Colori

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-Kiya-
00mercoledì 25 gennaio 2006 21:10
Colori e Simbologia
I templi egizi sono completamente coperti da raffigurazioni in rilievo ma il colore è prevalentemente quello della nuda pietra: soltanto poche tracce di colore sono rimaste. Diversa è la situazione nelle tombe dove l'oscurità dei millenni e il clima torrido del deserto egiziano hanno protetto i vividi colori delle rappresentazioni create dagli artisti egiziani.
Anche i grandi templi erano ricoperti dai quei colori che apparivano carichi di una ricca policromia che però, nel suo insieme di figure ben proporzionate, nei suoi equilibri cromatici e nelle sapienti dosature di spazi bianchi, sapeva creare un insieme armonico che, nelle vaste superfici create dalle pareti di quei templi, dava un effetto insieme monumentale ed elegante. Andando oltre, i colori scelti per raffigurare le immense scene avevano un significato strettamente simbolico e religioso e le rappresentazioni sacre dipendevano da colori che avevano un significato ben preciso. I migliori esempi che ci sono rimasti, dove i colori si sono ben conservati, si trovano nel tempio di Sethi I ad Abido e in quello di Ramsete II nella stessa località. Come già detto il colore indicava anche una distinzione come nel caso degli uomini (rosso mattone) e delle donne (giallo).

Nero
Per gli egiziani il nero non è un vero e proprio colore ma è l'assenza di colore. Questo colore ha un duplice significato: rappresenta la morte e l'oltretomba ma anche la rinascita e la rigenerazione. Questa apparente contraddizione è facilmente spiegabile: il nero è il colore del fertile limo lasciato dall'inondazione e quindi associato alla fertilità e alla rigenerazione della terra; non per niente l'Egitto veniva chiamato dagli antichi egiziani "Kemet" che significa appunto Terra Nera.
Lo stesso concetto veniva applicato anche agli dèi e la divinità che meglio riassumeva in se le idee di morte e rigenerazione era Osiride, signore dell'oltretomba e simbolo della rinascita della natura; per questo motivo era molte volte detto anche "il Nero". Oltre a Osiride questo concetto veniva associato ad altre divinità connesse al potere rigenerativo come ad esempio Anubi e Min, che spesso apparivano sotto forma di cani o sciacalli seduti con il manto dipinto di nero.

Blu, Azzurro
Questi erano i colori del cielo e il cielo era la sede degli dèi. Per questa ragione questi colori diventavano il simbolo degli dèi. Ad esempio Amon il cui colore blu allude quasi certamente al suo aspetto cosmico. Altri dèi avevano barbe o ali blu. Il blu era il colore divino che ispirava serenità, pace e tranquillità e che forniva l'immagine fluida delle acque celesti che scorrono all'infinito.

Rosso
Il rosso è il colore aggressivo per eccellenza, connesso ovviamente al sangue e quindi ad un senso di minaccia o di vittoria. Durante alcune celebrazioni, gli abitanti del Nilo usano spesso colorare il proprio corpo con della ocra rossa oppure indossare gioielli di colore rosso generalmente fatti di cornalina.
Il dio Seth aveva gli occhi ed i capelli rossi e quando venne diffamato da Osiride il rosso divenne il colore del pericolo. Il colore rosso veniva anche usato come espressione figurativa per indicare la rabbia: una persona con il "cuore rosso" era arrabbiata e "arrossare" era il sinonimo di morire. Rosso era naturalmente anche il colore del fuoco che tutto distrugge. Nella letteratura, nella quinta ora dell'Amduat, la regione bassa della caverna di Sokar era mostrata con linee rosse ondulate che rappresentavano il "lago di fuoco" dove venivano puniti i dannati.

Bianco
Come il nero anche il bianco rappresenta una mancanza di colore che veniva comunque considerata come un segno di purezza e di santità: abbiamo così il "Muro Bianco" che rappresenta Menfi, "l'unguento bianco" oppure la "cappella bianca".
Il bianco era anche sinonimo di gioia e quindi l'aspetto e il carattere di una persona gioiosa erano descritti come "bianchi". Questo colore era anche il colore araldico dell'Alto Egitto rappresentato appunto dalla "Corona Bianca". La contrapposizione tra il rosso, simbolo della rabbia ed il bianco, simbolo della gioia non fa altro che sottolineare la completezza e la perfezione della dualità armonica caratteristica dell'Antico Egitto: un esempio per tutti è dato dalle due corone dell'Alto e del Basso Egitto, rispettivamente bianca e rossa.

Verde
Il verde era un colore positivo: era il colore della vegetazione e quindi simbolizzava la vita nascente. Il "Grande Verde" o il "Verdissimo" erano termini che venivano utilizzati per indicare le distese di acqua come le paludi del Delta, il mar Mediterraneo ed il Mar Rosso. La corona del Basso Egitto era qualche volta detta "verde" (anche se in realtà era sempre di colore rosso) perchè la dea Wadjet ("La Verde"), era vista come una manifestazione della corona. Anche nel caso del verde abbiamo esempi di definizioni comportamentali e di contrapposizioni con altri colori: fare "cose verdi" voleva dire generare il bene in contrasto a fare "cose rosse" che significava fare il male.

Giallo
E' il colore del Sole e dell'oro, la secrezione di Ra, la purissima carne degli immortali. Allude a tutto quanto è perfetto, prezioso e vicino alla divinità.

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