KV 23, per seguire l’attribuzione ufficiale della tomba; esso potrebbe essere in realtà appartenuto al sarcofago non trovato di Ay;
- la KV 23 è nuovamente una tomba rettilinea e ha una struttura simile a quella della tomba di Akhetaton, tranne ovviamente le due appendici;
- la KV 23 presenta un’anomalia intrigante; essa è stata scavata con una pendenza anomala molto elevata, come se si siano voluti intercettare ancora una volta i raggi dell’Aten, in corrispondenza di uno dei solstizi, quando essi svettavano dalle alte pareti della stretta valle.
- nelle vicinanze della KV 23 non è stato trovato alcun reperto di Ay, mentre alcune lamine d’oro di questo faraone e di Tutankhamon sono state trovate nel pozzo KV 58, situato a fianco della KV 57;
- alcuni egittologi hanno ipotizzato che queste lamine e i reperti col nome di Ay siano stati abbandonati dai ladri, che avevano depredato la KV 23 nella vicina valle e che sarebbero stati sorpresi dai guardiani della valle principale;
- questa ipotesi è a mio parere poco probabile, mentre trovo più realistica l’ipotesi che la KV 58 sia stato un pozzo dove nascondere quanto avanzato dalla sepoltura di Ay nella KV 57;
- è infine possibile che Horemheb, per una sua vendetta a freddo, abbia fatto traslare la mummia di Ay e ne abbia usurpato la tomba, scavando forse il secondo corridoio, mimetizzato dall’ingresso al livello del pavimento della 1° camera sepolcrale;
- il fatto che durante il suo lungo regno Horemheb non sia riuscito a completare la KV 57, lascia intendere che l’usurpazione non si sia avuta nel primo periodo di regno, ma dopo la morte della moglie, Mutnedjemet, probabile figlia di Ay.

.Bata.
00venerdì 25 maggio 2007 15:24
Per Antonio.

Il altro post si è avuta diatriba circa le fonti delle notizie riportate; vorrei chiederti se, come ho interpretato, devo intendere quanto riportato come tua personale convizione o fruttto di ricerca.

In caso contrario ti pregherei di citare le fonti a cui fai riferimento.

Ciao, BATA [SM=x822715]
antonio crasto
00venerdì 25 maggio 2007 15:43
E' una mia ipotesi l'attribuzione della KV 57 in sequenza a Tutankhamon, Ay e Horemheb. Così come è una mia ipotesi, legata ai molti indizi citati, che la WV sia stata scavata per Akhenaton. Le altre considerazioni sono ricavabili dalla lettura di vari libri e siti internet.
Non mi sembra di dover appesantire gli interventi con una dettagliata bibliografia. Se ti riferisci a qualche punto particolare, cercherò di risponderti.
Ti pregherei comunque di non fermarti ai particolari, ma di analizzare l'intera ipotesi e in modo particolare l'anomalia dell'impiego della Valle Occidentale.
Un saluto Antonio
.Bata.
00venerdì 25 maggio 2007 18:33
Concordo con te che è praticamente inutile appesantire un intervento con lunghe file di citazioni di fonti varie ma, è anche vero, che se si premette che è una propria ipotesi o uno studio si evita ad altre persone di cercare riscontri che non è possibile trovare.

Circa l'anomalia della WV non concordo sul fatto che, per forza, debba trattarsi di una espulsione dalla Valle di re che si sono macchiati di infedeltà religiosa, nel caso di Amenhotep III, poi, suo figlio era vivo e il clero doveva stare ben attento a come si muoveva, per il dopo Akhenaton ritengo che, comunque, chi è vissuto e cresciuto in una casa difficilmente la ripudierà in toto, compreso Ay e, in qualche modo, anche Horemheb.

Per ora rimaniamo ognuno della propria opinione e, spero, amici.

Ciao, BATA. [SM=x822715]
antonio crasto
00venerdì 25 maggio 2007 19:48
Concordo con te che quando morì Amenhotep III il funerale fu gestito da Tiye e Akhenaton. Devi ammettere però che quest'ultimo si trovava ad Akhetaton e che i rapporti col clero di Amon non erano proprio idilliaci. Sta di fatto che negli ultimi anni di vita il faraone eretico decretò la damnatio memoriae di Amon.
E' mio parere che questa esasperazione dei rapporti fra casa reale e clero di Waset possa essere connessa proprio alle vicende della sepoltura del padre, piuttosto che a motivi strettamente teologici.
Per quanto riguarda le idee è ovvio che ognumo è padrone di mantenere le sue.
Un saluto amichevole da Antonio
pizia.
00sabato 26 maggio 2007 15:03
Anche Thutmosi I quando cominciò a scavare una tomba nella Valle dei Re stava facendo qualcosa di un po' strano rispetto ai re precedenti no?
E' un po' quello che succede a tutti coloro che in qualcosa sono i primi.
Se vengono seguiti poi la cosa sembra normale, se non vengono seguiti non necessariamente sono stati estromessi.
In ogni caso se poi non vengono seguiti gli esempi un motvio ci deve essere e in questo caso potrebbe davvero calzare l'ipotesi del ritorno alla Valle dei Re come atto ufficiale di ritorno alla tradizione (tradizione tebana), con allontanamento evidente da qualunque innovazione introdotta da personaggi vicini all'eretico.

