Frammenti da: "Il profumo delle notti sul Nilo" di A. Soueif

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-Kiya-
00domenica 11 luglio 2010 01:20

"... Ho cominciato con l'andare a piedi fino al South Kensington Museum,
che è uno dei luoghi più belli e distensivi che esistano e dove ho visto i quadri di Frederick Lewis,
che non conoscevo.
Hanno una bellezza luminosa e io, guardandoli,
ho avuto la sensazione che una mano delicata mi accarezzasse l'anima...
"

[tratto dal testo citato, pag. 28]



Frederick Lewis - L'Harem, Cairo



Frederick Lewis - La sosta nel deserto



Frederick Lewis - Lilium Auratum
-Kiya-
00domenica 11 luglio 2010 01:44
"... Un tempo c'erano dei giardini sui tetti del Cairo.
Graticci, pergolati di vite rampicante e gelsomino indiano.
C'erano colombaie e, in terra, stuoie e cuscini.
Dopo il tramonto, ci si andava a sedere sulle terrazze...
te l'immagini? ....
Ragazzi e ragazze si scambiavano sguardi da una terrazza all'altra,
i bambini giocavano....
di giorno si stendeva il bucato sulle corde,
quando era asciutto lo si metteva, ripiegato, dentro grosse ceste
e se si affondava la faccia tra le lenzuola
si sentiva l'odore del sole....
"

[tratto dal testo citato, pag. 41]



Nick Leonard - Il Cairo




-Kiya-
00domenica 11 luglio 2010 02:06
"... Perchè ti prende così all'improvviso?
Senza un avvertimento, senza la possibilità di prepararsi?
Non sarebbe più giusto che crescesse a poco a poco,
così che al momento in cui si dice 'amo' si sapesse,
o almeno si credesse di sapere, che cosa si ama?
Perchè una posizione delle spalle,
un ciuffo di capelli che ricade sulla fronte
possono portare al cuore il fluire e il rifluire della marea?....
"

[tratto dal testo citato, pag. 45]



Autore anonimo - Ancient Lovers


-Kiya-
00domenica 11 luglio 2010 03:31
"... sono già stata una volta al bazar con Emily.
E' esattamente come l'avevo immaginato,
la mercanzia così abbondante,
i colori così violenti,
gli odori così particolari....
no, i colori non li avevo immaginati,
sarebbe stato impossibile [...]

Banchi e banchi espongono bottigliette di oli aromatici,
sacchetti di erbe e spezie, con i bordi rovesciati e arrotolati
a mostrare mucchietti di henné rosso e liscio,
ruvidi gambi di zenzero, lucidi bastoncini neri di carruba....
tutto con un proprio odore particolare di spezie e di incenso
che colma l'aria.
Ci si sente mancare il respiro....
"

[tratto dal testo citato, pag. 62-63]



Autore anonimo - Spezie



Autore anonimo - Scintillio
raedshaalan
00domenica 11 luglio 2010 05:14
E basta?
Questo è tutto? Non ti pensavo così tirchia. Aspettavo molte più frammenti della tua lettura. Il racconto è molto sensibile, non è da leggere e basta ma da sentirlo poi immaginarlo.

Ci sono altre parti che metterai o finite?
Grazie comunque per queste parole.
Hatshepsut76
00domenica 11 luglio 2010 10:41
bellissimi, complimenti! Molto bello anche l'accostamento con le foto!!
-Kiya-
00domenica 11 luglio 2010 16:37
Sono arrivata a pagina 145 la scorsa notte... o meglio, stamattina, visto che quando ho posato il libro sul comodino le campane hanno rintoccato le sei...

Vi sto coinvolgendo nella mia lettura man mano. Segno a matita le parti che mi emozionano e quindi, il giorno dopo, ve le propongo, dopo aver trovato un'immagine che possa rendere ciò che le parole trasmettono.

