Tutankhamon morì infermo?

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-Kiya-
00mercoledì 1 novembre 2006 16:22
ARCHEOMISTERI N. 29 Sett./Ott. 2006 dedica un articolo a Tutankhamon nel quale, attraverso l'esame di reperti e rilievi rinvenuti nella sua tomba, intende dimostrare che, nel seppur breve corso della sua vita, il sovrano fu colpito da un grave problema che gli impedì di trascorrere una vita serena.
L'autore, Massimo Barbetta, si sofferma sulle meravigliose statue che ci restituiscono l'immagine di un Tutankhamon pieno di vita e di vigore e sulle numerose immagini che hanno immortalato il Re in vari momenti della sua vita, come ad esempio, durante la caccia sul suo cocchio, intento al tiro con l'arco, sport al quale era evidentemente dedito come dimostrano i sei carri smontati, i 46 archi e le 427 frecce rinvenuti nella sua tomba. Da qui sposta l'attenzione su quello che è il Realismo adottato dall'arte Amarniana e fa leva sul fatto che seguono tutta una serie di rappresentazioni illustranti il sovrano e la sua consorte, Ankhesenamon, in cui quell'originale vigore sembra svanito. Si tratta di scene in cui Tutankhamon viene rappresentato sistematicamente seduto, accanto alla sua compagna. Non manca, inoltre, di citare il famoso scrigno che propone un'immagine del sovrano in piedi poggiato a un bastone in una postura che pare sottolineare la necessità del Re di avvalersi di tale appoggio (questo è almeno il punto di vista di Barbetta), accostandolo alla tavoletta calcarea che riproduce una scena similare, sulla quale però nessuna iscrizione è stata apposta a indicare chi fossero i soggetti rappresentati. Non v'è quindi certezza possa trattarsi di Tutankhamon e Ankhesenamon. Secondo Newberry e Aldred invece la coppia proposta potrebbe essere quella formata da Smenkhkhara e Meritaton. Sarebbe questo, quindi, il sovrano poggiato a una stampella.
La tavoletta summenzionata fu rinvenuta a Gizah, luogo in cui furono trovate tracce di offerte rituali lasciate da Tutankhamon. E' questa l'unica prova addotta dall'autore dell'articolo in esame con cui si autorizza a credere possa trattarsi dii una rappresentazione del faraone bambino.
Un'altra immagine, sul sacrario di Tut, offre spunti in merito: sulla medesima è nuovamente ritratta la coppia reale, con Ankhesenamon intenta a passare una freccia al re, il quale, assiso sul trono, tende l'arco per scagliarne una a sua volta. Massimo Barbetta sottolinea quanto ciò, a suo avviso, risulti innaturale (l'atto di tirare con l'arco presupporrebbe una postura eretta e non un tiro da seduti), affermando che gli artisti del re vollero con essa trasmettere un messaggio preciso.
E qui ritorna alle analisi avviate sulla mummia del re. Si fa nuovamente riferimento al frammento osseo rinvenuto nel suo cranio, ma soprattutto all'ispessimento di un'area posta nella regione occipitale sinistra. Ispessimento che potrebbe denotare un ematoma non riassorbito, dovuto a trauma da caduta o accidentale. Un trauma che ad oggi, data la zona interessata, viene frequentemente associato ad atassia.
L'atassia è un disturbo che provoca problemi neurologici, manifestabili anche a distanza di anni dopo la causa scatenante, un trauma appunto, che interessa il cervelletto.
A seguito della TAC praticata recentemente sulla mummia di Tutankhamon, si è potuto stabilire che, vista la regione interessata dall'ispessimento, il cervelletto avrebbe potuto subire danni in effetti. E si tratta proprio della formazione anatomica che ha la funzione di regolare l'equilibrio e la postura in un individuo. Il suo malfunzionamento è causa di atassia, ossia la mancanza dii coordinazione motoria atta a mantenere l'equilibrio statico e dinamico della persona.
Secondo Barbetta, Tut potrebbe quindi aver subito un trauma al cervelletto che in breve tempo compromise la sua postura e il suo equilibrio e che l'avrebbe quindi costretto a limitare fortemente la sua attività fisica, oltre ad impedirgli di stare in piedi autonomamente, rendendolo così un giovane sovrano dall'esistenza breve ed infelice...
-francis-
00mercoledì 1 novembre 2006 16:32
Visto che dalla Tac è emerso che Tut avesse avuto una ferita alla gamba, e che forse fu questa la causa della sua morte prematura (magari per infezione), le scene con il re seduto e appoggiato al bastone potrebbero riferirsi proprio a questa menomazione.
Hotepibre
00giovedì 2 novembre 2006 18:34
Mi piacciono entrambe le teorie anche se, dopo la TAC di Hawass, sembra quasi che tutti si affannino a dar per certa la morte come derivante dalla frattura. Anche in questo caso, tuttavia, sarei comunque "possibilista" ed i dubbi restano ancora!
Certo è che nella tomba del "ragazzo" vennero rinvenuti parecchi bastoni "da passeggio", ma anche questa non è una prova!
Messalinaxxx
00giovedì 2 novembre 2006 18:46
Re:
considerando che il bastone da passeggio era anche ritratto con lui non ferito, direi che decisamente non c'entra con la morte.