Però la figura di Amenhotep III è un po' controversa.
Da una parte molti sono concordi a vederlo come colui che introdusse una corrente di pensiero alternativa alla teocrazia amoniana, solo sviluppata poi dal figlio; dall'altra abbiamo le prove che la damnatio non lo colpì per nulla, anzi, per Ramses, ma anche per Horemheb, fu il capo di ponte a cui ricollegarsi nel saltare a piè pari i quattro re indegni di essere nominati.
antonio crasto
00sabato 26 maggio 2007 18:04
Cara pizia,
aprire una nuova necropoli reale è cosa diversa dallo scavare due tombe reale fuori del cimitero ufficiale. Mi ricorda tanto le aree dei nostri cimiteri riservate ai non cattolici.
Potresti dirmi che scavare nella Valle Occidentale potrebbe essere stato un tentativo di confondere i ladri. Chi avrebbe cercato al di fuori della necropoli? Il fatto è che i ladri erano spesso gli stessi operai o comunque i discendenti di coloro che avevano scavato.

Una prova determinante per capire le problematiche della sepoltura di Amenhotep III si trova negli scritti di alcuni archeologi (non mi ricordo il riferimento). Si dice cioè che Amenhotep III aveva scavato la sua tomba all’interno della Valle dei Re e che al momento della sepoltura si decise di inumarlo nella tomba del padre, scavata nella Valle Occidentale, realizzando uno scambio di tombe.
Questa intricata versione nasce dal fatto che sembra appurato che sia stata effettuata una sepoltura temporanea in uno dei pozzi della Valle Occidentale. Questa sepoltura temporanea viene cioè considerata per consentire il restauro delle due tombe da scambiare, mentre è per me più logico pensare che la sepoltura temporanea fu necessaria per consentire lo scavo di una tomba nuova.
Nella trattazione degli archeologi non è ovviamente spiegato perché Thutmose IV avrebbe scelto una sepoltura fuori necropoli.

Che Amenhotep III non fosse coinvolto nelle novità religiose connesse all’Aton, sembra poco credibile. Come avrebbe fatto Amenhotep IV a realizzare, senza la complicità del padre, i maestosi templi dedicati ad Aton a Karnak, proprio nel regno di Amon? Come si fa poi a non parlare di damnatio memoriae verso Amenhotep III, quando il suo tempio dei milioni di anni fu completamente smontato?

Un saluto da Antonio
-francis-
00sabato 26 maggio 2007 19:01
In effetti Amenhotep III, per cercare di combattere lo strapotere dei sacerdoti di Amon, riportò in auge i tradizionali dei d'Egitto che erano stati messi in ombra da Amon, compreso il disco solare Aton.
E' ovvio che Akhenaten, vivendo a corte, sia stato contagiato dal culto di Aton tanto che, una volta diventato faraone, lo erse al di sopra di tutti gli dei, ed in particolare di Amon che poi, col tempo, lo esacrò talmente da cancellarne il nome ovunque fosse citato.
antonio crasto
00sabato 26 maggio 2007 20:03
Desidero esporvi una mia ipotesi sui motivi reali che hanno portato allo scontro fra Amenhotep III e il clero di Amon.
Amenhotep III si dichiarò figlio carnale del dio Amon e per sacralizzare questo evento fece costruire un tempio a Waset / Luxor, nel quale fece scolpire la scena della teogamia, riprendendo l’esempio di Hatshepsut.
Il clero di Amon doveva essergli all’inizio del regno particolarmente favorevole, anche perché a dirigerlo fu posto un figlio di Yuia e Tuia.
E’ vero che le ricchezze del regno di Amenhotep III dovettero arricchire anche i sacerdoti, ma mi sembra riduttivo pensare a uno scontro solamente per motivi di potere economico. Sarebbe stato possibile ridurre i benefici del clero e sfruttare il potere assoluto del faraone. Perché poi ripristinare i vecchi dèi e mettere in disparte Amon.
Io penso che i motivi debbano essere molto più concreti. Ho notato che ogni qual volta l’Egitto si trovò in difficoltà ritornò al vecchio credo di Ra, per me teofania del dio creatore.
Ho già detto che forse il periodo fu caratterizzato da un’emergenza sanitaria, che quasi sicuramente fu vista come punizione degli dèi per aver abbandonato i vecchio credo di Ra. La vita di Amenhotep III suggerisce poi che egli sia stato colpito da una qualche grave malattia, forse un ictus o una serie di ictus, che potrebbero averlo portato a pensare che il padre carnale, Amon, lo aveva abbandonato e che sarebbe stato necessario tornare a Ra.
Esiste ancora la possibilità che si sia voluto esaltare l’aspetto fisico di Ra, venerando proprio il suo disco, Aton. Io ritengo che questo fatto sia ricollegabile alle conseguenze dell’attività eruttiva molto intensa del vulcano di Thera (durata circa 100 anni prima dell’esplosione), che in varie fasi potrebbe aver oscurato l’atmosfera per lunghi periodi e indotto piccole variazioni climatiche e conseguenti carestie in Egitto.
Questa situazione di crisi climatica potrebbe aver causato proprio la tremenda epidemia di peste di cui ho parlato.
Teie
00domenica 27 maggio 2007 12:29
Re:

