Re:
-Kiya-, 16/03/2008 19.44:
Ritenete possibile che l'Enneade possa essere il prodotto delle divinizzazione di una famiglia appartenente ancora a quelli che sono gli albori della civiltà Egizia?
Si è detto più volte che, nel caso di Osiride potrebbe trattarsi di un sovrano realmente esistito, prima idolatrato e successivamente divinizzato.
Questa teoria non si potrebbe allora estendere all'intera famiglia?
In sostanza, partendo da Shu e Tefnut, considerarli una coppia di sovrani da cui nacquero due figli, Geb e Nut. Questi a loro volta ne generarono 4: Osiride, Seth, Iside e Nefti.
Ai due maschi attese la ripartizione delle terre paterne, ma Seth, non concordando con le decisioni paterne, manifestò il suo rammarico e la sua rabbia accanendosi contro il fratello, tentando di eliminarlo.
Seth riuscì nel suo intento, ma l'erede di Osiride, Horus, ne riscatto i diritti e si reimpadronì dei teritori perduti.
In epoca Prdinastica, Horus era emblema del Basso Egitto, quindi Seth dell'Alto Egitto.
Il Delta era senza dubbio più fertile rispetto al Sud. Da qui potrebbe nascere l'associazione di Seth al deserto.
...
Fermo restando che, come ha scritto Bata, ogni tanto è bello restare nel dubbio ed
accettare il mito come favola, mi inviti a nozze poiché è sempre interessante infilarsi nelle pieghe del mito per cercare la verità.
Direi, intanto, che
TUTTI i miti, e quelli religiosi non sono da meno, hanno normalmente almeno una spiegazione nel mondo del "reale"... i meno giovani ricorderanno, forse, la veridica frase riportata su un vecchio LP dei Led Zeppelin (o almeno mi pare fossero loro, o forse i Jethro Tull?):
“in principio l’Uomo creò Dio e lo creò a sua immagine e somiglianza!”
La
“creazione” degli Dei, infatti, è sempre stato
un bisogno dell’uomo di dare una giustificazione all’ignoto, a tutto quello che non capiva e da questa logica non erano certo esenti anche i nostri “eroi”. Ma io partirei un momento prima e tornerei agli albori della “nostra” storia.
Ricordate?
Atum nasceva da un fiore di loto spuntato sul
monticello primordiale.
E cos’era quel monticello se non la
trasposizione, nel mondo dell’immaginario, di qualcosa che avveniva nella realtà?
Le acque dell’alluvione, ogni anno salivano e tutto era piatto, senza vita (almeno apparentemente) tutto era…
il Nun, l’oceano primordiale.
Poi, un giorno, improvvisamente, da quel grande oceano l’uomo
vide spuntare qualcosa!
Non aveva certo la percezione, in quei tempi lontanissimi, che era l’acqua a diminuire, ma pensò fosse la terra a salire e lì, in mezzo a quel “nulla” liquido, vide spuntare una collinetta di limo da cui, forse per un seme portato chissà da dove, nacque il Loto e decise che così doveva essere stato agli albori del tempo, che
solo da un fiore nato dal Nulla poteva nascere un Dio o, forse, essere il fiore stesso la divinità poi antropomorfizzata.
Ma ora si rendeva necessario,
per giustificare la vita, da quell’unica entità, far nascere qualcosa...
...ricordate l’altro mito, decisamente più recente, di
Deucalione e Pirra? In quel caso, addirittura, uomini e donne nacquero da sassi lanciati dietro le spalle dai due... ma gli egizi antichi erano più realisti, mica potevano pensare che i sassi si trasformassero in esseri viventi... ed ecco che
vedendo nelle acque il grembo materno, pensarono bene che la masturbazione di Atum avrebbe di certo potuto creare la vita e,
dal suo seme, fece “nascere” la prima coppia.
E siamo così ai nostri “progenitori” egizi,
Shu e Tefnut (ed ancora siamo nel campo della natura, l'Aria e l'Umidità, un
Adamo ed Eva a due dimensioni, se volete, come i geroglifici incisi sulle pareti dei templi... due fratelli
(e tali erano anche i progenitori della nostra concezione religiosa) dalla cui unione avrebbe avuto origine il resto dell’umanità.
Sono veramente esistiti Adamo ed Eva?
Se la risposta a questa domanda è si, se nell’ Australopiteco Afarensis di 3,4 milioni di anni fa, che noi abbiamo chiamato
“Lucy”, possiamo identificare la nostra Eva, allora perché non affermare che sia anche esistita una
Tefnut e che dalla sua unione con Shu siano nati Geb e Nut?
Quanto a quel che avvenne dopo, direi che, ancora una volta, possiamo fare un collegamento con quelli che sono i nostri miti ed associare
Osiride e Seth, due fratelli, ad altri due fratelli la cui storia ci è familiare: il contadino,
Caino, ed il pastore,
Abele.
E nella diatriba tra i due, conclusasi come sappiamo con la morte del “pastore”, vedere, più realisticamente,
le tante guerre che sempre sono esistite tra i popoli sedentari e quelli nomadi.
I nomadi, i
“pastori” avevano bisogno di
ampi spazi per vivere e far vivere le numerosissime greggi (e dovevano essere davvero enormi).
Ai
“contadini”, all’opposto,
bastava un fazzoletto di terra su cui, però, dovevano versare sangue e sudore per ricavare il minimo per la sopravvivenza delle loro comunità.
E che ti succedeva poi, all’improvviso? Quei rompiscatole dei “pastori” ci facevano passare sopra le greggi che mangiavano e distruggevano tutto...
lo scontro era inevitabile!
Ora paragoniamo questa storia a quella dei “nostri” due fratelli,
Osiride e Seth; anche in questo caso, sono perfettamente sovrapponibili:
Osiride è il “contadino” (ricordate che aveva insegnato agli uomini a piantare la vite?) mentre
Seth, il Signore del deserto, è il nomade, il “pastore”.
...e se non vi hpo annoiato, potremmo anche cercare di continuare a vedere il "vero" nel "mito"...