Gerusalemme: Scoperta la tomba di Erode?

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Maat Ka Ra
00venerdì 11 maggio 2007 13:42
La notizia è apparsa su "La Stampa" di Torino del 9 maggio (l'autrice è Francesca Paci) e racconta degli studi e degli scavi portati avanti dal prof. Ehud Netzer, 73 anni, dell'Università di Gerusalemme. E' uno dei maggiori esperti di studi su Erode ed ha dedicato gli ultimi 35 anni alla ricerca della tomba del Re, basandosi anche sugli scritti di Giuseppe Flavio che la descrive nel suo libro "Le Guerre Ebraiche" come un palazzo costruito su di una collina artificiale di almeno 25 ettari, 12 km circa a sud di Gerusalemme. Ciò che è stato rinvenuto è una stanza di 10 metri per 10 alla quale si accedeva tramite una scala di 6,5 metri,con all'interno un sarcofago di ottima fattura che misura circa 2,5 metri di lunghezza, purtroppo in frantumi. Il professore aggiunge che il palazzo non è completo e il fatto che non siano state ancora rinvenute scritture di alcun genere, alimenta dubbi riguardo il proprietario della tomba: "...troveremo tutto, è solo questione di tempo. Esiste solo un altro sarcofago in pietra bianca così rifinita in Galilea, non trovo altri candidati che Erode per un sepolcro del genere", sostiene Netzer, che aggiunge che la demolizione potrebbe essere stata opera di ebrei nazionalisti che si ribellarono all'occupazione romana tra il 66 e il 72 d.C., cioè durante gli anni della distruzione del Tempio di Gerusalemme da parte dei legionari di Tito.
Erode era Signore della Palestina dal 37 al 4 a.C., architetto della fortezza di Masada, Cesarea e del Tempio di Gerusalemme. Era un sovrano temuto e non amato, come romano-ebreo convertito, la sua storia è ricca di crimini e leggende. Nezter spiega che Erode non può però essere l'autore della "Strage degli Innocenti", poichè è morto a Jerico del 4 a.C. dopo una lunga malattia e non può aver ordinato una strage postuma.....
-Kiya-
00venerdì 11 maggio 2007 14:02
l'avevo letto proprio qualche giorno fa, in rete, ma poi mi è sfuggita l'intenzione di pubblicarlo a seguito di altre news a sfondo egizio a cui ho dato la priorità.

Come nel caso dell'articolo letto sul web, anche sulla Stampa, mi pare di intuire che non si siano soffermati sui dettagli. Non dice quali siano le caratteristiche che portano a credere che si tratti proprio della tomba di Erode, a parte la pietra bianca impiegata per il sarcofago e non dice a chi ppartenesse quello simile.

Da una parte provo un certo..."sollievo", poichè a quanto pare l'omertà in questo senso si estende a tutto il panorma archeologico e non solo all'Egittologia. Dall'altra però mi chiedo perchè "ostacolare" così la conoscenza, impedendo al pubblico non di settore di approfondire e continuare ad interessarsi...
Maat Ka Ra
00venerdì 11 maggio 2007 17:21
Forse bisogna tenere presente anche chi riporta la notizia....Magari Netzer ha detto tante cose e può essere che la Paci abbia fatto un riassunto troppo "corto".... [SM=x822735]
Biceleon
00domenica 13 maggio 2007 16:58
Re:

Scritto da: Maat Ka Ra 11/05/2007 13.42
Nezter spiega che Erode non può però essere l'autore della "Strage degli Innocenti", poichè è morto a Jerico del 4 a.C. dopo una lunga malattia e non può aver ordinato una strage postuma.....



Mi chiedo se è Nezter a dire ciò oppure è Francesca Paci a farglielo dire.
Mi sembra infatti strano che un archeologo come Nezter non tenga conto di ciò che dice la maggior parte degli studiosi, cioè che Gesù sia nato tra il 7 e il 4 a.C., alcuni anni prima della data calcolata da Dionigi il piccolo.
Tra l’altro va ricordato che alcuni sostengono che Erode sia invece morto nel 3 d.C., mentre nel 4 a.C. avrebbe soltanto associato a sé i propri figli nel regno, in questo caso il calcolo di Dionigi potrebbe essere esatto.
Maat Ka Ra
00domenica 13 maggio 2007 21:48
Bentornato, Biceleon! [SM=x822709]
Non credo sia un'interpretazione della Paci...in ogni caso mi sono posta le medesime domande: anche io sapevo della effettiva difficoltà nell'attribuzione di una data precisa per quanto concerne la nascita di Gesù, nonchè della strage degli innocenti, ma non sono assolutamente in grado di disquisirne...tu cosa ci puoi dire?
Biceleon
00giovedì 17 maggio 2007 16:10
Volendo tralasciare il fatto evidente che i vangeli ci dicono che Gesù sia nato prima della morte di Erode, e l’episodio della stella dei Magi, anche se alcuni, vedi Keplero, ritengono ricorrendo a dati astronomici di poter inquadrare cronologicamente l’evento, possiamo considerare un evento storicamente noto cioè il censimento di Quirino.

