Akhenaton: l'utilizzo di prigionieri stranieri nei rilievi relativi a scene col carro. Commemorazione di un evento specifico o Re vittorioso?

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Pagine: [1], 2
ACUSinpw
00domenica 28 marzo 2010 18:53
Earl L. ERTMAN
Articolo tratto da:

"Annales du service des Anqiquitès de l'egypte", tome LXXIII, 1998, LE CAIRE IMPRIMERIE DU C.S.A. 1998

Scannzerizzato da me.
Buona lettura
ACUSinpw
00domenica 28 marzo 2010 18:54
ACUSinpw
00domenica 28 marzo 2010 18:55
ACUSinpw
00domenica 28 marzo 2010 18:55
ACUSinpw
00domenica 28 marzo 2010 18:56
ACUSinpw
00domenica 28 marzo 2010 18:57
ACUSinpw
00domenica 28 marzo 2010 18:57
ACUSinpw
00domenica 28 marzo 2010 18:58
ACUSinpw
00domenica 28 marzo 2010 19:00
ACUSinpw
00domenica 28 marzo 2010 19:01
ACUSinpw
00domenica 28 marzo 2010 19:01
ACUSinpw
00domenica 28 marzo 2010 19:01
RAMSY
00martedì 6 aprile 2010 23:47
Già il mio inglese fa abbastanza schifo ma...
Sorry, be patient, when I'll find the time to read and translate all thes text? [SM=g1361799]
[SM=g999108] [SM=g999108]
pizia.
00mercoledì 7 aprile 2010 07:39
Rimbocchiamoci le maniche ragazzi, chi ha voglia di tradurre questo interessante articolo?
Potremmo dividercelo, una pagina per ciascuno, chi comincia? [SM=g1619697]
-Kiya-
00mercoledì 7 aprile 2010 09:09
Sto scaricando il materiale.
Fino a pag. 55 me ne occuperò io, oggi pomeriggio (arriverò fino al termine del paragrafo centrale, che si chiude con "... the source for the Ashmolean block").
RAMSY
00mercoledì 7 aprile 2010 09:15
Re:
-Kiya-, 07/04/2010 9.09:

Sto scaricando il materiale.
Fino a pag. 55 me ne occuperò io, oggi pomeriggio (arriverò fino al termine del paragrafo centrale, che si chiude con "... the source for the Ashmolean block").




Ok, io mi prendo il seguito della 55 e la 56. Forse dovrei avere il tempo anche per la 57 [SM=x822713]
pizia.
00mercoledì 7 aprile 2010 09:17
Mi impegno a tradurre le pagine ai due post seguenti, quelli delle 18.57, spero di riuscire entro domani, in ogni caso aggiungerò il messaggio dopo la tua traduzione, come abbiamo fatto per quell'articolo sulle tavolette di Amarna che ci aveva indicato Massimo Izzo.
Hotepibre
00mercoledì 7 aprile 2010 09:27
Aldilà di questa encomiabile gara a tradurre l'articolo pubblicato (avevo peraltro iniziato a farlo anch'io a tempo perso -anche per riassunto poichè non tutto è poi "necessario" per la comprensione dei fatti-), potrei invitare tutti gli utenti a NON pubblicare articoli in lingua straniera, o almeno a far accompagnare ogni documento in altra lingua da una traduzione (almeno per riassunto), come peraltro previsto dal nostro regolamento?

14. I testi in Egittophilia dovranno essere scritti, normalmente, in italiano; nel caso fosse necessario riportare testi in altre lingue, questi dovranno essere tradotti in italiano, anche per riassunto, onde consentire la fruibilità a tutti gli Utenti.

