Egitto e Sardinia: accordo nel nome dei SHARDANA

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shardanaleo
00giovedì 25 giugno 2009 20:13
SARDEGNA: REGIONE SIGLA ACCORDO ECONOMICO CON EGITTO

Oristano, 23 giu. - (Adnkronos) - Egitto e Sardegna unite nel nome della pace. Regione Sarda, Governatorato di Luxor, Oristano, Cabras e Luxor City insieme per realizzare accordi economici, commerciali e sociali suggellati da un'opera teatrale che esaltera' il primo trattato di pace della storia, stipulato dopo la battaglia di Kadesh del 1275 tra gli egizi e gli ittiti grazie all'iniziativa delle regine Nefertari e Puduhepa.

Nei giorni scorsi, a Luxor, l'antica Tebe, sono stati firmati un protocollo d'intesa tra la Regione Sardegna e il Governatorato di Luxor e il protocollo di gemellaggio tra le citta' di Luxor, Oristano e Cabras. Le istituzioni egiziane e sarde erano rappresentate dal Generale Samir Farag, Governatore di Luxor City e primo artefice dell'alleanza italo-egiziano, dal Vice Presidente del Consiglio regionale Michele Cossa, dall'Assessore regionale al Turismo Sebastiano Sannitu, dal Presidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale Attilio Dedoni, dall'Assessore al commercio di Cabras Antonello Manca e dal Direttore dell'Area Marina Protetta ''Penisola del Sinis'' Lorenzo Mascia e dal Sindaco di Oristano Angela Nonnis.

Il punto di contatto tra la comunita' sarda e quella egiziana e' rappresentato dalla partecipazione degli Sherden o Shardana alla battaglia di Kadesh come guardia personale del faraone Ramses II. I Shardana, antichi popoli del mare, solcarono il Mediterraneo e favorirono lo sviluppo di tante citta' tra le quali anche Tharros. (segue)

http://www.libero-news.it/adnkronos/view/142322
LEO[SM=x822716]
-Kiya-
00giovedì 25 giugno 2009 21:27
Un'iniziativa che vi fa onore, congratulazioni!


p.s. cosa si intende affermando:



il primo trattato di pace della storia, stipulato dopo la battaglia di Kadesh del 1275 tra gli egizi e gli ittiti grazie all'iniziativa delle regine Nefertari e Puduhepa.



che ruolo ebbero le Regine citate?
antonio crasto
00venerdì 26 giugno 2009 11:04
Il testo è tratto da

www.comune.oristano.it/oristano/export/sites/default/www/Destra/Comunicazioni/UfficioStampa/Destra/Argomenti/2009/Giugno/Cooperazione-Un_gemellaggio_tra_Luxor_Sardegna_Oristano_Cab...

Riporto anche il link di un’alta pagina web:

sardegna.blogosfere.it/2009/06/gemellaggio-fra-tharros-oristano-e-cabras-e-luxor-a-3284-anni-dalla-battaglia-di-kadesh-gli-shard...

Il tutto si basa sull’ipotesi che gli Sherden o Shardana siano in qualche modo legati alla Sardegna.
Le ipotesi sono sostanzialmente tre:

1. gli Shardana erano originari della Sardegna e per motivi vari si siano orientati alla conquista di terre nel Mediterraneo orientale;
2. gli Shardana erano un Popolo del Mare di origine sconosciuta e dopo aver combattuto e vissuto a lungo in Egitto e nella vicina Asia (odierno Libano) furono ricacciati in mare e occuparono la Sardegna;
3. il legame della Sardegna con gli Shardana sarebbe inconsistente.

Non si hanno prove certe dell’origine degli Shardana dalla Sardegna. Le possibili affinità negli armamenti del Popolo del mare con le rappresentazioni dei guerrieri nuragici non sono esaustive, in quanto è quasi certo che questi bronzetti siano posteriori al ritorno o all’arrivo degli Shardana in Sardegna, per cui potrebbero essere semplicemente stati realizzati dagli Shardana e non dai nuragici.
La maggior parte degli studiosi propende per la seconda ipotesi e per l’occupazione delle terre e località nuragiche da parte dei guerrieri Shardana.

Un gruppo di studiosi sardi si batte invece per la prima ipotesi, così da dar lustro agli antenati dei sardi. In linea con questa ipotesi questi studiosi propendono per ridimensionare anche la presenza in Sardegna dei Fenici e ipotizzare che le città e i reperti archeologici considerati dalla scienza ufficiale fenici siano in realtà shardana.
La collaborazione commerciale fra Egitto e regione Sardegna non è sponsorizzata dal mondo accademico Egiziano e Sardo, per cui l’evento non può essere considerato un avallo di una delle ipotesi di cui sopra.
antonio crasto
00sabato 27 giugno 2009 09:20
Riporto dall’articolo di Daniele Puddu:

Rapporto tra alti e bassi quello tra Shardana ed antico Egitto prima guardia del Faraone, quindi si rendono protagonisti della scorta agli Ebrei in fuga dal Faraone, o almeno così pare, infine stabilitisi nell'Egitto cercano di invaderlo con le armi (sotto Ramses III).

