La finta barba

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roberta.maat
00sabato 20 giugno 2009 16:22
Mi pare di sapere che la finta barba è prerogativa solo dei sovrani.
Qualcuno mi chiarisce se sono in errore ?

-Kiya-
00sabato 20 giugno 2009 18:23
Ciao Roby e grazie per la domanda.

In linea di massima potremmo affermare che la barba posticcia, dritta e lunga , fosse uno degli emblemi del potere Sovrano; infatti, almeno a partire dal Nuovo Regno, fu esclusivo retaggio del Re.
La stessa Hatshepsut, quando si elevò a Sovrano d'Egitto, per sottolineare la sua carica si fece rappresentare con indosso la barba posticcia, opportunamente legata dietro la nuca.

Alcuni operano una distinzione tra la barba posticcia ad estremità ricurva, tipica di Osiride e rappresentativa del suo potere divino, e quella dei Sovrani, dritta e simbolo del potere regale.
In effetti questa distinzione potrebbe essere valida, poichè si distinguono molte statue di sovrani con la barba dritta (evidentemente rappresentano il faraone ancora in vita), mentre in ambito funerario, quando cioè il Re era diventato un "Osiride", l'estremità inferiore della barba risulta leggermente incurvata verso l'alto.

E' noto, tuttavia, che durante il Medio Regno, anche alcuni Nomarchi furono rappresentati con indosso questa appendice, sebbene risultasse più corta rispetto a quella tipica del Sovrano.

Si tratta, comunque, di un elemento che ha valore prettamente rituale e cerimoniale che, con ogni probabilità, veniva indossato dallo stesso Sovrano soltanto durante le Cerimonie ufficiali. Adottato fin dall'antichità come segno distintivo del Re, si provvide a integrarlo come standard sui sarcofagi che li avrebbero ospitati, mentre nella statuaria e nella rappresentazioni che lo riguardavano non era sempre presente, avendo evidentemente optato per inserirla esclusivamente in quelli con valenza rituale.
roberta.maat
00domenica 21 giugno 2009 08:43
La barba posticcia,dunque, nelle sue diverse forme, ha carattere rituale o cerimoniale, è distintiva di un rango elevato e, nelle sepolture, è un richiamo ad Osiride.

La mummia ospitata in un sarcogago attualmente presso il Museo di Stockton e reclamata a S.Francisco, attribuita ad un sacerdote di epoca tolemaica, conferma quindi la valenza di questa appendice che,in ogni caso, costituisce un segno di riconoscimento della importanza rivestita in vita da chi ne viene ornato da morto.

Grazie a Kiya del chiarimento.
-Kiya-
00domenica 21 giugno 2009 12:35
vorresti fornire qualche indicazione in più a proposito della mummia di Stockton?
La barba compare sul sarcofago? e di che tipo si tratta?
roberta.maat
00domenica 21 giugno 2009 15:24
images.recordnet.com/apps/pbcsi.dll/bilde?Site=SR&Date=20090607&Category=A_NEWS0803&ArtNo=906070311&Ref=AR&border=0&Q=80&...

Questa è l'immagine del sarcofago che contiene le spoglie di Iret-net Hor-irw, un sacerdote di Achmin vissuto, secondo alcuni egittologi negli anni tra il 300 e il 50 AC.
-Kiya-
00domenica 21 giugno 2009 16:25
Da quanto detto se ne trae quindi la conclusione che in vita soltanto il sovrano poteva recare la lunga e dritta barba posticcia, parzialmente imitato da alcuni funzionari di alto livello che però ne indossavano una visibilmente più corta, soprattutto durante il Medio Regno.
La barba "osiriaca", terminante con l'estremità appena arcuata, era invece ausilio di qualunque defunto di sesso maschile appartenente a un ceto elevato, atta a conferirgli la dovuta importanza.

