Tutankhamon: senza pace!

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-francis-
00sabato 25 agosto 2007 19:09
Risolto il giallo della morte: il faraone ucciso in un incidente
MARCO ZATTERIN

Un nitrito e poi il colpo mortale. Tutankhamon è stato ucciso da un cavallo, centrato in pieno torace dallo zoccolo dell'animale imbizzarrito che gli ha sfondato lo sterno, frantumato numerose costole e l’ha fatto volare a parecchi metri di distanza, provocandogli con l'impatto al suolo anche la rottura del femore sinistro. Non deve essere spirato all’istante, la gamba ha fatto in tempo a infettarsi. L'agonia potrebbe essere stata lunga, dolorosa come il resto della vita del faraone fanciullo, diciannovenne di appena 55 chili, pochi per il metro e 70 di altezza, un peso sotto la norma spiegato da qualche difformità congenita, forse la sindrome di Klippel-Feil, che lo costringeva all'uso del bastone per ovviare alla fusione delle vertebre cervicali. Una fine ingloriosa per una vita da disabile, un destino beffardo per il re che più ha segnato la storia della riscoperta dell'Antico Egitto.

L'egittologo americano W. Benson Harer Jr. non ha dubbi che sia andata così. Dopo un esame della tomografia assiale computerizzata effettuata a inizio 2005 è certo di aver risolto il mistero della scomparsa di Tut. Non fu omicidio, come teorizzato dal collega statunitense Bob Brier, che ha visto nelle tracce di frattura alla nuca del faraone un colpo inferto da un sicario inviato dal potentissimo sacerdote Ay che gli succedette sul trono. Non si trattò di un incidente di caccia, tesi sostenuta da chi legge nel petto fracassato i segni dell'urto di un carro, e nemmeno fu vittima di un'infezione seguita alla frattura dell'arto inferiore o alla somministrazione di un veleno. L'assassino fu un essere in carne e ossa, tuttavia il delitto non è volontario: la bestia non sapeva di uccidere e non sapeva chi stava uccidendo.

Gli enigmi si susseguono nella biografia dell'unico faraone di cui gli archeologi hanno trovato una tomba ricca e inviolata. Sembra uno scherzo del destino eppure è proprio dalle anomalie che nasce la tesi del metodico Harer, a lungo professore di egittologia alla California State University e ordinario di Ostetricia alla Western University Health Sciences di Pomona. I risultati delle sue ricerche, pubblicati nella britannica «Minerva Magazine», trovano terreno fertile nell'insolita procedura di mummificazione adottata per Tut. «Non avevo mai visto nulla di simile», confessa lo studioso.

Sebbene le tecniche di imbalsamazione praticate lungo il Nilo siano cambiate nei secoli, il trattamento riservato ai faraoni del Nuovo Regno è piuttosto omogeneo. Si estraeva il cervello dal naso; il fegato, lo stomaco e l'intestino erano prelevati attraverso un taglio nel fianco sinistro; il cuore restava al suo posto, mentre le braccia venivano incrociate sul petto per simboleggiare la maestà. Con Tut la prassi è rivoluzionata. La cassa si presenta svuotata; gli imbalsamatori hanno sgombrato il ventre con un inedito taglio a sinistra dell'ombelico. Curiosamente, hanno segato maldestramente le costole e colmato il petto con bende di lino in modo da ripristinare le dimensioni originali, rimuovendo la cute nella regione. Gli arti superiori sono congiunti, ma in basso, sull'addome. Perché?

«Avevano a che fare con un corpo lacerato e un torso sfondato», risponde Harer. La gamba rotta, di per sé, non sarebbe stato un problema. L'insieme, però, doveva essere devastato. Per questo, dopo aver avviato la procedura tradizionale, hanno deciso di asportare il cuore e i polmoni, troncando le ossa. Ricomposta la salma, hanno protetto il torace con pettorine di perle e altri gioielli. Strano che Howard Carter, lo scopritore della tomba di Tut, non risulti aver notato la cosa durante l’autopsia nel 1925.

