Influenze cretesi alla corte di Akhenaton?

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-Kiya-
00giovedì 12 giugno 2008 00:16
Pendlebury se ne diceva convinto.
L'esodo dei Cretesi, costretti ad abbandonare la loro isola a causa dell'invasione micenea (o forse, a causa dell'eruzione di Thera....) e alla distruzione del Palazzo di Cnosso, avvenuta, per la terza volta, intorno al 1370 a.C., giungono in Egitto, dove col passare del tempo, incontrano il mecenatismo di Amenhotep III ed di suo figlio Amenhotep IV. Alla loro arte si sarebbe, quindi, ispirato Akhenaton per dare vita alla sua nuova capitale: Akhetaton.

Pendlebury seguì gli scavi cretesi, oltre a quelli Amarniani, e gli risultò impossibile non comparare i colori vividi, le scene di vita in movimento, riproduzioni della natura così realistiche da sembrare vive. Gigli, cespugli di rose, farfalle e scimmie a circondare i sovrani, in quelle oasi di pace immortalate sulle pareti dei palazzi.

Senza voler necessariamente accreditare l'arrivo degli artisti cretesi in terra Egizia, ci è comunque nota la posizione strategica di Creta, quale crocevia commerciale dell'Egeo. Presumere scambi non è poi un tale azzardo, tenuto conto che reperti minoici sono attestati all'epoca di Amenhotep III e di suo figlio.
Nella sua arte, caratterizzata da rappresentazioni più profane che non religiose, un'arte tesa a glorificare la figura del re e della sua corte, potrebbero quindi essere celate le origini della nuova arte egizia che caratterizzò la capitale del figlio del Sole?
roberta.maat
00giovedì 12 giugno 2008 09:08

Senza voler necessariamente accreditare l'arrivo degli artisti cretesi in terra Egizia, ci è comunque nota la posizione strategica di Creta, quale crocevia commerciale dell'Egeo. Presumere scambi non è poi un tale azzardo, tenuto conto che reperti minoici sono attestati all'epoca di Amenhotep III e di suo figlio.
Nella sua arte, caratterizzata da rappresentazioni più profane che non religiose, un'arte tesa a glorificare la figura del re e della sua corte, potrebbero quindi essere celate le origini della nuova arte egizia che caratterizzò la capitale del figlio del Sole?



Questi riferimenti all'arte minoica sono probabilmente gli elementi che fanno postadatare la sepoltura di Maehirperi ad un periodo più lontano da Hatshepsut di quanto riferito dalla Noblecourt.
-Kiya-
00giovedì 12 giugno 2008 09:28
mi sfugge il nesso, Roby...
-francis-
00giovedì 12 giugno 2008 11:33
Molti egittologi sostengono che Akhenaten abbia risieduto all'estero nella sua gioventù, e che fu richiamto a corte dopo la morte del fratello maggiore, Tutmhosi, erede al trono.
Possibile che fosse proprio Creta l'isola sulla quale soggiornava?
E che abbia poi utilizzato l'arte là conosciuta per la sua nuova città?
-Kiya-
00giovedì 12 giugno 2008 12:31
non credo lo si possa escludere...

mi sa che anfdrò ad approfondire sulla civiltà minoica.... a colpo d'occhio direi che le affinità sono profonde.
antonio crasto
00venerdì 13 giugno 2008 18:27
Re:
roberta.maat, 12/06/2008 9.08:


...
Questi riferimenti all'arte minoica sono probabilmente gli elementi che fanno postadatare la sepoltura di Maehirperi ad un periodo più lontano da Hatshepsut di quanto riferito dalla Noblecourt.



Scrive la Noblecourt nel suo “La Regina misteriosa”, pag. 104

«[…] Le magnifiche pitture murali, anche se ormai molto degradate, lasciano intravedere sei portatori di offerte, pare degli egei. Tre di loro sono sufficientemente visibili da permettere di distinguere i personaggi caratteristici che ricordano le pitture di Cnosso: la vita slanciata, sottile, chiusa da una larga cintura forse metallica che sostiene un gonnellino ornato e colorato. I portatori sono caricati con recipienti di una forma sconosciuta all’Egitto, fra i quali un grande cratere ornato di teste di bue con le corna blu. Un corteo di “egei” si ritroverà anche durante il regno di Thutmose III nella tomba di Puyemre […].»

