Gli oracoli: Lettera ad un dio per sollecitare il suo responso :)

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Maat Ka Ra
00sabato 12 maggio 2012 12:49
Gli oracoli nell'antico Egitto.
Quando gli egiziani avevano qualche problema da risolvere, chiedevano al dio di intercedere, cioè, tramite la pratica oracolare, di sostenerli e dar loro ragione con la loro testimonianza. Così succedeva che se qualcuno aveva ad esempio una questione legale in sospeso, poteva interrogare il dio e far registrare dagli scribi la sua onorevole risposta, testimonianza preziosa per dirimere la questione definitivamente. Il fatto è che si poteva domandare il suo soccorso solo quando i sacerdoti portavano la statua in processione, perchè i saccelli dei templi erano chiusi alla gente comune e solo il sacerdote addetto poteva accedervi. La statua del dio velata veniva trasportata su una barca sacra o su una portantita e, quando il signor X ne aveva la possibilità, poneva le sue domande: se la barca si inclinava in avanti, la risposta era affermativa; se si fosse inclinata indietro, la risposta sarebbe stata negativa. Questa la premessa introduttiva al piccolo brano che segue, che secondo me è spassoso, soprattutto per il tono confidenziale dello scrivente nei riguardi del dio. [SM=x822712]

Lettera a un dio per sollecitare un responso.

Ti avevo cercato per parlarti di alcune mie questioni, ma è successo che tu ti sei nascosto nella tua sede dove a nessunuomo è permesso di accedere. Così ti mando questa lettera. Mentre aspettavo, ho trovato Hori, lo scriba del tempio funerario di Usermaatra-Meriamon (Ramesse III) che mi ha detto:"io entro"; così te la mando.
Vedi, oggi tu svelerai i segreti quando uscirai in processione e deciderai la questione delle cinque pezzate di stoffa dello scriba della necropoli; il visir non le ha ricevute e dice:"Le hai prese tu?"
Uno come te, che sta nella sede misteriosa e nascosta, deve emettere il suo responso, ma tu non me lo hai fatto avere nè favorevole nè sfavorevole, quando invece ne hai fatti ben undici per Isetii, la tua (dipendente?al cospetto del dio)quando sei entrato presso di lui. Avviene che non hai emesso il tuo responso come la Duat di milioni di anni.
Stammi bene!


(il brano è tratto dal testo di Edda Bresciani, Letteratura e Poesia nell'Antico Egitto, Einaudi, Torino 2007)
-Kiya-
00sabato 12 maggio 2012 15:31
Re:
Maat Ka Ra, 12/05/2012 12.49:



Lettera a un dio per sollecitare un responso.

......
Stammi bene!






Il malcontento del mittente trapela da ogni singola parola, ma lo 'stammi bene!' finale da al tutto quel tocco confidenziale che davvero non ci si attende nel leggere una preghiera rivolta a un dio, nemmeno nel caso di una preghiera di sollecito! [SM=g1621247]
Maat Ka Ra
00sabato 12 maggio 2012 21:02
Re: Re:
-Kiya-, 12/05/2012 15.31:




Il malcontento del mittente trapela da ogni singola parola, ma lo 'stammi bene!' finale da al tutto quel tocco confidenziale che davvero non ci si attende nel leggere una preghiera rivolta a un dio, nemmeno nel caso di una preghiera di sollecito! [SM=g1621247]




Vero! Anche l'incipit non scherza:"Ti avevo cercato per parlarti di alcune mie questioni..." sembra che stia parlando col socio in affari! [SM=x822723]
Dubhe_Aivlis
00lunedì 14 maggio 2012 19:33
Oddio... E' spassosa e triste allo stesso tempo! O.O
Maat Ka Ra
00lunedì 14 maggio 2012 19:42
Re:
Dubhe_Aivlis, 14/05/2012 19.33:

Oddio... E' spassosa e triste allo stesso tempo! O.O




Vero! [SM=x822723] ...io mi s-cervello per immaginarmi un finale, non si sa come sia andata a finire e io resto sempre col fiato sospeso...sono scema! [SM=x822723]
pizia.
00mercoledì 16 maggio 2012 14:57
Eh che bel recconto, meno male che il vizio di rivolgersi direttamente al dio, almeno in Grecia glielo abbiamo fatto passare a questi fedeli, altrimenti sai quante pizie disoccupate???? [SM=g999108]
Dubhe_Aivlis
00mercoledì 16 maggio 2012 22:31
Ahahaha! Tu specialmente... ^-^
pizia.
00giovedì 17 maggio 2012 08:34
[SM=x822714]
Hotepibre
00mercoledì 6 giugno 2012 15:24
"San Gennà (San Gennaro), San Gennà, io sto un'altra volta qua, San Gennà... Sì, è sempre per quella grazia che t'aggio chiesto, San Gennà! Eh, io nun te l'avess' 'a ripetere neppure (non dovrei neppure richiedertelo ancora) ... No, San Gennà. Tu lo sai, io so cliente, ccà... Sì. Chella me vuleva 'a chiesa affianco San Gennà (mi voleva la chiesa qui accanto) ... ma io aggio ditto, ma pecché, io mi trovo bene là. San Gennaro nun me fa mancare niente, mi tratta bene... San Gennà, si putisse anticipà nu poco 'e pratiche 'e chella grazia, he' capito? Sì, ne ho proprio bisogno, San Gennà! Sì, altrimenti non venevo ccà, ampressa stamattina (non venivo qui cosi presto stamattina)... San Gennà, ne ho bisogno, he' capito, eh?"

...non mi pare che ci sia molta differenza tra l'antica invocazione egizia e questo che è il testo di una delle più divertenti scenette di Massimo Troisi (mi sono permesso di "tradurre" qualche frase per i non napoletani) [SM=g999108] .
Per vostra curiosità , la scena continua con l'arrivo di un altro "credente" (Arena) ed entrambi chiederanno numeri vincenti per il lotto accapigliandosi su chi dei due San Gennaro dovrà far vincere, finchè non arriva il prete (De Caro) che li scaccia perchè... ha anche lui già pregato San Gennaro di far uscire i suoi numeri!

...tutto il mondo...e tutti i tempi... sono uguali! [SM=g999105]
Dubhe_Aivlis
00giovedì 7 giugno 2012 22:03
Non è che sono antenati??? :D
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