-Kiya-
00mercoledì 7 aprile 2010 09:46
E' esattamente quanto ci stiamo apprestando a fare, Hotep ;)

Se qualcuno trova un testo che ritiene interessante, ma ha difficoltà oggettive a proporne concomitatamente la traduzione, può chiedere la collaborazione degli altri partecipanti. Magari non saremo velocissimi, ma ognuno apporterà il suo contributo ;)
pizia.
00mercoledì 7 aprile 2010 09:54
Re: Re:
RAMSY, 07/04/2010 9.15:




Ok, io mi prendo il seguito della 55 e la 56. Forse dovrei avere il tempo anche per la 57 [SM=x822713]


Come non detto, abbiamo postato assieme, in tal caso mi occuperò delle ultime due, quelle delle ore 19.00 e 19.01 [SM=x822712]

Hotepibre
00mercoledì 7 aprile 2010 10:10
Re:
-Kiya-, 07/04/2010 9.46:

E' esattamente quanto ci stiamo apprestando a fare, Hotep ;)

...



[SM=x822723] ...ed infatti avevo iniziato il mio intervento con un chiarissimo:


...encomiabile gara a tradurre l'articolo pubblicato (avevo peraltro iniziato a farlo anch'io a tempo perso -anche per riassunto poichè non tutto è poi "necessario" per la comprensione dei fatti-)...





RAMSY
00mercoledì 7 aprile 2010 10:12
Re: Re: Re:
pizia., 07/04/2010 9.54:


Come non detto, abbiamo postato assieme, in tal caso mi occuperò delle ultime due, quelle delle ore 19.00 e 19.01 [SM=x822712]





[SM=x822748]
-Kiya-
00mercoledì 7 aprile 2010 15:26
Re: Re:
Hotepibre, 07/04/2010 10.10:



[SM=x822723] ...ed infatti avevo iniziato il mio intervento con un chiarissimo:


...encomiabile gara a tradurre l'articolo pubblicato (avevo peraltro iniziato a farlo anch'io a tempo perso -anche per riassunto poichè non tutto è poi "necessario" per la comprensione dei fatti-)...






Chiarissime le tue intenzioni, Hotep e ti ringrazio per aver ricordato quanto espresso dal Regolamento [SM=g999103]

Quanto intendevo dire è che se desideriamo trattare gli argomenti con cui ci confrontiamo in modo dettagliato e preciso abbiamo una sola possibilità:
accedere ai testi/articoli/studi in lingua straniera, poichè il materiale a nostra disposizione in lingua italiana impone limiti precisi. A fronte di ciò, qualunque fonte, anche in lingua inglese/francese (se qualcuno lo conosce, ben venga anche il tedesco), è ben accolta. Provvederemo collaborando tutti insieme (chi può farlo) e secondo i tempi concessi dalle nostre rispettive disponibilità a tradurne e/o riassumerne il contenuto, affinchè lo stesso risulti accessibile a chiunque [SM=x822713]


ACUSinpw
00mercoledì 7 aprile 2010 17:01
Re:
Hotepibre, 07/04/2010 9.27:

Aldilà di questa encomiabile gara a tradurre l'articolo pubblicato (avevo peraltro iniziato a farlo anch'io a tempo perso -anche per riassunto poichè non tutto è poi "necessario" per la comprensione dei fatti-), potrei invitare tutti gli utenti a NON pubblicare articoli in lingua straniera, o almeno a far accompagnare ogni documento in altra lingua da una traduzione (almeno per riassunto), come peraltro previsto dal nostro regolamento?

14. I testi in Egittophilia dovranno essere scritti, normalmente, in italiano; nel caso fosse necessario riportare testi in altre lingue, questi dovranno essere tradotti in italiano, anche per riassunto, onde consentire la fruibilità a tutti gli Utenti.




Chiedo scusa, Hotep, hai ragionissima ed è stato una negligenza...
Avrei voluto produrre la traduzione integrale dell'articolo (che è piuttosto impegnativa) ma il tempo in questi giorni scarseggia e non sono ancora riuscito a metterci mano decentemente... Ringrazio chi ha deciso di occuparsene!!


