KV55: Hawass e la mummia

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-Kiya-
00giovedì 24 settembre 2009 09:46
Soltanto poche righe, un accenno, la didascalia di una foto.
Dal sito ufficiale di Hawass si apprende quanto segue:


Il dr. Hawass esamina la mummia della KV55 al Museo del Cairo durante le riprese per un documentario. Da che furono trovati, nel 1907, tali resti sono stati oggetto di dibattito Egittologico a proposito del fatto che possa trattarsi o meno di quanto resta del corpo del controverso faraone Akhenaton della XVIII dinastia.



Ancora una volta ci troviamo nell'amara condizione di dover accettare la prioritaria posizione dell'interesse mediatico a discapito della conoscenza Archeologica.... ormai è evidente, e nemmeno sorprende più, che il mezzo di divulgazione privilegiato dallo SCA, nella persona del suo Segretario uscente è il canale televisivo!
Non solo siamo nell'era degli E-book. Presto ci troveremo costretti a parlare di V-book, ovvero libri visuali... di pessimo contenuto, peraltro.


Teie
00giovedì 24 settembre 2009 15:59
Mi trovi, purtroppo, d'accordo anche su questo. Che peccato!!

Teie
Merytaton62
00giovedì 24 settembre 2009 17:39
Ciò che dispiace maggiormente è che questi poveri resti non vengano "rispolverati" per dare una spiegazione definitiva al mistero che li circonda ma solo per fare "audience"...che li lasciassero riposare in pace!
-Kiya-
00giovedì 24 settembre 2009 18:00
Ciò che personalmente mi auguro è che gli diano finalmente un'ubicazione più consona di una cassa composta da 4 assi grezze conservata in un magazzino. Chiunque egli/ella fosse (aldilà della mia personale idea a riguardo), fu inumato/a in un sarcofago Reale, senza con questo voler togliere la dovuta importanza alla gente "comune" di Kemet.
Merytaton62
00giovedì 24 settembre 2009 21:09
Per Kiya:
condividi forse l'ipotesi di Graziella Busi, secondo la quale sarebbero i resti di Nefertiti-Smenkhara?
-Kiya-
00giovedì 24 settembre 2009 21:24
No, Merit. Sono dell'idea che sia tutto ciò che resta di Akhenaton.
roberta.maat
00giovedì 24 settembre 2009 22:20
Supposti nel numero fittizio di 100 gli stimatori di Hawass che trovano interessante visitare il suo sito, mi pare legittimo che abbia voluto spiegare al 2 per cento di essi, che non sa, cosa facesse davanti a quelle ossa e perchè mai le stesse catturassero la sua attenzione.
La legge della divulgazione mediatica impone questi comportamenti, ormai lo sappiamo ed è inutile rammaricarsi.
Le spoglie del grande re (penso anche io che sia lui) hanno la stessa sorte di quelle del piccolo re di cui invece è evidente l'identità,guardate scrutate profanate ed esibite ai nostri occhi "per qualche dollaro in più".
Merytaton62
00venerdì 25 settembre 2009 07:55
Infatti non sono pochi coloro che ritengono riprovevole l'esposizione delle mummie, ed evitano la sala a loro dedicata al museo del Cairo proprio per motivi di principio. [SM=g1619706]
Se non sbaglio ,per decenni sono state celate al pubblico perchè il presidente Nasser riteneva l'esposizione delle stesse contraria ai precetti del'Islam ed oltraggiosa nei confronti della dignità della persona. [SM=g1619694]
Si può pensare anche diversamente, ma il fatto che le mummie siano state innanzitutto esseri umani dovrebbe far riflettere.

Per la cronaca, il sito di Zahi Hawass non è male...anch'io ci vado a curiosare, di tanto in tanto, anche se con un po' di fatica (il mio inglese è lacunoso) [SM=g1361793]
roberta.maat
00venerdì 25 settembre 2009 12:31
Fu un provvedimento dello scomparso presidente Sadat, nel 1981, a vietare la vista delle mummie.
-Kiya-
00venerdì 25 settembre 2009 12:49
Re:
Merytaton62, 25/09/2009 7.55:


Si può pensare anche diversamente, ma il fatto che le mummie siano state innanzitutto esseri umani dovrebbe far riflettere.




condivido pienamente questo pensiero e l'ho ribadito più volte.
Dubito che ci farebbe piacere il pensiero che tra mille anni, ciò che resta di noi e dei nostri cari potrebbe essere esposto al pubblico in una bacheca di vetro...