La presenza di barba posticcia su un sarcofago, quindi, ci suggerisce in modo inconfutabile che questi fu costruito, o successivamente adattato, per ospitare un individuo di sesso maschile. Garanzia che, però, date le numerose "sostituzioni" appurate, può essere soltanto garanzia di origine, ma non conferma definitiva del sesso della mummia rinvenuta nel sarcofago.
roberta.maat
00domenica 21 giugno 2009 22:18
Da quanto si può vedere del sarcofago di Iret-net Hor-irw, sembrerebbe non trattarsi della tipica barba Osiriaca, di solito più lunga ed incurvata, quindi possiamo dedurre che questo ornamento, almeno in epoca tarda, fosse adottato in vita anche da persona diversa dal re.

E' possibile cercare altre immagini che confermino questo ?
-Kiya-
00domenica 21 giugno 2009 22:41
L'immagine non è chiara a sufficienza da permettere di apprezzare l'elemento nel dettaglio. Tuttavia a me pare trattarsi di una barba incurvata, di tipo Osiriaco, forse con una curvatura meno accentuata.

Ho trovato una foto di fronte, ma anche questa rende poco i particolari:




mi pare però che sia possibile apprezzare il leggero ricciolo all'estremità inferiore.

In ogni caso, resta pur sempre il fatto che si tratta di una barba posticcia riprodotta su un sarcofago e pertanto identificativa di un Osiride, ovvero di un defunto. In quanto tale, non ci permette di stabilire se in Epoca Tarda anche i notabili indossassero barbe, al pari dei Re, magari per un tardo inquinamento della tradizione.

A mio avviso, ciò non avvenne; non mi risultano infatti esempi di statue, anche tarde, che mostrano un individuo in vita, provvisto di barba dritta (rappresentativa del potere Sovrano), che non fosse il Re.
roberta.maat
00domenica 21 giugno 2009 22:59
Grazie Mary, è come sospettavo !
In effetti quella barba è appena incurvata e dovrebbe essere proprio il riferimento ad Osiride.
Mi chiedo però perchè questa appendice non sempre è presente sui sarcofagi che ospitano defunti maschi.
-Kiya-
00domenica 21 giugno 2009 23:04
Re:
roberta.maat, 21/06/2009 22.59:


Mi chiedo però perchè questa appendice non sempre è presente sui sarcofagi che ospitano defunti maschi.




Questa sì che è una bella domanda, e merita di essere indagata.

Vi inviterei, pertanto, ad eseguire ricerche in proposito, finalizzate a comprendere se questo attributo era esclusivo appannaggio di alcuni ranghi, come pare di intuire, o da quali altri eventuali elementi ne dipendesse l'attribuzione.

Io, a mia volta, farò lo stesso ;)


roberta.maat
00lunedì 22 giugno 2009 00:12
Intanto dico che mi ero stupita, e non poco, perchè il grande Yuya ne è sprovvisto. Nel suo caso il rango non è in discussione e.......se dovesse intervenire Antonio in questa discussione, di rango ne avanzerebbe tanto in considerazione che sospetta Yuya = Ay.

Scherzi a parte, io davvero ho visto in questa occasione, per la prima volta, una barba finta sul sarcofago di un defunto non re.
Vorrei proprio misurare la mia distrazione ! Di certo però non può essere l'unico caso quello di Iret-net Hor-irw.
-Kiya-
00lunedì 22 giugno 2009 00:25
Non lo è affatto, ma credo che in effetti si tratti di esempi apparteneti all'Epoca Tarda e in linea di massima con massiccio riferimento a Sacerdoti.

Ora non mi è possibile riproporre le immagini in dettaglio, ma mi riservo di farlo nella giornata di domani.

Forse Yuya non possiede la sua barba rituale perchè durante il Nuovo Regno questa era effettivo esclusivo appannaggio dei Re. Ma è un'ipotesi che mi riservo di verificare.
Hotepibre
00lunedì 22 giugno 2009 16:15
...intanto partirei dal concetto di "barba" che, innegabilmente, in tutte le civiltà connotava il "vecchio" della tribù e, si sa, vecchiaia era sinonimo di saggezza.