Scritto da: antonio crasto 26/05/2007 20.03
Desidero esporvi una mia ipotesi sui motivi reali che hanno portato allo scontro fra Amenhotep III e il clero di Amon.
Amenhotep III si dichiarò figlio carnale del dio Amon e per sacralizzare questo evento fece costruire un tempio a Waset / Luxor, nel quale fece scolpire la scena della teogamia, riprendendo l’esempio di Hatshepsut.
Il clero di Amon doveva essergli all’inizio del regno particolarmente favorevole, anche perché a dirigerlo fu posto un figlio di Yuia e Tuia.
E’ vero che le ricchezze del regno di Amenhotep III dovettero arricchire anche i sacerdoti, ma mi sembra riduttivo pensare a uno scontro solamente per motivi di potere economico. Sarebbe stato possibile ridurre i benefici del clero e sfruttare il potere assoluto del faraone. Perché poi ripristinare i vecchi dèi e mettere in disparte Amon.
Io penso che i motivi debbano essere molto più concreti. Ho notato che ogni qual volta l’Egitto si trovò in difficoltà ritornò al vecchio credo di Ra, per me teofania del dio creatore.
Ho già detto che forse il periodo fu caratterizzato da un’emergenza sanitaria, che quasi sicuramente fu vista come punizione degli dèi per aver abbandonato i vecchio credo di Ra. La vita di Amenhotep III suggerisce poi che egli sia stato colpito da una qualche grave malattia, forse un ictus o una serie di ictus, che potrebbero averlo portato a pensare che il padre carnale, Amon, lo aveva abbandonato e che sarebbe stato necessario tornare a Ra.
Esiste ancora la possibilità che si sia voluto esaltare l’aspetto fisico di Ra, venerando proprio il suo disco, Aton. Io ritengo che questo fatto sia ricollegabile alle conseguenze dell’attività eruttiva molto intensa del vulcano di Thera (durata circa 100 anni prima dell’esplosione), che in varie fasi potrebbe aver oscurato l’atmosfera per lunghi periodi e indotto piccole variazioni climatiche e conseguenti carestie in Egitto.
Questa situazione di crisi climatica potrebbe aver causato proprio la tremenda epidemia di peste di cui ho parlato.



Questo è un bell'esame della situazione come avrebbe potuto essere. Mi piace abbastanza.
Non sottovaluterei l'aspetto economico che secondo me è sempre quello che ha fatto leva sul mondo da sempre. Certo
consideriamo importante anche l'aspetto religioso, per un popolo come l'egizio il quale filtrava ogni aspetto della sua vita con la religione, gli dei e la speranza di averli sempre a favore.
Non ti pare?

Teie
antonio crasto
00domenica 27 maggio 2007 16:15
L’aspetto economico è sicuramente una chiave di lettura per molti eventi storici, ma ritengo che nell’Antico Egitto sia prevalso, in particolari momenti di crisi, l’aspetto religioso.
I faraoni erano troppo legati agli dèi per non vedere in una catastrofe o in una emergenza sanitaria una loro punizione. Per me la rivalutazione di Aton-Ra è incominciata solamente per cercare l’intercessione degli dèi primordiali.
Nel caso di Amenhotep III la situazione potrebbe essersi esasperata a causa delle pessime condizioni di salute. Non dimentichiamo che egli si fece mandare, per ben due volte, dal suocero, re dei Mitanni, la statuetta miracolosa di Ishtar di Ninive e che fece scolpire ben 600 statue di Sekhmet, per cercare la grazia della potente dea egizia.
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