Atlantide

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Max Paul
00venerdì 30 giugno 2006 16:15
Ora mi sbranate.. chi ci crede, chi non ci crede? insomma.. che ne pensate? Era davveero un'isola davanti ad Alessandria? Era sull'Oceano Atlantico? è pure Leggenda? [SM=x822738]
-Kiya-
00venerdì 30 giugno 2006 16:29
sbranarti?! anzi, sicuramente questo è un argomento sul quale ci sarà molto da dire [SM=x822712]

e, affermerei anche cre tra noi ci sarà qualcuno che lo apprezzerà molto [SM=x822713]
-redrider-
00venerdì 30 giugno 2006 16:52
Eccone uno che lo apprezza [SM=x822723]

Per me, è un mito, come tutti i miti nasconde una verità. Non credo fosse Santorini, casomai credo che sia la metafora di una civiltà precedente all'homo sapiens sapiens.
Da questa civiltà ci arriva la "conoscenza" che gli ignoranti (non come offesa, ma come "coloro che ignorano" che non sanno o non vogliono sapere) chiamano magia.

[Modificato da -redrider- 30/06/2006 16.53]

Ras-Algehu
00venerdì 30 giugno 2006 17:17
Chissà, forse si! [SM=x822723]
sai che il mediterraneo spesso nei millenni e stato scosso non solo da forti terremoti ma anche da eruzioni imponenti (vedi santorini).
Oppure, probabilmente lo sapete, nell'800 appari a sud della sicilia un isola vulcanica di circa 22km di circonferenza rimasta in superficie (aveva un "picco" alto quasi 150metri) per molti mesi.
Allora perchè non pensare a un'isola più grande dove regnava un'antica civiltà?
-redrider-
00venerdì 30 giugno 2006 21:54
Re:

Scritto da: Ras-Algehu 30/06/2006 17.17
Chissà, forse si! [SM=x822723]
sai che il mediterraneo spesso nei millenni e stato scosso non solo da forti terremoti ma anche da eruzioni imponenti (vedi santorini).
Oppure, probabilmente lo sapete, nell'800 appari a sud della sicilia un isola vulcanica di circa 22km di circonferenza rimasta in superficie (aveva un "picco" alto quasi 150metri) per molti mesi.
Allora perchè non pensare a un'isola più grande dove regnava un'antica civiltà?



Qui il discorso sarebbe parecchio lungo! Diciamo che ritengo sia esistita una civiltà precedente a questa. Che poi fosse un'isola o no poco mi interessa, è un mito e come tale lo tratto.
Si, so dell'isola, ma perché dovrebbe essere stata, sempre che fosse un'isola, nel mediterraneo?
Perché non rimase niente? 10.000 anni fa ci fu uno scioglimento di ghiacci imponente, ci furono alluvioni, innalzamento dei mari ect...mi stupirei che a quella distruzione fosse restito qualcosa.
-Kiya-
00sabato 1 luglio 2006 00:21
Atlantide è sempre stato uno di quegli argomenti che mi incuriosiscono parecchio. Ma vuoi per la sua vastità, vuoi per il mio poo tempo a disposizione, non ho mai approfondito in merito.
C'è , tra voi, qualcuno in grado di esporre e varie teorie che si sono accavallate nei tempi a riguardo?
credo che incontrerebbe il favore di tutti partire da lì [SM=x822713]
-redrider-
00domenica 2 luglio 2006 04:10
Ci provo io:

1) Platone scrive il Krizia. In questo dialogo mette in bocca ad un sacerdote egizio il mito di Atlantide. Non dice dove esattamente era, ma fa dire che fu una potente nazione e che gli Ateniesi la sconfissero.

2) La teoria classica: Atlantide era un'isola dopo le colonne d'ercole, fra europa e Americhe, potente e con una evoluta civiltà scientifica, fu distrutta da un cataclisma che la fece inabissare.

3) La teoria ortodossa: Atlantide e Thera coincidono. L'esplosione del vulcano la distrusse.