la ferita sembra piu' essere una cosa completamente a parte.
(penso)

[SM=x822712]
Maat Ka Ra
00giovedì 2 novembre 2006 20:42
Mi pare di aver riportato la traduzione del referto proprio su egittologia.net a suo tempo...ora certamente sarà stata cancellata, non so. Quel che mi ricordo è che quella dell'infezione a seguito della frattura fosse solo UNA POSSIBILITA', non una certezza.
Posso cercarla, se volete.. [SM=x822712]
-Kiya-
00giovedì 2 novembre 2006 21:19
Re:

Scritto da: -francis- 01/11/2006 16.32
Visto che dalla Tac è emerso che Tut avesse avuto una ferita alla gamba, e che forse fu questa la causa della sua morte prematura (magari per infezione), le scene con il re seduto e appoggiato al bastone potrebbero riferirsi proprio a questa menomazione.



c'è da sottolineare però che le immagini in questione non riguardano (almeno a mio parere) esclusivamente il suo ultimo periodo di Regno. Ciò presupporrebbe che dopo l'incidente Tut trascorse un lungo periodo di sofferenza, ma non credo che un'infezione alla gamba possa aver avuto un decorso lungo e diluito negli anni. Temo che all'epoca un'infezione agisse velocemente... non pensate anche voi?
-Kiya-
00giovedì 2 novembre 2006 21:21
Re:

Scritto da: Hotepibre 02/11/2006 18.34
Mi piacciono entrambe le teorie anche se, dopo la TAC di Hawass, sembra quasi che tutti si affannino a dar per certa la morte come derivante dalla frattura. Anche in questo caso, tuttavia, sarei comunque "possibilista" ed i dubbi restano ancora!
Certo è che nella tomba del "ragazzo" vennero rinvenuti parecchi bastoni "da passeggio", ma anche questa non è una prova!



Anch'io ho valutato la questione dei bastoni e anche io come te, non mi sento di ritenere ciò una prova del fatto che Tut fosse malfermo. Non avendo scoperto altre tombe reali intatte finora, non possiamo escludere che l'uso dei bastoni fosse in uso per i sovrani.
Messalinaxxx
00giovedì 2 novembre 2006 21:22
Re:

Scritto da: Maat Ka Ra 02/11/2006 20.42
Mi pare di aver riportato la traduzione del referto proprio su egittologia.net a suo tempo...ora certamente sarà stata cancellata, non so. Quel che mi ricordo è che quella dell'infezione a seguito della frattura fosse solo UNA POSSIBILITA', non una certezza.
Posso cercarla, se volete.. [SM=x822712]


ti straquoto
e' infatti una possibilita'

[SM=x822713]

e non solo.
ho notato che la posizione in cui Tut e' seduto sul trono accanto ad Ankhasanamun e' un po' dubbia. a me pare un po' goffo, rilassato si ma come "scomodo", specialmente la posizione delle gambe.
Di solito i faraoni ritratti seduti sul trono hanno una positione molto ferma, imponente, dritta. lui sembra piu' fragile, come se avesse impossibilita' a star dritto, anche con la schiena.

nessuno l'ha notato ?
(o devo eliminare anche l'unico bicchiere di vino a pasto?)

