Anzti

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pizia.
00lunedì 20 dicembre 2010 12:44
L'antica forma di Osiride
Anzti o Anedjti è una divinità predinastica dalle caratteristiche molto simili a quelle di Osiride, al punto di poterlo individuare come suo precursore.
Lo troviamo nominato nei Testi delle Piramidi già in connessione con Osiride, quindi scompare ogni riferimento, segno di avvenuta assimilazione.
Non ho trovato su WkiHiero il segno giusto però è molto simile a questo:

R18


Secondo lo studioso Moret, Anzti sarebbe stato un capo di una tribù nomade, divinizzato per aver insegnato al suo popolo l'agricoltura e quindi per aver introdotto la vita stanziale.
Ciò sarebbe confermato dal campo quadrettato posto alla base del segno e dalla presenza sullo stendardo dei due scettri dei capi-pastori, cioé il flagello e il bastone pastorale.
Inoltre la doppia piuma alla sommità indicherebbe una acconciatura di origine libica o mediterranea, ulteriore prova dell'origine vicino-orientale dell'agricoltura, diffusa prima al Delta e poi al resto della Valle del Nilo.

E' il patrono del IX nomo del Basso Egitto, corrispondente a Per-usir, odierna Abusir.

Ora vorrei capire quali sono le fonti di simili affermazioni e se l'egittologia contemporanea ha confermato l'interpretazione di Moret.
Purtroppo ciò che si trova in rete è molto vago, in particolare l'analisi delle fonti viene trascurata, quasi fosse una cosa inutile, di fianco all'importanza di buttare l'informazione sul web.


Hatshepsut76
00lunedì 20 dicembre 2010 13:00
Non conoscevo questa divinità; ho provato a consultare l'enciclopedia curata da Edda Bresciani, ma non risulta sotto nessuna delle due voci. Non sapevo nemmeno che fosse raffigurata con un geroglifico...
pizia.
00lunedì 20 dicembre 2010 13:11
C'è sul Tosi [SM=x822712]
A volte viene anche scritto Andit, comunque c'è davvero poco!
Hatshepsut76
00lunedì 20 dicembre 2010 13:41
Grazie! [SM=g999103] Anche sul Cimmino, nell'indice analitico, non c'è nulla... Vabbè, se non altro ci ho provato!
emilioraffaele
00lunedì 20 dicembre 2010 18:16
Per pronto riferimento riporto quanto scritto da Mario Tosi (Dizionario Enciclopedico delle Divinità dell Antico Egitto):


Anditi, o Angiti: Dio primitivo del 9 distretto del Basso Egitto (Abusir). Raffigurato in forma assai stilizzata, con due piume tra i capelli ed un nastro che ricadeva sul dorso, aveva la barba e stringeva nelle mani un bastone da pastore ed il flagello, strumento da pastore legato ad Osiri per la raccolta di un'essenza divina, cioè il laudano, impiegato anche oggi in farmacopea.

Secondo alcuni studiosi Anditi aveva l'apparenza esteriore del re.padre e doveva essere contemporaneo alla comparsa della vita socialee nel Delta. Quando Osiri venne divinizzato dopo la sua morte, fu identificato con Anditi ed il suo culto sostituì quello dell'antico dio locale a Busiri. Il nome deriverebbe dal baslamo Andi che serviva proprio per imbalsamare. L'acconciatura a due piume del dio sarebbe la corona Atef, inaugurata forse dal re Snefru, IV Dinastia.

Lo studioso francese Moret ha scritto che Anditi simboleggia uno di quei capi primitivi che concentrano nella loro persona, l'autorità sino ad allora diffusa nel clan, egli installa i nomadi sui territori, fonda le basi di una lavorazione metodica del suolo e vrea le istituzioni che la rendono efficace. Questa tradizione è confermata dalla stessa insegna totemica del dio che poggia su una base raffigurante le regolari divisioni del terreno, i distretti, chiamati poi nomoi (greco). A seguito dell'assimilazione con Osiri, la figura di Anditi scompare totalmente dopo l'epoca dei “Testi delle Piramidi”, mentre ancora negli stessi testi un'allocuzione riferita ad Osiri chiarisce la trasposizione di personalità: “Horo ti ha fatto vivere nel tuo nome di Anditi”.