4) La teoria esoterica: Atlantide è un mito che nasconde la presenza di un civiltà maggiormente evoluta, distrutta da un cataclisma. La conoscienza di questa civiltà si trasmise agli egizi, in maniera parziale e sotto l'aspetto di magia.
-Kiya-
00lunedì 3 luglio 2006 00:43
Re:

Scritto da: -redrider- 02/07/2006 4.10
Ci provo io:

1) Platone scrive il Krizia. In questo dialogo mette in bocca ad un sacerdote egizio il mito di Atlantide. Non dice dove esattamente era, ma fa dire che fu una potente nazione e che gli Ateniesi la sconfissero.

2) La teoria classica: Atlantide era un'isola dopo le colonne d'ercole, fra europa e Americhe, potente e con una evoluta civiltà scientifica, fu distrutta da un cataclisma che la fece inabissare.

3) La teoria ortodossa: Atlantide e Thera coincidono. L'esplosione del vulcano la distrusse.

4) La teoria esoterica: Atlantide è un mito che nasconde la presenza di un civiltà maggiormente evoluta, distrutta da un cataclisma. La conoscienza di questa civiltà si trasmise agli egizi, in maniera parziale e sotto l'aspetto di magia.



a proposito delle Colonne d'Ercole, so che recentemente ne hanno rivisto la posizione, vero?
se non erro Sergio Frau ne ha scritto un libro molto interessante in merito
Ras-Algehu
00lunedì 3 luglio 2006 09:52
Re: Re:

Scritto da: -redrider- 30/06/2006 21.54


Qui il discorso sarebbe parecchio lungo! Diciamo che ritengo sia esistita una civiltà precedente a questa. Che poi fosse un'isola o no poco mi interessa, è un mito e come tale lo tratto.
Si, so dell'isola, ma perché dovrebbe essere stata, sempre che fosse un'isola, nel mediterraneo?
Perché non rimase niente? 10.000 anni fa ci fu uno scioglimento di ghiacci imponente, ci furono alluvioni, innalzamento dei mari ect...mi stupirei che a quella distruzione fosse restito qualcosa.



beh potrebbe anche non essere il mediterraneo, ma sull'atlantico, almeno quelle zone d'oceano più vicine alle coste europee (non penso che possa essere stata un'isola più lontana anche perchè i navigatori dell'epoca non andavano cosi lontani). Anche in quelle zone (vedi canarie) ci potevano essere vulcani attivi oppure esserci stati maremoti o terremoti (lisbona fu distrutta da uno di questi fenomeni).
Comunque con ricerche oceanografiche fatte ad hoc si potrebbe mappare bene il fondale, chissa cosa ne verrebbe fuori!
-redrider-
00lunedì 3 luglio 2006 22:50
Re: Re: Re:

Scritto da: Ras-Algehu 03/07/2006 9.52


beh potrebbe anche non essere il mediterraneo, ma sull'atlantico, almeno quelle zone d'oceano più vicine alle coste europee (non penso che possa essere stata un'isola più lontana anche perchè i navigatori dell'epoca non andavano cosi lontani). Anche in quelle zone (vedi canarie) ci potevano essere vulcani attivi oppure esserci stati maremoti o terremoti (lisbona fu distrutta da uno di questi fenomeni).
Comunque con ricerche oceanografiche fatte ad hoc si potrebbe mappare bene il fondale, chissa cosa ne verrebbe fuori!



Credo sia già stato fatto, senza peraltro trovare niente che indichi Atlantide. Così come non credo che Platone si ritenesse uno storico.
Credo che Atlantide fosse un mito e come tale importante come concetto, ma non per questo importante nella dislocazione. Poteva essere l'attuale Nord America, dove, caso strano, non sono ancora stati trovati resti di ominidi, di Homo erectus o precedenti ed il cataclisma può aver distrutto solo gli occupanti e non il territorio in senso lato. Puo essere.
-Kiya-
00martedì 4 luglio 2006 02:13
quindi è possibile che col termine "Atlantide" si sia voluto inglobare, chessò, magari il riferimento a una civiltà evoluta culturalmente che portò la conoscenza in diversi luoghi?
-redrider-
00martedì 4 luglio 2006 23:21
Re:

Scritto da: -Kiya- 04/07/2006 2.13
quindi è possibile che col termine "Atlantide" si sia voluto inglobare, chessò, magari il riferimento a una civiltà evoluta culturalmente che portò la conoscenza in diversi luoghi?



