Come gli antichi Egizi spostavano massi enormi.... 4500 anni fa!

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-Kiya-
00martedì 30 ottobre 2018 17:34
La missione congiunta IFAO e Università di Liverpool diretta dal Dr. Yannis Gourdon e dal Dr. Roland Enmarch ha scoperto il modo in cui gli antichi egizi usavano spostare i blocchi di pietra dalle cave di alabastro di Hatnub (a est di Amarna, Minia) durante il regno di Re Khufu (Cheope).

Il Dr. Mostafa Waziry ha dichiarato: "La missione ha iniziato a lavorare in Hatnub dal 2012 per produrre una registrazione epigrafica, fotografica e topografica completa delle iscrizioni che hanno resistito al tempo, giungendo fino a noi".
Come risultato degli studi e dell'esame storico delle iscrizioni e stele di Hatnub, il dottor Yannis Gourdon ha dichiarato: "La missione ha scoperto con successo un sistema unico per estrarre e trasferire i blocchi di pietra dal fondo della cava dopo aver rimosso i detriti usati per coprirlo, che può essere datato al Regno del re Khufu della IV dinastia. Il sistema di movimentazione è costituito dalla rampa centrale circondata da due serie di scale che contengono i fori dei pali che aiutavano a sollevare il blocco di pietra di alabastro attraverso una rampa, di almeno il 20%. Ci sono almeno 100 iscrizioni scoperte che commemorano le spedizioni dei faraoni nelle cave di alabastro di Hatnub, dall'Antico Regno al Nuovo Regno".

Il Dr. Waziry ha sottolineato l'importante scoperta, poichè: "Per la prima volta ci troviamo al cospetto di un sistema per spostare e trasferire blocchi dalle cave e che suggerisce come gli antichi egizi sollevavano i blocchi dal peso di varie tonnellate dalle rampe grossolane durante l'era della costruzione del Grande Piramide. Ciò cambia la nostra comprensione di come sono state costruite le piramidi."

Il Dott. Roland Enmarch ha poi aggiunto: "Il team di restauro sta lavorando alla conservazione delle iscrizioni e al rilevamento epigrafico delle strutture residenziali intorno alle cave. Il team ha portato alla luce 4 stele di pietra. Una delle stele mostra un disegno di una persona in piedi e le altre tre hanno iscrizioni ieratiche poco chiare a causa del cattivo stato di conservazione e necessitano di restauro e conservazione".

- Foto 1: veduta aerea del sito
- Foto 2: la rampa utilizzata per la movimentazione dei blocchi
- Foto 3: particolare di iscrizione Ieratica (visualizzata a contrasto) rinvenuta su una delle Stele trovate


Per approfondire:
IFAO - Les inscriptions rupestres de Hatnoub



[Fonte: luxortimesmagazine.blogspot.com]


[SM=g1619697]
nectanebo
00martedì 30 ottobre 2018 20:58
Qualche notiziola in più:

Scoperte nel 1891 da P. Newberry e H. Carter, le cave di travertino (alabastro egiziano) di Hatnoub, si trovano a circa 18 km a sud est di Tell el-Amarna. Ha attirato subito l'attenzione degli egittologi a causa della presenza di una cinquantina di iscrizioni rupestri risalenti al Vecchio e al Medio Regno. Queste iscrizioni, che includono diverse autobiografie, forniscono molte informazioni sugli individui che hanno partecipato allo sfruttamento di queste cave. Tra il 1891 e il 1928, queste iscrizioni furono oggetto di pubblicazioni e di uno studio condotto da R. Anthes (1928). Inoltre, numerose pubblicazioni successive, hanno rivelato l'esistenza di nuove iscrizioni e una trentina di stele scoperte in situ. In aggiunta a queste pubblicazioni, un progetto si propone di esplorare sistematicamente le cave di Hatnoub per la mappatura e un inventario completo delle iscrizioni rupestri e stele. Ciò includerà il controllo della lettura di quelli pubblicati all'inizio del secolo scorso e, se necessario, l'aggiunta di nuovi testi. I risultati di questo elenco porteranno alla pubblicazione di un volume dedicato alle iscrizioni di Hatnoub.
Il progetto di indagine epigrafica è urgente, tanto che Ian Shaw, che ha scavato a Hatnoub tra il 1985 e il 1994, ha attirato l'attenzione della comunità Egittotologica sui pericoli presentati dalla recente riapertura delle cave di travertino per l'eventuale conservazione di queste antiche iscrizioni.

