E se l'animale che rappresenta Seth fosse....

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
-Kiya-
00mercoledì 18 ottobre 2006 00:58
.... la giraffa?! [SM=x822737]






del resto la prerogativa di divorare grossi quantitativi di foglie di acacie (fino a 30 kg al giorno) non doveva essere ben vista dagli antichi egizi...
inoltre possono essere animali particolarmente pericolosi, per via dei loro zoccoli, con i quali possono anche avere la meglio su un leone.

Il loro Habitat più consono è la Savana a sud del deserto del Sahara...

E sebbene si sappia che fossero a conoscenza della loro esistenza, le giraffe raramente vennero rappresentate nelle raffigurazioni egizie. So che fu riprodotta nel Tempio di Deir el-Bahari, nelle immagini che si riferivano a Punt, e forse anche sul Papiro di Artemidoro, ed è anche stata raffigurata nella tomba di Rekhmira, Visir Tebano vissuto nel 1460 a.C. opportunamente legata e trattenuta da due schiavi (probabilmente gli fu donata). Queto in effetti potrebbe screditare la possibilità in oggetto.... ma non trovate che sia somigliante?


p.s. ok.... ok..... cambio spacciatore! [SM=x822723]
Hatshepsut76
00mercoledì 18 ottobre 2006 09:15

Scritto da: -Kiya- 18/10/2006 0.58
.... la giraffa?! [SM=x822737]

ok.... ok..... cambio spacciatore! [SM=x822723]



Non serve che cambi spacciatore...

Ho osservato attentamente le immagini che mi hai consigliato di vedere, più quelle che hai inserito in questa discussione; e, dopo un attento confronto, non mi sento di escludere che l'animale di Seth possa essere proprio una giraffa...

Ah, dimenticavo: a casa non ho un allevamento di giraffe... [SM=x822710]

[SM=x822748]
nofret
00mercoledì 18 ottobre 2006 11:43
[SM=x822725] Rekhmira è stato visir di Thutmosi III. Giusto? E la sua tomba sembra essere una delle più belle e delle più significative di quel periodo. Tomba ricca di scene brulicanti di vita e attività quotidiane, con lunghe iscrizioni che forniscono preziose informazioni sull'insediamento e le incombenze di un visir...
pizia.
00mercoledì 18 ottobre 2006 20:49
Potrebbe essere un'idea, in effetti si assomigliano.
Seth è una divinità molto antica, sicuramente un retaggio predinastico, se non precedente.
Quindi sarebbe possibile che, durante il periodo in cui il Sahara era una pianura fertile e anche un po' imboschita, ci fossero giraffe che scorazzavano per tutto il nord Africa, quindi anche nel delta e presso l'antica città di Nubet, luoghi dove si è ipotizzato provenga il culto di Seth.
E' quindi possiamo anche immaginare che una famiglia capo tribù avesse proprio la giraffa come animale totem e lo ponesse dunque al di sopra degli altri nella venerazione.
Col tempo e con le mutazioni climatiche che portarono il Sahara a divenire una distesa di sabbia infuocata, l'habitat della giraffa si spostò più a sud e scomparve dalla Valle del Nilo e dal Delta.
Il dio Seth restò il patrono della sua città, ma si perse la memoria dell'animale sacro, così restò nella tradizione religiosa ed artistica correlata, come un modello ricopiato da sè stesso.