Quali le prove che gli antichi Shardana fossero effettivamente gli abitanti della Sardegna?
Bene le prove sono tante, la più clamorosa delle quali è la precisione con la quale le decorazioni degli antichi templi egizi, in specie quelli che narrano le imprese del grande Ramses II a Kadesh , ma anche di Ramses III riproducono gli Shardana come copie precise dei bronzetti Nuragici.


Commento

L’autore non ha la più pallida idea della storia del Medio Egitto e dei rapporti con gli Shardana.
Tutti sanno che gli Shardana tentarono una prima invasione del Delta occidentale sotto Ramesse II e che subirono la loro prima sconfitta.
Dopo questo episodio un contingente passò come mercenario alle dipendenze del sovrano, come truppe scelte del faraone. In questa veste avrebbero partecipato alla battaglia contro gli Hittiti e quindi potrebbero aver avuto delle terre in Egitto.
Non esiste alcuna prova che abbiano scortato gli Ebrei durante l’Esodo, sia perché non esiste alcuna testimonianza archeologica, ma soprattutto in quanto quasi sicuramente l’Esodo si verificò dopo il regno di Akhenaton, nel primo anno di Smenkhkara.
L’invasione durante il regno di Ramesse III fu condotta quasi sicuramente da un altro contingente degli Shardana e nell’occasione ci fu probabilmente uno scontro fra gruppi di Shardana, quelli fedeli al faraone e gli invasori.

Le tante prove che gli Shardana provenissero dalla Sardegna in realtà non esistono, se non nella fantasia di alcuni studiosi sardi.
I bronzetti sardi sono posteriori al 1000 a.C., per cui non possono essere considerati prove dell’uguaglianza Nuragici = Shardana.
Io ritengo che gli Shardana, una volta scacciati dalla Fenicia, abbiano percorso le rotte dei Fenici e abbiano conquistato la Sardegna. Quasi sicuramente non ci furono scontri importanti, vista la superiorità militare degli invasori, e potrebbe essersi verificata una cessione di potere da parte dei Re pastori nuragici ai condottieri Shardana. Una volta insediatisi nei nuraghi, i condottieri shardana avrebbero realizzato i bronzetti in memoria della loro epopea nel Mediterraneo orientale.
pizia.
00lunedì 29 giugno 2009 17:11
Re:
antonio crasto, 26/06/2009 11.04:



Il tutto si basa sull’ipotesi che gli Sherden o Shardana siano in qualche modo legati alla Sardegna.
Le ipotesi sono sostanzialmente tre:

1. gli Shardana erano originari della Sardegna e per motivi vari si siano orientati alla conquista di terre nel Mediterraneo orientale;



Allora solo di ipotesi si tratta?


shardanaleo
00lunedì 29 giugno 2009 18:22
Shardana= Sardi
Ormai è rimasta un'ipotesi solo per QUATTRO ARCHEOBUONI della sovrintendenza sarda (per lo più i sovrintendenti sardi NON sono sardi per il 90° ... quindi si spiega l'opposizione) e due cattedratici delle università sarde (sempre NON sardi... sarà una combinazione?)
Dire che l'equazione "Shardana = Sardi" è un'ipotesi, oggi non è più proponibile... ormai è STORIA UFFICIALE. Basta consultare (PERSINO) l'enciclopedia storica de agostini alla voce "Popoli del Mare"... da qulache anno anche la storiografia italica si è adeguata a quella FRANCESE, SPAGNOLA, AMERICANA... che già dal secolo scorso (la francia dal 1800 con lo CHABAS e il Conte de Rougè)... ormai anche pubblicazioni di archeologi italici (e sardi, vedi Giovanni Ugas) sostengono questa che era solo teoria fino a dieci anni fa...
naturlamente vi è una FORTE RESISTENZA da parte di coloro che io chiamo ARCHEOBUONI... gli stessi che hanno tenute nascoste per 30 trent'anni le STATUE GIGANTI DI MONTE PRAMA. Giganti di pietra alti 2.50 mediamente e raprresentanti i bronzetti sardi, che raprresntano i SRDN (SARDANA) illustrati a MEDINET ABU, ABU SIMBEL, KARNAK, RAMESSEUM... questo ha riconosciuto il GOVERNATORATO DI LUXOR, Ministro SAMIR FARAG intesta. Oltre al ministro della CULTURA che ci ha ricevuti al Cairo, con la prommessa e l'impegno di raprresentare l'opera QADESH all'OPERA DEL CAIRO, di cui è anche direttore... [SM=x822712]
AH!.. dimenticavo che oltre agli ARCHEOBUONI vi sono alcuni FENICIOMANI (sopratutto residenti in sardini e non necessariamente sardi) che hanno il sangue algi occhi. perchè questo cancella definitivamente l'equivoco della Sardinia Fenicia, ove di fenicio niente risulta esserci, ma solo reperti EGIZI.. statue di ISIDE, HORUS, DIO NILO, SFINGI, 4000 , la triade tebana, Osiride, ureo, sekmet... l'occhio di horus (a decine)... portate da mercenari shardana di stanza in egitto al loro rientro in patria...
kum salude.
Shard [SM=x822709]
shardanaleo
00lunedì 29 giugno 2009 18:23
4000 SCARABEI.. co i cartigli di amenophe IV, ramessu II e ramessu III, tothmose III...
-Kiya-
00lunedì 29 giugno 2009 19:19
Re:
Leonardo, saresti così gentile da rispondere anche a questa domanda?



