L'Editto della Restaurazione emanato da Tutankhamon...

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-Kiya-
00martedì 31 gennaio 2006 23:06
... o, meglio, dal Consiglio di Reggenza sarebbe più corretto, poichè a mio parere, un tale documento non può essere frutto di un ragazzo di 13 anni. E tanti doveva averne Tut quando si trasferì con la sua corte a Tebe.
E questo non è un particolare trascurabile...
Non lo è affatto se teniamo conto che l'elemento principale di tale consiglio era Ay, Padre divino, nella cui tomba abbiamo trovato l'unico Inno ad Aton giunto fino a noi e gran sostenitore della riforma di Akhenaton. Difficilmente egli avrebbe emanato un editto a sfavore del credo che fino a poco tempo prima aveva così profondamente fatto suo.
Ed in effetti sulla Stele ove l'editto fu scolpito non vi è alcun cenno all'Aton, alla riforma o allo stesso Akhenaton. Nessun cenno esplicito almeno. Risulta chiaro infatti che appartenendo alla stessa dinastia di Akhenaton, di cui forse era figlio, Tutankhamon non poteva di certo screditarlo, o comunque non lo volle.
Tuttavia il faraone dovette farsi garante di un ripristino dei culti tradizionali e, soprattutto, dovette concedere al clero di Amon parte dei privilegi perduti per mano di Akhenaton.
Ecco perchè nacque l'editto che recitava:

"Anno [...] quarto mese della stagione di Peret (inondazione), il 19° giorno della Maestà dell'Horus: Toro Possente, perfetto di nascita; Le Due Signore [Eccellente di Leggi, che] pacifica le Due Terre; Horus d'Oro; Signore delle Corone, che placa gli Dèi; Re dell'Alto e Basso Egitto: NebkheperuRa; Figlio di Ra: Tutankhamon, che è a capo di Ermontis, che dona la vita come Ra, [sempre e] per sempre.
Prediletto di [Amon-Ra] Signore dei Troni delle Due Terre e di Heliopolis; di Ra-Harachti; di Ptah a Sud del Muro, Signore di [Ankh-Tawi]; di Thot, Signore delle Parole Divine; che [appare come]Horus sul [trono dei viventi], come suo padre Ra ogni giorno;
il [dio] buono, figlio di Amon; immagine di kamutef, seme eccellente, uovo [splendido], semenza di Amon [Padre delle Due terre] che forma colui che lo ha formato, che genera colui che lo ha generato;
per lui si sono riunite le nime di Heliopolis affinchè egli possa essere formato per agire come re per l'eternità, come un Horus stabile per sempre, il buon capo che fa le cose che sono gradite a suo padre e a tutti gli dèi;
egli ha fatto (in modo) che quello che era in rovina rinascesse come monumento di eternità; egli ha soppresso (quello) che era stato fatto di male nelle Due terre; (ora) la Verità è ristabilita, essa [fa in modo che] la falsità sia in abominio nel Paese come nel suo primo tempo.
Ecco, quando Sua Maestà si levò come sovrano i templi degli dèi e delle dèe, da Elefantina fino alle paludi del Delta [i loro... era] caduta nell'abbandono
i loro tabernacoli erano nella desolazione e invasi dalle erbacce, i loro santuari erano come se non fossero mai esistiti, le sale erano sentieri da calpestare,
il Paese era nella confusione, dli dèi trascuravano questo Paese.
Se un [esercito veniva] mandato a Djahi pre ingrandire i confini dell'Egitto non otteneva alcun successo. Se uno pregava un dio per chiedergli favori non veniva esaudito; se veniva avanzata una supplica a una dèa, ugualment non veniva esaudita.
I loro cuori erno nel timore, essi distruggevano tutto quanto era stato creato. Dopo che passarono alcuni giorni da questo evento [Sua Maestà] apparve sul trono di suo padre; egli comandava sui domini di Horus, la Terra Nera e la Terra Rossa erano sotto il suo dominio,
e ogni Terra obbediva al suo potere. Ecco, Sua maestà si trovava nel suo Palazzo che è nel possedimento di Akheperkara come Ra nel cielo; Sua Maestà governava questa terra e ogni giorno comandava sulle due rive del fiume.
Allora Sua Maestà prese consiglio dal suo cuore cercando ogni occasione eccellente per scoprire cosa fosse gradito a suo padre Amon, per abbellire la sua augusta immagine di vero oro fino. Egli ha moltiplicato quello che era stato fatto in precedenza, egli ha creato l'immagine di
suo padre Amon per un palanchino di tredici stanghe, la sua sacra immagine era di oro fino, lapislazzuli e ogni pietra preziosa,
mentre in precedenza (l'immagine della ) Maestà di questo augusto dio era (fatta) per undici stanghe di palanchino. Egli fece anche (un'immagine) di Ptah a Sud del suo Muro, Signore di Ankh-Tawi; la sua immagine venerabile era di oro fino su undici stanghe di palanchino e la sua santa figura, lapislazzuli, turchesi e ogni pietra preziosa,
mentre prima la Maestà di questo augusto dio era stata su [sei] stanghe di palanchino. Ecco, Sua Maestà ha fatto monumenti agli dèi [abbellendo] le loro statue di vero oro fino, il migliore dalle terre straniere, costruendo i loro santuari come monumenti di eternità, dotandoli di rendite per sempre, stabilendo per essi doni divini come duratura offerta quotidiana e fornendoli di assegnazioni di cibo sulla terra;
egli ha accresciuto quello che esisteva prima, egli ha superato quanto era stato fatto dal tempo degli avi; egli ha immesso (in servizio) preti e profeti figli di uomini conosciuti delle loro città, figli di persone famose delle quali è stimato il nome.
Egli ha aumentato le loro dotazioni con oro, argento, bronzo e rame senza limiti [...] egli ha riempito le loro case con schiave e schiavi frutto dei bottini di Sua Maestà.
Tutti [i beni] dei templi sono raddoppiati, triplicati, quadruplicati in argento, oro, lapislazzuli, turchesi e ogni pietra preziosa, lino reale, stoffa bianca, lino finissimo, olio d'oliva, resina, grasso [...] incenso, incenso ihmt, mirra e ogni cosa buona senza limiti. Sua Maestà: Vita-Forza-Salute, ha costruito le loro barche che sono sul fiume in vero cedro, il migliore delle Terrazze, il più pregiato di Negau, lavorato con oro, il più fine dai paesi stranieri; esse illuminano il fiume.
Sua Maestà: Vita-Forza-Salute ha consacrato servitori uomini e donne cantatrici e danzatrici, servi del Palazzo del re, e le loro retribuzioni sono addebitate sul [... del] Palazzo del Signore delle Due Terre.
Io provvedo affinchè essi siano difesi e custoditi per i miei padri, tutti gli dèi, nel desiderio di placarli facendo quello che il loro ka ama, così che essi proteggano [l'Egitto]. Gli dèi e le dèe che sono su questa terra, i loro cuori sono nella gioia;
i possessori dei tabernacoli sono felici; [tutti] i Paesi sono nel giubilo e nella letizia. L'esaltazione è nel Paese. E' accaduto qualosa di bello.
L'Enneade degli dèi che sono nei templi, le loro braccia sono [levate] in adorazione,
le loro mani sono piene di giubilei di eternità e perpetuità; ogni vita e prosperità con loro è [portata] alle narici dell'Horus che ripete le nascite, figlio prediletto [di suo padre Amon-Ra Signore dei Troni delle Due Terre] che egli ha plasmato per esserne plasmato, il re dell'Alto e del Basso Egitto, Nebkheperura, prediletto di Amon che egli ama, il suo figlio primogenito che protegge suo padre che lo ha creato affinchè (egli) eserciti la sua potenza regale sui re [di tutte le terre]; Figlio di Ra: Tutankhamon, che comanda a Ermontis; il figlio (che è) utile a chi lo ha creato, ricco di monumenti, ricco di cose meravigliose,
che innalza i monumenti con rettitudine di cuore a suo padre Amon, bello di nascita, sovrano [che ha assunto la corona a Chemnis]. In questo giorno il Re si trovava nel Palazzo che è nella proprietà di Ankheperkara, giustificato.
Ecco che [Sua Maestà: Vita-Forza-Salute] è ringiovanita (ha acquistato nuova vitalità) e prende da solo le sue decisioni; Khnum lo ha plasmato [come sovrano..] egli è forte di braccio, grande di forza; (è) uno (che) è più potente dei potenti, straordinario di forza come il figlio [di Nut....]
possente di braccio come Horus; nessuno è simile a lui fra i grandi di tutte le terre; egli che conosce Ra, che [come...] Ptah, che capisce come thot, che ordina leggi eccellenti, che comanda [...], eccellente di giudizio, il Re dell'Alto e del Basso Egitto, Signore delle Due Terre, Signore dei Riti, Signore dal braccio potente: Nebkheperura, colui che placa gli dèi, figlio prediletto di Ra, del suo corpo, Signore di tutte le terre straniere, Signore dei Diademi: Tutankhamon, Signore di Ermontis, Vita-Forza-Salute, come Ra, [sempre e per sempre]
."


