Anubi, il tjesm

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-Kiya-
00mercoledì 25 novembre 2009 02:30
- da un articolo di Brian Playfair (tradotto ed elaborato da Kiya)
La rappresentazione di Anubi è nota a tutti. E' indubbiamente una delle icone egizie maggiormente note anche al pubblico non di settore.
Resta da chiedersi: delle innumerevoli rappresentazioni di questa divinità, pervenuteci attraverso i rilievi tombali, quante sono state erroneamente interpretate? Egli è presentato come Anubi, il dio dalla testa di sciacallo, ma questa interpretazione, effettivamente, è corretta?
In molte delle tombe risalenti all'Antico e al Medio Regno, soprattutto quelle dei nobili, possiamo ammirare rappresentazioni di canidi sempre con le medesime caratteristiche, siano essi impegnati in scene di caccia, sia che invece si trovino in atteggiamento domestico. E non si tratta di sciacalli.
Si tratta chiaramente di cani, di una particolare razza da caccia, che tuttavia si prestava assai bene anche alla vita domestica. Questi cani cacciatori di mezza taglia, dalle orecchie appuntite e dalla nobile presenza altri non erano che il tjesm. I primi abitanti della Valle del Nilo, in Epoca Predinastica, rappresentarono questo cacciatore nei loro petroglifi. Quando poi, in tempi successivi, la rappresentazione divenne più chiara e dettagliata, esso venne riprodotto in modo assai più vicino alla realtà. Le sue caratteristiche hanno indotto a confonderlo con lo sciacallo, che però non fu mai addomesticato.

Il tjesm fu un elemento di importanza tale per gli Egizi, sia come compagno che come cacciatore, che diventa assolutamente inconcepibile accettare che non sia stato associato ad una delle loro principali divinità. Gli dei erano infatti associati alle cose che gli antichi Egizi potevano ammirare ogni giorno - il sole, la terra e specificatamente il Nilo, senza il quale l'Egitto non sarebbe potuto esistere. Il Nilo rese fertile la terra, permettendo alla Civiltà di svilupparsi. Il Fiume permetteva alla fauna di vivere e all'uomo di coltivare. Il connubio del sorgere del Sole, con l'innondazione annuale fu il miracolo per il quale l'Egitto poteva esistere e quindi era naturale che tali eventi fossero associati con la divinità "invisibile" che gli permise di prosperare.

Di seguito, propongo una lista delle principali Divinità Egiziane associate ad animali:



    Bastet – gatto
    Khnum – ariete
    Apis / Mnevis – toro
    Renenutet – serpente
    Sekhmet – leonessa
    Selket – scorpione
    Sobek – coccodrillo
    Taweret – ippopotamo
    Thoth – ibis
    Wadjet – cobra
    Aker – leone
    Geb – anatra
    Hapi – babbuino
    Horus / Harakhte – falco
    Hathor – vacca
    Heqet – rana
    Khephri – scarabeo


Gli animali che venivano comunemente mangiati o cacciati, come pesci e gazzelle, non sono presenti in associazione a una divinità. Rilevante potrebbe, per contro, sembrare l'assenza del cavallo, ma sappiamo che gli Egizi non conobbero quest'animale fino al Nuovo Regno, quando ormai il Pantheon delle divinità era già stabilito.
Chiedendoci quale fu la ragione che indusse ad assimilare questi specifici animali ad altrettante divinità, troviamo una sola risposta: il rispetto.
Dei "quattro figli di Horus" che erano impiegati quali guardiani di altrettante parti del corpo, nel processo di imbalsamazione, tre erano rappresentati come animali. Soltanto Imsety era umano e proteggeva il fegato; c'era Qebehsenuf, con la testa di falco, a tutelare l'intestino; Hapi, il babbuino, per i polmoni; Duamutef, con la testa di canide dalle orecchie appuntite, per lo stomaco.
Tale era la venerazione, e quindi l'importanza, conferita ai vasi canopi, da associarli alla protezione di quattro divinità tutelari. Come si potrebbe, in effetti, concepire che si potesse ritenere di affidare una delle parti del corpo alla "protezione" di uno spazzino, come lo sciacallo?

