L'Esodo e l'archeologia

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Mythos
00mercoledì 17 agosto 2011 11:10
Ciao a tutti. Nel 1978 l'archeologo Ron Wyatt fece delle ricerche nel golfo di Aqaba ("corno" DESTRO del Mar Rosso) e dopo varie immersioni trovò i relitti di ruote di carri egiziani intrappolate e preservate dal tempo nei coralli oltre a ossa umane. Secondo il Museo del Cairo questi relitti risalivano alla 18a dinastia, proprio quella, secondo la Bibbia, relativa al personaggio di Mosè. Le ruote erano a 4 e 6 raggi come quelle rinvenute in alcuni dipinti parietali oltre che di alcuni musei egizi . Inoltre furono trovate anche delle ruote dorate non egizie ma SIRIANE che, secondo un'iscrizione risalente a TUTMOSI III, "Partì, nessuno come lui, uccidendo i barbari, colpendo Retenu, facendo prigionieri i loro principi, i loro carri lavorati con l'ORO, destinati ai loro cavalli". Che dice l'archeologia ufficiale su tutto cio?
Mi piacerebbe comunque avere un vostro parere in proposito. Sono stato sintetico, ma maggiori informazioni si trovano comunque sul web. A presto.

Ciao e grazie a tutti.
-Kiya-
00mercoledì 17 agosto 2011 11:31
A suo tempo, ne avevamo discusso brevemente di questo ritrovamento.

Trovi i dettagli qui: Trovata ruota carro da guerra egizio in fondo al mar rosso!

eventualmente procedi pure a commentare in coda a quella discussione, così non creeremo dispersione ;)


A riguardo dell'Esodo, il Prof. Izzo aveva già espresso molto chiaramente il suo parere. Troverai una discussione a riguardo all'interno della sua area monografica, a questo link:

Antico Testamento e Antico Egitto

Il testo a cui il Prof. Izzo si riferisce, invece, è presentato qui:
"Le tracce di Mosé - La Bibbia tra storia e mito " di Israel Finkelstein e Neil A. Silberman
sargon
00giovedì 18 agosto 2011 02:13
mythos
Le ruote del carro da guerra egizio avevano quattro raggi, vedi tempo Amenofi II e successivamente perfezionate con sei dal tempo di Amenofi III (il carro di Yuya) vedi un mio "il carro da guerra egiziano". Il Mar Rosso è chiaramente una forzatura letteraria, perche la Bibbia parla di un "mare dei giunchi", la zona dei Laghi Amari, una serie di acquatrini salmastri, ora attarversata dal canale di Suez. Nel racconto di Sinuhe, descrive magistralmente lo stesso percorso usato per fuggire dall' Egitto. Il cavallo e il carro è originario dall' oriente sicuramente, ma introdotto da popolazioni indoeuropee, i mitannici, non semitiche provenienti dalle pianure asiatiche.
-Kiya-
00giovedì 18 agosto 2011 08:15
Il carro, come anche il cavallo, fu introdotto in Egitto dagli Hyksos a seguito della loro dominazione.
sargon
00giovedì 18 agosto 2011 11:11
le più aggiornate ricerche sconfessano tale teoria, la prima menzione del carro nei documenti ufficiali è nelle memorie di Amhose figlio di Abana "ho seguito il sovrano a piedi quando guidava il suo carro" durante l' assedio di Avaris.
ACUSinpw
00giovedì 18 agosto 2011 11:49
Beh... se è questa la prima menzione, non sconfesserebbe la teoria... dato che Avaris era la capitale degli Hyksos
-Kiya-
00giovedì 18 agosto 2011 12:03
Sì, infatti. Gli Hyksos, o hq3 ḫ3swt - Heka khaswt, giunsero in Egitto al termine del Medio Regno e vi restarono fino a tutta la XVII dinastia, quando furono scacciati dai Principi Tebani che diedero vita alla XVIII.
sargon
00giovedì 18 agosto 2011 16:39
Il carro da guerra egiziano
Il carro da guerra fu introdotto da popolazioni indoeuropee in amesopotamia. Tale mezzo bellico permise alla loro nobiltà guerriera, i maryannu, di formare un grande stato tra la Turchia , Irak e Siria, i loro successi militari furono dovuti all' uso di tale arma che le popolazioni semitiche residenti non avevano.
Gli Hyksos si trovarono presi tra gli egiziani che premevano per cacciarli e i mitannici che scendevano verso la Palestina. L' altra potenza emergente, gli Ittiti, dovettero ricorrere al mitannico Kikkuli per formare la nuova arma, l' altro maestro da parte egiziana potrebbe essere Yuya. Proverrebbe invece da loro l' arco composito e anche la spada falcata, khepresh.
-Kiya-
00giovedì 18 agosto 2011 17:54
qual'è la fonte, Sargon?
sargon
00venerdì 19 agosto 2011 14:41
Sull' importazione dall' oriente della spada falcata o khepresh, tale utilizzazione viene attribuita a Tutmosis III, vorrei citare www.reshafin -weapons in ancient Egypt, il primo che mi viene in mente.
Per l' arco composito la più antica documentazione viene nientemeno dalla "stele di Naram-Sin", l'arco che impugna è chiaramente un arco composito per le sue dimensioni. Tale arma unisce a dimensioni ridotte una grande potenza di tiro, doti necessarie da usare sul carro o a cavallo. L' altro tipo di arco, il long-bow, usato specialmente dagli arcieri inglesi (Robin Hood), deve essere usato da un arciere stante. Al Museo Egizio di Torino, sono mostrati solo archi semplici del tipo long-bow che tra l' altro necessitano di un' ampia escursione dall' impugnatura alla cocca. L' istruttore militare di Amenofi II, gran campione dell' arco, gli raccomandava : "Porta la mano dietro l' orecchio."
Per quanto riguarda il carro da guerra, il fatto che tale arma fosse importata dagli Hyksos è contraddetta dal fatto che le ricerche archeologice non hanno trovato alcuna traccia di tale uso. Certo che tale mezzo si è evoluto nel tempo, infatti il carro di Firenze ha le ruote con quattro raggi e quelli di Yuya e Tutankhamon ne avevano sei.
(Nella mia lontana giovinezza feci il servizio di leva come sottufficiale applicato all' Ufficio Operazioni e Addestramento di una divisione corazzata, per un appassionato di storia quelle nozioni mi aiutano a guardare con occhio particolare tutto ciò che è armi, logistica e strategie.)











sargon
00venerdì 19 agosto 2011 14:46
Sull' importazione dall' oriente della spada falcata o khepresh, tale utilizzazione viene attribuita a Tutmosis III, vorrei citare www.reshafin -weapons in ancient Egypt, il primo che mi viene in mente.
Per l' arco composito la più antica documentazione viene nientemeno dalla "stele di Naram-Sin", l'arco che impugna è chiaramente un arco composito per le sue dimensioni. Tale arma unisce a dimensioni ridotte una grande potenza di tiro, doti necessarie da usare sul carro o a cavallo. L' altro tipo di arco, il long-bow, usato specialmente dagli arcieri inglesi (Robin Hood), deve essere usato da un arciere stante. Al Museo Egizio di Torino, sono mostrati solo archi semplici del tipo long-bow che tra l' altro necessitano di un' ampia escursione dall' impugnatura alla cocca. L' istruttore militare di Amenofi II, gran campione dell' arco, gli raccomandava : "Porta la mano dietro l' orecchio."
Per quanto riguarda il carro da guerra, il fatto che tale arma fosse importata dagli Hyksos è contraddetta dal fatto che le ricerche archeologice non hanno trovato alcuna traccia di tale uso. Certo che tale mezzo si è evoluto nel tempo, infatti il carro di Firenze ha le ruote con quattro raggi e quelli di Yuya e Tutankhamon ne avevano sei.
(Nella mia lontana giovinezza feci il servizio di leva come sottufficiale applicato all' Ufficio Operazioni e Addestramento di una divisione corazzata, per un appassionato di storia quelle nozioni mi aiutano a guardare con occhio particolare tutto ciò che è armi, logistica e strategie.)