Una mini ricerca non mi ha permesso di trovare:


...i fori dei pali che aiutavano a sollevare il blocco di pietra di alabastro attraverso una rampa, di almeno il 20%.



La rampa è ben visibile dalla foto, ma questo non dimostra le modalità di scorrimento su tale rampa.

Sono sempre un po' sulle mie quando si certifica qualcosa ma non lo si evidenzia. Quasi certamente sono io a non aver cercato più a fondo.

Kiya il link non si collega, lo ripropongo di nuovo:

luxortimesmagazine.blogspot.com/2018/10/discovered-how-ancient-egyptians-mo...

...Nec


-Kiya-
00martedì 30 ottobre 2018 21:19
Grazie Nec, prezioso come sempre [SM=x822712]
Hotepibre
00martedì 30 ottobre 2018 21:55
Alla buon'ora...ciao K. "fusse che te fusse la vorta bbona" (come diceva il grande Nino Manfredi) e resti con noi (attivamente) per qualche giorno in più?
Bentornata, per l'ennesima volta BENTORNATA

Quanto alla scoperta, diciamo che la descrizione è alquanto sibillina...quasi come i "legni corti" di Erodoto.
Quando si parla di 20%, ad esempio, si sta parlando di una pendenza? Corrisponde a quasi 12° ovvero si sale di 12 cm per metro...mi sembra bella ripida
-Kiya-
00mercoledì 31 ottobre 2018 08:38
Ciao Hotep, grazie [SM=g1621243]
Anche io ho interpretato quel 20% come indicatore della pendenza della rampa. Altro significato non saprei dargli.
Certo è che le dichiarazioni sono alquanto criptiche, come accade spesso quando si tende a voler catturare l'attenzione su una scoperta, che potrebbe rivelarsi meno eclatante di quanto la si voglia intendere
nectanebo
00mercoledì 31 ottobre 2018 11:59
Qualche considerazione:
I tipi di alabastro hanno proprietà simili. Di solito sono pietre leggermente colorate, traslucide e morbide. Sono stati usati nel corso della storia principalmente per intagliare manufatti decorativi.
Un tipo di calcite è anche denominato " onice-marmo ", " alabastro egiziano " e " alabastro orientale " ed è geologicamente descritto come un travertino a fascia compatta o "un calcare stalagmitico contrassegnato da motivi di strisce vorticose di crema e marrone
” .
Da wikipedia

Detto questo, si può affermare che in questa cava non si estraeva materiale da costruzione, ma materiale da decorazione o per manufatti di uso quotidiano o decorativo.
Questo porta a alla conclusione che le dimensioni di ciò che veniva estratto certamente non erano enormi, perciò molto più semplici (per modo di dire) da spostare

Una bella carrellata di immagini qui:

www.meretsegerbooks.com/gallery/284/hatnub/

...Nec.
-Kiya-
00mercoledì 31 ottobre 2018 14:24
Considerazione dalle basi solide, senza alcun dubbio. Tuttavia, se effettivamente così fosse, a quale scopo le rampe?
L'alabastro bianco di Hatnub veniva anche impiegato nella statuaria, e questo giustificherebbe la necessità di rampe per facilitare il trasporto di blocchi idonei allo scopo.

Se ricordate la statua di Amenhotep III con Sobekh, conservata al Museo di Luqsor, essa ha origine proprio dall'alabastro di Hatnub, ma è ben più tarda rispetto all'epoca delle Piramidi....

Ciò che mi chiedo io è dunque: le rampe sono effettivamente databili all'epoca dell'Antico Regno o potrebbero essere state costruite in periodo successivo?
nectanebo
00lunedì 5 novembre 2018 12:55
Ciao a tutti.


Ciò che mi chiedo io è dunque: le rampe sono effettivamente databili all'epoca dell'Antico Regno o potrebbero essere state costruite in periodo successivo?



Questa domanda non ha per ora risposta. I vari articoli trovati in rete sono pressochè identici e non presentano ipotesi.
In questo link la risoluzione è un po' più alta e si vedono bene gli scalini, non altrettanto i fori.-

www.leprogres.fr/rhone-69-edition-lyon-metropole/2018/11/04/un-lyonnais-pense-avoir-decouvert-le-secret-de-la-construction-des-p...