-Kiya-, 25/06/2009 21.27:

Un'iniziativa che vi fa onore, congratulazioni!


p.s. cosa si intende affermando:



il primo trattato di pace della storia, stipulato dopo la battaglia di Kadesh del 1275 tra gli egizi e gli ittiti grazie all'iniziativa delle regine Nefertari e Puduhepa.



che ruolo ebbero le Regine citate?




e inoltre aggiungo:

a proposito degli scarabei di cui riferisci, oltre i cartigli dei sovrani indicati, presentano anche dei testi di qualche natura?


antonio crasto
00lunedì 29 giugno 2009 21:25
Noto che Leonardo Melis non riesce a partecipare alle discussioni senza attaccare gli storici, gli archeologi e gli studiosi in genere. La sua immensa presunzione lo porta a considerare veritiere solamente le sue ipotesi, anche se spesso non suffragate da prove scientifiche.

L’ipotesi Shardana = Nuragici o Shardana = Sardi non è assolutamente accettata dalla maggior parte degli studiosi, i quali sono più propensi a ritenere che gli Shardana siano migrati verso l’attuale Sardegna agli inizi del 1° millennio a.C.

L’ipotesi che tutti i reperti Egizi siano stati portati in Sardegna dai mercenari Shardana al loro rientro in patria non è avallata da testimonianze archeologiche. Negare l’esistenza dei Fenici è un grave errore.
Comunque queste testimonianze egizie non giustificano la provenienza degli Shardana dalla Sardegna.

L’argomento è ancora molto dibattuto. Al fine di chiarirsi un po’ le idee riporto dal Wikipedia (consiglio di leggere la voce direttamente alla pagina al link seguente in quanto ho semplificato il testo, togliendo i vari rimandi):

it.wikipedia.org/wiki/Popoli_del_mare

Popoli del Mare
Shardana - Sherden


I Shardana compaiono nel campo di battaglia raffigurato a Medinet Habu sia come alleati dei Libici, sia come milizie mercenarie al soldo di Ramses III. Nella raffigurazione utilizzano spade triangolari lunghe, pugnali, lance e soprattutto uno scudo tondo. Il gonnellino è corto, sono dotati di corazza e di un elmo (copricapo) provvisto di corna. Questi elementi sono stati confrontati con statuette in bronzo nuragiche di guerrieri e imbarcazioni, evidenziando alcune somiglianze in particolare nell'equipaggiamento bellico. Tali somiglianze hanno portato alla formulazione di teorie[senza fonte] che identificano i Shardana, citati nei documenti a partire dal XVI secolo a.C., con le genti che popolavano, o che avrebbero colonizzato in seguito, la Sardegna[1]: secondo questa ipotesi l'isola avrebbe preso il nome da essi. Le imbarcazioni sono caratterizzate in modo simile da protomi animali e da un albero di forme simili. Gli elmi provvisti di corna, per i Shardana facenti parte delle truppe mercenarie egiziane, sono arricchiti da un disco solare centrale, che è stato ritenuto segno di una loro devozione verso il dio egiziano Amon-Ra.[senza fonte]
Secondo una tesi del giornalista Sergio Frau che ha avuto larga diffusione mediatica[senza fonte],


