Nella discussione relativa all'
Egitto a Parigi, creata da emilioraffaele in mia assenza, ho letto questa richiesta di RAMSY:
RAMSY, 22/11/2010 10.37:
Una statua mi ha molto colpito, nella sala 25, quella dedicata ad Akhenaton e Nefertiti
C'è una statua raffigurante un non precisato faraone di epoca amarniana.
Il volto e la postura ricordano l'iconografia classica egizia mentre il torace e il ventre ricordano appunto l'iconografia amarniana. E'conservata benissimo, sembra stata appena scolpita. Qualcuno mi sa dire qualcosa di più?
La statua a cui si riferisce è quella mostrata di seguito, che fa parte della Collezione Egizia del Louvre:
Sono sorpresa di appurare che il reperto è privo di attribuzione, poichè viene abitualmente associato ad Amenhotep IV.
In passato avevamo già fatto alcune osservazioni su questa "statua" e c'è una ragione se nel titolo la chiamo "gruppo statuario".
In effetti, c'è anche una ragione precisa per cui mi riferisco al Re con il suo primo nome e non con quello adottato successivamente, ma questa poggia essenzialmente su convinzioni mie.
Ma andiamo con ordine, cominciamo a guardare attentamente la statua. Vista di fronte, nulla da eccepire: si tratta del Re seduto mentre impugna gli scettri del potere.
Se però ne osserviamo il retro, ecco cosa scopriamo:
compare un elemento "estraneo": un braccio, che cinge i fianchi del Re.
Come avevo già accennato nella
precedente occasione, si ritiene che il braccio possa appartenere a Nefertiti. Era in effetti consuetudine rappresentare il Re con accanto la sposa, mentre quest'ultima cingeva i fianchi del consorte (basta pensare al gruppo di Amenhotep III e Teie, conservato al Museo del Cairo o a quello, più piccolo, del nano Seneb.)
Potrebbe anche essersi trattato di Teie, la madre (un esempio di gruppo di questo tipo ci mostra Thutmosi IV accanto a sua madre, Tia - anche questo esposto al Cairo). Ma poteva trattarsi anche di una divinità. I
recenti ritrovamenti relativi ai gruppi statuari di Amenhotep III, suo padre, ce lo dimostrano egregiamente.
In tal caso si potrebbe ipotizzare che la parte mancante sia stata volutamente eliminata, quando il Sovrano abbracciò definitivamente il culto di Aton. Questa, per me, è l'ipotesi più plausibile che giustifica le perfette condizioni della parte rimasta, la quale non ha minimamente sofferto dell'eliminazione del resto. Questo, inoltre, giustifica la mia scelta di utilizzare il nome di nascita del Re e non quello scelto successivamente. Osservando lo stile del reperto si percepisce il cambiamento in via di divenire, ma non possiamo ancora parlare di stile Amarniano propriamente detto. Il volto, inoltre, tradisce la giovane età del Sovrano.
Ma osserviamo ancora la statua, da un'altra angolazione, perchè presenta un'altra particolarità.
Osservando la statua, infatti, ci si rende conto che la porzione di braccio rimasta è l'unico elemento che lascia intuire che Amenhotep IV non fosse ritratto da solo. Tutto il resto della statua non presenta, infatti, alcun segno che possa lasciarlo intuire. Persino il basamento (trono?) è rifinito perfettamente:
Appurato che originariamente vi fosse qualcun altro accanto al Re (sua madre, la sua sposa, una divinità), occorre riconoscere ogni merito alla maestria e alla cura dell'artista. La statua è così perfetta da sembrare una copia appena uscita da un laboratorio (come osservato anche da RAMSY che, al contrario di me, ha avuto la fortuna di vederla dal vivo
) ed inoltre è stata totalmente spurgata di tutte le parti in eccesso (di solito, questo tipo di statue, oltre al basamento, presentano anche una schiena - vedi immagine qui a destra).
Se non fosse per la presenza di quell'avambraccio sulla schiena di Amenhotep IV, avremmo dato per assolutamente scontato che il Re fosse stato ritratto da solo.
L'unico gruppo simile (ma non uguale) che mi venga in mente, è quello della purificazione di Ramesse III, esposto al Cairo. Il Sovrano è rappresentato in piedi, in posizione frontale. Ai lati vi sono Horus e un altra divinità (mi pare Seth...), che guardano il Re e poggiano una mano sulla corona dell'Alto Egitto.