Per chi comprende il parlato Francese, può ascoltare la conferenza di
Yannis Gourdon, ancien membre scientifique de l’Ifao, co-directeur de la mission d’Hatnoub.

www.youtube.com/watch?v=LT8z5yvx0hc&feature=player_embedded

...Nec.
-Kiya-
00lunedì 5 novembre 2018 18:31
Cliccando sulla foto centrale, si accede a un documento che riporta in sunto la notizia, così come presentata dal Dott. Gourdon.
Il testo è in francese e offre qualche spunto in più.

Ciò che conta, tuttavia, è fare un po' di chiarezza, preso atto che nel web sta spopolando la notizia che 'abbiamo scoperto come hanno fatto gli Egizi a costruire le Piramidi'. Ebbene.... no. Non è così.

Non è così, prima di tutto perchè l'alabastro di Hatnub non ha trovato impiego nella costruzione delle Piramidi. Se ne ravvisa la presenza in alcuni templi e statue trovati nella Necropoli di Giza, ma è bene ricordare che le Piramidi furono costruite con calcare e marmo.
E' quindi possibile ipotizzare che rampe simili a quella che sta tornando alla luce ad Hatnub possano essere state costruite anche in altre occasioni, quindi anche per costruire le Piramidi, ma non ne abbiamo alcun riscontro al momento.

La notizia, di per sè, è di grande importanza. Su questo non v'è dubbio. Le Missioni impegnate ad Hatnub hanno individuato - per la prima volta - un sistema di trasporto che è stato utilizzato nell'antichità per estrarre i blocchi dal fondo della cava: una rampa di accesso centrale larga circa 3 metri, fiancheggiata da due rampe di scale, una per ciascun lato, e ricavata dal calcare con una pendenza che non ci si attendeva, pari al 20%. Ben più ripida, rispetto alle stime moderne.
La rampa in questione avrebbe avuto insomma lo scopo di agevolare il trasporto dei blocchi estratti dalla cava, consentendo di 'trascinarli' con un sistema 'a slitta'. Sui lati, sulle scale, sono stati individuati dei fori che si ritiene fossero la sede di pali, ovvero delle ancore per gli operai e dei sostegni per le corde vegetali utilizzate per il traino.

A riguardo di una possibile datazione: il Dott. Gourdon si sbilancia, affermando che grazie ai segni lasciati dagli strumenti e ad alcune iscrizioni rinvenute sulle pareti, è possibile affermare che questo sistema fosse in uso all'epoca della costruzione delle Piramidi, ma purtroppo non fornisce alcun dettaglio per approfondire. Diciamo che forse è presto per azzardare qualsiasi ipotesi.... si stima infatti che la rampa in questione possa avere una lunghezza di circa 100 mt. Allo stato attuale, soltanto il 30% è stato riportato alla luce.

Questo quanto emerso finora dalle iscrizioni trovate, in aggiunta ad un altro dettaglio interessante: ai cantieri di estrazione potevano prendervi parte anche 4000 operai! Lo studio dei depositi che circondano la cava in cui si trovano i resti delle abitazioni dei lavoratori potrebbe, tra le altre cose, far luce sui loro compiti e sul processo di estrazione e trasferimento, a circa 20 chilometri di distanza dal fiume Nilo, dove i blocchi estratti venivano caricati su apposite imbarcazioni per giungere alla destinazione designata.
-Kiya-
00lunedì 5 novembre 2018 22:11
Ero convinta che l'alabastro avesse un peso specifico minore, rispetto a marmo e calcare, e che questo presupponesse un peso minore per un blocco di alabastro, rispetto a uno di pari dimensioni di calcare o marmo. Invece non è così: l'alabastro ha un peso specifico pari a 2.2/3 t x mc, il marmo circa 2.7 e il calcare circa 2/2.3.
Ciò esclude una possibilità che avevo considerato, ossia che fosse più facile trascinare un blocco di alabastro,rispetto ad uno di calcare o marmo.
Se la rampa in questione consentiva effettivamente di trascinare dei blocchi di alabastro, sarebbe stata altrettanto funzionale per blocchi di marmo o calcare (ragionamento semplificato forse in modo eccessivo, a causa delle mie scarse conoscenze in materia....)
Hotepibre
00martedì 6 novembre 2018 11:18
Scusate, ma per quel che posso capire l'articolo proposto da Kiya solo marginalmente parla di piramidi; si legge, infatti:
"Nous avons découvert un système de halage, qui servait à tirer des blocs du fond de la carrière vers l’extérieur. ..."
ovvero (se il mio francese non è del tutto farlocco):
"abbiamo scoperto un sistema di sollevamento che serviva per portare i blocchi dal fondo della cava verso l'esterno..."
...in realtà non hanno scoperto un bel niente quanto al "sistema di sollevamento", ma semmai sul come i blocchi venivano trascinati. E, attenzione, viene usato il termine "alage" che può essere tradotto come "alaggio" ovvero l'operazione opposta al varo di una nave, in cui quest'ultima viene trainata all'interno, ad esempio, di un bacino di carenaggio operazione che viene oggi fatta con mezzi meccanici, ma che fino a non molto tempo fa veniva eseguita trainandola a braccia con gli operai che, guarda caso, si trovavano su gradini che fiancheggiavano il piano inclinato del bacino.