A questo punto, ritengo possiate essere giunti alla mia medesima conclusione, nel constatare che il grande assente tra gli animali assimilati alle divinità, è proprio il cane. Quindi, riponiamoci la domanda "Cos'era Anubi?", ricordando che è eredità dei primi Egittologi quella di attribuirgli le sembianze dello sciacallo. Se scartiamo Anubi, non esiste una divinità con testa canina, nel Pantheon Egizio. E' questo ragionevole, tenuto conto dell'importanza che questo animale rivestiva nella vita di ogni giorno? - Io credo di no.

Il tjesm non era l'unico esemplare di cane presente in Egitto, ma è possibile che questo compagno/cacciatore abbia raggiunto gli stessi livelli di rispetto riconosciuti a molti sui simili oggigiorno.
Ci è noto che gli stessi Sovrani possedevano intere squadre di questi esemplari e che arruolassero custodi specifici per le loro cure. Nobili e contadini si recavano a caccia in loro compagnia. Insomma, assunsero una posizione tale da non poter accettare che non fossero associati ad un Dio, al pari di molti altri animali, peraltro forse anche meno "importanti". E' improbabile, nonchè innaturale e inoltre.... gli sciacalli non indossano collari!

Sebbene le rappresentazioni del cacciatore siano evidentemente quelle di un cane, con frequenza lo si traduce come Anubi, lo sciacallo. Ma non sarebbe più consono procedere esattamente al contrario, ovvero indicare Anubi come un cane? La maggioranza sostanzialmente non fa altro che optare per sentieri già battuti e adotta "sciacallo" per consuetudine. Tutto ciò che assomiglia a un canide con le orecchie a punta è dato per scontato essere uno sciacallo. Fortunatamente in questi ultimi tempi, però, le cose stanno cambiando e l'ipotesi che il dio Anubi, in realtà fosse rappresentato con la testa di un cane si sta finalmente facendo strada.

A chiunque desideri approfondire a riguardo del tjesm, il compagno/cacciatore dei Sovrani Egizi, posso consigliare lo studio condotto da Michael Rice, intitolato "Swifter than the arrow - The Golden Hunting Hounds of Ancient Egypt". Il volume, pubblicato da IRTauris, intende esplorare le origini e le associazioni di questo particolare cane Egiziano.

Ma che fine ha fatto il tjesm in tempi moderni?
In molti ritengono che si trovino diretti discendenti di questa razza in tutta l'area del Mediterraneo.
Il principale candidato per questa eredità è il Fenek tal Kelb, di Malta, noto anche come "Il segugio del Faraone". Somiglia fortemente al tjesm per tipologia, caratteristiche, colore, carattere e dimensione e, data la vicinanza di Malta all'Egitto, non è da escludere che sussista una forte connessione tra i due.
Altre razze assai simili al Segugio Egizio sono quella del Cirneco dell'Etna, in Sicilia, il Pondego e il Segugio di Ibiza. Anche in questo caso si apprezzano caratteristiche assai simili, differenziati soltanto nelle dimensioni, per le quali è presumibile parlare di differenti evoluzioni, dovute a differenti habitat.

Ogni qualvolta si introduca il riferimento a una possibile discendenza diretta dei "Segugi d'Egitto", tuttavia, si viene ostacolati e accusati di operare di eccessiva fantasia. Chissà, forse hanno ragione, ma riflettiamo su questo: troviamo tracce egizie, geroglifici e manufatti in tutto il Mediterraneo, grazie ai commerci del passato, quindi perchè non ritenere che anche questi segugi possano essere divenuti "oggetto" di commercio? Difficilmente potremo ottenere prove più attendibili, ma i riscontri in nostro possesso, ovvero le testimonianze rinvenute nelle tombe egizie, parlano chiaro ed è difficile restare ignari di fronte a tanta somiglianza.