-Kiya-
00mercoledì 7 aprile 2010 18:26
Ecco la prima parte della traduzione, dall'inizio a metà di pag. 55


Un blocco calcareo rinvenuto da Pendlebury durante gli scavi condotti ad Amarna, raffigurante un prigioniero legato, è attualmente esposto all'Ashmolean Museum. Risultano evidenti le parti in alto e basso rilievo che riproducono una tipica ruota di carro a sei raggi. Ciò che si nota in particolar modo è che i dettagli sottostanti i raggi orizzontali sono incisi a bassorilievo, mentre quelli soprastanti sono incisi ad altorilievo. Molti dei raggi conservano un fascio lineare di sottili linee rosso-arancione. La parte anteriore del corpo del carro (detta "schermo") si estende oltre il diametro esterno della ruota e fuoriesce dal blocco singolo. Il contorno posteriore del corpo del carro è delineato da una riga verticale che si estende verso l'alto e che ha origine dai raggi orizzontali verso la parte terminale decorata dell'astuccio per l'arco. La decorazione in questo caso appare essere un motivo piumato contornato in rosso-arancione, su base ocra. Ocra è anche il colore di base del corpo del carro. La forma, che si allarga leggermente sotto il corpo del carro, indica l'asta dove è fissato il corpo. Alcune chiazze di colore suggeriscono che lo schermo, o corpo, fosse ricoperto da un motivo maculato punteggiato in blu scuro. Il fiore di loto posizionato in cima al perno è anch'esso dipinto in blu scuro. Alla destra dell'incrocio dei raggi i dettagli relativi ai piedi, alle braccia e
alle corde a cui è legato il prigioniero sono anch'essi contornati da delicate linee rosso-arancione. Le tre aree negative (di sfondo?) tondeggianti vicino ai raggi inferiori, lo spazio negativo (nuovamente lo sfondo?) dietro il corpo del carro e l'astuccio per l'arco sono grezzi, rivelando l'originale consistenza della superficie del blocco.

La combinazione di aree ad alto e basso rilievo, le une accanto alle altre, produce varietà e l'illusione di forme tridimensionali.

Il motivo a petali, con cui risulta essere decorato il corpo del carro, comincia dall'astuccio per l'arco e si estende fino alla figura legata e ancora su verso destra. I petali che compongono questo motivo puntano verso il basso. Esso ricorda lo stesso disegno che decora un frammento raffigurante le figlie di Akhenaton e proveniente dal Palazzo Reale e che si trova poco più in là, nella medesima galleria dell'Ashmolean Museum. La forma che discende dietro i raggi e la figura legata sono dipinte d'azzurro. Questa tinta sembra essere stata applicata sopra lo sfondo del motivo a petali gialli. L'elemento più importante in questa scena è, tuttavia, il prigioniero africano inginocchiato, ricavato ad alto rilievo, con le mani legate sulla schiena. La presenza del prigioniero del Sud al di sopra del raggio del carro trova giustificazionea soltanto se il Re è rappresentato nell'atto di guidare il suo carro da guerra , e non quello da caccia, qualora intendessimo affidarci all'esempio Ramesside.
La didascalia associata a questo rilievo nella pubblicazione di Pendlebury (The City of Akhenaten, III, p. 12, n. 93) recita: "Blocco calcareo raffigurante una ruota di carro e un prigioniero inginocchiato presso un raggio, lunghezza: 54 cm".
Secondo il punto di vista dell'autore (Ertman), il prigioniero non
si direbbe essere inginocchiato presso il raggio, ma piuttosto essere posto al di sopra di esso, sul lato del corpo del carro. Sussiste infatti un'area ad alto rilievo proprio dietro il prigioniero legato e la sua forma risale in diagonale oltre il blocco. La sua funzione è dubbia e problematica.

Poichè non ritengo che il prigioniero sia posto sul raggio del carro, la domanda è: dove è rappresentato?

Uno studio di Mary Littauer, condotto sul carro da guerra di Tutankhamon e, nello specifico, sul serpente in metallo rinvenuto in un contenitore, ha attirato la mia attenzione. La Littauer ha suggerito che il serpente fosse collocato all'interno dello schermo del carro, approssimativamente nella stessa posizione occupata dall'anatra sul carro di Tuthmosi IV.