Il solo Luca, l’evangelista, mette in relazione la nascita di Gesù a Betlemme con un censimento ordinato dalle autorità romane in Palestina: questo censimento avrebbe dato occasione a un viaggio di Giuseppe e di Maria a Betlemme e alla nascita di Gesù in questa borgata.
Ecco il testo di Luca:

In quei giorni uscì un editto di Cesare Augusto che ordinava il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirino era governatore della Siria. Tutti andavano a dare il loro nome, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe dalla Galilea, dalla città di Nazaret, salì nella Giudea, alla città di Davide, che si chiamava Betlemme, perché egli era della casa e della famiglia di Davide, per dare il suo nome con Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano là, giunse per lei il tempo di partorire e diede alla luce il suo figlio primogenito. Lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto all'albergo. (2, 1-7)

Il senatore P. Sulpicio Quirinio ci è noto anche dagli storici romani. Nato a Lanuvio, vicino a Tuscolo, per la sua intelligente operosità era salito ad alte cariche nell'Impero: aveva governato a Creta ed a Cirene, e fu impegnato in Cilicia e la sua efficienza militare e lo scrupoloso esercizio delle sue funzioni gli erano valsi il consolato sotto il divo Augusto e poi le insegne trionfali, dopo l'espugnazione delle fortezze degli Omonadesi in Cilicia; quindi, assegnato come consigliere a Gaio Cesare nel governo dell'Armenia (Tacito, Annal., III, 48).

Di queste cariche a cui allude Tacito, il consolato è da assegnarsi all'anno 12 a.C. e l'assistenza al giovanetto Gaio Cesare, nepote d'Augusto, agli anni 1 a.C.- 3 d.C. Ma il consolato apriva anche la via alla carica di legatus in una provincia imperiale; e di fatti troviamo che Quirinio è al governo della provincia di Siria come legato durante gli anni 6-7 d.C., allorché, deposto Archelao, venne in Giudea ad eseguire insieme col procuratore Coponio il già accennato censimento.
Tuttavia questa legazione di Quirinio in Siria non ha alcuna relazione con la nascita di Gesù, giacché non cominciò prima dell'anno 6 d.C., quando cioè Gesù era circa undicenne. Del resto lo stesso Luca mostra di conoscere bene il censimento degli anni 6-7 d.C. e le sue sanguinose conseguenze (cfr. Atti, 5, 37), e quindi sa che quello non può essere il censimento della nascita di Gesù.
Vi fu dunque un censimento anteriore a quello degli anni 6-7 d.C.? E fu eseguito, anche questo, da Quirinio?

Un'iscrizione frammentaria trovata a Tivoli nel 1764 (oggi al museo Lateranense), confrontata con un’iscrizione di Emilio Secondo trovata a Venezia 1880, offre sufficiente base per concludere che Quirinio sia stato già una volta legato in Siria in un tempo imprecisato, ma certamente qualche anno prima dell'Era Volgare. Se egli infatti fu console nel 12 a.C., questa sua prima legazione di Siria dovrà essere posta senza dubbio dopo questo anno; ma quanto tempo dopo?
Un'iscrizione trovata nel 1912 ad Antiochia di Pisidia informa che Quirinio era duumviro onorario di quella colonia romana, e questa onorificenza induce a credere che egli fosse al governo di Siria già nel tempo dell'iscrizione; il quale però non può essere fissato con precisione di anni. D'altra parte circa fra gli anni 9-1 a.C. bisogna includere come legati di Siria tre personaggi che Flavio Giuseppe menziona, senza però comunicarci i limiti estremi del tempo che rimasero in carica. Essi sono M. Tizio, che è menzionato verso l'anno (10) 9 (o anche 8) a.C.; Senzio Saturnino che durò dall'8 al 6 a.C.; Quintilio Varo che durò dal 6 al 5 a.C. Con l'1 a.C. è legato di Siria G. Cesare, nepote di Augusto: per gli altri anni di quest'ultimo decennio avanti l'Era Volgare (3-2 a.C.), non abbiamo notizie esplicite, le quali pure ci mancano riguardo alla durata di M. Tizio.

