Chi fu: Senenmut?

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-Kiya-
00giovedì 31 maggio 2007 17:23
propongo di riprendere qui l'argomento "Senenmut", per affrontarlo con dovizia di particolari, dando il giusto spazio al nostro interesse per l'argomento, soprattutto nel trattare quegli aspetti della sua vita che sono giunti fino a noi sfocati o velati dietro una cortina di incertezze.

Chi lo desidera può iniziare proponendo un riassunto di quanto a riguardo è giunto fino a noi [SM=x822713]
antonio crasto
00venerdì 1 giugno 2007 07:20
Senenmut

Nome
Esistono dubbi sul nome di questo personaggio. Alcuni egittologi preferiscono tradurre Senmut.
Secondo la Noblecourt il nome sarebbe inusuale e significherebbe “fratello della madre”, lasciando intendere che sia un soprannome datogli o datosi quando gli fu conferita la carica di precettore della figlia Neferura di Hatshepsut.

Origini
Secondo la Noblecourt egli era figlio di un certo Ramose, di probabile origine del sud dell’Egitto (frontiera nubiana), e sarebbe stato notato da un compagno d’armi di Thutmose I, Ahmes Pen-Nekhbet. Divenuto pupillo del faraone avrebbe affinato la sua cultura alla scuola del kep. Nel contempo la sua famiglia sarebbe passata al servizio della regina Ahmes.
Padre: Ramose; madre: Hatnefer, detta Titutiu; fratelli: Minhotep, Amenemhat e Païri; Sorelle: Iahotep e Neferether

Incarichi
Distintosi in varie battaglie, sia sul campo di battaglia sia come consigliere militare del sovrano, Senenmut ottenne l’alta onorificenza, il braccialetto menefert.
Divenne quindi vice-precettore di Neferura al fianco di Ahmes Pen-Nekhbet e in seguito unico precettore della principessa.

Grande amministratore della casa di Thutmose II;
Giudice in tutto il paese;
Direttore dei lavori;
Colui che conosce tutte le procedure nel Palazzo reale;
Colui al quale si riporta tutto ciò che concerne i Due Paesi;
Signore dei segreti della Grande Casa;
Tesoriere del Re del Basso Egitto;
Incaricato dell’estrazione dei due grandi obelischi da sistemare a Karnak;
Gran Maggiordomo del faraone Hatshepsut;
Responsabile e forse ideatore del Tempio dei milioni di anni di Deir el-Bahari;
Responsabile della Duplice Casa dell’oro;
Responsabile del giardino di Amon;
Responsabile dei campi di Amon;
Sacerdote della barca di Amon, Userhat;
Intendente di Amon;
Responsabile delle greggi di Amon.

Secondo la Noblecourt, Senenmut avrebbe rinunciato all’incarico di Intendente della Casa Reale al momento della celebrazione del Giubileo di Hatshepsut, essendo entrato in disaccordo per l’idea di introdurre due obelischi da trecento tonnellate dall’alto della grande sala a pilastri di Karnak.
Senenmut sembra essersi allontanato dai suoi incarichi e dalla vita pubblica, per ricomparire dopo la morte di Hatshepsut.

La tomba di Deir el- Bahari, vicina al tempio della regina, non fu completata e non fu occupata dalla sua mummia.
Il cenotafio speos di Gebel Silsila, così come molte delle sue statue, subirono una distruzione vandalica, che potrebbe suggerire che Senenmut fu unito a Hatshepsut anche nella damnatio memoriae.
-Kiya-
00venerdì 1 giugno 2007 22:36
ringrazio Antonio per la puntuale anteprima biografica di questo interessante personaggio e colgo l'occasione per sottolineare che anche in questo caso ci troviamo di fronte un nome assolutamente "personalizzato". Ogni giorno di più aumentano i miei dubbi e le perplessità a riguardo....
-Kiya-
00sabato 2 giugno 2007 14:07
Senenmut, secondo la versione tradizionalmente accettata
Ciambellano delle tenute di Amon, Sovrintendente di tutte le opere Regali e Precettore dell'Erede Reale Neferure con un ruolo di rilievo nei primi tre quarti del regno di Hatschepsut. Investito di un potere senza precedenti nell'amministrzione statale, mente organizzatrice del programma di costruzioni volute dalla regina, architetto del Djeser-Djeseru.
Nonostante tutti questi titoli lo elevassero in ambito pubblico, è però la sua vita privata al centro dell'attenzione degli studiosi.