Il "Segugio Egizio"


Il "Segugio Egizio" - primo piano



Il Fenek tal Kelb


Il Fenek tal Kelb - primo piano



Il Cirneco dell'Etna


Il Cirneco dell'Etna - primo piano



Il Pondego
Hatshepsut76
00mercoledì 25 novembre 2009 09:33
Prima di tutto, complimenti! [SM=g999097]
La discussione che hai introdotto è molto interessante; più volte infatti mi sono imbattuto in autori che affermavano che Anubi fosse uno sciacallo, ed altri che affermano che sia un cane. Mi sembra che questo articolo, ora non lasci più adito a dubbi!
Master20013
00mercoledì 25 novembre 2009 23:18
Quindi volessi fare un elenco in geroglifici dei tuoi animali dovrei scriverli così?
S29G29W1X1X1


W9G17Z7C4


 
O5G36A40


Etc. etc. ...?


Bastet – gatto
Khnum – ariete
Apis / Mnevis – toro
Renenutet – serpente
Sekhmet – leonessa
Selket – scorpione
Sobek – coccodrillo
Taweret – ippopotamo
Thoth – ibis
Wadjet – cobra
Aker – leone
Geb – anatra
Hapi – babbuino
Horus / Harakhte – falco
Hathor – vacca
Heqet – rana
Khephri – scarabeo



roberta.maat
00mercoledì 25 novembre 2009 23:47
Perchè Bastet non ha il determinativo del gatto e Knum invece ha l'ariete ?
-Kiya-
00mercoledì 25 novembre 2009 23:54
scusate, ma stiamo andando OT ;)
NEFERNEFERURE
00giovedì 26 novembre 2009 10:09
Molto interessante, grazie Kiya!

Il segugio egiziano è davvero splendido!




[SM=g1621242]
Master20013
00giovedì 26 novembre 2009 11:08
Sscusa, lo temevo! Ma è stato più forte di me!


scusate, ma stiamo andando OT ;)

-Kiya-
00giovedì 26 novembre 2009 12:05
[SM=x822710] [SM=g999103]
emilioraffaele
00giovedì 26 novembre 2009 18:29
 

La possibilità che Anubi sia stato un cane, anziché uno sciacallo, è molto fondata, specialmente per il fatto che il cane è un animale che da migliaia di anni vive a stretto contatto con gli uomini e collabora con loro nella caccia, nel governo degli animali domestici ed è in grado di ricambiare, con la sua fedeltà proverbiale, l'amicizia concessa. Ho qualche dubbio sulle foto proposte, in quanto alcuni caratteri specifici, quali: le orecchie, il muso affinato, il corpo slanciato, richiamano sicuramente taluni aspetti di Anubi, ma, secondo me, il Fenek, il Cirneco, il Pondego, ecc., assomigliano di più al levriero, animale diffuso ancora oggi nella Penisola Arabica. Per quanto riguarda invece lo Sciacallo dalla Gualdrappa, le somiglianze con Anubi sono moltissime, ma proprio non riesco a pensare che gli antichi egizi avessero promosso al livello di deità, un animale elusivo che si nutre di carogne e di rifiuti degli umani. Comunque non dimentichiamo che i processi evolutivi di una specie dalla vita breve come il cane, sono molto veloci e forse stiamo parlando di specie canine che, nel corso dei secoli sono mutate, nell'aspetto, centinaia di volte. Io comunque ho un ricordo del mio viaggio molto nitido. Alla famosa cava di Assuan notai tre, quattro cani che si aggiravano in branco e che possedevano qualcuna delle caratteristiche che stiamo analizzando (snellezza del corpo, orecchie affilate, ecc.), ma non erano molto grandi nella taglia. Chiesi alla guida se fossero una specie tipica del luogo e lui mi confermò che era una razza particolare della regione. Ma poi la questione sarebbe facilmente risolvibile in modo scientifico, basterebbe reperire ed analizzare qualche mummia di cane che abbia le caratteristiche fisiche del nostro dio, ma ce ne sono? Ho cercato nella nostra grande “biblioteca informatica” e non ho trovato niente. Sono state trovate milioni di mummie di animali da offrire durante le cerimonie rituali, ma cani mummificati con le sembianze di Anubi non sono stati trovati. Ho cercato male?