Questo è il mio pensiero.
Max Paul
00mercoledì 5 luglio 2006 09:56
Essenzialmente concorderei, ma la totale ASSENZA di ogni prova di una civiltà mi mette in crisi. ma se fosse un'isola, ciò sarebbe quanto meno plausibile. E' anche da far una valutazione: una isola, relativamente ristretta, con risorse adeguate, avrebbe potuto operare una evoluzione più veloce che nella terra ferma battuta da svariati predatori.. [SM=x822718] (che me fumo la mattina?)
Uhm... al largo di portogallo/marocco, esiste una faglia imponente o no? Non dimentichiamoci delle Canarie... [SM=x822729]
MagisterLatomorum
00lunedì 10 luglio 2006 15:15
Un salutone a tutti, questo è il mio primo post su EgittoPhilia!

Sul tema di Atlantide vorrei sottolineare come, sebbene prove concrete non ve ne siano e sebbene la descrizione che Platone ne da lasci suppore che si tratti di un luogo ideale, vi sono delle prove di ordine mitologico che sembrano supportare la reale esistenza di una civiltà evoluta sul nostro pianeta di cui ore si è persa traccia. Mi riferisco in special modo alle leggende relative all'invenzione della scrittura, della geometria e delle altre facoltà intellettuali dell'uomo che si sono trasfuse nella "Scienza Sacra" (leggi magia teurgica così come Giamblico la chiamerà nel suo testo "I misteri degli Egiziani"), le quali acquisizioni vengono descritte in modo pressocchè identico in ogni angolo del mondo. Forse è poco ma qualcosa potrebbe voler dire. [SM=x822712]
Max Paul
00lunedì 10 luglio 2006 16:09
Innanzitutto, benvenuto nel forum [SM=x822713]

Sono concorde nel trovare un comun denominatore nella civiltà umana... ma non riesco a capacitarmi una sua scomparsa.. mi lascia attonito... [SM=x822734]
rasputyn
00lunedì 10 luglio 2006 18:27
E perchè ti lascia attonito ?
Se fai un discorso "diverso" vedrai che ci potrebbero essere delle buone motivazioni... se le varie "leggende" sulla creazione parlano della terra sommersa dalle acque(ebraismo, sumeri, e se non ricordo male anche nordamerica e india) l'ipotesi di una distruzione completa potrebbe avere un senso...
Come red anche io tendo ad associare ad ogni leggenda uno sfondo di verità....
-redrider-
00martedì 11 luglio 2006 18:03
Re:

Scritto da: MagisterLatomorum 10/07/2006 15.15
Un salutone a tutti, questo è il mio primo post su EgittoPhilia!

Sul tema di Atlantide vorrei sottolineare come, sebbene prove concrete non ve ne siano e sebbene la descrizione che Platone ne da lasci suppore che si tratti di un luogo ideale, vi sono delle prove di ordine mitologico che sembrano supportare la reale esistenza di una civiltà evoluta sul nostro pianeta di cui ore si è persa traccia. Mi riferisco in special modo alle leggende relative all'invenzione della scrittura, della geometria e delle altre facoltà intellettuali dell'uomo che si sono trasfuse nella "Scienza Sacra" (leggi magia teurgica così come Giamblico la chiamerà nel suo testo "I misteri degli Egiziani"), le quali acquisizioni vengono descritte in modo pressocchè identico in ogni angolo del mondo. Forse è poco ma qualcosa potrebbe voler dire. [SM=x822712]



Un saluto a chi considero il mio Maestro.
Nel dettaglio del post aggiungerei che sicuramente qualcosa successe intorno al 10.000 AC che può spiegare la mancanza di reperti. Ci fu un deglaciazione che fece salire parecchio il mare...nei fondali possono esserci quei reperti mancanti.
-Kiya-
00martedì 11 luglio 2006 21:48
Re:

Scritto da: MagisterLatomorum 10/07/2006 15.15
Un salutone a tutti, questo è il mio primo post su EgittoPhilia!