Hatshepsut76
00lunedì 20 dicembre 2010 23:05
Grazie, Dario! [SM=g999103]
Volevo precisare che il secondo testo di cui ho consultato l'indice analitico, è il Dizionario delle dinastie faraoniche di Cimmino. Visto che figurano, tra i nomi, qualche divinità, allora ho voluto cercare, ma l'esito non è stato dei migliori, così come la prima volta
pizia.
00martedì 21 dicembre 2010 19:30
Re:
emilioraffaele, 20/12/2010 18.16:

Raffigurato in forma assai stilizzata,



... e questa è la mia prima perplessità: raffigurato...
Mi interesserebbe sapere dove viene raffigurato, perché ho qualche dubbio, essendo molto sottile la differenza fra le raffigurazioni egizie e i segni geroglifici, ho il sospetto che di raffigurazioni vere e proprie non ce ne siano, e che l'unica fonte sia davvero il segno, ragionevolmente stilizzato perché "scrittura".
Anche se ad un certo punto non venne più usato, quindi probabilmente non approdò mai al geroglifico "classico" del Medio Regno.
emilioraffaele
00domenica 26 dicembre 2010 15:39
 

Ho scartabellato il Grandet/Mathieu, ma non ho trovato nulla.

Dice sempre Mario Tosi.: “Il dio primitivo del 9° Distretto, aveva l'apparenza esteriore del Re padre ed era forse contemporaneo alla comparsa delle vita sociale nel Delta. Osiride venne identificato con Anditi ed il suo culto si sostituì a quello dell'antico dio locale a Busiri”.

 

Si può pertanto immaginare che il culto del dio Anzti, fu abbandonato e sostituito dalla figura di Osiride, divinità molto più complessa. La sua popolarità divenne così grande che Osiride fu affiancato agli Dei promordiali dell'Enneade di Eliopoli, come figlio di Geb, dio-terra, e Nut, dea-cielo.

 

Pertanto sono d'accordo con te sul fatto che la sua raffigurazione geroglifica, o stilizzata si è probabilmente persa nel tempo.

pizia.
00lunedì 27 dicembre 2010 00:07
Non sono ancora riuscita a capire bene come può essere successo, ma "abbandonato" e "sostituito" non mi sembrano i termini più adatti per descrivere la situazione.
Probabilmente si è passati attraverso un periodo di assimilazione, già avviato in epoca molto antica, perché ai tempi dei Testi delle Piramidi il processo sembra concluso con successo.
Purtroppo non saprei nemmeno dove andare a cercare relazioni di scavo con esaurienti disegni e descrizioni, al fine di comprendere come sia avvenuto il passaggio da Anzti a Osiride.
Data la vicinanza alla capitale e la diretta implicazione della necropoli nei culti dell'inizio dell'Antico Regno, si può ipotizzare un intervento diretto dei teologi ufficiali.
Ma allora, oltre a chiedermi chi era Anzti, devo anche chiedermi chi era Osiride prima di essere identificato con Anzti, visto che quasi tutte le sue caratteristiche "classiche" appartenevano a quest'ultimo.
Erano già in principio due divinità simili e quindi l'identificazione è stata semplice, oppure Osiride si è impadronito della storia di Anzti perché non ne aveva una sua?
Insomma, se l'introduzione dell'agricoltura, la permanenza degli attributi pastorali, la barba, la divinizzazione, sono prerogative di Anzti, allora Osiride chi era?
emilioraffaele
00martedì 28 dicembre 2010 17:27
Un'ipotesi audace? Anzti potrebbe essere vermente esistito e, grazie al miglioramento delle condizioni di vita, a seguito dell'introduzione dell'agricoltura, alla sua morte, entro breve tempo, è stato divinizzato nel nome di Osiride....Dove è scritto?....Forse da qualche parte, sotto le sabbie...
pizia.
00martedì 28 dicembre 2010 19:59
... ed era un capo di un protoregno del Basso Egitto [SM=x822706] ....
Ma le piume... le piume... non sono "roba" da Basso Egitto, secondo me l'ipotesi libica o vicino orientale è gratuita.
Toby Wilkinson ha dimostrato abbastanza esaurientemente (almeno per me [SM=x822710] ) che le piume erano una antica acconciatura badariana [SM=x822706]
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