Questa voce o sezione di storia è ritenuta non neutrale.
Motivo: questo commento non è totalmente oggettivo e pecca di parzialità in quanto tali teorie sono state accolte e discusse in ambienti autorevoli e non trascurabili quali UNESCO e Accademia dei Lincei
________________________________________
Per contribuire, partecipa alla discussione. Non rimuovere questo avviso finché la disputa non è risolta.
, partendo dall'ipotesi che le mitiche Colonne di Ercole non corrispondano allo stretto di Gibilterra, ma al canale di Sicilia, al centro del mar Mediterraneo e che quindi la mitica Atlantide, situata secondo il racconto di Platone oltre questo punto, non sia altro che la Sardegna, si ipotizza che i Šardana corrispondano alle popolazioni che crearono la civiltà nuragica. Atlantide, sarebbe stata distrutta da grandi maremoti[senza fonte] (non esiste peraltro alcuna prova geologica che la Sardegna, e il Mediterraneo occidentale, siano stati devastati da questi maremoti), in conseguenza dei quali, approfittando della propria padronanza dell'arte della navigazione, le popolazioni sarde si sarebbero in parte spostate nelle terre più ricche del Mediterraneo orientale, invadendo l'antico Egitto. Tale teoria, a dire dell'autore, sarebbe suffragata dalla supposta somiglianza tra i bronzetti nuragici e raffigurazioni presenti in alcune tombe egizie dell'epoca dell'invasione. Alcuni Shardana sarebbero quindi emigrati anche nella penisola italica, dove avrebbero dato origine alla civiltà etrusca. Secondo Frau questo potrebbe essere provato dal ritrovamento di suppellettili sarde (come bottoni in bronzo e navicelle votive) nelle tombe di Populonia e dalla testimonianza di Strabone che attribuisce i primi re etruschi ai Sardi.
La civiltà nuragica ebbe un tracollo alla fine dell'età del bronzo, come riportato da tutti gli archeologhi in particolare da Giovanni Lilliu, il più famoso e esperto conoscitore della civiltà nuragica. Il motivo di questa crisi non è chiaro, ma si potrebbe ipotizzare sia stato causato da maremoti che hanno sconvolto l'isola e che hanno provocato allagamenti ovunque nelle zone pianeggianti (in particolare nel campidano e nelle zone costiere basse). Ciò si può dedurre dal fatto che tutti i nuraghi situati in queste zone sono parzialmente, se non completamente, sotterrati (o meglio erano sepolti nel fango): lo stesso nuraghe di Barumini, i cui scavi sono stati diretti proprio da Lilliu, era sepolto sotto ben 20 metri di terra. Altri nuraghi che si trovano in altre zone invece sono perfettamente intatti e non c'è segno di sotterramento. Se non per cause naturali, chi e per quale motivo potrebbe aver sotterrato i nuraghi? e come mai solo quelli situati in zone basse, e non anche gli altri?
Lo studioso Pierluigi Montalbano esclude l'ipotesi di cataclismi o maremoti, tra l'altro non suffragati da prove archeologiche, e propone una decadenza dovuta al sovrappopolamento e alla mancanza di nuove terre visto che la Sardegna, essendo un'isola, ha un territorio limitato. Lo stesso studioso ipotizza che intorno al X a.C. non si costruiscono più nuraghi e i principali sono trasformati in luoghi di culto. Le prove archeologiche dimostrano l'abbandono della funzione di residenza fortificata per il controllo del territorio suffragato dalla costruzione di torri basse circolari intorno alle preesistenti strutture. Queste nuove torri sono edificate sopra i crolli delle cornici terminali delle torri più antiche e la loro forma richiama a capanne circolari utilizzate per assemblee nelle quali il consiglio si disponeva seduto in circolo all'interno delle strutture.
Secondo Alberto Areddu, esiste la possibilità, come già riconosciuto da studiosi quali Bonfante e Schachermeyr, che i "popoli del mare" fossero degli Illiri, stabilitisi in epoca premicenea nell'isole dell'egeo,che si sarebbero aggiunti ai Dori greco-illiri per invadere il bacino del Mediterraneo. Gli elementi linguistici addotti dall'Areddu, che si sarebbero preservati nel sardo odierno, sono stati positivamente recensiti da un balcanologo di fama, quale Emanuele Banfi, dell'Università di Milano. In particolare i Sardi discenderebbero dalla tribù illirica dei Sardeates (dalla città di Sarda, oggi Shurdah in Albania)