...quanto alla pendenza indicata come 20%, come da me precedentemente sottolineato:
"...C’est une pente extrêmement raide..."
"...è una pendenza estremamente ripida..."

...e quanto all'impiego della rampa:
"Cette rampe de trois mètres de large est bordée de deux escaliers. Sur ces deux escaliers, on a trouvé des trous pour loger des énormes poteaux. Il s’agissait de points d’ancrage pour les hommes qui tiraient, et pour accrocher des cordes d’origine végétale. Ils faisaient ainsi avancer le traîneau sur la rampe."
"Questa rampa, di 3 m di larghezza, è fiancheggiata da due scale. Su queste scale abbiamo trovato fori per alloggiare enormi pali. Erano punti di ancoraggio per gli uomini che trainavano e per annodare corde di origine vegetale. Servivano per far avanzare il traino lungo la rampa"
...in sostanza, e non poteva essere altrimenti, il piano inclinato centrale, su cui scorrevano i blocchi, era fiancheggiato da scale che consentivano agli uomini di salire più agevolmente, e senza scivolare, la ripida pendenza; i pali, o pioli, servivano per avere maggior presa e ancora per evitare lo scivolamento, nonché, molto verosimilmente, per fissare funi che trattenevano i blocchi, anche in questo caso, dallo scivolare magari durante i periodi di riposo degli operai (punti di ancoraggio fissi con funi che venivano sollevate una volta raggiunti i vari livelli, o realizzati all'occorrenza).

...e le piramidi?
Si accenna al periodo cui risalirebbe la rampa ("...al più tardi all'epoca della Piramide di Cheope...") e si dice semplicemente che capire come funzionava questa rampa (e c'è ben poco da capire direi io) ci aiuterà "...encore mieux comprendre le système et la manière dont il a pu être adapté à la construction des pyramides", "...ancor meglio a capire il sistema e la maniera in cui la stessa potrebbe essere adattata alla costruzione delle piramidi..."


In sostanza, direi: un titolo entusiastico che ben poco offre in più di quanto non sia stato ipotizzato nei millenni trascorsi
nectanebo
00martedì 6 novembre 2018 12:05
Grazie Hotep, la tua analisi mi trova completamente d’accordo.

In special modo, i fori, potevano servire per contenere pali o anche pietre dure delle dovute proporzioni,
ove sporgendo dal piano d calpestio, permetteva l’appoggio di un palo trasversale che potesse fermare il blocco durante le fasi di riposo, o per precauzione contro eventuali incidenti di trascinamento.
Ricordiamoci che davanti hai blocchi veniva versata acqua.
Spero di essermi spiegato (magari un disegnino sarebbe opportuno.)
Come al solito ci troviamo davanti ad affermazioni “roboanti”, che però non insegnano nulla a chi ha un po’ di buon senso e soprattutto, nella vita, a “usato le mani” per svolgere lavori non certo di concetto.

...Nec.
-francis-
00mercoledì 7 novembre 2018 13:33
Grazie per le delucidazioni.
nectanebo
00mercoledì 7 novembre 2018 18:21
Mi sono un po’divertito a immedesimarmi in colui che era preposto al trasporto dei blocchi fuori dalla cava di Hatnub.
Avrei fatto come ho cercato di illustrare nel disegno che segue.



Il masso poggia sulla slitta classica ed è trascinato con l’imbragatura di corde da un n° sufficiente di uomini che percorrono le due scalinate.
Il N° 1 indica un palo o una pietra inserita nei fori (per ora non visibili in dettaglio nelle foto) da ambo le parti della scalinata che si ripetono a una certa distanza
Il N° 2 indica un palo o anche una robusta corda appoggiata di traverso o in caso di corda, legata, ai due ancoraggi inseriti nei fori, in modo da impedire lo scivolamento verso valle nei momenti da pausa.