Emerge dunque l'esigenza di violare gli schemi per comporre una mummia a cui devono tutti gli onori e del resto era il faraone del ritorno al politeismo, il probabile figlio di Akenathon, il sovrano che voleva un solo dio. «Le braccia furono disposte sotto il torace, forse per timore che la vicinanza con una ferita mettesse in pericolo la vita ultraterrena di Tut», spiega Harer. Per completare il processo, la prima vertebra cervicale fu separata dal cranio e ricongiunta con la resina, dopo che il cervello era stato fatto transitare nel foro occipitale. Un lavoro di fino.

Davanti a questo travaglio ben illustrato dalla Tac del 2005, l'egittologo americano certifica che la causa principale della morte fu lo sfondamento del torace. Così esclude la possibilità che il decesso sia collegato ai segni di ispessimento nel collo e ai frammenti ossei trovati in cui taluni, fra cui Brier, intravedono una frattura alla nuca: doveva essere precedente, se non congenita. Addio congetture delittuose. Tut fu vittima di un incidente. Ma quale?

Harer scarta l'ipotesi di scuola del carro da caccia. «L'altezza dell'asse dei sei carri del re è inferiore ai 50 centimetri», scrive su «Minerva Magazine». Troppo poco per colpire un metro più su. E se l'uomo fosse stato travolto dal mezzo, i segni sarebbero stati differenti. Una botta così isolata doveva avere altre origini. Un animale, pertanto. «E' improbabile che ci sia stata una causa diversa per il trauma toracico, se non un calcio di un cavallo», sentenzia l'americano. Il giallo, a suo avviso, si risolve così. Forse, viene da aggiungere. Due anni fa il soprintendente alle Antichità del Cairo, Zahi Hawass, ha letto la Tac e detto che ,Tutankhamon non è stato ucciso, né tanto meno è morto di morte violenta». Conoscendo la sua ortodossia, c'è da aspettarsi che la tesi di Harer avrà vita dura. Per il Faraone fanciullo continua a non esserci pace.

Fontr: La Stampa
pizia.
00domenica 26 agosto 2007 00:01

L'agonia potrebbe essere stata lunga, dolorosa come il resto della vita del faraone fanciullo, diciannovenne di appena 55 chili, pochi per il metro e 70 di altezza, un peso sotto la norma spiegato da qualche difformità congenita, forse la sindrome di Klippel-Feil, che lo costringeva all'uso del bastone per ovviare alla fusione delle vertebre cervicali. Una fine ingloriosa per una vita da disabile, un destino beffardo per il re che più ha segnato la storia della riscoperta dell'Antico Egitto.


[SM=x822743]
'zza che novità che si leggono di questi tempi!
Maat Ka Ra
00domenica 26 agosto 2007 10:17
E' sempre curioso notare come per certi personaggi possa sembrare normale andare su un carro a giocare con arco e frecce essendo sottopeso (???) e per di più affetto dalla sindrome di Klippel-Feil....davvero non ho parole... [SM=x822718]
Nefertari15
00domenica 26 agosto 2007 11:27
Povero Tut! [SM=x822736] La sua vita è stata tutta una sofferenza a quanto pare...
-francis-
10domenica 26 agosto 2007 12:13
Immagino che questo Harer fosse presente sul posto con un metro, per misurare la lunghezza del salto di Tut... nuovo sport per le Olimpiadi: salto dalla biga!
isishathor2
00domenica 26 agosto 2007 14:25
Re:
-francis-, 26/08/2007 12.13:

Immagino che questo Harer fosse presente sul posto con un metro, per misurare la lunghezza del salto di Tut... nuovo sport per le Olimpiadi: salto dalla biga!




[SM=x822752] sarebbe molto bello...
Maat Ka Ra
00domenica 26 agosto 2007 15:03
Ora, non per sostenere Hawass a tutti i costi, ma cosa pensereste voi al suo posto? Tutte le volte che pagano uno specialista per degli esami salta fuori un perfetto sconosciuto ( non me ne voglia l'egittologo Harer) a sentenziare parodie della realtà con precisione millimetrica.....al posto di Hawass lo farei decapitare non appena calpestasse il suolo di Kemet! [SM=g999107]
pizia.
00giovedì 30 agosto 2007 21:38
Ma perché questa gente scrive articoli sull'antico Egitto?
Con tutti i problemi che ci sono... che so, occuparsi di fame nel mondo? [SM=x822734]
Hotepibre
00venerdì 31 agosto 2007 11:44
...una porta che scricchiola alle 10 del mattino è solo un rumore fastidioso, la stessa porta, se scricchiola alle 3 di notte, diventa un rumore ansiogeno, che fa paura... eppure il rumore è lo stesso!