I Shardana (sardi, nuragici o tirreni=costruttori di torri) erano un popolo molto evoluto sotto molti aspetti: - abili navigatori, costruttori di barche e navi di velocità e dimensioni impensabili per quell'epoca, e dotati di strumenti sconosciuti tuttora; ne sono testimonianza i bronzetti che li raffigurano, che riportano protomi di antilopi e animali sconosciuti in sardegna e nel mediterraneo: è probabile che essi si siano spinti fino alle coste del'africa centrale (capo verde ecc.) - architetti eccezionali, ne è testimonianza il fatto che i nuraghe (se ne contano più di 7.000 sparsi in tutta l'isola), risalenti al 1800-1500 a.c., siano ancora intatti (la maggior parte dei castelli medioevali è in rovina o non se ne trova traccia!) - ottimi fabbri e artigiani, come testimoniato dal ritrovamento di centinaia di migliaia di bronzetti e suppellettili; - socialmente, era una società articolata e formata da diverse classi sociali (esistevano i guerrieri, i commercianti, gli stregoni, gli arcieri, i marinai, le donne che filavano, i fabbri ecc.). A proposito è stato pubblicato (fra i tanti) un libro illustrato, di Angela Demontis: “Il popolo di bronzo”.
La teoria divulgata da Leonardo Melis nel suo libro Shardana i popoli del mare[senza fonte], non accolta neppure essa negli ambienti accademici, li fa provenire invece da Ur nel 2000 a.C. circa, dopo il decadimento dell'impero accadico.
Il nome della città storica di Sardi (Sardeis) ha fatto ipotizzare ad alcuni studiosi[senza fonte] uno stanziamento o una provenienza dei Shardana dalla Lidia, una regione dell'Asia Minore prossima alla Licia, collegata altrimenti con i Lukka.
Note
Lo studioso Pierluigi Montalbano identifica l'elemento Shardana=sardi all'interno dei popoli del mare in base ad alcune comparazioni del vestiario e dell'armamento dei guerrieri nei bassorilievi di Medinet Habu: molti bronzetti sardi e le statue di Monte Prama hanno identico abbigliamento e stesse spade triangolari, il copricapo cornuto e lo scudo rotondo. Inoltre a Nora, presso Cagliari, è stata ritrovata una stele datata fra il X e il IX a.C. che riporta una scritta in caratteri probabilmente fenici fra i quali si nota il toponimo SRDN. Che i Shardana siano da identificare con le popolazioni che produssero la civiltà nuragica lo sostengono anche Giovanni Ugas (sul sito SardiniaPoint e Gigi Sanna (Sardôa Grammata, S'Alvure Oristano 2004), secondo il quale tale identificazione sarebbe provata da iscrizioni che identifica come scritte in alfabeti di origine semitica (tavolette' in bronzo di Tzricotu di Cabras, sigillo in creta di Sant'Imbenia di Alghero, 'anello sigillo in bronzo di Pallosu di San Vero Milis, concio in arenaria della chiesa di San Pietro extra muros di Bosa, cosiddetto "brassard" di Is Loccis Santus di San Giovanni Suergiu e due massi basaltici della capanna di Perdu Pes di Paulilatino). Secondo lo studioso Adam Zertal dell'Università di Haifa[senza fonte] gli attuali Sardi, che hanno una distribuzione relativamente alta (25%) del cromosoma maschile aplogruppo G (Y-DNA), sono di origine anatolica e sarebbero dunque prodotto di parte della migrazione dall'Anatolia ricordata dagli egizi con il movimento dei Popoli del mare.
shardanaleo
00martedì 30 giugno 2009 09:04
Pur non sopportando ormai più il fastidioso attaccarsi di qualcuno che non fa che seguirmi nei vari forum scrivendo sempre le stesse cose (questo suo intervento è fotocopiato da un altro forum in cui gli ho appena risposto) RIMANGO per la cortesia e la gentilezza degli altri forumisti.
X KYA:
le due regine ebbero uno scambio epistolare frequente subito dopo la battaglia di qadesh. Ci fu una visita a Tebe della regina Ittita e del consorte. Scambi epeistolari e visite furono sempre più frequenti. lo stesso Ramessu (forse dietro consiglio di Nefertari) sposò una principessa Ittita.
Tieni comunque presente che il giornalista si riferisce all'OPERA che sarà raprresentata a LUXOR e poi all'Opera del cairo. L'OPera, prodotta da patty Pasquarella con la consulenza storica di Leonardo Melis, è riferita alla BATTAGLIA DI QDESH e AL TRATTATO DI PACE. Si tratta di Opera Musicale, con delle licenze (poche) e molte informazioni storiche.
le donne protagoniste saranno in effetti tre. La terza è la molgie del comandante della GUARDIA REALE: 520 shardana al comando del generale SISARA. L sposa di Sisara si chiamava in realtà TIRYA, poi è stato messo un nome di "convenienza" TUSHA. Come vedi, qualche licenza storica c'è...
le fonti naturlamente sono in gran parte EGIZIE (POEMA DI PENTAUR) e ITTITE (Tavolette di HATTUSA)... ma vi sono delle novità... assolute.
nella ultima missione in egitto di qualche settimana fa, ho avuto modo di accedere a siti che non sono aperti al pubblico da anni... questo grazie alla protezione e ospitalità squisita del governatore di luxor, generale Samir Farag. e... e... [SM=x822706]
kum salude [SM=x822709]
antonio crasto
00martedì 30 giugno 2009 10:33
Dalla pagina web: www.atamanhotel.com/hattusilis-a141.html