Un altro es. molto meglio illustrato del mio, da una variante, che si può ben capire dal disegno.



...Nec.
-Kiya-
00mercoledì 7 novembre 2018 20:37
Ottimo lavoro, Nec 👍
Hotepibre
00giovedì 8 novembre 2018 19:03
Perfetto direi👍
nectanebo
00sabato 10 novembre 2018 21:34
Un'altra ipotesi sull'uso della rampa di Hatnub, ma applicata allo spostamento dei blocchi su una piramide, è visibile al link:

www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-6359375/Ancient-Egyptian-ramp-used-drag-huge-stone-blocks-uncovered-4-500-year-old-qua...

Il principio è sempre più o meno lo stesso, qui si risolve la mancanza di spazio per gli operai addetti al traino collocati a monte.

PS. A mio avviso lo scorrimento della corda attorno al perno risulta difficoltosa per l'attrito. Forse mantenendo unta (o perlomeno bagnata) la corda si poteva evitarne lo strappo.

...Nec.
Hotepibre
00sabato 10 novembre 2018 23:40
Interessante ricostruzione anche se gli operai on basso avrebbero potuto avere anche solo il compito di frenare un eventuale scivolamento del blocco.
Mi pare, comunque, che il sistema dello scivolo al centro tra due gradinate non abbia poi nulla di speciale giacché era, e sarà poi, usato sempre, come rilevabile, ad esempio, nella TT55 di Ramose, Governatore di Tebe.
nectanebo
00giovedì 15 novembre 2018 21:35
In questa immagine nulla da aggiungere, salvo modificare un po’ la disposizione dei lavoratori.



Interessante la citazione (sotto a sinistra) di due rampe conosciute all’epoca di Kheope, di cui però non ho trovato riscontri.
-Kiya-
00mercoledì 21 novembre 2018 13:45
A proposito delle rampe databili all'epoca di Cheope credo che facciano riferimento proprio alle iscrizioni trovate ad Hatnub. Proverò ad approfondire in quella direzione.
nectanebo
00mercoledì 21 novembre 2018 18:47
da Kiya:

A proposito delle rampe databili all'epoca di Cheope credo che facciano riferimento proprio alle iscrizioni trovate ad Hatnub. Proverò ad approfondire in quella direzione.



Ho trovato questa citazione "storica" che può essere un buon punto di partenza per trovare ciò che è stato pubblicato sui testi di Hatnub:

Hatnub fu scoperto in tempi moderni da Percy Newberry e Howard Carter nel 1891 mentre cercavano la tomba di Akhenaton. Le iscrizioni non sono state registrate ufficialmente in quel momento, ma Enmarch ha detto che sono state copiate e diffuse privatamente, quindi era noto che erano lì. I testi furono poi correttamente registrati nel 1907 da Georg Möller, e l'opera fu pubblicata dopo la sua morte da R. Anthes nel 1928.”

Spero si aggiungano altri alla ricerca !!!

...Nec.
nectanebo
00mercoledì 28 novembre 2018 17:56
Kiya:

A proposito delle rampe databili all'epoca di Cheope credo che facciano riferimento proprio alle iscrizioni trovate ad Hatnub. Proverò ad approfondire in quella direzione.


Io l'ho fatto e come ormai sembra prassi, (ved. post su "apertura del sarcofago"), non si “pesano” le parole, e a mio avviso non si usano nel modo appropriato. E’ certo che il nome di Kheope appare in due graffiti all’interno della cava e ne comprova (quasi certamente) l’uso nel periodo di regno del sovrano della 4° dinastia.
Detto questo, nulla si può attribuire alle modalità di estrazione e trasporto.

La frase dell'immagine precedente:
deux inscriptions rupestres indicant que ce type de rampe etait connu à l’epoque de Kheope
non ha nessun fondamento testuale. Infatti le due iscrizioni trovate e documentate da C.H. JOHL,
Die wissenschaftliche Bearbeitung von Hatnub seit 1891.
si fermano alla titolatura e a una formula di ringraziamento classica.



Sulle revisione attuale dei testi nessuna documentazione reperita.

PS. Non è mia intenzione essere polemico, ma avrei il piacere di leggere la verità documentata.

...Nec.
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