Senenmut, secondo la versione tradizionalmente accettata
Ciambellano delle tenute di Amon, Sovrintendente di tutte le opere Regali e
Precettore dell'Erede Reale Neferure con un ruolo di rilievo nei primi tre quarti del regno di Hatschepsut. Investito di un potere senza precedenti nell'amministrzione statale, mente organizzatrice del programma di costruzioni volute dalla regina, architetto del
Djeser-Djeseru.
Nonostante tutti questi titoli lo elevassero in ambito pubblico, è però la sua vita privata al centro dell'attenzione degli studiosi.
La vita di Senenmut può essere intesa come una grandiosa promozione sociale. Figlio assai dotato e molto ambizioso di genitori umili, iniziò la propria carriera nell'esercito dove giunse velocemente ai vertici delle gerarchie militari prima di lasciare l'esercito per entrare nell'Amministrazione di Palazzo. Anche qui si pose immediatamente in evidenza, ottenendo promozioni a raffica, fino a giungere nella posizione di funzionario di grado elevato.
Non appena risultò evidente la mancanza di un erede in grado di occupare il trono, Senenmut, sfidando intrighi e complotti inevitabili, si schierò a favore di Hatschepsut appoggiandola nel suo intento di occupare il trono.
Assicuratasi la corona, Hatschepsut riconobbe a Senenmut ogni merito e lo ricompensò con titoli prestigiosi ed incarichi (quelli citati a monte del topic).
Senenmut si garantì un'enorme ricchezza personale e iniziò a farsi costruire una tomba splendida nella necropoli Tebana. Forte di una posizione inespugnabile a corte, aveva controllo diretto sulle ricchezze dello Stato e contava sulla sua grande influenza sull'erede al trono, oltre ad essere, per molti, amante della Regina, sulla quale possedeva grande ascendente. Ragion per cui, secondo molti, fu lui, all'epoca, il vero padrone dell'Egitto.
Gli stessi affermano che però questo grande potere sfuggi di mano allo stesso detentore, al punto che lo portò a sfruttarlo per "svuotare le casse dello Stato a suo favore", permettendosi privilegi fino ad allora ausilio dei soli Faraoni.
Abbandonò il progetto di costruzione della classica tomba a T e cominciò a farsi scavare in segreto una nuova tomba all'interno del recinto del tempio funerario di Hatshepsut, rdinando inoltre che il suo nome fosse scritto dietro le porte interne del Djeser-Djeseru.
Fu allora che la vendetta di Hatshepsut, intuito il tradimento, si scagliò su di lui. Lo spogliò di tutti i suoi pivilegi e Senenmut scomparve in circostane misteriose.
Le sue tombe, rimaste inutilizzate, furono dissacrate, i suoi monumenti colpiti da atti vandalici, statue e bassorilievi furono distrutti con l'intento di cancellarne il nome dalla storia dell'Egitto.
Ma nell'intento di distruggere l'amante, Hatschepsut distrusse anche se stessa. Incapace di governare da sola, senza la guida di Senenmut, raidamente perse il controllo del potere e ben presto scomparve anch'essa, soppiantata sul trono da Tutmosi III, quale unico faraone d'Egitto.
[quanto sopra inserito è tratto dal volume "
Hatshepsut, l'unica donna che fu faraone" di Joyce Tyldesley, nell'intento dell'autrice di presentare quella che, fino a poco tempo fa, era l'idea più diffusa tra gli studiosi a riguardo degli avvenimenti legati alla corte di Hatshepsut, dalla quale lei stessa si dissocia. A seguire esporrò il punto di vista dell'autrice]