Letter from Egyptian King Ramses II to Hittite Queen Puduhepa

Boğazköy (Hattusa)
Hittie Empire, 13th century B.C.
Language:Akkadian
Baked clay. h:15.2 cm. w:9.7cm. th: 3.5 cm
Ankara. Museum of Anatolian Civilizations, 136-1-88

27 lines on front face, 4 on back. Tablet dark grey in colour, restored from two pieces. Although Queen Puduhepa, the wife of the Hittite King Hattusili III, played a very important role in diplomatic correspondence between the Egyptian and Hittite states, only a single letter is known written by Queen Naptera, wife of Ramses II. The contents of this letter are as follows:
The great Queen Naptera of the land of Egypt speaks thus: Speak to my sister Puduhepa, the Great Queen of the Hatti land. I, your sister, (also) be well!! May your country be well. Now, I have learned that you, my sister, have written to me asking after my health. You have written to me asking after my health. You have written to me because of the good friendship and brotherly relationship between your brother, the king of Egypt, The Great and the Storm God will bring about peace, and he will make the brotherly relationship between the Egptian king, the Great King, and his brother, the Hatti King, the Great King, last for ever... See, I have sent you a gift, in order to greet you, my sister... for your neck (a necklace) of pure gold, composed of 12 bands and weighing 88 shekels (8*88=704 gr.), coloured linen maklalu-material, for one royal dress for the king... A total of 12 linen garments.
WEIDNER 1917, 78; FRIEDRICH 1925, 23; Ün 1989, 3-6 (Kbo 129+Kbo XXIX 43)

In merito alla corrispondenza fra Ramesse II e i sovrani Hittiti, vedere anche il sito: nefertiti.iwebland.com/egyptian-hittite_correspondence.htm
antonio crasto
00martedì 30 giugno 2009 11:16
Re:
shardanaleo, 30/06/2009 9.04:

Pur non sopportando ormai più il fastidioso attaccarsi di qualcuno che non fa che seguirmi nei vari forum scrivendo sempre le stesse cose (questo suo intervento è fotocopiato da un altro forum in cui gli ho appena risposto) RIMANGO per la cortesia e la gentilezza degli altri forumisti.
....



In merito alla risposta di shardanaleo in altro forum rimando alla pagina:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8650156




-Kiya-
00martedì 30 giugno 2009 14:11
Che abbiate idee diametralmente opposte in proposito mi pare evidente e assodato. Tuttavia vorrei pregarvi di proseguire mantenendo un dialogo costruttivo e pacifico che conceda a chi, come me, manifesta interesse sull'argomento trattato, di potersi costruire un bagaglio informativo adeguato.
Mi appello al rispetto e alla correttezza verso chi legge, ma prima di tutto verso voi stessi e verso una tematica che indubbiamente sta a cuore ad entrambi.
Hotepibre
00martedì 30 giugno 2009 16:58
...posso, per cortesia chiedere (anche a mente del regolamento di recente attivato) che le pagine in lingua straniera siano tradotte (anche per riassunto), poichè non è previsto che tutti gli utenti siano conoscitori di questa o quella lingua?

Grazie
Biceleon
00mercoledì 1 luglio 2009 14:30
Confesso che l’argomento shardana non mi ha mai stimolato più di tanto per la scarsa letteratura accademica a disposizione, non me ne voglia shardanaleo.

Ultimamente ho avuto modo di leggere alcune cose interessanti dette dal prof. Giovanni Ugas, docente di Preistoria e Protostoria all’Università di Cagliari, a proposito degli scavi archeologici eseguiti a el-Ahwat in Israele insieme all’archeologo israeliano Adam Zertal, i risultati tenderebbero a confermare l’equazione Shardana=Sardi, almeno così pare.

Ho letto inoltre in un intervista a Giovanni Ugas che quest’anno dovrebbe essere pubblicato un suo libro sugli Shardana che sicuramente comprerò, nell’attesa dalla biblioteca ho reperito un altro libro di Ugas L' alba dei nuraghi giusto per farmi un idea sia sull’autore che sulle sue teorie.
antonio crasto
00mercoledì 1 luglio 2009 15:21
In merito alle ipotesi del Prof. Ugas, inserisco il link di un'intervista (prima parte) apparsa sul blog di Giovanni Pintore

gianfrancopintore.blogspot.com/2008/06/sardishardana-intervista-con-giova...