Le mummie andrebbero sottoposte ad analisi, con garanzia di tutela per il loro stato. Andrebbe redatto un verbale preciso degli esiti ottenuti. Una volta pubblicate le informazioni relative (che sono effettivamente quanto conta conoscere), quindi, bisognerebbe impegnarsi a garantire il riposo eterno alle spoglie, deponendole in un luogo rispettoso e indisturbato.


L'Egitto sostiene che si sta adoprando per la tutela dei suoi monumenti, adottando misure che ne garantiranno la conservazione futura, ma ha dimenticato il rispetto dovuto a coloro che ritiene fossero i suoi illustri antenati, a torto o ragione.
Le conclusioni che si possono trarre da un tale atteggiamento non gli fanno onore: ciò che appare evidente e quanto gli stia a cuore il turismo, e gli introiti che da questo provengono, in nome dei quali è anche lecito ridurre un defunto alla stregua di un qualsiasi oggetto da porre in vetrina.

-francis-
00venerdì 25 settembre 2009 13:52
Ho assistito personalmente, nel museo di Luqsor, ad alcune ragazze egixiane che davanti a due mummie ridevano e sghignazzavano come fossero a Gardaland. Il mio sguardo le ha fulminate ed hanno smesso subito...
NEFERNEFERURE
00venerdì 25 settembre 2009 14:04
Sono d'accordo, non mi pare giusto che Zahi si proclami un innamorato del
suo popolo e poi non porta rispetto al sonno dei suoi Grandi.
Anch'io seguo talvolta il suo sito, mi piacciono le foto che vi trovo; ho letto ieri la notizia sull'esame della KV55 e la foto non mi è piaciuta.


[SM=g1621242]
antonio crasto
00venerdì 25 settembre 2009 16:26
Re:
Merytaton62, 24/09/2009 21.09:

Per Kiya:
condividi forse l'ipotesi di Graziella Busi, secondo la quale sarebbero i resti di Nefertiti-Smenkhara?



La Busi espone in modo encomiabile tutta la vicenda K55. Lei scarta le ipotesi Akhenaton e Smenkhkara e sposa l'ipotesi già avanzata da altri che lo scheletro sia di Akhkheperura Neferneferuaton-Nefertiti.

Smenkhkara dovrebbe essere succeduto ad Akhenaton e al coreggente Ankhkheperura Neferneferuaton-Nefertiti e dovrebbe aver preso il pronome Ankhkheperura e aggiunto al nome di nascita Djeserkheperura.



Merytaton62
00venerdì 25 settembre 2009 22:23
Una domanda per Antonio Crasto: se non sbaglio tu sostieni che Smenkhara sarebbe stato il figlio che una giovanissima Nefertiti avrebbe avuto dal primo marito, il faraone Amenofi III...cosa te lo fa pensare?C'è qualche altro studioso che la pensa come te?
E cosa pensi a proposito delle teorie della Busi?

Qualora avessi frainteso qualcosa, chiedo scusa anticipatamente...
antonio crasto
00sabato 26 settembre 2009 09:09
Io ritengo che alcune tavolette di Tushratta, re dei Mitanni, siano state mal interpretate, per cui è nata in molti Egittologi la convinzione che la principessa Tadu-Heba sia arrivata a Waset / Tebe intorno al 36° anno di regno di Amenhotep III. In realtà la tavoletta protocollata in quella data parla di Tushratta già suocero del re d’Egitto e riferisce come il re dei Mitanni abbia inviato al genero la statuetta miracolosa di Ishtar, per cercare di guarirlo dalla sua ormai grave malattia.
E’ quindi molto probabile che Tadu-Heba sia arrivata in Egitto qualche anno prima del Giubileo di Amenhotep III (30° anno di regno) e che sia stata sposata dal vecchio sovrano. Se così fosse è molto probabile che sia rimasta incinta.
Un’altra tavoletta di Tushratta ci fa sapere che la figlia era passata dall’harem di Amenhotep III a quello dei figlio, per cui è ipotizzabile che Nefertiti sia proprio l’ultima sposa del padre.