Mythos
00lunedì 22 agosto 2011 14:41
[QUOTE:112699169=-Kiya-, 17/08/2011 11.31]A suo tempo, ne avevamo discusso brevemente di questo ritrovamento.

Trovi i dettagli qui: [URL=http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7323269]Trovata ruota carro da guerra egizio in fondo al mar rosso![/URL]

eventualmente procedi pure a commentare in coda a quella discussione, così non creeremo dispersione ;)

Ciao a tutti. mi spiace non riesco a rispondere a quella discussione, inoltre quando vorrei segnalare qualche link o qualche brano tratto da qualche sito il tasto destro non funziona. Potete aiutarmi? Grazie.

Non possiamo escludere che i carri in questione si trovassero a bordo di navi, tuttavia pare che il porto di Aqaba fu fondato dal Re Salomone in quel punto proprio a ricordo dell'Esodo (lo proverebbe una stele con un'iscrizione un po'danneggiata in cui si leggerebbero i nomi di Mizraim/Egitto, JHWH, Israel..., morte, etc.).
Ho la fortuna di dialogare anche con amici Ebrei che mi ricordano di continuo che l'Ebraismo non è solo Tanak (Torah, Profeti, etc.) ma anche Tramandazione Orale (Talmud, Jasher, etc.). Secondo quest'ultima l'Esodo avvenne 2448 anni dopo la Creazione (il Diluvio 1656 anni dopo la Creazione). Senza scendere nel particolare di COSA voglia dire CREAZIONE e facendo un calcolo approssimativo l'Esodo avvenne nel XIV sec. a.C. circa quando, secondo lo Jasher, gli Ebrei stavano costruendo un grandissimo MURO (forse a Pi-Ramesse?). Gli Hyksos (che non credo fosse un'etnia ma dei capi-tribù, RE-PASTORI) furono cacciati A PEDATE (come scrive il prof. Izzo) un paio di secoli prima, quindi i conti non tornano. Probabilmente gli Ebrei, considerati una sorta di "quinta colonna" degli Hyksos, seguirono la loro stessa sorte, ma dopo un po' di tempo.
Ancora per Aqaba, il Deuteronomio al cap. 4 mi pare, non parla del Sinai, ma del monte Oreb in Arabia. Sinai che potrebbe avere diverse localizzazioni, come l'Har Harkom dove Emanuel Anati (archeologo israeliano) trovò tracce di un antico santuario. L'Esodo quindi POTREBBE essere avvenuto veramente dal golfo di Aqaba, anche perchè D-o avverte il suo popolo di cambiare STRADA per non andare incontro ai Filistei. Ciao a tutti.
-Kiya-
00lunedì 22 agosto 2011 15:27
Se non effettui il login non potai usufruire di tutte le funzioni previste nel forum
Mythos2011
00lunedì 22 agosto 2011 15:38
Ho provato, non riesco. Il pulsante destro è bloccato. Pazienza. Mi arrangerò. Graz.
-Kiya-
00mercoledì 21 settembre 2011 14:46
Le chiedo scusa Sargon, ho erroneamente associato la comparsa del carro in Egitto con quella del cavallo, ma approfondendo ho potuto appurare che in effetti il carro era presente già in precedenza (forse già intorno al 1800 a.C. circa?)

Ho però dovuto anche riscontrare quanto sia scarsa la documentazione a riguardo. Quando un testo introduce l'argomento "carri da guerra nell'antico Egitto", sembra darne scontata l'esistenza fin dai tempi più remoti, sorvolando a riguardo della sua introduzione.
La inviterei pertanto ad approfondire l'argomento, magari traendo spunto per un nuovo studio da presentare al termine di quello che sta gentilmente condividendo con noi in questo momento.
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