Mi sembra ragionevole, molto più che il cane o il cinghiale o un animale di fantasia formato da più parti di altri come una chimera.
pizia.
00mercoledì 18 ottobre 2006 23:58
E a proposito di chimere, ci sono rappresentazioni di animali di fantasia su alcune tavolette per il trucco del predinastico o protodinastico, in cui si vedono animali molto simili ai grandi felini, ma con colli molto lunghi, che girano e si annodano anche. Una di queste è la famosa tavoletta di Narmer.
Non potrebbe essere anche questa una reminiscenza dovuta al lontano ricordo di animali dal collo lungo, dei quale sono stati però dimenticati i particolari e dunque nella rappresentazione vengono disegnati come felini quando invece erano ungulati.
No, non mi convince.
E' quasi più credibile l'ipotesi che tali animali siano davvero felini, raffigurati così da artisti piuttosto maturi, che si prendevano già delle "licenze poetiche", alla ricerca di una certa armonia estetica nel disegno, che in questo caso è godibile durante l'uso e non tombale.
-Kiya-
00giovedì 19 ottobre 2006 02:09
e pare che non siamo gli unici a valutare tale ipotesi, anche se qui è indicato appunto come se "assommasse le caratteristiche di vari animali":

SETH
“Il rosso” è fratello di Osiride e di Iside; nel mito è l'antagonista malvagio di Osiride, che ucciderà tagliandone il corpo a pezzi. Un epico scontro lo opporrà a Horo, il figlio di Osiride e di Iside: Seth gli strapperà un occhio e in risposta a ciò Horo lo evirerà. Alla fine il consesso degli dèi decreterà la vittoria di Horo. Seth era raffigurato col muso affilato e aquilino, le alte orecchie diritte e smussate. L'animale in cui si manifestava non è stato identificato e probabilmente il dio assommava fantasticamente le caratteristiche di parecchie specie: asino, cane, maiale, formichiere, giraffa, okapi. Dio del deserto, dei metalli, della tempesta, delle terre straniere, incarnava originariamente le forze violente della natura ma, nonostante queste sue connotazioni negative e in virtù della sua forza, rimase sempre il difensore della barca solare del dio Ra contro gli agguati del serpente Apopi. Fu il dio degli Hyksos e ritornò in auge sotto i faraoni della XIX e della XX dinastia, tanto che il suo nome compare in quello di Sethi. I Greci lo identificarono in Tifone, mostro alato dalle cento teste di serpente che lanciava fiamme dagli occhi.


(fonte: digilander.libero.it/Ledinastieegiziane/SETH.HTM)
-Kiya-
00giovedì 19 ottobre 2006 02:55
Re:

Scritto da: nofret 18/10/2006 11.43
[SM=x822725] Rekhmira è stato visir di Thutmosi III. Giusto? E la sua tomba sembra essere una delle più belle e delle più significative di quel periodo. Tomba ricca di scene brulicanti di vita e attività quotidiane, con lunghe iscrizioni che forniscono preziose informazioni sull'insediamento e le incombenze di un visir...



sì, e anche sotto Amenhotep II.
La sua tomba (TT100) è preziosa per via delle informazioni che da sulla figura del Visir e non solo.
-Kiya-
00giovedì 19 ottobre 2006 02:59
Re:

Scritto da: pizia. 18/10/2006 23.58
E a proposito di chimere, ci sono rappresentazioni di animali di fantasia su alcune tavolette per il trucco del predinastico o protodinastico, in cui si vedono animali molto simili ai grandi felini, ma con colli molto lunghi, che girano e si annodano anche. Una di queste è la famosa tavoletta di Narmer.
Non potrebbe essere anche questa una reminiscenza dovuta al lontano ricordo di animali dal collo lungo, dei quale sono stati però dimenticati i particolari e dunque nella rappresentazione vengono disegnati come felini quando invece erano ungulati.
No, non mi convince.
E' quasi più credibile l'ipotesi che tali animali siano davvero felini, raffigurati così da artisti piuttosto maturi, che si prendevano già delle "licenze poetiche", alla ricerca di una certa armonia estetica nel disegno, che in questo caso è godibile durante l'uso e non tombale.