Sussiste una possibile interessante coincidenza tra l'area che ospita l'anatra sul carro di Tuthmosi IV e quella in cui è posizionata la figura del prigionero sul carro di Akhenaton, come anche nel caso del serpente di Tutankhamon. Questo argomento, con particolare riferimento alla connessione tra la rappresentazione dell'anatra e gli stranieri, è già stato introdotto dal Dr. Robert Ritner, con uno studio condotto sulla tomba di Tutankhamon e Amenhotep II.
Il prigioniero straniero legato che compare sul blocco calcareo dell'Ashmolean Museum indubbiamente possiede la medesima funzione dell'anatra, ovvero indica la dominazione sugli stranieri, funzione ulteriormente comprovata dal serpente in metallo rinvenuto nella tomba di Tutankhamon, insieme al suo carro.

L'area in altorilievo non identificata che risale in diagonale da dietro il prigioniero, sopra e oltre il blocco, potrebbe ben essere un supporto a puntello avente lo scopo di sottolineare la rappresentazione di un prigioniero africano.
Sebbene Thutmosi IV sia rappresentato nell'atto di attaccare i nemici stranieri dal suo carro, gli stessi non furono mai parte integrante della rappresentazione, fino all'epoca di Amenhotep III. Un frammento di stele reimpiegato mostra una doppia immagine di questo sovrano rappresentato sul carro, posto schiena contro schiena, con la quale si allude alla sua supremazia e a quella dell'Egitto sul nord e sul sud. Si tratta della Stele registrata come 43 W, rinvenuta da Petrie a Tebe, nel 1896. Aldred ce ne fornisce una descrizione: "parte mediana della stele originale, proveniente dal tempio funerario del sovrano, ma reimpiegata come deposito di fondazione per erigere il tempio funerario di Merenptah. La scena rappresenta il Re sopra il suo carro da guerra, trionfante sui nemici Asiatici a sinistra e su quelli Africani a destra."
Potrebbe esserci correlazione tra l'impiego e la frequenza con cui i prigionieri stranieri vengopno rappresentati quali elementi decorativi del carro della metà della XVIII Dinastia e della XX e gli eventi che hanno interessato i regni individuali. Durante il Regno di Amenhotep III questo soggetto si trova raramente... presumibilmente perchè tale epoca fu relativamente pacifica.
Nel tardo Nuovo regno, in epoca di conflitti, i sovrani attuarono spesso un'ampia attività propoagandistica, tramite rappresentazione su piloni, a sottolineare forza e superiorità sui nemici stranieri. Ad eccezione del blocco calcareo dell'Ashmolean, rappresentazioni di prigionieria completamento di scene con carri non erano ancora state documentate ad Amarna.
Durante il regno di Tutankhamon, invece, prigionieri stranieri si trovano nei pressi del carro reale, come anche sulle decorazioni in foglia d'oro su uno dei carri del Re, che allude alla supremazia del sovrano, e ovviamente dell'Egitto, sui nemici del nord e del sud, così come per "i nove archi" che accompagnavano le rappresentazioni del Re durante il Medio Regno e, presumibilmente, ancora prima. Ancora Mary Littauer ha inoltre sottolineato che "figure legate possono trovarsi anche in altre aree del carro e dell'equipaggiamento.... quanto meno siamo stati in grado di individuarne su due carri di Tutankhamon, dove furono impiegate per forgiare i puntelli che componevano il bordo/ la ringhiera primario/a e secondario/a della parte frontale del carro", quale simbolo indicativo di potere sui nemici del nord e del sud.
Il motivo di superficie sul davanti del carro ufficiale di Re Tutankhamon corrisponde a quello ancora in essere che decora la stessa area del carro rappresentato sul blocco dell'Ashmolean.
Anche il confronto tra il nostro blocco e il cofanetto dipinto rinvenuto nella KV62, dove Tutankhamon è mostrato nell'atto di sconfiggere i nemici dell'Egitto, rivela alcuni dettagli comuni. Il corpo del carro di Tut presenta un motivo punteggiato tra bande curve e parallele e un evidente banda orizzontale neutra vicino alla base del corpo del carro in una delle due scene. Sul blocco di Akhenaton restano tracce di un motivo puntinato, tuttavia solo una banda sembra essere disposta secondo un motivo circolare. La barra neutra alla base del frontale del carro in una delle scene di battaglia di Tutankhamon è simile alla banda posta nella medesima posizione sul blocco di nostro interesse e risulta trovarsi dietro il prigioniero. Possiamo supporre che non si siano preservate decorazioni sulla banda parallela della parte bassa del frontale del carro di Tut e che quindi le bande lineari fossero presenti su raggio e cerchio della ruota di entrambe le scene. Le affinità terminano qui. E' pacifico e assodato affermare che la rappresentazione del carro sul blocco
dell'Ashmolean e quella del cofanetto dipinto di Tut presentino elementi comuni. Non sono state attualmente documentati rilievi rappresentanti scene commemorative similari risalenti al regno di Amenhotep III o Tutankhamon, né studi pubblicati, pertanto procedere con una comparazione è attualmente impossibile.

