Il segno 'Ankh'

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FrAnkh
00giovedì 19 novembre 2009 13:47
Ricordo di avere letto una discussione sull’origine del segno ankh ; siccome non sono riuscito a trovarla, ‘posto’ qui il risultato di una mia breve ricerca in merito. Non avendo sott’occhio lo svolgersi della discussione, è possibile che ripeta cose già dette. Poco male, petita iuvant…..

Ecco come al proposito si esprime il Lexicon der Aegyptologie.:

‘Sull’oggettivo significato del cosiddetto ‘segno della vita’ e della sua origine non sono tutti d’accordo. Comunque non è un laccio dei sandali’.

L’Autore sostiene poi l’ipotesi avanzata da Westendorf che possa essere una specie di cintura, che in origine potrebbe essere derivata dal nodo di Iside. Tutto qui.

Con questa affermazione, abbandono la mia primitiva concezione, di ispirazione gardineriana, ed abbraccio quella proposta dal ‘Lexicon’, che mi pare più praticabile.
Hatshepsut76
00giovedì 19 novembre 2009 13:56
Penso proprio di sì, Franco!
Non ho presente cosa/quale sia il nodo di Iside... Ricordo di aver letto dell'interpretazione dell'ankh come laccio dei sandali, proprio all'interno di uno dei saggi proposti sul testo di Allen, ma anche io non ho mai preso in considerazione quest'interpretazione
Hotepibre
00giovedì 19 novembre 2009 14:22
Non so quale valenza storica o archeologica possa avere, ma in un sito sulla "storia della cravatta" (sic) ho trovato questa strana dichiarazione:

"... gli antichi egizi legavano ai defunti, in segno di protezione, un lembo di stoffa intorno al collo con il nodo di Iside. ..."

Non so se corrisponda al vero (e di questo chiedo perciò lumi a Frankh), ma ammettendo che fosse vero, la relazione tra il nodo di Iside ed il defunto potrebbe indicare l'immortalità e, conseguentemente, il segno della vita troverebbe una sua giustificazione messa, peraltro, in pratica proprio nel rito della sepoltura.

Più che una cintura, perciò, stretta da un nodo di Iside, potrebbe trattarsi di un "collare" (e sarebbe interessante a tal punto verificare come fosse effettivamente annodato il laccio o le bende), un vero e prorpio talismano (sempre ammettendo che quel che ho trovato possa corrispondere al vero) legato al collo del defunto magari proprio per propiziare la sua vita ultraterrena.

E' peraltro interessante notare che in molte religioni il simbolo del "nodo" ha attinenza con l'immortalità, con la vita o con la morte. E del resto esistono molte leggende in cui il protagonista è proprio un nodo (vedi il nodo di Gordio, ad esempio, o il nodo ai capelli di Salomone o il più romantico nodo d'amore) senza tralasciare le Upanishad, le sacre scritture induiste, secondo cui "disfare il nodo del cuore significa raggiungere l'immortalità".

Per quanto mi riguarda, ero anch'io convinto si trattasse del laccio dei sandali anche se, effettivamente, si tratterebbe di una rappresentazione alquanto complicata (l'allacciatura dei sandali vista dall'alto e senza il piede... direi che è abbastanza macchinosa come rappresentazione).
-Kiya-
00giovedì 19 novembre 2009 14:26
x FrAnkh: credo tu volessi riferirti alla discussione aperta dal Prof. Izzo, nella sua Area Monografica. Ecco il link:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8767502


x Hat: il cosiddetto "nodo di Iside" è il segno tyt o tyet, identificato con la sigla V39 nella Lista Gardiner (Gardiner, tuttavia, ritenendolo associato all'ankh,lo pone a seguito di questo segno nella lista "S").
Ne abbiamo trattato qui:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8388412
Hatshepsut76
00giovedì 19 novembre 2009 14:52
Grazie, Kiya!
-Kiya-
00giovedì 19 novembre 2009 14:57
a proposito del riferimento al sandalo, vorrei aggiungere che questo oggetto possiede, inoltre, un segno tutto suo, che è identificato dal Gardiner come S33 (esattamente quello che precede l'ankh - S34).

Eccolo:
FrAnkh
00giovedì 19 novembre 2009 15:05

Il cosiddetto ‘nodo di Iside’ (segno V39, dopo S34) è, stando al Budge, la fibbia della cintura di Iside. E’ di colore rosso, ed è collegato col capitolo 156 del Libro dei Morti, che così recita:

‘Formula per il Tyt in cornalina da porsi attorno al collo del defunto. Formula detta dal defunto: Il sangue di Iside, la magia di Osiride proteggano questo grande e impediscano ogni male a lui’.

Perbacco….l’autore della ‘Storia della cravatta’ aveva proprio ragione [SM=g999105] …..
Merytaton62
00giovedì 19 novembre 2009 16:04
Se non sbaglio, mesi fa, qualcuno (forse Massimo Izzo?) aveva inviato un post in cui si vedeva che, originariamente, il simbolo "Ankh" aveva due prolungamenti (cioè due "gambe"), che lo faceva effettivamente somigliare ad un fiocco o, se preferiamo, ad un "collare"...Sinceramente l'analogia con il laccio dei sandali, invece, mi è sempre parsa un po' tirata per i capelli;soprttutto non vedo il suo sviluppo come "simbolo della vita".
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