La campagna contro gli Omonadensi accennata fugacemente da Tacito è confermata e presentata più ampiamente da Strabone (XII, 6, 5), il quale comunica che Quirinio intraprese questa campagna per vendicare la morte del re Aminta ucciso dagli Omonadensi, briganti della Cilicia; poiché la Cilicia dipendeva dalla provincia di Siria, torna di nuovo la conclusione che Quirinio, conducendo questa campagna, o era legato di Siria o vi godeva di speciale autorità per gli scopi della campagna. Quando avvenne però questa campagna? Una risposta sicura anche qui non possiamo darla, sebbene non con certezza si possa supporre che avvenisse tra gli anni 10 e 6 a.C.

Un ultimo dato, negativo ma importante, è offerto incidentalmente da Tertulliano (150 – 220 d.C. circa). Questo eccellente giurista, ch'era in grado di conoscere i documenti anagrafici romani, rinvia con sicurezza al censimento fatto sotto Augusto in Giudea da Senzio Saturnino come a quello da cui risulta la nascita di Gesù: Ma consta anche che sotto Augusto è stato fatto un censimento in Giudea da Senzio Saturnino, per mezzo del quale avrebbero potuto indagare riguardo alla sua famiglia (ai suoi antenati). (Adv. Marcion., IV, 19).
La menzione qui di Saturnino invece che di Quirinio mostra che Tertulliano non dipende da Luca bensì attinge la sua notizia da documenti dell'Impero, forse ufficiali; e il valore della notizia è grande, perché già vedemmo che Saturnino fu legato in Siria poco prima o poco dopo Quirinio.

Poteva capitare che in una stessa provincia si ritrovassero, insieme col legato imperiale, anche altri insigni ufficiali con incarichi particolari, mentre poi legato e ufficiali erano chiamati indistintamente “governatori”.
Questo fatto è dimostrato con certezza soprattutto riguardo alla Siria. E in realtà Flavio Giuseppe parla più volte del nostro Senzio Saturnino e insieme di un (procuratore) Volumnio chiamandoli collettivamente “governatori”, o di Cesare (Antichità giud., XVI, 277) o della Siria (ivi, 344), ovvero “prefetti”, della Siria (ivi, 280). Inoltre Nerone, verso il 63, affidò la legazione di Siria a Cizio o Cincio (forse Cestio), ma lasciò in quella provincia il precedente legato Corbulone, riserbando a costui il comando militare con poteri straordinari, come a esperto stratega che già aveva guerreggiato contro i Parti (Tacito, Annal., XV, 25, cfr. i segg.). Parimenti nell'ultima guerra contro Gerusalemme il legato di Siria era Muciano, ma Nerone affidò il comando militare a Vespasiano.

Quanto all'Africa, una pietra miliaria del 75 d.C. nomina due legati Augusti, specificando che uno di essi è addetto al censimento e l'altro al comando militare.
Accertata questa possibilità della coesistenza contemporanea di più “governatori”, è da rilevare che Luca afferma il censimento essere stato fatto “governando”, Quirinio la Siria. Ma, in primo luogo, non dice che il censimento fu fatto da lui direttamente, come sembra dire la Vulgata; inoltre, egli non specifica che specie di “governo” fosse quello tenuto allora da Quirinio, se civile-militare ovvero solo militare.

Poté dunque avvenire che, al tempo della nascita di Gesù, il legato ordinario di Siria fosse Saturnino, mentre Quirinio era il capo militare della guerra contro gli Omonadensi. I poteri concessi a Quirinio per questa guerra gli permettevano anche di fare censimenti nella provincia in cui guerreggiava e nelle regioni da essa dipendenti. Quindi Tertulliano attribuirebbe il censimento a Saturnino, legato ordinario; Luca l'attribuirebbe a Quirinio, sia perché egli effettivamente lo ordinò in virtù dei suoi poteri militari, sia perché Quirinio era rimasto celebre per il suo secondo censimento che rappresentò l'assoggettamento definitivo della Giudea.
(Fonte: Giuseppe Ricciotti Vita di Gesù)
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