Anna ha appena incontrato Sharif Basha al-Baroudi, ma ancora non sa che quest'uomo cambierà radicalmente la sua vita....
-Kiya-
00domenica 11 luglio 2010 18:21

"... Era tardi, molto tardi quando ho cominciato a rimpiangere il Cairo,
il ponte di Abu el-Ela, la sensazione della polvere sabbiosa sotto le dita
mentre passavo la mano sulla ringhiera di ferro,
l'odore del pesce salato che mi veniva incontro quando mi avvicinavo a Fasakhani Abu el-Ela,
lo spettacolo della frutta ammucchiata in piramidi simmetriche
davanti ai negozi dei fruttivendoli,
il sacchetto di carta marrone che ti sgusciava di mano
mentre portavi a casa la frutta....
quando ho cominciato a rimpiangere perfino i venti del Khamaseen,
così violenti che bisogna correre subito a casa,
coprendosi la faccia per difendersi dalla polvere...
solo allora ho capito
come la nostalgia di un luogo può essere così forte
che non si può vincere se non ritornandoci.....
"

[tratto dal testo citato, pag. 105]



Autore anonimo - Nostalgia





Merytaton62
00domenica 11 luglio 2010 21:59
[SM=x822715] [SM=x822724] Per gli utenti triestini:al Museo Revoltella (splendida pinacoteca) sono conservati numerosi quadri d'ispirazione "egittizzante". Nell' '800 l'Egitto, con le sue moschee ed i suoi bazar ,è stato motivo d'ispirazione per molti artisti .
So che, in estate, proporre di rinchiudersi in un museo è un po' azzardato, ma se proprio non sapete cosa fare... [SM=x822727]
-Kiya-
00lunedì 12 luglio 2010 04:48
"... io non posso dividere la mia vita con una donna
che non penetra nella mia mente e non divide le mie preoccupazioni.
Lei si libera delle questioni più gravi scrollando le spalle
e mi chiede se la tovaglia nuova mi sembra bella.
Io ho bisogno di una donna cui possa rivolgermi
fidando nella sua solidarietà,
per crederle quando mi dice che sbaglio
e sentirmi più forte quando mi dice che ho ragione.
Voglio amare ed essere amato,
nel matrimonio non ho trovato né l'amore, né un appoggio,
ma solo una sorta di contratto
sanzionato dalla religione e dalla società
e non lo sopporto.....
"

[tratto dal testo citato, pag. 132]



Elaborazione grafica di Kiya - Aspettando lei...









-Kiya-
00lunedì 12 luglio 2010 05:24

"... 'Anna', chiede Abeih Sharif, 'non ti mancherà quella vita?'
'No', risponde lei, subito.
'Sono qui e non vorrei essere in nessun'altra parte del mondo.'
Accarezza la testa dai capelli neri e soffici,
posata sulle sue ginocchia.
Con l'altra mano segue la linea della bocca,
del labbro superiore, dei baffi.
'Ti annoia', gli chiede, 'dover sempre parlare in francese con me?'
'Mi piace il francese'.
'Ma non ti dispiace che io non sappia l'arabo?'
'No. Ci rende stranieri, tutti e due, in Egitto.
E' bello dover cercare la strada per venirti incontro.....'
"

[tratto dal testo citato, pag. 138]



Elaborazione grafica di Kiya - Insieme...


raedshaalan
00lunedì 12 luglio 2010 18:03
Bellissima questa ultima foto. Oltre il racconto che lo sento proprio vivere dentro di me, come fossi stato io al posto suo o come fossi io a raccontare la storia.
Aspetto altre frase di questa bellissima storia. Grazie mia cara
-Kiya-
00lunedì 12 luglio 2010 22:39
Re:

"...Isabel non ha mai sperimentato prima un silenzio come questo:
un silenzio che non è soltanto assenza di suono.
Un silenzio palpabile, ecco cos'è:
puoi pensare di toccarlo, di penetrarlo,
come una nuvola.
Ma qui non ci sono nuvole.
"

[tratto dal testo citato, pag. 157]



Autore anonimo - Sun's sound





-Kiya-
00lunedì 12 luglio 2010 23:09

"Campi e ancora campi, da un lato e dall'altro della strada.
Da dove si trovavano loro sembrava che il mondo fosse tutto verde.
Ma dall'alto, da una collina...
se ci fosse stata una collina in quella terra così piatta...
da una piramide, una delle tante che duemila anni prima sorgevano
lungo il percorso tra Tebe e Menfi, tra il Delta e la Cateratta,
da una di quelle piramidi,
oppure oggi, da un aeroplano,
si sarebbe visto com'era stretta quella fascia di verde
e com'era attaccatta al letto sinuoso del fiume.
Il fiume come un'ancora di salvezza gettata in mezzo al deserto,
i villaggi e le città che dipendevano dal fiume,
ammassati uno sull'altro,
con uno sguardo al deserto che era sempre lì, alle loro spalle.
E placandolo, infine, col renderlo la casa dei loro morti....
"

[tratto dal testo citato, pag. 167]