La vita di Senenmut può essere intesa come una grandiosa promozione sociale. Figlio assai dotato e molto ambizioso di genitori umili, iniziò la propria carriera nell'esercito dove giunse velocemente ai vertici delle gerarchie militari prima di lasciare l'esercito per entrare nell'Amministrazione di Palazzo. Anche qui si pose immediatamente in evidenza, ottenendo promozioni a raffica, fino a giungere nella posizione di funzionario di grado elevato.
Non appena risultò evidente la mancanza di un erede in grado di occupare il trono, Senenmut, sfidando intrighi e complotti inevitabili, si schierò a favore di Hatschepsut appoggiandola nel suo intento di occupare il trono.
Assicuratasi la corona, Hatschepsut riconobbe a Senenmut ogni merito e lo ricompensò con titoli prestigiosi ed incarichi (quelli citati a monte del topic).
Senenmut si garantì un'enorme ricchezza personale e iniziò a farsi costruire una tomba splendida nella necropoli Tebana. Forte di una posizione inespugnabile a corte, aveva controllo diretto sulle ricchezze dello Stato e contava sulla sua grande influenza sull'erede al trono, oltre ad essere, per molti, amante della Regina, sulla quale possedeva grande ascendente. Ragion per cui, secondo molti, fu lui, all'epoca, il vero padrone dell'Egitto.
Gli stessi affermano che però questo grande potere sfuggi di mano allo stesso detentore, al punto che lo portò a sfruttarlo per "svuotare le casse dello Stato a suo favore", permettendosi privilegi fino ad allora ausilio dei soli Faraoni.
Abbandonò il progetto di costruzione della classica tomba a T e cominciò a farsi scavare in segreto una nuova tomba all'interno del recinto del tempio funerario di Hatshepsut, rdinando inoltre che il suo nome fosse scritto dietro le porte interne del Djeser-Djeseru.
Fu allora che la vendetta di Hatshepsut, intuito il tradimento, si scagliò su di lui. Lo spogliò di tutti i suoi pivilegi e Senenmut scomparve in circostane misteriose.
Le sue tombe, rimaste inutilizzate, furono dissacrate, i suoi monumenti colpiti da atti vandalici, statue e bassorilievi furono distrutti con l'intento di cancellarne il nome dalla storia dell'Egitto.
Ma nell'intento di distruggere l'amante, Hatschepsut distrusse anche se stessa. Incapace di governare da sola, senza la guida di Senenmut, raidamente perse il controllo del potere e ben presto scomparve anch'essa, soppiantata sul trono da Tutmosi III, quale unico faraone d'Egitto.



[quanto sopra inserito è tratto dal volume "Hatshepsut, l'unica donna che fu faraone" di Joyce Tyldesley, nell'intento dell'autrice di presentare quella che, fino a poco tempo fa, era l'idea più diffusa tra gli studiosi a riguardo degli avvenimenti legati alla corte di Hatshepsut, dalla quale lei stessa si dissocia. A seguire esporrò il punto di vista dell'autrice]
-Kiya-
00sabato 2 giugno 2007 20:41
Perchè si ritiene possa essere stato l'amante di Hatshepsut:
innanzitutto indubbiamente per la sua vicinanza alla Sovrana; in secondo luogo per una serie di caratteristiche che lo individuerebbero come tale, tra cui:



    - la sua veloce scalata a posizioni di rilievo;
    - restò celibe o comunque non vi sono tracce di matrimonio contratto dal medesimo nei documenti che ci sono pervenuti, tantomeno nelle sue tombe;
    - costruì per sè ben due tombe, in aree di grande prestigio e le stesse identificano la sua importanza e per stile e per contenuto;
    - potè permettersi un sarcofago in pietra, precisamente quarzite rossa, nella tomba identificata dalla sigla TT71 a el-Gurna. Il medesimo peraltro doveva essere per stile e misure, molto simile a quello riservato alla stessa Hatshepsut; c'è, tra gli studiosi, chi ritiene che potesse addirittura trattarsi di un sarcofago reale riadattato per lui. Lo stesso presenta inoltre, nelle iscrizioni, termini al femminile;
    - una delle due tombe, quella identificata dalla sigla TT353 si trova in prossimità del Djeser-Djeseru, all'interno del recinto e presenta cunicoli che la collegherebbero la sua tomba con quella della Regina;
    - immagini che lo ritraggono sono state scolpite sulle pareti del Djeser-Djeseru, in prossimità delle immagini che ritraggono Amon e la stessa Hatshepsut, opportunamente celate a un primo esame, trovandosi occultate dalle porte, quando queste erano aperte. Un privilegio che certo non passa inosservato
    - la sua scomparsa misteriosa che anticipa la morte di Hatschepsut, la quale in concomitanza con questa, si ritira dalla scena, lasciando il posto a Tuthmosi III
-Kiya-
00sabato 2 giugno 2007 21:06
A senenmut, su questo forum, abbiamo dedicato un'interessante discussione che tratta, nello specifico, di una delle sue tombe:

antonio crasto
00lunedì 4 giugno 2007 07:43
In attesa di conoscere il pensiero della Tyldesley, vorrei sottolineare i due ultimi punti da me segnalati:


Secondo la Noblecourt, Senenmut avrebbe rinunciato all’incarico di Intendente della Casa Reale al momento della celebrazione del Giubileo di Hatshepsut, essendo entrato in disaccordo per l’idea di introdurre due obelischi da trecento tonnellate dall’alto della grande sala a pilastri di Karnak.
Senenmut sembra essersi allontanato dai suoi incarichi e dalla vita pubblica, per ricomparire dopo la morte di Hatshepsut.



Mi sembra incredibile che il genio Senenmut possa aver rotto con Hatshepsut a causa di diverbi su problematiche di architettura.
Io mi sono persuaso che Senenmut sia un soprannome in qualche modo legato a Neferura, la quale potrebbe aver chiamato così il suo precettore (l'uomo della madre=amante). In tal caso ritengo molto probabile che Senenmut non abbia più utilizzato questo soprannome dopo la morte di Neferura, quale segna di devozione per la sfortunata principessa.
Senenmut potrebbe aver ripreso il suo nome di nascita e potrebbe essere proprio l'Amenhotep che fece erigere i due obelischi nel tempio di Karnak.
Sembra che siano state trovate due statue di Senenmut che testimonierebbero la sua ricomparsa a corte dopo la morte di Hatshepsut e durante il regno da solo di Thutmose III. Bisognerebbe sapere se queste statue sono state scolpite in questa fase di regno o sono state adattate e, infine, quale nome vi compaia.
roberta.maat
00lunedì 4 giugno 2007 15:58
[SM=x822741] il nome Senenmut significa letteralmente "l'uomo della madre=amante" ? [SM=x822741]
-Kiya-
00lunedì 4 giugno 2007 16:10
Re:


Letteralmente, come ha scritto Antonio:


Scritto da: antonio crasto 01/06/2007 7.20
Nome
Esistono dubbi sul nome di questo personaggio. Alcuni egittologi preferiscono tradurre Senmut.
Secondo la Noblecourt il nome sarebbe inusuale e significherebbe “fratello della madre”, lasciando intendere che sia un soprannome datogli o datosi quando gli fu conferita la carica di precettore della figlia Neferura di Hatshepsut.

-Kiya-
00lunedì 4 giugno 2007 16:46
do inizio alla galleria immagini che riguarda Senenmut, con questo frammento di ostracon, rinvenuto nella sua prima tomba, TT71, scritto fronte e retro. La parte anteriore presenta un brano della storia di Sinuhe, mentre quella posteriore riporta un testo mitologico (non viene indicato quale).
L'ostracon, rinvenuto tra il 1935/36, è largo 38cm, alto 26 cm e spesso 4,5 cm. Si tratta di un frammento di bordo alto.

Il testo è in ieratico e scritto con inchiostro nero.

-Kiya-
00lunedì 4 giugno 2007 16:56
Parziale rettifica:
il sito dove ho prelevato l'immagine, che è www.hieroglyphen.net, riporta anche un testo scritto in geroglifico.
Pertanto ritengo che il racconto mitologico sul lato posteriore sia scritto in ieratico, mentre la storia di Simuhe sia scritta in geroglifico.

Tuttavia, per chiarezza riporto a seguire il testo geroglifico, a disposizione di chi desidera tradurlo, rendendocene partecipi [SM=x822713]












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