I contatti con i cretesi sono da far risalire dunque almeno al regno di Hatshepsut. Non mi ricordo quali siano i riferimenti cretesi nella tomba di Maiherpri, ma comunque non esiste alcun motivo per separare il giovane misterioso da Hatshepsut e Senenmut.
E’ ipotizzabile che i contatti siano durati anche per i regni successivi e che lo stile artistico di Akhenaton ne sia stato influenzato.
Ho l’impressione che i contatti con Cnosso si interrompano dopo il regno di Akhenaton, a testimoniare forse che la “rivoluzione” atoniana aveva uno stretto legame con la catastrofe dell’Egeo e con le successive piaghe bibliche.


roberta.maat
00venerdì 13 giugno 2008 19:15

.........Non mi ricordo quali siano i riferimenti cretesi nella tomba di Maiherpri.........



In particolare ricordo una ciotola e altro vasellame che è oggetto di studio per i forti riferimenti cretesi inoltre, ma questo è un mio parere, i disegni sui due collari sono più egei che egiziani.
-Kiya-
00lunedì 16 giugno 2008 14:02
Consulterò il volume di loret, in proposito e cercherò di riferire nei particolari ;)
Neferneferuaton
00sabato 19 luglio 2008 22:06
Re:
-francis-, 12/06/2008 11.33:

Molti egittologi sostengono che Akhenaten abbia risieduto all'estero nella sua gioventù, e che fu richiamto a corte dopo la morte del fratello maggiore, Tutmhosi, erede al trono.
Possibile che fosse proprio Creta l'isola sulla quale soggiornava?
E che abbia poi utilizzato l'arte là conosciuta per la sua nuova città?




[SM=x822711] grazie, me ignorantona, non ho mai letto queste ipotesi. Quindi Akhenaton avrebbe soggiornato fuori della sua Terra? Il motivo è espresso da questi studiosi? [SM=x822706]
-francis-
00domenica 20 luglio 2008 10:51
Akhenaten non era l'erede al trono perchè secondogenito. Il successore di Amenhotep era il figlio Tutmhosi. Forse proprio per questo non si hanno immagini di Akhenaten in gioventù, ma anche, secondo alcuni studiosi, perchè il giovane principe risiedeva all'estero, da dove fu richiamato alla morte del fratello.
antonio crasto
00lunedì 21 luglio 2008 08:20
L'idea che Amenhotep (IV) abbia frequentato un periodo di studi a Creta (Erasmus!!!) non mi convince. Se come sembra egli incominciò la sua coreggenza a un'età di 14-16 anni, dovette avere solamente il tempo di studiare le molte nozioni della cultura egizia: lingua, storia, religione, ecc.
Non credo proprio che fosse una tradizione mandare i principi e/o le principesse presso le corti straniere.
Essendo secondogenito, è invece molto probabile che si trovasse a Menphy per impare a fare il principe ereditario o non ereditario. E' però possibile che a Menphy abbia studiato le culture dei paesi con i quali l'Egitto era in contatto e che sia stato affascianto dalla civiltà di Creta.
-Kiya-
00martedì 22 luglio 2008 17:46
Influenze cretesi sembra siano comunque attestate fin dall'epoca di Hatshepsut/Thutmosi III, per quel che riguarda la XVIII dinastia...

sto cercando di andare più a fondo e vagliare ogni possibilità.

In quanto ad Akhenaton credo anche io sia "cresciuto" a Menfi e non escludo che proprio in quel frangente i sacerdoti indussero Amenhotep IV ad abbracciare la teologia Menfita (da cui quest'ultimo giunse poi ad abbracciare il culto solare) a discapito di quella tebana, che avevano ogni interesse a moderare...
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