Il nome Smenkhkara non presenta il riferimento ad Aton, per cui è quasi certo che sia nato prima della “rivoluzione religiosa” (inizio coreggenza).

Detto questo si possono considerare alcuni indizi:

- Smenkhkara era sicuramente un principe ereditario e quasi sicuramente figlio di Amenhotep III;
- vista l’età di circa 20/25 anni stimata dai medici per lo scheletro della KV 55, è possibile che Smenkhkara sia nato prima del 1° anno di coreggenza;
- Smenkhkara prese come prenome lo stesso prenome Ankhkheperura del correggente Nefeneferuaton / Nefertiti, così da far ipotizzare un omaggio di un figlio verso la madre;
- la possibilità che Smenkhkara fosse figlio di Nefertiti farebbe di lui il legittimo erede al trono (figlio del coreggente) e il matrimonio con Merytaton sarebbe stato non più una legittimazione ma una unione delle due linee ereditarie dei due coreggenti;
- il cranio dello scheletro della KV 55 è fortemente dolicocefalo e la TAC ha rivelato delle notevoli deformazioni ossee, elementi che fanno pensare alla Sindrome di Marfan, quasi sicuramente ereditata da Tadu-Heba / Nefertiti;
- la statuetta di Akhenaton e Nefertiti esposta al Louvre e forse rappresentante i due giovani sovrani al momento dell’incoronazione (pur con tutti gli anacronismi di cui abbiamo parlato in altro topic) lascia intravedere una certa rotondità nella pancia della regina, per cui è ipotizzabile che essa fosse incinta di un figlio di Amenhotep III.

So bene che molte delle vicende del periodo amarniano sembrano estremamente fantasiose e mostrano, così come afferma Gardiner, una assoluta assenza di valori etici. Io ritengo però che questo periodo fu segnato da una gravissima emergenza sanitaria (peste iniziata prima della coreggenza) che mise in crisi il popolo egiziano e la dinastia. La pestilenza e l’assenza di eredi maschi dovette suggerire ad Amenhotep III di:

- spostare la reggia a Malgatta, nel deserto occidentale di Waset, la zona destinata ai templi dei milioni di anni;
- nominare coreggente la figlia maggiore, “trasformata” in un maschio per ragion di Stato;
- creare una nuova capitale nel deserto del Medio Egitto, così da raddoppiare le probabilità di sopravvivenza di uno dei due coreggenti e/o di un principe ereditario;
- mantenere a Malgatta il giovane Smenkhkara nella speranza che Akhenaton o Nefertiti avrebbero generato qualche altro erede maschio ad Akhetaton.

Come sappiamo i due sovrani “eretici” non riuscirono a generare l’erede maschio, mentre è probabile che il principe ereditario Tutankhaton sia stato generato dalla secondogenita, Maketaton.
Nel 12° anno di Akhenaton la pestilenza sembrava debellata e il sovrano compì il tragico errore di convocare ad Akhetaton tutti i rappresentanti dei popoli tributari dell’Egitto. Questa apertura al mondo esterno dovette determinare una tragica ripresa della malattia e causare alcune morti nella famiglia reale.
Vista l’assenza di eredi diretti maschi della coppia reale e la presenza di Smenkhkara e Tutankhaton quali eredi in seconda battuta, ritengo che Akhenaton e Nefertiti abbiano deciso una nuova separazione dei regnanti, creando la coreggenza della regina e spostando la stessa nella reggia settentrionale.
Merytaton prese il ruolo di Sposa Reale del padre ed è probabile che il principe Smenkhkara sia vissuto nella reggia centrale con Akhenaton. Nel contempo Ankhesenpaaton e il principe Tutankhaton seguirono Nefertiti nella reggia settentrionale.
Questa nuova coreggenza rendeva Smenkhkara erede in prima battuta di Nefertiti e teneva come riserva Tutankhaton, nipote dei due coreggenti, ma legittimo erede nel caso di incoronazione di Smenkhkara.
Teie
00sabato 26 settembre 2009 09:24
"""che fanno pensare alla Sindrome di Marfan, quasi sicuramente ereditata da Tadu-Heba / Nefertiti"""