Le immagini di cui arli in effetti sono bellissime. Se quello adottato dall'artista è un espediente per creare l'incavo per il belletto.... beh... che dire? tanto di cappello per aver saputo unire alla perfezione estetica e celebrazione!
Hatshepsut76
00giovedì 19 ottobre 2006 09:13
"Seth è anche detto l'Ombita dalla città di Ombos sede originaria del suo culto.
Viene, di norma, raffigurato come un uomo con testa di animale, talvolta identificato con lo sciacallo, più generalmente indicato semplicemente come "animale di Seth", nelle raffigurazioni più antiche è invece raffigurato come animale."

[fonte: Wikipedia]

Anche se, l'ipotesii dello sciacallo mi convince poco...

[Modificato da Hatshepsut76 19/10/2006 9.13]

-Kiya-
00venerdì 20 ottobre 2006 02:32
Re:

Scritto da: Hatshepsut76 19/10/2006 9.13
"Seth è anche detto l'Ombita dalla città di Ombos sede originaria del suo culto.
Viene, di norma, raffigurato come un uomo con testa di animale, talvolta identificato con lo sciacallo, più generalmente indicato semplicemente come "animale di Seth", nelle raffigurazioni più antiche è invece raffigurato come animale."

[fonte: Wikipedia]

Anche se, l'ipotesii dello sciacallo mi convince poco...

[Modificato da Hatshepsut76 19/10/2006 9.13]




sì, la faccia da sciacallo non l'ha proprio..... ma da giraffa sì! [SM=x822714]
Hatshepsut76
00domenica 22 ottobre 2006 13:10
A proposito di giraffa...

posto questo articolo, di cui ho trovato il link su Glyph:


Le giraffe nell’antico Egitto
di Dirk Huyge



Quale animale ha più grazia della giraffa dalle lunghe gambe? Sicuramente l’eleganza di questa creatura maestosa dev’essere apparsa agli Egizi come appare a noi adesso. È risaputo che i primi abitanti dell’Egitto fossero ben informati di questo animale, tra i più alti viventi. Molte prove, sia pitture che ossa ritrovate, lo attestano. In un primo tempo, la giraffa era senz’altro parte integrante del mondo animale indigeno dell’Egitto. Assieme ad altri elementi della vasta fauna etiope, per esempio elefanti, rinoceronti e vari tipi di antilope, le giraffe popolavano la Valle del Nilo e le sue fasce desertiche. Le condizioni ambientali molto umide e molto lussureggianti, simili alla vegetazione della savana nel periodo Predinastico possono anche aver permesso la formazione di considerevoli branchi di questo animale. Non si sa con certezza quando la giraffa sia scomparsa dall’ambiente ecologico egizio. Molto probabilmente è successo agli inizi del periodo Dinastico o, al più tardi, nel corso del primo Antico Regno. La crescente aridità, assieme alla competizione da greggi di armenti da pascolo ed altri animali domestici, per il cibo, così come per altri fattori minacciosi, devono aver costretto l’animale a spingersi verso le terre più a sud.
Le rappresentazioni di giraffa sono ricorrenti nella ceramica a linee incrociate bianche del Naqada I o periodo Amartiano (3900-3650 BC). Dello stesso periodo si conoscono anche tavolozze di forma ovale per cosmetici con incise giraffe, e molti pettini dai denti lunghi in avorio coronati da una o più silhouette scolpite di questo animale. Durante il Naqada II, o Periodo Gerzeano (3650-3300), le giraffe sembrano essere state il soggetto meno popolare. La deliziosa giraffa, di recente scoperta, incisa in un piccolo vaso dal cimitero ad HK43, è una delle pochissime rappresentazioni che possono essere datate a quel periodo. È solo durante il Naqada III, o periodo Predinastico finale, che si trovano di nuovo numerose rappresentazioni. Chiaramente la giraffa è uno dei più grandi animali capitati in una vasta varietà di oggetti d’élite, per esempio manici d’avorio per coltelli, manici per mazze e tavolozze cerimoniali in ardesia.
Molto più comune che sugli oggetti archeologici mobili sono le giraffe nell’arte parietale predinastica. Parecchie centinaia di giraffe sono state scolpite sulle facce della roccia e sui macigni della Valle del Nilo , e deserti circostanti. Per esempio, un magnifico esempio di vita, forse del tardo o finale periodo Predinastico, è stato scoperto in un sito di arte rocciosa (HK61) a Hierakonpolis.
Nell’antico Regno e nell’arte tarda le giraffe sono rappresentate occasionalmente, ma diventano comuni nel Nuovo Regno. In quasi tutti i casi, questi animali fanno parte di scene di tributo, in cui rarità esotiche venivano presentate ai governanti dalle genti vassalle africane.
Tra i migliori esempi figurano la splendida giraffa all’interno della cappella della tomba tebana del visir Rekhmire (XVIII Dinastia) e quella nel tempio intagliato nella roccia di Ramses II, a Beit el Wali, nell’Alta Nubia. Sulle basi del suo modello in pelle a forma di stella, il precedente è, forse, una giraffa Masal, una sottospecie meridionale, la cui presenza è limitata a Kenia meridionale, Tanzania, Mozambico, Malati e Zambia.
In contrasto con la vastità di prove pittoriche campeggia la scarsità di resti di osso ritrovati nei siti archeologici. Ossa di giraffa sono stati ritrovati in molti luoghi del primo Neolitico nella parte ovest del deserto in Egitto, ma sono molto rare nella stessa Valle del Nilo. Il possibile verificarsi di resti di giraffa in un insediamento del primo Predinastico a Hyerakonpolis dev’essere ancora confermato. A parte questo, alcune vertebre di giraffa sono state ritrovate in una necropoli del tardo Antico Regno sull’isola di Elefantina, nell’estremo sud dell’Egitto. Evidentemente la caccia di questi mammiferi dal collo lungo non rappresentava la maggior preoccupazione per gli Egiziani. Dev’essere ricordata anche un’altra importante scoperta: quella di un frammento di teschio di un maschio di giraffa in una residenza del Nuovo Regno a Qantir (Piramesse), nella parte più ad est della Valle del Nilo. Più verosimilmente questo animale è stato importato dal sud, e costituiva parte del serraglio reale Ramesside o di una riserva di caccia. In alternativa, il frammento di teschio potrebbe essere stato un trofeo di caccia esotica, importato come tale (forse ancora attaccato alla pelle), e posto in vista sulle mura del palazzo. In effetti le pelli ed i capelli della coda venivano utilizzati per realizzare coperture per materiale manifatturiero o parrucche ornamentali.