-Kiya-
00giovedì 26 novembre 2009 19:22
Sarà possibile stabilire se le sembianze di una mummia di canide, possano corrispondere alle caratteristiche di Anubi?
E, aggiungo, se già si parla di mummie di cani poste quale offerta al dio, perchè insistere che Anubi era uno sciacallo?

Prova a dare un'occhiata qui:

bleedingeyeballs.com/basenjiart/dogmummy.htm


Ora guarda l'immagine che ti propongo a seguire. Nel vederla, a cosa penseresti?



emilioraffaele
00giovedì 26 novembre 2009 20:37
Bellissimo, speriamo che si diano da fare, se non l'hanno già fatto. A proposito, sul sito del Museo del Cairo, c'è un cane di razza Basenji raffrontato in fotografia con una statua di Anubi. Quello è il tipo di cane che ho visto ad Assuan, anche se il colore del manto variava da individuo ad individuo.

Grande Kiya!
-Kiya-
00giovedì 26 novembre 2009 20:57
'spetta... la mia non era una domanda retorica ;)

Vedendo la mummia di cui sopra, verrebbe sponntaneo pensare a un cane, o uno sciacallo, miìummificato in foggia di Anubi.
Ma non si tratta di questo :)

Quello che vedete è una variante del vaso canopo con Duamutef. Si tratta dello stomaco di un defunto. Ma se non potessimo avvalerci della tecnologia, probabilmente, non lo avremmo mai scoperto ;)
FrAnkh
00giovedì 26 novembre 2009 21:20


A mio avviso il canide di Anubi è uno sciacallo.

Innanzi tutto lo dimostra un suo suggestivo appellativo: Colui che sta sulla sua collina’. Questo epiteto non si adatta per nulla ad un cane domestico, ma molto ad un animale solitario che si aggira per la necropoli, come lo sciacallo.

E poi la forma della coda. Questa, come si può costatare nell’immagine allegata, è tipica dello sciacallo. Non esiste alcun cane in Egitto che possieda una coda simile: il tjesem ha la coda sottile, come diverse specie di cani tutt’oggi esistenti.
Hatshepsut76
00giovedì 26 novembre 2009 21:21
Non l'avrei mai detto! Ho provato a rileggermi l'articolo che avevi segnalato prima, pensando che ci potesse essere qualche corrispondenza con l'immagine da te inserita. Non trovandone poi sono tornato a riguardarla, però non avevo notato che potesse essere un vaso canopo...
roberta.maat
00giovedì 26 novembre 2009 21:45
Ricordo, a questo punto, i collari di Tantanouet (dizione francese di un nome forse Tntniut), il cane di Mahirperi che, come dice l'iscrizione su uno di essi,è un cane di razza tejesem.
A proposito delle curiosità che sorgono alla seconda lezione dell'APPROCCIO, chi ha traslitterato quel nome lo ha reso come razza Teken e chiedo se forse invece non si tratti proprio di Tejesem. Grazie.

Anche io credo che Anubi sia uno sciacallo e non un cane, così solo perche penso che il guardiano di un luogo di morte non può essere riconosciuto nel compagno di vita dell'uomo.
ACUSinpw
00giovedì 26 novembre 2009 22:59


Questo è un cranio di uno sciacallo (epoca tarda probabilmente) conservato al National Museum of Ireland, dal cimitero degli sciacalli.