Questa frase fa pensare.
Nefertiti bellissima, misteriosa, ritratta nel famoso busto oggetto ancora oggi di contese, bellissima si, bellissima no perchè forse ritratta con eccessiva licenza scultorea, ecc. ecc.
Se fosse veramente dimostrato che sia stata lei a portare nella dinastia la sindrome (di quello che sia) la sua figura ne uscirebbe molto ridimensionata, non pensate?

Teie
antonio crasto
00sabato 26 settembre 2009 12:27

Ritengo che Hawass farà di tutto (leggi segreto di Stato) per negare la coincidenza di Nefertiti con Tadu-Heba. Il fatto che fosse mitannica sconvolgerebbe infatti l’orgoglio egiziano.
Certo se oltre a essere mitannica si dimostrasse che fosse anche ammalata cadrebbe miseramente la figura mitizzata della regina eretica.
Sono però convinto che la ricerca scientifica non possa essere condizionata da orgogli nazionali e visioni ideali di bellezza.

Per quanto riguarda la Sindrome di Marfan, ho ipotizzato, nell’articolo “La Sindrome di Marfan, indicatore genealogico”, pubblicato nel mio sito web, che la Sindrome abbia avuto origine da una sposa del re dei Mitanni, Shuturna, e che la malattia sia stata portata alla corte egizia, tramite Gilu-Heba, figlia di Shuturna, e Tadu-Heba, figlia di Tushratta.
Il fatto che Tiye e Amenhotep III siano vissuti a lungo e presentino un aspetto normale, mi ha fatto ipotizzare che “l’anormale” Amenhotep IV fosse figlio di Gilu-Heba.
La figlia di Shuturna fu sposata nel 10 anno di regno di Amenhotep III e i 15/20 anni che Amenhotep IV poteva avere al momento della coreggenza (circa 30 anno di regno) lasciano intendere che egli sia stato generato proprio dalla principessa mitannica.
A mio parere è ipotizzabile che Tiye fosse sterile o non abbia potuto aver altri figli dopo Thutmose. La Grande Sposa Reale avrebbe, a mio parere, acconsentito o favorito altri matrimoni del marito, con l’accordo che gli eventuali figli fossero adottati da lei. Al riguardo sembra strano che non si conosca alcun figlio delle molte mogli secondarie di Amenhotep III e che anche l’ultimogenita, Baketaton, sia presentata nelle rappresentazioni come possibile figlia dell’ormai anziana Tiye.
Non dimentichiamoci che di Amenhotep III non si sa pressoché niente a partire dal 10 anno di regno, per cui è ipotizzabile che il regno sia stato amministrato e guidato dalla regina Tiye.
Merytaton62
00sabato 26 settembre 2009 15:10
Ringrazio sentitamente Antonio per l'esaudiente spiegazione.
Sono d'accordo con lui:la ricerca della verità storica non deve tener conto di ideali astratti ed orgogli nazionali.
Secondo me, comunque, non ha molto senso chiedersi se Nefertiti fosse davvero un'icona di bellezza:nella valutazione di quest'ultima, infatti, entrano in gioco una serie di fattori inconsci che spesso ci fanno percepire come bella anche una persona lontana dalla perfezione. A me, personalmente, non dispiace affatto immaginare una Neferti alle prese con qualche acciacco, provata dalle frequenti gravidanze e dalle vicissitudini politiche e famigliari...senza contare che la sindrome di Marfan può presentarsi anche di grado lieve, e non compromettere seriamente la vita di una persona.Se non sbaglio la mummia Elder Woman presenta delle lesioni compatibili con questa malattia, eppure in vita doveva essere una donna bellissima ...
roberta.maat
00sabato 26 settembre 2009 15:37
Allora Amenophi III ha sposato una nipote di una sua moglie . Successivamente il/la figlio/a di lui e Gilu-Hiba. la zia, prese in moglie questa nipote. Di quanti anni è minore Akenaton rispetto a Nefertiti ?
antonio crasto
00sabato 26 settembre 2009 18:48
Bella domanda Roberta!
Purtroppo ci muoviamo in una situazione estremamente complessa dove i bambini si sposavano a 8 / 10 anni, i re erano incoronati a 10 anni, i re sposano le figlie, ecc.
Ho paura che, a parte le censure di Hawass, anche gli esami del DNA non risolveranno alcune problematiche, specialmente se gli esami saranno condotti con i paraocchi e con molti pregiudizi.
A mio parere, l’unica speranza di far luce sul misterioso momento storico è risposta nella possibile scoperta della capitale dei Mitanni. Se anche in questa città dovesse essere scoperto l’Archivio di Stato con le tavolette diplomatiche fra i sovrani mitannici ed egizi, si potrebbe sperare di far luce su l’invio in Egitto delle varie principesse, dal regno di Thutmose IV a quello di Akhenaton.
Sarebbe poi un vero colpo di fortuna trovare la necropoli reale, così da verificare se anche li si avevano personaggi con la testa decisamente dolicocefala e con chiari sintomi della Sindrome di Marfan.
Per quanto riguarda la differenza d’età fra Nefertiti e Akhenaton, io ritengo che la regina potesse avere qualche anno in più. Se effettivamente Akhenaton era figlio di Gilu-Heba e Nefertiti fosse in realtà Tadu-Heba, si avrebbe che i sovrani “eretici” erano cugini, forse quasi coetanei.
-Kiya-
00sabato 26 settembre 2009 20:23
Re:
antonio crasto, 26/09/2009 9.09:

Io ritengo che alcune tavolette di Tushratta, re dei Mitanni, siano state mal interpretate, per cui è nata in molti Egittologi la convinzione che la principessa Tadu-Heba sia arrivata a Waset / Tebe intorno al 36° anno di regno di Amenhotep III. In realtà la tavoletta protocollata in quella data parla di Tushratta già suocero del re d’Egitto e riferisce come il re dei Mitanni abbia inviato al genero la statuetta miracolosa di Ishtar, per cercare di guarirlo dalla sua ormai grave malattia.
E’ quindi molto probabile che Tadu-Heba sia arrivata in Egitto qualche anno prima del Giubileo di Amenhotep III (30° anno di regno) e che sia stata sposata dal vecchio sovrano. Se così fosse è molto probabile che sia rimasta incinta.
Un’altra tavoletta di Tushratta ci fa sapere che la figlia era passata dall’harem di Amenhotep III a quello dei figlio, per cui è ipotizzabile che Nefertiti sia proprio l’ultima sposa del padre.

Il nome Smenkhkara non presenta il riferimento ad Aton, per cui è quasi certo che sia nato prima della “rivoluzione religiosa” (inizio coreggenza).

Detto questo si possono considerare alcuni indizi:

- Smenkhkara era sicuramente un principe ereditario e quasi sicuramente figlio di Amenhotep III;
- vista l’età di circa 20/25 anni stimata dai medici per lo scheletro della KV 55, è possibile che Smenkhkara sia nato prima del 1° anno di coreggenza;
- Smenkhkara prese come prenome lo stesso prenome Ankhkheperura del correggente Nefeneferuaton / Nefertiti, così da far ipotizzare un omaggio di un figlio verso la madre;
- la possibilità che Smenkhkara fosse figlio di Nefertiti farebbe di lui il legittimo erede al trono (figlio del coreggente) e il matrimonio con Merytaton sarebbe stato non più una legittimazione ma una unione delle due linee ereditarie dei due coreggenti;
- il cranio dello scheletro della KV 55 è fortemente dolicocefalo e la TAC ha rivelato delle notevoli deformazioni ossee, elementi che fanno pensare alla Sindrome di Marfan, quasi sicuramente ereditata da Tadu-Heba / Nefertiti;
- la statuetta di Akhenaton e Nefertiti esposta al Louvre e forse rappresentante i due giovani sovrani al momento dell’incoronazione (pur con tutti gli anacronismi di cui abbiamo parlato in altro topic) lascia intravedere una certa rotondità nella pancia della regina, per cui è ipotizzabile che essa fosse incinta di un figlio di Amenhotep III.

