La Piana di Giza in 3D, grazie a Dassault Systèmes

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-Kiya-
00sabato 29 maggio 2010 18:25

Dassault Systèmes e il Museum of Fine Arts di Boston, uno dei musei di belle arti più importanti al mondo, hanno annunciato una partnership strategica che punta a mettere tutta la potenza del 3D industriale ed esperienziale al servizio dell'archeologia.
Il Giza Archives Project è un archivio digitale ospitato presso il Museum of Fine Arts di Boston e finanziato dalla Andrew W. Mellon Foundation. Il progetto è affidato alla supervisione tecnica dell'egittologo Peter Der Manuelian, Direttore del Giza Archives del MFA, e di Philip J. King, Professore ordinario di Egittologia presso l'Università di Harvard. Il progetto ha l'obiettivo di "raccogliere e collegare" su scala globale tutte le informazioni archeologiche relative alle Piramidi Egizie dell'altopiano di Giza.
Nell'ultimo decennio sono stati digitalizzati documenti di scavi, immagini di spedizioni storiche, appunti raccolti sul campo, mappe, planimetrie e schizzi delle tombe e delle piramidi di Giza. E' nato così il più grande database (con relativo sito Web) mai realizzato al mondo sull'altopiano di Giza (www.mfa.org/giza). La maggior parte dei reperti archeologici e delle immagini di repertorio è stata raccolta in quarant'anni di scavi dall'egittologo George Reisner (1867–1942), uno dei padri fondatori della moderna archeologia scientifica e capo della spedizione in Egitto dell'Università di Harvard e del Boston Museum of Fine Arts.
L'esperienza di DS nel 3D in tempo reale e la suite completa di soluzioni per la simulazione e la visualizzazione dei dati archeologici hanno permesso a Giza Project di realizzare esperienze interattive realistiche destinate sia agli addetti ai lavori sia al grande pubblico. La partnership permetterà di ricostruire virtualmente e in tempo reale l'altopiano di Giza sulla base dei dati archeologici disponibili.
DS e MFA svilupperanno insieme nuove esperienze multi-piattaforma, individuali e collettive, attraverso dispositivi Internet o sistemi più complessi di realtà virtuale e aumentata, basati su console per videogiochi, schermi 3D e sale cinematografiche interessate a proporre un nuovo tipo di interazione immersiva nel mondo dell'archeologia.



[fonte: www.bitcity.it]
Hatshepsut76
00sabato 29 maggio 2010 20:29
bella notizia! In questo modo sarà più consultabile e più fruibile il materiale...
pizia.
00martedì 8 giugno 2010 01:06
Queste cose mi fanno uscire di testa, mi sono subito scaricata un articolo di Reisner sul baldacchino di Hetepheres, ci sono varie foto con particolari costruttivi, potrei ripartire con una traduzione... [SM=g1361799]
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