Ora, io propendo per l'interpretazione "sciacallesca" di Anubi. Questo più o meno per lo stesso motivo soprariportato da FrAnkh.
ACUSinpw
00giovedì 26 novembre 2009 23:02


Questa è invece una mummia di cane, di epoca tarda.. Somiglia molto al "canopo" mostrato da kIYA
emilioraffaele
00venerdì 27 novembre 2009 16:39

Ma la possibilità di verifica è a portata di mano con un esame del Dna mitocontriale di qualche mummia con le caratteristiche decritte. Peccato che la decisione non ci competa, l'analisi l'avremmo già effettuata. Comunque la coda folta, che anch'io avevo notato essere uguale ad uno sciacallo e più precisamente allo Sciacallo dalla Gualdrappa e solamente ad esso, non dà certezza dell'appartenenza di Anubi, a questa specie. Inoltre non riesco ad immaginare sciacalli al "guinzaglio" a spasso per le città dell'Egitto. Chissà potrebbe essere che questi animali potevano essere posseduti soltanto dal Faraone (come già avveniva per altri animali selvatici, "regolarmente" addomesticati), o soltanto dai suoi Sacerdoti.....

emilioraffaele
00venerdì 27 novembre 2009 16:45
A proposito, riguardo alla mummia a forma di cane, proprio non avevo capito che era un vaso canopo!
-Kiya-
00venerdì 27 novembre 2009 18:07
e se invece la scelta fosse caduta sullo sciacallo proprio perchè indomesticabile e quindi non controllabile dall'uomo?
Una tale caratteristica poteve attribuirgli quei connotati di superiorità degni sia del guardiano, che del Signore dell'occidente, inavvicinabile e incorruttibile.
Le similitudini che riscontriamo nella razza canina potrebbero essere frutto di miscellanea tra gli sciacalli e i cani che vivevano allo stato di randagi, prima dell'addomesticamento.
emilioraffaele
00venerdì 27 novembre 2009 18:22

Ragazzi, a questo punto passo la mano. L'unica certezza è che, in questa discussione, in questo momento, possiamo fare solo supposizioni. Però lo sciacallo animale selvaggio, era definito con un altro termine, "sab", se non sbaglio. Allora potrebbe essere valida l'ipotesi che alcuni sciacalli venissero appositamente addomesticati e tenuti a Palazzo, o in alcuni Templi, ora come Upuaut, ora come Anubi.

roberta.maat
00sabato 28 novembre 2009 12:42
F13
N31
N31
N31
F13
N31
E18


Due modi di scrivere Upuaut.
roberta.maat
00sabato 28 novembre 2009 12:53
D28Z1Z4D58M17A52
D58V28N35E14


Due scritture per krb (cane).

Sono curiosa di sapere come potrò imparare a leggere se le scritture sono così diverse.
FrAnkh
00sabato 28 novembre 2009 13:05
Premesso che sono sempre convinto che Anubi sia uno sciacallo, ritengo che l’immagine che ne abbiamo sia stata alquanto modificata e, per così dire, ‘codificata’.

Mi spiego meglio. Innanzi tutto, il colore che è nero non corrisponde ad uno sciacallo reale, ma idealizzato: il colore nero ha valore ctonio, che ben si addice ad un guardiano della necropoli.

Inoltre, lo sciacallo di Anubi ha il collare e, almeno nelle raffigurazioni pittoriche, una scarpina rossa.

Certo è che il collare contrasta con la natura selvatica dello sciacallo, tuttavia la possiamo riscontrare praticamente sempre. E poi indossa quella sciarpina di cui nessuno ha mai saputo decifrare il significato.
FrAnkh
00sabato 28 novembre 2009 13:29
La prima parola citata da Roberta mi è sconosciuta. Dal determinativo direi che si tratta di un nome proprio. La sua traslitterazione dovrebbe essere, se si tratta di egizio classico: kAybi, e, se, invece è neo egizio,: kb. Comunque non è praticabile la traslitterazione krb.

