Archeologia Viva a Firenze, anche Agrigento sarà protagonista

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EGIZIA72
00sabato 28 febbraio 2009 19:17
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, si svolgerà domenica prossima, 1 marzo 2009, nel consueto Auditorium del Palazzo dei Congressi di Firenze, il 7°Incontro Nazionale di Archeologia Viva, da anni occasione di incontro, confronto e diffusione di notizie e di approfondimenti legati al mondo dell’archeologia italiana ed estera.

L'Incontro Nazionale di Archeologia Viva, ogni due anni a Firenze, si conferma un evento culturale molto atteso per quanti cercano nel passato le radici e le ragioni del presente, per quanti, con piena coscienza, si impegnano per la tutela del patrimonio in una realtà globale dove il rischio costante è una disastrosa perdita della memoria. I popoli, come le singole persone, non se lo possono permettere. Conoscere e guardare in faccia la storia è un compito che tocca ognuno di noi. Sono queste le ragioni profonde di questo appuntamento sostenute da Piero Pruneti, direttore di . Diversi i personaggi di rilievo che negli anni hanno partecipato a questi Incontri di Archeologia, presentando i risultati delle loro attività scientifiche, molti sono stati anche i contributi “cinematografici” e le presentazioni di documentari, che rappresentano un utile modello di comunicazione e di divulgazione. La scorsa edizione era stata arricchita da Zahi Hawass, ospite d’onore, Direttore delle Antichità egiziane e uomo che, col suo forte carisma e la sua personalità di forte impatto mediatico, ha saputo attirare l’attenzione mondiale sull’Egitto ottenendo fondi per la Ricerca e salvaguardando così i numerosi siti archeologici egiziani dal degrado. Quest’anno si darà ancora grande importanza alla comunicazione attraverso i media, con l’intervento della conduttrice Syusy Blady e dell’archeologo romanziere e conduttore TV Valerio Massimo Manfredi. Accanto a loro si alterneranno personaggi del mondo accademico quali Andrea Carandini, Emanuele Greco e Louis Godart, a dimostrazione che la ricerca archeologica non deve restare chiusa in se stessa, deve uscire ed essere comunicata al grande pubblico anche con gli archeologi che, in prima persona, devono operare questa comunicazione.
Domenica, 1 Marzo, l’architetto Pietro Meli, direttore del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, e l’architetto Alessandro Carlino, collaboratore del Parco, tratteranno il tema «Quei magnifici templi a colori: restauri e scoperte nella valle di Agrigento».
L’iniziativa, convergente nella promozione e nella integrazione tra diverse culture anche della Valle dei Templi, ha il fine di presentare alle autorevoli professionalità presenti le eccellenze degli interventi nel settore con il preciso intento di svilupparne le potenzialità sulla linea della promozione, della divulgazione e dello sviluppo turistico. La partecipazione, senza dubbio, è una occasione privilegiata, un efficace strumento di Marketing Relazionale con tutto il Sistema Archeologico in un contesto espositivo che sintetizza, alla perfezione, le attività di informazione e divulgazione a cui siamo interessati. Non solo attenzioni per gli aspetti conservativi, dunque, anche da questo Parco si vuole lanciare un forte impulso al turismo archeologico che appassionerebbe gli studiosi e gli operatori del settore, convinti che il nostro patrimonio possa divenire risorsa catalizzatrice di nuova ricchezza grazie ad un sistema integrato di collaborazioni strategiche.
All’incontro di Firenze il Parco sarà presente anche con uno stand allestito a cura dell’ architetto Tommaso Guagliardo, dirigente responsabile della U.O. VI., che ha privilegiato pannelli ed illustrazioni sulla linea promozionale della migliore fruizione tra identità e storia della Valle dei Templi.

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