So bene che molte delle vicende del periodo amarniano sembrano estremamente fantasiose e mostrano, così come afferma Gardiner, una assoluta assenza di valori etici. Io ritengo però che questo periodo fu segnato da una gravissima emergenza sanitaria (peste iniziata prima della coreggenza) che mise in crisi il popolo egiziano e la dinastia. La pestilenza e l’assenza di eredi maschi dovette suggerire ad Amenhotep III di:

- spostare la reggia a Malgatta, nel deserto occidentale di Waset, la zona destinata ai templi dei milioni di anni;
- nominare coreggente la figlia maggiore, “trasformata” in un maschio per ragion di Stato;
- creare una nuova capitale nel deserto del Medio Egitto, così da raddoppiare le probabilità di sopravvivenza di uno dei due coreggenti e/o di un principe ereditario;
- mantenere a Malgatta il giovane Smenkhkara nella speranza che Akhenaton o Nefertiti avrebbero generato qualche altro erede maschio ad Akhetaton.

Come sappiamo i due sovrani “eretici” non riuscirono a generare l’erede maschio, mentre è probabile che il principe ereditario Tutankhaton sia stato generato dalla secondogenita, Maketaton.
Nel 12° anno di Akhenaton la pestilenza sembrava debellata e il sovrano compì il tragico errore di convocare ad Akhetaton tutti i rappresentanti dei popoli tributari dell’Egitto. Questa apertura al mondo esterno dovette determinare una tragica ripresa della malattia e causare alcune morti nella famiglia reale.
Vista l’assenza di eredi diretti maschi della coppia reale e la presenza di Smenkhkara e Tutankhaton quali eredi in seconda battuta, ritengo che Akhenaton e Nefertiti abbiano deciso una nuova separazione dei regnanti, creando la coreggenza della regina e spostando la stessa nella reggia settentrionale.
Merytaton prese il ruolo di Sposa Reale del padre ed è probabile che il principe Smenkhkara sia vissuto nella reggia centrale con Akhenaton. Nel contempo Ankhesenpaaton e il principe Tutankhaton seguirono Nefertiti nella reggia settentrionale.
Questa nuova coreggenza rendeva Smenkhkara erede in prima battuta di Nefertiti e teneva come riserva Tutankhaton, nipote dei due coreggenti, ma legittimo erede nel caso di incoronazione di Smenkhkara.




Sull'arrivo di Tadukheba in Egitto, vorrei rimandare a una discussione sviluppatasi tempo addietro, nella quale abbiamo esaminato i contenuti delle lettere di Tushratta:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8476159

Sull'ipotesi che le rotondità mostrate nella riproduzione di Nefertiti possano rivelare un'ipotetica gravidanza, non sono affatto d'accordo. Il ventre prominente era una delle caratteristiche peculiari dell'arte Amarniana, il che, semmai, è un elemento valido per la datazione della statuetta e non per la condizione fisica della Regina.

Il fatto che il nome di Smenkhkara non presenti riferimenti all'Aton non è indicativo del fatto che lo stesso debba essere nato durante l'ipotetica coreggenza tra Amenhotep III e IV o addirittura prima. Aton e Ra furono da sempre assimilati e dopo il 9° anno di regno di Akhenaton tale assimilazione divenne ulteriormente più incisiva, al punto che il nome di Aton non compare nemmeno nei nomi delle due principesse più giovani.

In proposito, rimando a questa discussione:

Aton e Ra nei nomi della famiglia reale di Akhenaton
Merytaton62
00sabato 26 settembre 2009 21:10
Sono anch'io d'accordo sul fatto che la leggera rotondità del ventre di Nefertiti nella statuetta al Louvre sia poco indicativa e non contribuisca a datare la stessa:i sovrani appaiono giovinetti, però dobbiamo tener presente che non ci troviamo di fronte ad un capolavoro (quantunque, a mio avviso, il manufatto possa considerarsi carino).
Grazie a Kiya per aver segnalatop la discussione in merito all'arrivo di Taduheba...molto utile per coloro che frequentano questo forum da poco tempo.
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