(l’articolo è apparso su Nekhen News, n°10, 1998)

[Modificato da Hatshepsut76 22/10/2006 13.11]

-Kiya-
00martedì 7 novembre 2006 22:52
Re:

Scritto da: Hatshepsut76 19/10/2006 9.13
"Seth è anche detto l'Ombita dalla città di Ombos sede originaria del suo culto."

[fonte: Wikipedia]




Molto è stato scritto sulla possibile identificazione dell'animale relativo al dio egizio Seth. Una messa a punto della questione è stata fatta da Swords (1985).
In origine Seth era una divinità locale di Ombos nell'Alto Egitto ed era zoomorfo: ivi era adorato come dio benefico molto prima dello sviluppo della religione Osiriaca con la conseguente acquisizione di Seth del suo ruolo demoniaco.
Una prima rappresentazione dell'animale si trova sulla testa di mazza del re Scorpione (Epoca Predinastica), che contiene già le quattro maggiori caratteristiche visibili: quadrupedalità da canide, coda girata all'insù, lungo muso incurvato, orecchi dritti e squadrati. Una bella raffigurazione si trova anche nella tomba n. 15 di Baqit III a Beni Hasan risalente al Medio Regno, dove l'animale è chiamato sa. L'immagine è stata poi trasformata in epoche successive, ad esempio in quella di Amon, senza le orecchie e con le corna di ariete.
Esistono tre possibilità:

a) un animale reale cacciato fino all'estinzione dagli stessi Egizi;
b) creatura favolosa;
c) un problema insolubile.