Sul tema di Atlantide vorrei sottolineare come, sebbene prove concrete non ve ne siano e sebbene la descrizione che Platone ne da lasci suppore che si tratti di un luogo ideale, vi sono delle prove di ordine mitologico che sembrano supportare la reale esistenza di una civiltà evoluta sul nostro pianeta di cui ore si è persa traccia. Mi riferisco in special modo alle leggende relative all'invenzione della scrittura, della geometria e delle altre facoltà intellettuali dell'uomo che si sono trasfuse nella "Scienza Sacra" (leggi magia teurgica così come Giamblico la chiamerà nel suo testo "I misteri degli Egiziani"), le quali acquisizioni vengono descritte in modo pressocchè identico in ogni angolo del mondo. Forse è poco ma qualcosa potrebbe voler dire. [SM=x822712]



Ricambio il saluto e porgo il mio Benvenuto a te.
E' un piacere averti fra noi.
Purtroppo non ho avuto modo di trattare con -redrider- della vostra personale conoscenza, ma sono certa che ora non ve ne sarà bisogno, sempre che, come mi auguro, tu decida di restare a farci compagnia... [SM=x822712]

tornando in tema: le prove che citi toccano ovviamente da vicino il mondo dell'antico Egitto, a partire da Zep Tepi, ossia quando "gli dèi regnavano sulla terra"... e da lì a seguire con le conoscenze e i metodi con cui esse furono divulgate.
Alcuni giorni fa, in una piacevole chiacchierata via mail, con una persona che ha tutta la mia stima, ho scritto una frase, passibile di fraintendimento, ne prendo atto. Ma non trovo un modo migliore per definire l'origine dei miti e della scrittura egizia, i quali, per noi, sono letteralmente "spuntati dal nulla" così, perfetti, per come ora li conosciamo ... [SM=x822708]
(benesserely)
00sabato 20 ottobre 2007 19:26
Si dice che gli Egizi discendessero proprio da Atlantide. Il loro sapere era troppo avanzato e preciso.
-Kiya-
00sabato 20 ottobre 2007 19:48
è una delle tante "credenze" non avallate da certezza documentale. Non c'è nulla infatti che possa provare una tale affermazione. Il fatto che il loro sapere fosse assaia avanzato non è sufficiente per avallare la teoria. Anche perchè non giustificherebbe in ogni caso le loro conoscenze, ma semplicemente sposterebbe il punto di vista e passeremmo a chiederci come hanno fatto gli Atlantidei a raggiungere così alti livelli :)
iset83
00giovedì 25 ottobre 2007 14:50
Prorpio il mese scorso il NG channel ha trasmesso un documentario su Atlantide: si suppone che l'isola fosse l'odierna Santorini, successivamente distrutta dall'eruzione vulcanica che tutti conosciamo. A sostegno di questa ipotesi c'è la conformazione dell'isola: come tutti sappiamo Atlantide aveva una forma circolare e Santorini, guarda caso, pare ce l'avesse ( ora, dopo l'eruzione, comunque si può notare una forma semicircolare). Inoltre sull'isola è stato rinvenuto un villaggio, con tanto di condutture sotterranee per l'acqua ( da una ricostruzione si è visto come questo popolo usufruisse di acqua corrente, mi sembra di ricordare anche calda ma nn vorrei dire blasfemie...[SM=g1361799] ) e un dipinto raffigurante, se nn erro, la mappa della città, molto simile alle ricostruzioni di Atlantide da noi conosciute....
Tom_75
00giovedì 25 ottobre 2007 15:37
Re:
Max Paul, 6/30/2006 4:15 PM:

Ora mi sbranate.. chi ci crede, chi non ci crede? insomma.. che ne pensate? Era davveero un'isola davanti ad Alessandria? Era sull'Oceano Atlantico? è pure Leggenda? [SM=x822738]