Il Prof. Ugas difende l'ipotesi Shardana = Sardi, ma lascia intendere che la maggior parte degli studiosi è ancora di parere contrario.
Egli non si ritiene assalito e offeso dagli studiosi che la pensano in modo differente e ritene che ci sia ancora molto da studiare.

PS
Stranamente l'ipotesi di Leonardo Melis, sembra trovare sostegno nelle teorie del suo grande nemico e denigratore, il Prof. Giovanni Ugas.
pizia.
00giovedì 2 luglio 2009 03:11
Antonio, la voce che hai riportato da Wikipedia (grazie!) è tua?
antonio crasto
00giovedì 2 luglio 2009 09:33
Io non scrivo su Wikipedia. Sono intervenuto una sola volta, su richiesta di Roberta, per correggere il nome di un faraone (mi sembra Thutmose II al posto di Thutmose I o il contrario).
Comunque, come ho detto in precedenza, credo che sia difficile che una voce di Wikipedia abbia un solo autore, in quanto è consentito intervenire e ampliare o correggere (giustificando la correzione).
Per l'esperienza fatta da semplice lettore, ritengo che in genere le voci di Wikipedia inglese siano più complete.
pizia.
00giovedì 2 luglio 2009 23:19
Grazie ancora Antonio.
Di solito le voci sono per gran parte di un solo autore, e chissà perché, ho ricevuto l'impressione che la parte riportata fosse tua, ma mi sono sbagliata.
Hotepibre
00martedì 28 luglio 2009 09:37
Re:
pizia., 02/07/2009 23.19:

Grazie ancora Antonio.
Di solito le voci sono per gran parte di un solo autore....



Una delle pecche di WP sta proprio nel fatto che è completamente "aperta".

Se è pur vero, perciò, che c'è sempre un "autore" iniziale, è altrettanto vero che poi chiunque può aggiungere e correggere (ma talvolta anche scrivere scempiaggini). Purtroppo, e questa è un'altra pecca, non esiste un "comitato di controllo" che valuti la rispondenza o meno della voce proposta ed una delle regole (che non so quanto sia giusta) è che è importante la "verificabiolità" di una voce, piuttosto che la sua "verità" (insomma, un po' come dire che se hai copiato bene sei più bravo di quello che ha scritto un trattato perchè maestro di una certa materia).

Ho scritto parecchie voci di WP e le ho viste, talvolta, stravolte da presunti esperti che hanno scritto bestialità oggettivamente immani; talvolta ho corretto le correzioni (sono un pessimo giocatore di poker, e se punto -in questo caso se scrivo- è perchè sono sicuro al 200% di vincere), altre ho lasciato correre, ma fa parte del "gioco" WP.


(DedaloNur)
00martedì 25 agosto 2009 10:14
Re:
antonio crasto, 01/07/2009 15.21:

In merito alle ipotesi del Prof. Ugas, inserisco il link di un'intervista (prima parte) apparsa sul blog di Giovanni Pintore

gianfrancopintore.blogspot.com/2008/06/sardishardana-intervista-con-giova...

Il Prof. Ugas difende l'ipotesi Shardana = Sardi, ma lascia intendere che la maggior parte degli studiosi è ancora di parere contrario.
Egli non si ritiene assalito e offeso dagli studiosi che la pensano in modo differente e ritene che ci sia ancora molto da studiare.

PS
Stranamente l'ipotesi di Leonardo Melis, sembra trovare sostegno nelle teorie del suo grande nemico e denigratore, il Prof. Giovanni Ugas.



Sul fatto che la maggior parte degli studiosi sia di parere contrario, andrebbe puntualizzato che, malgrado siano ostili alla identificazione Shardana-Nuragici, in genere non rinunciano all'idea che gli Shardana siano giunti in Sardegna nel 900 a.C.

in altre parole il vero problema non consiste più nel chiarire se gli Shardana ebbero qualcosa a che fare con la Sardegna. Perchè tutti affermano che prima o poi vi arrivarono, ma semmai se gli Shardana siano i Nuragici o non lo fossero.

vorrei segnalare che la maggior parte degli autori ostili ha una formazione orientalistica ed è praticamente a digiuno di archeologia Nuragica. Al contrario di Ugas. Dico questo perchè quando si brandisce la Clava del Consensus dottrinale, bisogna considerare quanto siano poco conosciute le problematiche dell'archeologia sarda nel resto del mondo. e valutare se uno studioso che si esprime sull'identità shardana nuragici pesi la questione su entrambi i piatti della bilancia, sia su quello delle civiltà orientali che su quello dell'unica, per quel tempo, civiltà Occidentale.