La seconda parola vuol dire proprio ‘cane’, e il determinativo lascia ben pochi dubbi sul suo significato. La traslitterazione è: bHn.

Veniamo ora ad Upuaut. La prima grafia è esatta. Nella seconda, sotto il segno della ‘strada’ (N31) metterei la ‘t’ (X1) più i segni del plurale [SM=x822712] .
-Kiya-
00sabato 28 novembre 2009 14:27
Re:
FrAnkh, 28/11/2009 13.05:

[...] Innanzi tutto, il colore che è nero non corrisponde ad uno sciacallo reale, ma idealizzato: il colore nero ha valore ctonio, che ben si addice ad un guardiano della necropoli.

[...]




Esatto. Il nero ha un significato specifico, che non va interpretato come il colore del manto nella realtà. Esso è associato alla rinascita, forse con riferimento al limo che, rilasciato dal Nilo ogni anno, fertilizzava i campi, rendendone possibile la coltivazione. Del resto, uno dei nomi della terra dei Faraoni era proprio Kemet, ovvero "La Terra nera", da km (nero), con preciso riferimento alla zona che ospitava la vita, contrapposta al deserto.

FrAnkh
00sabato 28 novembre 2009 15:48


E’ vero quello che dice Kiya.

Inoltre bisogna aggiungere che il colore nero, anche se non lo si può definire il colore della morte, aveva un riferimento all’Aldilà: infatti le statue-guardiano trovate nella tomba di Tutankhamon erano dipinte di nero, e così pure, in talune raffigurazioni, la regina Ahmose-Nefertari, la protettrice del villaggio di Deir el Medina e della necropoli tebana.
pizia.
00sabato 28 novembre 2009 16:07
Ma sono fantatstici questi cani, il segugio è certo uno dei miei preferiti, anche quando porta le orecchie a penzoloni come i nostri!

E adesso dico la mia dalla prospettiva filo-preistorica, come al solito.
Ma quando nacque l'idea della divinità con forma di canide, prima dell'epoca dinastica (tanto per non essere precisi, intanto non si può), siamo sicuri che fra cani e sciacalli esistesse già una distinzione genetica tale da non poter comprendere con un nome solo entrambi gli animali?
Stiamo parlando di un periodo in cui ancora non si scriveva, quindi è probabile che ci fosse un termine per indicare il canide selvatico e che poi, avvenuta la domesticazione si fosse trovato un termine diverso per indicare il canide domestico, ma per un certo periodo gli uomini avrebbero indicato con lo stesso nome entrambi, magari introducendo un aggettivo, simile a "domestico" per essere più precisi riferendosi al secondo.
Col passare del tempo ovviamente tutto ciò è stato dimenticato e un egizio medio, un cittadino qualunque, anche durante il Nuovo regno, vedendo la sua divinità a forma di canide può aver pensato sia allo sciacallo vagante per il deserto alla ricerca di carogne, che al cane di casa, a seconda del suo sentimento religioso.
roberta.maat
00sabato 28 novembre 2009 20:49
Il nero bitume dei sarcofagi ha dunque lo stesso significato di rinascita ?
La sciarpina rossa intorno al collo di Anubi è inspiegabile perchè rossa ?
Mi sembra di ricordare, ma dovrei cercarne una foto, che anche un ushabty un pò strano per la forma, ne indossasse una. Si tratta di una statuetta funeraria rinvenuta da Loret nella tomba di Mahirperi.

Per quanto riguarda il nome che ho riportato come krb, l'ho copiato dal dizionario geroglifico inglese in uso qui, alla voce "dog".

Grazie di tutte le spiegazioni.
roberta.maat
00sabato 28 novembre 2009 21:59
D28Z1Z4
D21
Z1D58M17A52


Mi ero sbagliata nello scrivere la prima versione per "cane", scusate !

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