La scena rappresentata sul blocco oggetto di studio potrebbe riferirsi a qualcun altro piuttosto che ad Akhenaton?
Poichè il prigioniero rappresentato è di sesso maschile non possiamo ritenere che sia Nefertiti il sovrano che guida il carro. In tal caso ci saremmo trovati al cospetto di un prigioniero di sesso femminile, come riscontrato in altre scene dove la Regina è rappresentata con prerogative maschili mentre colpisce alla testa e domina nemici dell'Egitto di sesso femminile. Potrebbe trattarsi di Tutankhamon, ma non vi è nulla che possa collegare il giovane Re alle rappresentazioni che decoravano il Grande Tempio di Aton, ad Akhetaton, dove il blocco venne originariamente rinvenuto.

Hotepibre
00giovedì 8 aprile 2010 00:55
Re: Re:
ACUSinpw, 07/04/2010 17.01:


Chiedo scusa, Hotep, hai ragionissima ed è stato una negligenza...
Avrei voluto produrre la traduzione integrale dell'articolo (che è piuttosto impegnativa) ma il tempo in questi giorni scarseggia e non sono ancora riuscito a metterci mano decentemente... Ringrazio chi ha deciso di occuparsene!!


No problem ACUS, come vedi Egittophilia, oltre ai rompiscatole come me, è composto da tanti volenterosi cui, stando a cuore la conoscenza, non fa di certo paura aiutare chi con affetto, come quello che palesemente dimostri ogni giorno, offre a sua volta il suo tempo per integrare gli argomenti del nostro forum.

Quanto al mio "richiamo", come si dice, "è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo" [SM=x822723] .

Intanto grazie a Kiya per la prima parte della traduzione. [SM=g999105]



RAMSY
00giovedì 8 aprile 2010 01:19
Ecco qui la seconda parte. Mi manca un pezzettino che spero di inserire domattina. (Scusate ma è stata una giornata lunghissima)



La pietra dell'Ashmolean Museum (AM) proviene dal santuario di Akhet-Aton, dove l'Egyptian Exploration Society ha trovato anche un'altra pietra che si trova ora al Metropolitan Museum (MM).
La pietra del MM ci è molto più familiare. E' descritta a p.12 del testo di Pedlebury, n° 79.
Nel registro superiore vediamo cortigiani in attesa sui carri e un gruppo di cantanti e musicisti nel registro inferiore.
Secondo Aldred questa pietra dovrebbe appartenere al periodo medio (di Akhenaton?).
La descrizione è la seguente: in questa scena di carri in attesa si sono conservati solo un veicolo intero, con il suo palafreniere con slancio vigoroso, e la parte posteriore di un secondo.
Questa è una delle pochissime lastre intere che sono sopravvissute all'opera di demolizione dei cavatori ramessidi per riutilizzare le mura di Akhet-Aton in altri siti, specialmente a Hermopolis.
La pietra del MM è attribuita al periodo medio di Akhenaton da Aldred e la sua datazione si concorda bene con qualla della pietra dell' AM per le loro similitudini oltre che per lo stesso luogo di ritrovamento.
Guardando la ruota del carro della pietra del MM, i tre raggi del cerchione al di sopra della linea orizzontale sono in altorilievo.Il bassorilievo, fra i 4 raggi posizionati dalle ore una fino alle ore nove di un ipotetico orologio, non è stato realizzato, la pietra non è intagliata, proprio come l’esempio del AM. Inoltre ogni ruota del carro è fissato al suo asse da un perno ben distinto. Quest’ultimo dettaglio è di per sé abbastanza raro nelle decorazioni dei carri pre-ramessidi. Il dottor Ritner sostiene che perni decorati con immagini di prigionieri legati probabilmente apparvero all’inizio del regno di Akhenaton, come è rappresentato su un blocco proveniente da Amarna, ora al MM. Mary Littauer, parlando dello stesso rilievo, dice che ci sono poche rappresentazioni documentate di teste illustrate sui perni prima della XIX dinastia, ma ce n’è una da Amarna.
Il perno del carro di destra della pietra del MM è unico e insolito. sembra che una figura semi-distesa trattiene la ruota all'asse. La testa della persona è in verticale. La posizione delle spalle danno l’illusione che le braccia dell’uomo legato blocchino il perno alla ruota. Le ginocchia sono nella posizione delle ore 8