Io opterei per la leggenda dato che se vi fosse stata una citta "evoluta" non sarebbe mai scomparsa o, almeno, vi sarebbero state prove tangibili stile piramidi no?Cioe', se fossero stati delle "grandi menti" gli abitanti di Atlantide, sono certo che avrebbero pensato bene di lasciare tracce ovunque [SM=x822711]

totis
00giovedì 25 ottobre 2007 22:58
ATLANTIDE
Come hanno fatto gli ATLANTIDEI a raggiungere un grado così alto di civiltà?
pizia.
00giovedì 25 ottobre 2007 23:16
[SM=x822706] ecco, appunto.
Se non vogliamo attribuire la soluzione di alcuni difficili problemi agli egizi, ma ad altri popoli se non loro contemporanei addirittura più antichi, il dilemma dell'evoluzione civile e tecnica si pone in maniera anche più pressante.
antonio crasto
00venerdì 26 ottobre 2007 09:06
Non sono d'accordo.
A mio parere è un errore trattare l'evoluzione in maniera lineare. La fine dell'Era Glaciale e i molteplici miti diffusi in tutto il mondo dovrebbero suggerire una evoluzione contrassegnata da eventi catastrofici (Diluvio Universale, caduta di asteroide o comete, ecc.), eventi che potrebbero effettivamente aver determinato delle regressioni culturali.
In merito alla civiltà egizia, essa sembra essere apparsa nel neolitico essendo già in possesso di una agricoltura abbastanza avanzata e della capacità di addomesticare e allevare molti animali.
Sembra dunque che il neolitico egizio sia una rinascita di una civiltà già evoluta del paleolitico.
Il mito di Atlantide potrebbe rientrare a mio parere in una fase di civiltà pre-diluviana, della quale si sono perse quasi tutte le tracce per la naturale cancellazione del tempo e delle catastrofi naturali.
Tom_75
00venerdì 26 ottobre 2007 09:23
Re:
antonio crasto, 10/26/2007 9:06 AM:

Non sono d'accordo.
A mio parere è un errore trattare l'evoluzione in maniera lineare. La fine dell'Era Glaciale e i molteplici miti diffusi in tutto il mondo dovrebbero suggerire una evoluzione contrassegnata da eventi catastrofici (Diluvio Universale, caduta di asteroide o comete, ecc.), eventi che potrebbero effettivamente aver determinato delle regressioni culturali.



mmm regressioni colturali ma in che maniera?Esempio.

Immaginiamo che oggi un asteroide colpisca la terra. il 90% della popolazione scompare.
Fra il 10% di sopravvissuti, ce ne sara' qualcuo che sia un elettricista o un metalmeccanico no? Di conseguenza un minimo di conoscenza rimarra ai posteri . Qualcosa tipo TV o Internet o anche solo le automobili.

Quello che abbiamo in mano di Atlandide non sono altro che semplici supposizioni , dico bene? [SM=x822711]


antonio crasto
00venerdì 26 ottobre 2007 11:55
Ho già accennato che alcune civiltà sembrano essersi presentate nel Neolitico con un bagaglio culturale notevole, tale da far pensare a una rinascita dopo una catastrofe.

Le catastrofi che colpirono la Terra e che potrebbero aver interrotto il cammino evolutivo di molte civiltà sembrano potersi individuare in tre periodi: 12500, 9600 e 6000-5500 a.C.
Stranamente la 2° catastrofe individuata dai geologi, che potrebbe aver determinato la 2° anomalia nell’innalzamento dei mari, corrisponde in modo impressionante con le testimonianze di un impatto celeste lette nei carotaggi dei ghiacci polari e con la data scritta da Platone per la fine di Atlantide.

La catastrofe cosmica avrebbe quasi annientato la civiltà umana e conseguentemente un elettricista o un metalmeccanico del 9600 a.C., che per pura fortuna fosse sopravvissuto, avrebbe avuto ben altro da pensare. Egli “rincominciava da tre” e avrebbe pensato solamente alla sopravvivenza giornaliera. Era diventato nuovamente un cacciatore-raccoglitore in un mondo improvvisamente diventato ostile.
Un elettricista senza centrali elettriche sarebbe stato disoccupato e avrebbe ben presto dimenticato il suo mestiere. Lo stesso dicasi per il collega metalmeccanico.

Ovviamente rimase nei sopravvissuti il ricordo del passato, ricordo che fu tramandato in complessi miti, ma anche utilizzato per una rinascita più veloce del normale.
E’ estremamente più facile riscoprire qualcosa (agricoltura, allevamento del bestiame, ecc.) se si sa che questo qualcosa è già esistito.