Qualcuno ha detto che si va a vedere le corse di Formula 1 non tanto per vedere chi vince, ma chi muore! (fortunatamente questo avviene sempre più di rado)

Allo stesso modo, direi che una morte attira più di una bella donna(parlo per i maschietti, si intende), a maggior ragione se quella morte è "misteriosa", ed ancor più se è avvenuta 3.000 anni fa: ci si può scrivere sopra quel che si vuole, anche le più assurde bestialità tanto chi può dimostrare il contrario?
D'altro canto il "nostro" ginecologo/egittologo non deve aver letto bene tutte le teorie che si sono susseguite tra cui, importante, che i frammenti ossei nel cranio di Tut non hanno nulla a che fare con la presunta frattura giacchè l'ispessimento del cranio, il c.d. "callo osseo", che è presente si sarebbe svilupapto in circa due mesi e, comunque, non avrebbe potuto svilupparsi se il paziente fosse morto subito.
Quanto alle fratture, ai tagli costali, al distacco del cranio, anche la TAC ha evidenziato che sono presenti tagli così netti che non possono essere stati accidentali e, infine, Harer forse ha tralasciato di verificare che il corpo del povero Tut venne spezzato da Carter, per estrarlo dal sarcofago, in ben 19 parti!

Ma, d'altro canto, anche se qualcuno obiettasse qualcosa, questo farebbe venir meno il fatto che il suo nome ormai è rimbalzato su tutti i siti (compreso il nostro) ed i notiziari del mondo?
-francis-
00venerdì 31 agosto 2007 12:37
Perfettamente d'accordo con la tua analisi.
Per stare in campo giornalistico, quando sbatti il mostro in prima pagina tutti leggono e commentano. Ma quando poi si scopre che il vero mostro non è la persona che si è accusato, la smentita viene fatta nelle pagine interne e con caratteri minuscoli.
Allora, anche se qualcuno smentisce questo ginecologo, la smentita sarà letta da pochi e, spesso, non creduta.
Il personaggio, però, rimarrà sulla bocca di tutti.
Hotepibre
00venerdì 31 agosto 2007 13:54
...come diceva Oscar Wilde?

"Nel bene o nel male, purchè se ne parli!"

(...mi sorge un dubbio, che Fabrizio Corona conosca questo aforisma di Wilde?) [SM=g999108]
pizia.
00venerdì 31 agosto 2007 15:31
Oscar Wilde o Mussolini? [SM=x822741]
Maat Ka Ra
00venerdì 31 agosto 2007 15:39
Dubito seriamente che un personaggio simile conosca Wilde, anche solo per sentito dire (da chi l'avrebbe sentito???)....è più facile che inconsciamente abbia fatto suo il concetto, acquisendolo da altri suoi simili....probabilmente penserebbe ad un nuovo paio di scarpe....ma avete mai sentito come parla???è di un'ignoranza incommensurabile! [SM=x822743]
Hotepibre
00venerdì 31 agosto 2007 16:32
Re:
pizia., 31/08/2007 15.31:

Oscar Wilde o Mussolini? [SM=x822741]



Wilde, non è escluso che anche l'altro abbia letto l'aforisma, era pur sempre un giornalista!

Ma torniamo al nostro povero Tut, maltrattato e bistrattato da tutti... ma seonco voi era davvero così malridotto come ha sentenziato il ginecologo?