(come si fa a spiegarlo in italiano?)

con la punta dei piedi nella parte inferiore del perno di ritegno visibile al di sotto dell'asse puntate in basso. Se si interpreta la curva nella parte superiore del tronco della figura come se fosse un seno, allora questo perno è decorato per una donna , che riconduce al proprietario del carro, la regina Nefertiti. Dal momento che questa figura è posta di fronte ai raggi, la più vicina a chi la guarda, non può essere pensata come una decorazione sul corpo del carro. Questa pietra è una delle prime rappresentazioni in rilievo della XVIII dinastia di un perno.
I pittori della XVIII dinastia erano molto più avanti degli scultori nella rappresentazione di dettagli nella realtà. Ad esempio, i pittori, rappresentavano i piedi destro e sinistro di personaggi che banchettavano molto tempo prima degli scultori.
La rappresentazione di perni dei carri decorati prima dell’età ramesside rimane abbastanza rara.Il ritrovamento nel santuario, le somiglianze tra gli altorilievi e i bassorilievi di porzioni della ruota di carro, più la rappresentazione di un elemento centrale, collegano le pietre del MM e del AM e le collocano al regno di all'interno del regno di Akhenaton.
Una tradizione dei governanti egiziani era quella di mostrare il re come incarnazione del paese, conquistando tutti i nemici.
Resta inteso che le scene commemorative potevano alludere a fatti specifici, mentre altri semplicemente illustrare il ruolo tradizionale del re come un trionfatore.
Con il rilievo sula pietra Ashmoleana, dobbiamo decidere quale tema è illustrato. Edwards, sul suo libretto, “I gioielli di Tutankhamon”, in riferimento al Museo del Cairo, afferma "su questa fibbia in oro traforato Tutankhamon è mostrato a cavallo sul suo carro, apparentemente di ritorno dalla lotta contro gli asiatici ed i nubiani”.


RAMSY
00giovedì 8 aprile 2010 21:35
Ed ecco finalmente il pezzettino mancante. Non ho tradotto l'ultima riga perchè fa parte di una frase molto estesa della pagina seguente e credo che sia già stata inclusa nella traduzione di Pizia [SM=g1619690]


Due prigionieri, uno per ogni popolo nemico, vengono condotti di fronte al carro, attaccati dal cane del re. Essi sono legati insieme da steli di un papiro e un giglio. E’ semplicemente una figura araldica, senza fondamento nella realtà storica, poiché non vi è alcuna prova che Tutankhamon abbia preso parte a qualche impresa militare. Inoltre, siccome gli asiatici occuparono il territorio a nord-est d'Egitto e i nubiani a sud, sarebbe stato geograficamente impossibile combattere contro entrambi questi nemici in una sola campagna.




[SM=g999100] [SM=g999100]
pizia.
00giovedì 8 aprile 2010 23:32

Nel campo a forma di arco alla base della fibbia, la stessa idea generale è rappresentata da simboli diversi. In centro c’è il segno geroglifico per “unificazione” (sema): legato ad esso con gli steli di un papiro e di un fiore di loto ci sono un asiatico barbuto e un prigioniero nubiano. Di fianco al gruppo sulla destra c’è il giglio dell’Alto Egitto e sulla sinistra il papiro con due boccioli del Basso Egitto. L’interpretazione approssimativa delle due scene sarebbe che Tutankhamon, protetto dalle due dee Nekhbet e Uadjet, con l’appoggio del popolo dell’Alto e del Basso Egitto, sconfiggerà tutti i suoi nemici”. Questa analisi è stata accettata e si è capito che non è indicativa di un evento specifico.