Detto questo si può o non si può credere che al mondo progredito del 10000 a.C. sia appartenuta una civiltà che Platone chiamò Atlantide, civiltà che potrebbe aver influenzato in modo considerevole la civiltà dell’Egitto.
Io credo fermamente in una civiltà del Paleolitico Superiore e nelle civiltà che da questa derivarono.
Nel mio saggio sull’Antico Egitto ho cercato di dare una spiegazione logica, sulla base delle attuali conoscenze scientifiche, della fine dell’Era Glaciale e della storia delle civiltà, con un particolare riferimento all’Egitto.
Tom_75
00venerdì 26 ottobre 2007 12:25
la tua spiegazione Antonio non fa una piega ma a mio avviso un muratore avrebbe fatto di tutto per costruirsi una casa decente piuttosto che un semplice tugul d'argilla o di paglia non credi?

Ammesso che almeno 1 singola casa fosse rimasta in piedi (dato che sicuramente qualche zona piu' alta rispetto a quelle sommerse dalle acque o colpite dalla catastrofe)sarebbe stata ritrovata o quantomeno il loro uso si sarebbe diffuso fra i restanti abitanti.

Va da se che la natura umana cerca sempre compagnia ergo "Ora ti spiego come si costruivano le casa". Questa sarebbe stata una valida discussione non credi?

Naturalmente e' tutto IMHO :)
-Kiya-
00venerdì 26 ottobre 2007 23:20
in proposito ammetto di avere una gran confusione...


Il mito atlantideo compare troppe volte e in epoche decisamente diverse, oltre che enormemente distanti fra loro.
C'è chi sostiene che l'eredità Atlantidea sia rappresentata dalle Piramidi, chi invece la colloca molto prima, in corrispondenza del pre-predinastico egizio e chi invece vuole assimilare Atlantide all'isola di Santorini, collocandone il declino in pieno Nuovo Regno Egizio.

Insomma, a parte la collocazione geografica a cui penseremo più in là, voi in quale epoca riterreste corretto collocare l'eventuale ipotetico incontro tra Atlantidei ed Egizi?
antonio crasto
00sabato 27 ottobre 2007 10:29
Cara Kiya,
avrai letto nel mio libro come io contesti l’approccio ad Atlantide di molti studiosi.
Platone permette di ricavare che la distruzione delle isole (estese quanto l’Africa e l’Asia di quei tempi) sarebbe avvenuta intorno al 9600 a.C. e ci spiega anche che la capitale era costituita da una città difesa da tre canali artificiali circolari i quali consentivano il collegamento col mare. La regione della capitale sarebbe stata costituita da una grande pianura rettangolare di circa 500x300 chilometri.
La descrizione della grande civiltà non ha convinto la maggior parte degli studiosi, in quanto una civiltà con conoscenze di metallurgia era per loro impensabile alla fine del Paleolitico Superiore.
Questa critica sarebbe accettabile se l’evoluzione fosse stata lineare, ma come già detto, esiste la possibilità di regressioni culturali, per cui dopo un’età del bronzo del paleolitico l’umanità potrebbe essere ritornata a un’età della pietra.
Il desiderio di sfruttare da un punto di vista propagandistico l’immagine di Atlantide ha portato poi molti studiosi a stravolgere i riferimenti temporali e geografici forniti da Platone.
Assistiamo così alla sconvolgente divisione di 9600 per un particolare numero, così da portare la data all’anno desiderato: intorno al 1400 a.C. se si vuol ipotizzare l’eguaglianza Atlantide-Thera o 1200 a.C. se si vuol considerare quella Atlantide-Popoli del Mare .
Ogni ipotesi soggettiva ha però anche la necessità di un ridimensionamento delle dimensioni fornite da Platone per la federazione di isole e per la sola capitale. Si ricorre ancora una volta a dividere i dati per numeri opportuni, così da riportare le dimensioni all’isola di Thera, Campidano di Cagliari, o ogni altra terra considerata.

Per rispetto verso una delle più grandi menti della nostra civiltà, io ritengo che si possa ritenere che lo scritto di Platone possa essere completamente inventato o che, come ritengo, sia esatto in tutti i suoi termini.
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