Raed Shaalan - Miraggio









-Kiya-
00lunedì 12 luglio 2010 23:37

"....Abbiamo viaggiato tutto il pomeriggio e tutta la sera
ed era come se il deserto ci avesse avvolti, essere umani e animali,
in una magia silenziosa.
Solo per una ragione di estrema importanza
sarebbe parso giustificabile rompere quel silenzio, sottolineato dal rumore dolce
che veniva dal mare
come se le onde battessero contro le rive pietrose.
Ci siamo fermati due volte soltanto.
Una quando ci siamo accampati per la notte
e un'altra prima ancora,
quando il sole è tramontato dietro il golfo di Suez
e io ho finalmente capito, così, da dove viene il nome Mar Rosso,
perchè il sole al tramonto esaltava il rosso e il nero dei minerali
contenuti nella montagna
e i colori si riflettevano nell'acqua.
Tutti i rossi e i gialli e gli arancioni e i viola del mondo
splendevano in quel paesaggio meraviglioso
e mentre il sole spariva
e i colori intorno a noi si dissolvevano a poco a poco
in una luce più tenue
e pensavo che avrebbe dovuto esserci un riconoscimento,
un tributo universale reso a quella quotidiana magnificenza,
come per un tacito accordo,
ci siamo fermati tutti.

I cammelli si sono inginocchiati,
gli uomini sono smontati e hanno rivolto il viso verso sud-est.
Si è levata una voce: 'Allahu Akbar', e hanno pregato insieme,
in silenzio.
Sono passata dietro di loro per andare a guardare il mare,
l'acqua che diventava scura
mentre solo pochi momenti prima era argentea e scintillante di luci,
e anch'io ho innalzato una preghiera,
che mi è venuta spontanea alle labbra:
ho chiesto a Dio la pace della mente e del cuore,
perchè mai prima d'ora mi ero sentita cosi vicina a raggiungerle...."
....
"

[tratto dal testo citato, pag. 176]



Autore anonimo - Mar Rosso


raedshaalan
00mercoledì 14 luglio 2010 00:06
E da 2 giorni che siamo fermi al Mar Rosso, dopo dove andremo? ci dai la prossima tappa. Intendo il prossimo frammento. Grazie
-Kiya-
00mercoledì 14 luglio 2010 08:52
Raed... sii paziente...
inoltre l'ultimo frammento risaliva poi a sole 24 ore prima del tuo intervento.... e non a due giorni.

purtroppo, seppur lo vorrei, il Forum non rappresenta la mia unica priorità. Ho un lavoro che mi impegna fuori casa e una casa, che mi impegna a sua volta.
Faccio il possibile per adempiere a tutto.... e ogni tanto ho anche bisogno di riposare.
raedshaalan
00mercoledì 14 luglio 2010 10:58
Scusami mia cara. Non volevo disturbare, era solo 1 scherzo.
Ciao
-Kiya-
00mercoledì 14 luglio 2010 13:13
In tal caso, ti chiedo la cortesia di far uso almeno delle faccine, poichè risulta difficile spesso già a parole capire quando si scherza e quando invece si dice sul serio. Per iscritto è praticamente impossibile cogliere la differenza.

Grazie [SM=g999103]
Tiger
00lunedì 6 settembre 2010 12:41
Sto leggendo il libro.
La serena eleganza degli scritti di Anna e la poetica descrizione dei luoghi, lo rende quanto mai godibile.
Bisogna essere una dama inglese dei primi del Novecento per avere una tale signorilità nello scrivere. Oggi siamo molto più pragmatici, ma sicuramente meno eleganti.
Un libro da consigliare non solo a chi vuole sognare le atmosfere d'oriente, ma anche a chi ama il mondo arabo, visto "dal di dentro".
Tiger
00lunedì 6 settembre 2010 12:43
Sto leggendo il libro.
La serena eleganza degli scritti di Anna e la poetica descrizione dei luoghi, lo rende quanto mai godibile.
Bisogna essere una dama inglese dei primi del Novecento per avere una tale signorilità nello scrivere. Oggi siamo molto più pragmatici, ma sicuramente meno eleganti.
Un libro da consigliare non solo a chi vuole sognare le atmosfere d'oriente, ma anche a chi ama il mondo arabo, visto "dal di dentro".
-Kiya-
00lunedì 6 settembre 2010 13:33
Grazie per aver espresso il tuo parere, con il quale non posso che concordare.
Leggendo questo libro ci si innamora dell'Egitto Islamico di ieri e di quello odierno ;)
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