Credo sia stato documentato come l’arte di un periodo, anche l’insolito regno di Akhenaton, rispecchi e rifletta specifici eventi accaduti in quel periodo. Quindi, ne segue, che Akhenaton fu, o si vide, come vincitore sul nemico dell’Egitto, e qualche azione specifica sollecitò la rappresentazione trovata sul blocco dell’AM.

La scena di cui questo blocco era parte, presumibilmente avrebbero mostrato Akhenaton vittorioso sugli africani, col suo carro. L’inclusione da parte del re di questo motivo implicherebbe una campagna contro una roccaforte o area a cui la vittoria fu associata. Deve essere ricordato che gli artisti egizi includevano dettagli richiesti per chiarire il significato di una scena. Non aggiungevano elementi in modo creativo come fanno gli artisti contemporanei. Il fatto che solo un singolo nemico sia raffigurato sul blocco dell’AM differisce in significato e intenti dagli esempi dei regni precedenti e seguenti, in cui era presente almeno una figura per il nord e una per il sud.
Quando sono raffigurati due tipi etnici il significato richiama la dominazione sul nord e sul sud, a differenza di quando solo un singolo prigioniero viene mostrato.

Aldred posiziona il periodo di transizione nel Medio Periodo, fra il Primo e il Tardo stile, datando il Primo Periodo al tempo fra l’anno 8-9 e 12 del regno di Akhenaton. Il blocco del MM è provvisoriamente datato al Medio Periodo, con un punto interrogativo, ed è stato mostrato come sia simile al blocco dell’AM nell’incisione della ruota di carro e nell’aggiunta del perno. La presenza di un perno e di una figura legata su entrambi i blocchi sembra avallare il punto di vista di Aldred sul tipo di elementi osservati e registrati nel Medio Periodo attestanti la “rinfrescata visione di un soggetto tradizionale”.

Dal momento che una sola figura di nemico meridionale è mostrata sul blocco dell’AM, Alan Schulman ha suggerito come la campagna nubiana di Akhenaton dell’anno 9 possa essere collegata a questa scena. La campagna nubiana dell’anno 9 e l’intervallo di anni 9-12 del Medio Periodo dell’arte amarniana coincidono, quindi si può ben riferire allo stesso evento.

Questo frammento di carro è una combinazione di idee simboliche e commemorative. E’ un puzzle di pezzi che, nel tempo, può essere mostrato per commemorare un evento specifico nel regno di Akhenaton, probabilmente la campagna di Nubia dell’anno 9.
Queste erano le mie conclusioni prima dell’identificazione di un blocco di arenaria dal Tempio dell’Aton di Karnak da parte di Ray Johnson, che ha indicato come il blocco fu riusato da Horemheb e usato di nuovo nel Medioevo per la fondazione di una casa di Luxor. Fu scavato dall’Egyptian Organization of Antiquities nel 1958. Ora è esposto ad est della sala colonnata del Tempio di Amon a Luxor. Il blocco è realizzato in rilievo scavato, mentre il blocco di Tutankhamon trovato nell’area è in rilievo rialzato.

Ray Johnson è stato così gentile da fornirmi una copia di un suo disegno a linea di contorno (fig.1) e delle foto del blocco in cui vediamo una ruota di carro, il corpo dello stesso, la custodia di un arco, il perno e un prigioniero legato sopra al raggio orizzontale. “Tutti i dettagli dell’incisione sopra al raggio orizzontale della ruota sono a rilievo rialzato, (il corpo del carro è in rilievo scavato, con i dettagli interni, in rilievo rialzato)”. Ray mi ha indicato come l’estremità più bassa del prigioniero non sia visibile dietro al raggio, senza che ci sia un danneggiamento a quest’area del blocco. Perciò possiamo concludere che la decorazione col prigioniero sia sul corpo del carro. Sopra la testa del prigioniero e diretta verso l’alto a destra, c’è una forma non identificata non molto diversa dalla forma analoga sul blocco dell’AM, tranne che questo elemento sul blocco dell’AM scende dalle braccia del prigioniero legato e non dalla sua testa.