Maat Ka Ra
00venerdì 31 agosto 2007 18:40
secondo me no...altrimenti che senso avrebbe avuto avere tutti quei carri? se fosse stato malaticcio e "sfigato" non sarebbe stato in grado, non vi pare?...e non si sarebbe fratturato le ginocchia...mah...
pizia.
00sabato 1 settembre 2007 12:31
Secondo me no, è un modo di parte di vedere le cose.
Può darsi che il re abbia un'aspetto gracile e sembri essere stato malaticcio, forse gli autori delle analisi sulla sua mummia erano abituati ad aver a che fare con cadaveri di obesi americani.
In Egitto ancora adesso la maggior parte degli uomini ha un fisico sottile e asciutto, ma di aspetto piacevole, tutt'altro che malaticcio!
Maat Ka Ra
00sabato 1 settembre 2007 13:15
[SM=x822713] non solo, sono anche molto atletici... [SM=x822727]
Hotepibre
00sabato 1 settembre 2007 13:20
Re:
Maat Ka Ra, 01/09/2007 13.15:

[SM=x822713] non solo, sono anche molto atletici... [SM=x822727]



...e ci credo, mica sono costretti a star seduti alla scrivania per 9-10 ore al giorno...

pizia.
00martedì 4 settembre 2007 18:15
Inoltre abbiamo dei ritratti molto realistici del re, come le facce sui sarcofagi e la sua maschera funeraria; abbiamo già discusso sul fatto che essi possano essere stati ricavati da calchi eseguiti direttamente sul volto del re; la sua faccia paffutella, anche se potrebbe essere un'immagine risalente all'infanzia, non denota particolare magrezza e non sembra per niente scarna o sofferente.
-francis-
00lunedì 1 febbraio 2010 10:18
Tutankhamen: i test sul Dna saranno rivelati a febbraio
Eseguiti per far luce su genealogia del grande faraone

I risultati degli esami del Dna effettuati sulla mummia del faraone Tutankhamen per svelare il mistero delle sue origini saranno resi noti il 17 febbraio: lo ha annunciato oggi il Consiglio supremo delle antichità egiziane. Il segretario generale della istituzione egiziana, Zahi Hawass, darà una conferenza stampa per rivelare se il faraone Amenhotep III sia effettivamente il nonno di Tutankhamen.

La genealogia di Tutankhamen, faraone morto prima dei 20 anni, resta un mistero per gli archeologi anche se diverse ipotesi sono state formulate sull'argomento. Una di queste vorrebbe che Tutankhamen fosse figlio di Akhenaton e della regina Nefertiti.

Questi test effettuati su Tutankhamen fanno parte di un vasto programma che punta a stabilire, attraverso il Dna, l'identità e il lignaggio di centinaia di mummie.

Nel comunicato odierno, il Consiglio supremo delle antichità egiziane precisa inoltre che un robot sarà introdotto nella grande piramide di Cheope per tentare di penetrare il mistero dei suoi passaggi segreti.

(Virgilio)
Hotepibre
00lunedì 1 febbraio 2010 10:32
...mentre è una novità il test DNA su Tut di cui aspettiamo con impazienza il risultato... (ma perchè Amenhotep III nonno? ...e se fosse stato il padre?).

Scommetterei che, comunque, sarà anche in questo caso un risultato misterioso, che consentirà di dire tutto ed il contrario di tutto... oppure scopriremo che ZH è un diretto discendente di Tut... tutto è possibile... tanto di sicuro è già pronto un libro, un documentario, un centinaio di interviste, una diretta mondiale che consenta a ZH di vedere qualcos'altro (dal suo cappello firmato ad una sua foto con Ramses autografata da quest'ultimo).

Quanto al robot per i passaggi segreti della piramide di Keope che vogliamo fare? ...rivendere la stessa storia per la terza, quarta, quinta volta? ...non ci aveva già provato Upuauat qualche anno fa?
NEFERNEFERURE
00lunedì 1 febbraio 2010 14:55
Ho letto infatti da alcune parti che esistono forti probabilità che Amenophi III e Kiya siano i genitori di Tut...


[SM=g1621242]
ACUSinpw
00lunedì 1 febbraio 2010 15:31
In effetti un po' ZH assomiglia a tutankhamon...
Hotepibre
00lunedì 1 febbraio 2010 16:18
Re:
ACUSinpw, 01/02/2010 15.31:

In effetti un po' ZH assomiglia a tutankhamon...



SI! nell'unghia del dito mignolo (...forse)... [SM=x822723]
ACUSinpw
00lunedì 1 febbraio 2010 19:11
Oddio no! Povero Tut!!!
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