Nel caso dei "nostri" re egizi, la presenza della barba posticcia doveva indicare appunto saggezza, indipendentemente dall'età anagrafica, insita nella posizione di potere che il re occupava e nella massima responsabilità che al re competeva: quella di mantenere la Maat sulle Due Terre.

Di qui, peraltro, il fatto che la indossasse anche Hatshepsut che, pure, nella sua titolatura completa, evitò l'indicazione più "mascolina" e "virile", ovvero quel "forte toro" che invece campeggia in tutte le titolature maschili.

Barba, perciò, non come simbolo di virilità, bensì di saggezza.

Passiamo ora al "nostro" Iret-net Hor-irw: è intanto interessante che si tratti di un sacerdote di Akhmin poichè questa era la città natale anche di Yuya e di Thuya, genitori di Teye (Regina Principale di Amenhotep III), oltre che di Ay (successore di TUtankhamon) e di Aanen (Primo Profeta di Amon all'atto della Restaurazione). Yuya era, infatti, Profeta di Min ed incaricato dei suoi buoi, mentre Thuya era Superiora dell’Harem di Amon.

Anche Iret-Net sarebbe stato un sacerdote minore di Min, Osiride e Sokaris. Intanto noto che era al "servizio" di Osiride e già questo potrebbe essere un motivo per giustificare la barba "osiriaca" nonostante non si tratti di una figura sacerdotale preminente; a questo si aggiunga che, per un certo periodo, il Paese è stato retto non più da Re/sacerdoti, ma da Sacerdoti/re il che potrebbe aver "lasciato" una maggiore importanza della casta sacerdotale che bene poteva essere caratterizzata dalla presenza di una barba posticcia.

Stiamo, inoltre, parlando del periodo Tolemaico, in cui si assiste ad un lento declino delle credenze locali in favore di divinità "estere" o, quanto, meno, della identificazione di divinità locali con quelle provenienti dalle terre dei conquistatori; in questo contensto, potrebbe ipotizzarsi un "imbastardimento" (o una "democratizzazione") anche delle usanze funebri che potrebbero giustificare l'assimilazione, in morte, di un sacerdote al Re.
roberta.maat
00martedì 23 giugno 2009 14:53
Questa discussione apre altri interrogativi cui non saprei dare risposte.

Nella iconografia abituale distinguiamo "barba osiriaca" e "barba posticcia tipica del faraone". Le due appendici differiscono per la loro parte terminale, incurvata per il Dio dritta per il re.
Ambedue sono simboli di saggezza autorità e distinzione, l'una applicata al defunto per riferimento al suo divenire un "osiride" l'altra espressione rituale e cerimoniale della sovranità.

A parte la evidente valenza dell'una e l'altra per quanto riguarda l'attribuzione dell'importanza di chi la indossa, siamo in grado di stabilire se la differenza morfologica delle due sia veramente fondamentale per la identificazione del personaggio oppure nel corso del tempo i due tipi di "onor del mento" hanno perso la sostanziale differenza ?

Ci aiuterebbero molte immagini....ma a prima vista mi sembra di capire che le barbe della statuaria (sovrani in vita) sono sempre dritte, quelle sui sarcofagi sono sempre curve per omaggio ad Osiride.

Quale è l'immagine più antica di barba ricurva che conosciamo ?
Quale defunto ha il diritto sacrosanto di divenire un Osiride ?
Esiste una epoca storica in cui si è data molta importanza alla differenza tra barba curva e barba dritta ?
.

-Kiya-
00martedì 23 giugno 2009 18:10
La "barba osiriaca", in quanto simbolo di potere divino, era prerogativa delle divinità (tranne Ptah, ma non mi è chiara la ragione, che presenta la barba dritta) o dei defunti, che venivano assimilati ad Osiride.

A partire dal Medio Regno, con la democratizzazione dell'Aldilà, il diritto di "indossare" tale barba probabilmente fu esteso anche a funzionari e nobili.

Secondo me la differenza saliente è che la barba dritta, identificava il Sovrano in vita, la barba incurvata era, come detto sopra, indicativa di defunto.
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