è evidente quanto possa essere falsata la prospettiva di uno studioso che inquadra il problema Shardana nuragici, solo nella prospettiva orientale.

sui bronzetti s'innesta una dele problematiche dell'archeologia sarda. Secondo Antonio Crasto i bronzetti non sarebbero "nuragici" pur essendo stati reperiti dentro i nuraghi o in santuari nuragici. Ne altro riscontro essi hanno nel resto del mediterraneo. Quindi qui Antonio crastoè in netta minoranza essendo tali bronzetti definiti, Nuragici da tutta l'archeologia Ufficiale.

dunque se i bronzetti sono Nuragici, ed i bronzetti (come ammette pure Antonio crasto) sono gli Shardana, quale conclusione se ne dovrebbe trarre?


gizidda
00giovedì 15 luglio 2010 17:06
Il lavoro di leonardo melis riguardo gli shardana e il loro rapporto con la sardegna è notevole, é responsabile della divulgazione di tanti tanti documenti relativi. Fa però a mio avviso un errore madornale: estende un pò troppo il loro 'dominio'.
Intanto non si può parlare di shardana prima del XII secolo a.C., dunque non sono loro i 'sardi'. Il nome sardianoi deriva dal nome della città di sardis, che fu fondata e chiamata così intorno al 1200 a.C. e la sardegna prese questo nome ancora dopo, forse dopo il 1000 a.C. , chiamandosi Sardò.
Prima del XII secolo a.C. si può parlare solo di tursceni o tirrenidi, e furono i primi abitanti della lidia a presentarsi in sardegna circa 250 anni prima degli shardana. Ergo gli shardana non potevano essere sardi che parteciparono nei fatti egiziani... se i fatti egiziani di cui si parla risalgono al XIII secolo, dubito che potessero essere shardana (Sardis non era ancora capitale e non aveva una armata) e sicuramente non venivano dalla sardegna.

Ma questo é un errore perdonabile, perchè pur partendo dal 1000 a.C., il mondo sardo-shardana é davvero avvincente e Leonardo (pur assegnando a questo popolo 250 anni 'abusivi') l' ha spolpato fino all' osso in maniera impecabile a mio avviso.

gizidda
00giovedì 15 luglio 2010 17:10
Re: Re:
(DedaloNur), 8/25/2009 10:14 AM:




in altre parole il vero problema non consiste più nel chiarire se gli Shardana ebbero qualcosa a che fare con la Sardegna. Perchè tutti affermano che prima o poi vi arrivarono, ma semmai se gli Shardana siano i Nuragici o non lo fossero.

vorrei segnalare che la maggior parte degli autori ostili ha una formazione orientalistica ed è praticamente a digiuno di archeologia Nuragica. Al contrario di Ugas.





No beh aspetta, come già detto i primi nuraghi risalgono al XVIII secolo a.C. se Ugas sostiene che gli shardana e i nuragici siano lo stesso popolo é lui a essere a digiuno di archeologia nuragica.
shardanaleo
00mercoledì 15 settembre 2010 10:18
Mi scuso per la mia prolungata assenza, ma gli impegni di presentazione della mia ultima fatica "Shardana Jenesi degli Urim" mi ha tenuto occupato a lungo.
ALLORA, per GI.Zidda:
- I SHARDANA sono già in Sardinia prima della Grande invasione del 1200. Ramesse infatti li chiama SHARDANA.N.PI.YAM (SHARDANA DEL AMRE) e aggiunge che sono I SIGNORI DELLE ISOLE e vengono dal Gran Cerchio d'acqua.. dall'OCCIDENTE.
- Questo sarebbe già sufficiente per SCARTARE la provenienza da SARDI. Oltretutto è ormai accertato archeologicamente che SARDI fu FONDATA nel 1050 a.C. probabile proprio dai PdM anzi dai SHARDANA (i Lidy sono GOVERNATI DAGLI ERACLIDI).
- Dire che "Non si può parlare di SHARDANA prima del XII sec. è ERRORE madornale e mancanza di conscenza della storia dei PdM. I Shardana sono già menzionati nel periodo di AMENOPHE III e Tothmose I (1520 a.C)... questi si batte contro il MITANNI dove figurano soldati shardana.
- RaMesse III nel racconto della battaglia del DELTA menziona i shardana che arrivano dal mare occidentale... siamo nel 1180... sono NATI DAL NULLA?
un saluto...
Leo [SM=x822721]
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