Re:
-Kiya-, 27/09/2009 11.48:
Qualora anche il Principe Thutmosi fosse stato l'unico erede maschio della coppia Amenhotep III/Teie, si sarebbe potuto "ripiegare" elevando un elemento estraneo alla famiglia quale Re tramite il matrimonio con una delle principesse Reali. Tenuto poi conto del folto harem posseduto da Amenhotep III, dubito che non vi sia stato un figlio maschio, seppur non generato da Teie. Sarebbe bastato un infante e la storia, allora ancora relativamente recente, di Hatshepsut avrebbe mostrato come poter conservare il potere nelle mani di una donna.
Quale obbligo vi era poi, con il Re ancora in vita (Amenhotep III), di elevare qualcun altro al trono? Il sovrano non era in alcun modo obbligato ad applicare la Coreggenza (tant'è che della stessa tra i due non vi è alcuna certezza). Se, come dice Antonio poi, Amenhotep III generò Smenkhakara con Nefertiti, il problema sarebbe stato risolto nel modo più congeniale: alla morte del Re, Smenkhakara sarebbe potuto salire al trono come suo erede, con la madre (o con Teie) come Reggente.
Quindi da dove scaturirebbe l'urgenza di nominare un co-sovrano, urgenza tale da indurre a spacciare una Principessa per un Principe ereditario?
In quanto alla possibilità che Amenhotep IV fosse una donna... Antonio mi scuserà, ma ritengo che sia una conclusione estremamente e inverosimilmente tirata per i capelli. Non vi è assolutamente alcun elemento che induca a considerarlo possibile o che dia adito a dubbi sul sesso del Re.
Dovevo una risposta!!!
Qualora anche il Principe Thutmosi fosse stato l'unico erede maschio della coppia Amenhotep III/Teie, si sarebbe potuto "ripiegare" elevando un elemento estraneo alla famiglia quale Re tramite il matrimonio con una delle principesse Reali. Tenuto poi conto del folto harem posseduto da Amenhotep III, dubito che non vi sia stato un figlio maschio, seppur non generato da Teie. Sarebbe bastato un infante e la storia, allora ancora relativamente recente, di Hatshepsut avrebbe mostrato come poter conservare il potere nelle mani di una donna.
Quale obbligo vi era poi, con il Re ancora in vita (Amenhotep III), di elevare qualcun altro al trono? Il sovrano non era in alcun modo obbligato ad applicare la Coreggenza (tant'è che della stessa tra i due non vi è alcuna certezza). Se, come dice Antonio poi, Amenhotep III generò Smenkhakara con Nefertiti, il problema sarebbe stato risolto nel modo più congeniale: alla morte del Re, Smenkhakara sarebbe potuto salire al trono come suo erede, con la madre (o con Teie) come Reggente.
Quindi da dove scaturirebbe l'urgenza di nominare un co-sovrano, urgenza tale da indurre a spacciare una Principessa per un Principe ereditario?
In quanto alla possibilità che Amenhotep IV fosse una donna... Antonio mi scuserà, ma ritengo che sia una conclusione estremamente e inverosimilmente tirata per i capelli. Non vi è assolutamente alcun elemento che induca a considerarlo possibile o che dia adito a dubbi sul sesso del Re.
Come affermato negli interventi precedenti, ritengo che non abbiamo alcune risposte basilari sul regno di Amenhotep III.
La coreggenza con Amenhotep IV non è certa specialmente come durata, ma oggi viene considerata quasi sicura e molto lunga.
Giustamente bisogna chiedersi perché un sovrano potente come Amenhotep III abbia sentito bisogno di nominare un coreggente.
Sembra che dopo la morte dell’erede al trono, Thutmose, non avesse figli maschi a parte l’enigmatico Amenhotep. Questo fatto sembra avallato dal matrimonio con almeno una figlia, alla ricerca dell’erede maschio.
Non esistevano dunque problemi di rivalità fra figli maschi di spose differenti.
Per quanto riguarda Smenkhkara non sappiamo se egli sia nato prima o dopo l’inizio della coreggenza.
A mio parere però tutto ruota sulle condizioni di salute di Amenhotep III e sulla situazione sanitaria in Egitto.
E’ possibile che il vecchio re fosse molto ammalato, ma ritengo che il motivo principale della fretta nel nominare un coreggente sia da ricercare nell’emergenza sanitaria. Se come credo l’Egitto, così come altri paese del Mediterraneo orientale, furono colpiti da un’epidemia di peste, un re ormai anziano e malato avrebbe sicuramente sentito la necessità di nominare un coreggente, sia per affiancarsi con un sovrano giovane, sia per cercare un qualche erede maschio, ma soprattutto per aumentare le possibilità che un erede al trono sopravvivesse alla tragica epidemia.
In linea con questa ipotesi, ho giustificato lo spostamento della reggia a Malgata e in seguito la creazione della nuova capitale, in cui Akhenaton e Nefertiti si rinchiusero in quarantena.
Nel caso in cui Amenhotep IV fosse stata una donna e il re non avesse voluto né incoronare una donna né “trasformarla” in un uomo, si sarebbe potuto ricorrere alla nomina di un qualche nobile, giustificando l’incoronazione con un matrimonio con una delle figlie di Amenhotep III.
Non credo però che fosse una usanza prevista. Non esistano infatti casi di nomina di coreggente di un personaggio non figlio del re. La scappatoia di nomina di un marito di una principessa è stata adottata solamente in caso di morte del sovrano e in assenza di eredi maschi (vedi forse caso di Snefru e Horemheb).
E’ difficile conoscere la verità e anche eventuali altri reperti non potranno che raccontarci la storia ufficiale, quella che i sovrani vollero tramandare.
Ritengo che nelle varie decisioni dovette pesare l’orgoglio della componete mitannica.
E’ molto probabile che la madre di Amenhotep III, Mutemuia, fosse mitannica ed è possibile che avesse un’origine mitannica anche Tiye. Potrebbe così essere giustificato un matrimonio, per quanto anomalo, tra una possibile figlia di Gilu-Heba e Tadu-Heba / Nefertiti.