Originario del Delta, il Dio Thot, raffigurato spesso con il corpo umano e la testa di ibis e più raramente nelle sembianze di babbuino, era una delle principali divinità egizie e come tale, di natura alquanto complessa.
Dio lunare, in grado di regolare il corso degli astri, astronomo e calcolatore del tempo e della vita, dio del calendario e inventore della scrittura, era ritenuto il patrono degli scribi. La stretta relazione tra questa classe privilegiata e il Dio , da cui dipendeva la capacità e l'abilità di scrivere e leggere i geroglifici, è rappresentata nell'iconografia dello scriba seduto nell'atto di scrivere su un rotolo di papiro al cospetto del Dio protettore, raffigurato come babbuino su un altare
Seshat, signora della scrittura e della scienza, era la sua paredra, sorella e sposa. Nell'aspetto di donna, viene raffigurata con un emblema a rosetta sul capo, di cui non si conosce ancora il significato e che in origine terminava con un segno sormontato da due piume di falco, poi sostituito da due corna rovesciate.