prelevato dal volume di Cimmino, dal titolo "Tutankhamon"
il testo racchiuso tra parentesi [] è quanto mancante a cui si giunto per deduzione
quello tra () è inserito dall'autore

(continua)

[Modificato da -Kiya- 31/01/2006 23.09]

-Kiya-
00mercoledì 8 febbraio 2006 18:10
La stele in questione fu ritrovata da George Legrain il 28 giugno 1905 durante i lavori di sgombero della grande sala ipostila del Tempio di Karnak, davanti al III pilone, che all'epoca di Tut era l'ingresso principale al Tempio.
Oggi la stele, in granito rosso, si trova al Museo del Cairo. E' alta 2,25 m., larga 1,29 m. e spessa 0,38 m.
Al momento del ritrovamento era spezzata in tre grossi frammenti, più due minori. In epoca araba la stele era ancora integra e situata nella sua posizione originaria. Furono i cavapietre arabi, o forse copti, che tentarono di tagliarla a metà in direzione verticale, praticando undici grossi fori per l'inserimento dei cunei di rottura (sono questi fori la causa delle parti mancanti del testo).
Frammenti di una copia identica, ma speculare (mentre la prima era scritta da da sinistra a destra, la copia era stata compilata da destra a sinistra, e inoltre non è figurata come l'originale). della stele furono scoperti qualche anno dopo nel tempio di Montu. Dall'esame dei cartigli di Horemheb, che sulla prima risultano applicati sopra quelli di Tutankhamon, si è stabilito che la copia risale effettivamente all'epoca dell'ultimo sovrano della XVIII dinastia, poichè qui i cartigli sono originali.
Secondo alcuni studiosi l'editto fu redatto a Menfi. Prima cioè che Tutankhamon si trasferisse a Tebe, volendo vedere in ciò una sorta di "obbligo" al quale il sovrano dovette attenersi per poter aver accesso alla città ove fu incoronato con la sua titolatura completa e definitiva. Altri invece sostengono che fu emanato a Tebe.
-Kiya-
00mercoledì 8 febbraio 2006 18:27
Vorrei qui di seguito evidenziare alcuni passi dell'editto degni di nota e le loro possibili interpretazioni:
1)nella riga 17 si recita ".... egli ha immesso in servizio preti e profeti figli di uomini conosciuti nella loro città, figli di persone famose delle quali è stimato il nome". Il che indica un riassetto del clero, almeno le figure minori (non vengono citati il Prio Profeta e il Secondo Profeta che vnivano incaricati istituzionalmente)
2)in un passo della riga 25 Tutankhamon si dichiara "Horus che ripete le nascite", usando una terminologia tipica dell'epigrafia reale col quale un sovrano designava la fine di un'era e l'inizio di una nuova epoc (rottura col passato, quindi);
3)alle righe 28 e 29 il faraone esalta gli dèi che lo hanno plasmato e reso saggio e potente, e tra questi non compare Amon.

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