Il blocco di arenaria del Tempio dell’Aton illustra come un motivo simile sia stato usato a Karnak prima del trasferimento ad Akhetaton. Prove circostanziali poi possono indicare che il prigioniero legato sul blocco dell’AM può simboleggiare comunque l’ideale del re vittorioso, piuttosto che la campagna nubiana dell’anno 9. Il tempo e le pubblicazioni delle restanti talatat risolveranno il problema.



Ecco completata la traduzione, per fare una chicceria dovremmo aggiungere le note [SM=x822710]
Hotepibre
00venerdì 9 aprile 2010 18:18
Intanto i miei ringraziamenti per la traduzione "corale", ho appena terminato di leggerla e, sinceramente, intanto trovo difficile "visualizzare" il discorso fatto dall'autore; l'immagine a corredo dell'articolo non è decisamente molto rappresentativa e sul catalogo dell'Ashmolean il reperto in questione non è ulteriormente rappresentato (n.ro di cat. AN1927.4087 indicato come "blocco di calcare rappresentante parte della ruota di un carro").

Trovo inoltre molto spinto l'intero articolo considerato che quanto si vede è davvero molto ma molto poco per poter elucubrare così tante cose (direi che la parte più chiara e realistica dell'articolo è "non appena avremo altre talatat potremo dire qualcosa di più").

Certo, forse l'autore ha visto il pezzo "dal vivo" ed ha altri elementi, ma ribadisco che, purtroppo, quel che si vede nalla scansione è molto poco rappresentativo ed offre scarsissime, o nulle, informazioni (voi riuscite a vedere i "petali" incisi sul "corpo" del carro? ...o la rappresentazione di "piume" della faretra?).

Ho anche verificato guardando altri carri (primo fra tutti il più famoso di Ramses a Qadesh) ed ho appurato che effettivamente erano dotati di due faretre: una per le frecce (rivolta verso la parte posteriore del carro e con le cocche, perciò, verso il retro -così che fosse più facile estrarle ed incoccarle con il carro in movimento-) ed un'altra per l'/gli arco/chi rivolta/e verso la parte anteriore.
E' interessante notare che quest'ultima ha una sorta di "cappuccio" che oltre a chiudere, ovviamente, l'astuccio per non far cadere l'arma durante la corsa, credo avesse anche un'altra utilità più "moderna": quella di garantire una maggior aerodinamicità all'oggetto che, altrimenti, avrebbe ricevuto proprio l'aria della corsa al suo interno con creazione di turbolenze che avrebbero, credo, anche potuto relativamente diminuire la stabilità stessa del carro lanciato in corsa oltre che creare un movimento d'aria che avrebbe pututo spingere l'/gli arco/chi fuori dal contenitore.

Il motivo del prigioniero con le mani legate dietro la schiena non c'è sul carro di Qadesh anche se, a leggere l'articolo, potrebbe essere rilevabile (sia pure con differenti rappresentazioni come l'anatra di Tut) su altri carri, ma se da una parte può apparire verosimile che facesse parte di una iconografia "vincitrice", o comunque "dominatrice", a decorazione del cassone dei carri reali da guerra, mi chedo perchè rappresentarlo isolatamente e non attorniato da altri simboli comunque a tale iconografia ricollegabili?


PS: per vostra curiosità (e per un po' di gossip egittologizzante), sapete qual'è l'oggetto che precede il blocco di calcare sullo stesso catalogo dell'Ashmolean? Il mozzo in legno ed alcuni pezzi di raggi di una ruota di carro regalato al Museo da...Lady Almina, ovvero la moglie (o meglio vedova, non del tutto inconsolabile visto che si risposò poco dopo la morte di Herbert) di Lord Carnarvon... [SM=g999103]
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