Alessandria: Il mistero del sepolcro del Re

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-Kiya-
00martedì 14 aprile 2009 23:20
Ritrovare la tomba perduta di Alessandro Magno, dove riposa il suo corpo, interamente coperto d'oro, è certamente la chimera di qualsiasi archeologo.

In seguito alla sua morte, per volere di Perdicca, il corteo funebre si mise in viaggio, alla volta della Macedonia.
Giunto a Iskanderun (Turchia), fu intercettato da un esercito comandato da Tolomeo, che si impossessò della salma e si diresse in Egitto.

Alessandro, quindi, secondo quanto ci è reso noto da una tradizione che ha un ampio sapore di romanzo e leggenda, dopo un primo soggiorno a Menfi, fu sepolto nella città che volle erigere sulla costa del Mediterraneo e l'effettiva ubicazione della sua tomba fu nota per lungo tempo.
A conferma di ciò possediamo numerose testimonianze, le quali narrano che essa fu più volte riaperta e visitata dagli Imperatori di Roma.
Strabone tramanda che il corpo del Re giaceva in un recinto funerario murato, accompagnato dalle salme di alcuni sovrani successivi.
Originariamente il suo corpo era custodito in un doppio sarcofago d'oro. Per accondiscendere all'avidità di Tolomeo IX, tuttavia, i sarcofagi aurei vennero fusi e sostituiti con uno singolo, di alabastro o vetro.

Lo stesso Augusto volle rendere omaggio alla salma del "Grande", a cui fece dono di una corona d'oro e di fiori, rifiutandosi di onorare i resti dei Tolomei ivi sepolti, in quanto, affermò, egli fosse giunto lì "per vedere un Re e non dei cadaveri".
L'ultima visita documentata è quella dell'Imperatore Caracalla, che vi si recò prima di dar luogo al massacro della gioventù residente.

Il Sema fu soggetto certamente a numerose infrazioni e spoliazioni. Ma il timore più grande è quello di una totale distruzione, avvenuta a seguito del divieto imposto ai culti pagani, per iniziativa di Teodosio, nel 381 d.C.
Soltanto dieci anni più tardi, infatti, per quanto possa risultare strano, non si trovava più nessuno che ne conoscesse l'ubicazione. E il mistero persiste ancor oggi.

Le ipotesi a riguardo si sprecano, come anche le torie su nuove possibili localizzazioni.
Alcuni ritengono persino che la tomba del Re sia già stata trovata. Si tratterebbe della sepoltura reale di Verghina, normalmente attribuita a Filippo II.
Insomma, stando a quest'ultima teoria, quanto raccontato in precedenza sarebbe puramente leggenda. Inutile l'affanno di archeologi ed egittologi tutt'ora impegnati nella sua ricerca, poichè Alessandro Magno, in quel lontano 323 a.C., avrebbe fatto ritorno a casa.
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