Escludendo la terza, occorre osservare che quasi tutte le altre divinità teriomorfe egizie contemporanee sono associate ad animali reali. Come sostiene Budge: "dobbiamo ritenere che l'animale simbolo di Seth fosse uno di quelli che vagavano di notte in cerca di preda nel deserto e nei luoghi deserti di villaggi e città e che la sua predisposizione era di ostilità nei riguardi dell'uomo, in genere malvagio, e che a causa della sua cattiva reputazione fu cacciato e ucciso con tale accanimento da estinguersi in tempi relativamente precosi". Altre qualità setiane sono la forza, l'aggressività e crudeltà, le attitudini da predatore notturno, caratteristiche di carnivoro, mangiatore di carogne, segugio, di colore rossastro e spesso col muso nero.
Swords focalizza llora quattro ipotesi:
1) una sintesi mitologica di qualità poco attraenti e repulsive di animali del deserto (oritteropo, licaone, iena). Però gli animali delle altre divinità sono reali, e le sue caratteristiche sono delineate fin dall'inizio; quindi un sincretismo appare assai poco probabile;
2) una iena o uno ienide con strane qualità (una proto-iena come Euryboas sarebbe un eccellente candidato, ma ha il muso più corto);
3) un incrocio difettoso di allevamento; è abbastanza inverosimile; per quale ragione infatti avrebbe dovuto essere mantenuto in vita?
4) un predecessore del levriere da caccia; è l'ipotesi più suggestiva; l'immagine di Seth e quella degli antichi levrieri sono identiche nella struttura basale del corpo. Fra l'altro, secondo quanto riferisce Swords, ci sono moderne segnalazioni di animali ignoti simili talvolta a quello di Seth nell'Africa centro-orientale e nel deserto a occidente del Nilo. Lo stesso autore, in base ai luoghi di culto tradizionali di Seth arriva a suggerire una possibile antica distribuzione zoogeografica.

(Riferimento: Cristiano Daglio - Bestie o Dèi? L'animale nel simbolismo religioso - Ananke)
pizia.
00mercoledì 8 novembre 2006 00:53
Nessuno pensa al cinghiale? [SM=x822710]
Messalinaxxx
00mercoledì 8 novembre 2006 15:29
Re:

Scritto da: pizia. 08/11/2006 0.53
Nessuno pensa al cinghiale? [SM=x822710]



troppo grasso...

[SM=x822710]
-Kiya-
00mercoledì 8 novembre 2006 15:50
Re:

Scritto da: pizia. 08/11/2006 0.53
Nessuno pensa al cinghiale? [SM=x822710]




cosa te lo riporta alla mente? [SM=x822741]
Maat Ka Ra
00mercoledì 8 novembre 2006 18:41
io continuo a pensare che si tratti semplicemente di unanomale fantastico (nel senso "di fantasia"). Ho notato che le immagini di divinità e mostri (beh, quelli per definizione) che sono collegati al "male" sono sempre inventati di sana pianta, anche se tutto sommato Seth non è completamente negativo....
Non ce lo vedo in natura un essere con le orecchie quadrate e per me quelle restano orecchie...magari mi sbaglio, ma questa è la mia sensazione...forse piuttosto potrebbe essere un insieme di carateristiche di diversi animali.....stessa cosa penso per quel che riguarda lo scettro "was"... [SM=x822718]
pizia.
00mercoledì 8 novembre 2006 23:26
Re: Re:

Scritto da: -Kiya- 08/11/2006 15.50

cosa te lo riporta alla mente? [SM=x822741]


Ma nulla nella forma, ho pensato solo a degli altri animali che potrebbero essere stati relegati in altre zone climatiche dalla desertificazioni...
Ha ragione Messa, troppo grasso, però potrebbe essere Anmut, quel mostro che si mangia i cuori troppo pesanti... [SM=x822741]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:56.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com