[SM=x822714]
-Kiya-
00giovedì 2 novembre 2006 21:27
Re: Re:

Scritto da: Messalinaxxx 02/11/2006 18.46
considerando che il bastone da passeggio era anche ritratto con lui non ferito, direi che decisamente non c'entra con la morte.

la ferita sembra piu' essere una cosa completamente a parte.
(penso)

[SM=x822712]



c'è anche altro da considerare...

daccordo il realismo dell'allora recente arte Amarniana. Ma se accettiamo che Tut fosse così rappresentato perchè impossibilitato a stare eretto, allora dovremmo accettare che l'aspetto di Akhenaton fosse quello che ci riportano le sue rappresentazioni, come sostiene chi non intende considerare le scelte del nuovo stile artistico.
Se invece ci fu un ritorno, seppur parziale, ai vecchi canoni artistici, cosa gli vietava di rappresentarlo in piedi, anche se fosse malfermo?


Il dubbio che ci troviamo di fronte alla semplice adozione di uno stile particolare e innovativo resta...
Maat Ka Ra
00giovedì 2 novembre 2006 21:31
Re: Re:

Scritto da: Messalinaxxx 02/11/2006 21.22

ti straquoto
e' infatti una possibilita'

[SM=x822713]

e non solo.
ho notato che la posizione in cui Tut e' seduto sul trono accanto ad Ankhasanamun e' un po' dubbia. a me pare un po' goffo, rilassato si ma come "scomodo", specialmente la posizione delle gambe.
Di solito i faraoni ritratti seduti sul trono hanno una positione molto ferma, imponente, dritta. lui sembra piu' fragile, come se avesse impossibilita' a star dritto, anche con la schiena.

nessuno l'ha notato ?
(o devo eliminare anche l'unico bicchiere di vino a pasto?)

[SM=x822714]



secondo me si... [SM=x822720]
alla stessa stregua Ankhesenamon dovrebbe aver avuto la gobba! [SM=x822712]
-Kiya-
00giovedì 2 novembre 2006 21:33
Re:

Scritto da: Maat Ka Ra 02/11/2006 20.42
Mi pare di aver riportato la traduzione del referto proprio su egittologia.net a suo tempo...ora certamente sarà stata cancellata, non so. Quel che mi ricordo è che quella dell'infezione a seguito della frattura fosse solo UNA POSSIBILITA', non una certezza.
Posso cercarla, se volete.. [SM=x822712]



Sì, Maat. Mi piacerebbe rileggere il referto della TAC [SM=x822713]

intanto, chi lo desidera, può leggere qui i risultati della prima analisi effettuata sul su corpo da Douglas Derry nel 1925

clicca qui!
Maat Ka Ra
00giovedì 2 novembre 2006 21:38
eccolo, vediamo se mi riesce di postarlo decentemente... [SM=x822718]
Messalinaxxx
00giovedì 2 novembre 2006 21:44
Re: Re: Re:

Scritto da: -Kiya- 02/11/2006 21.27

c'è anche altro da considerare...

daccordo il realismo dell'allora recente arte Amarniana. Ma se accettiamo che Tut fosse così rappresentato perchè impossibilitato a stare eretto, allora dovremmo accettare che l'aspetto di Akhenaton fosse quello che ci riportano le sue rappresentazioni, come sostiene chi non intende considerare le scelte del nuovo stile artistico.



posso dirti la mia?
io ho conosciuto un tipo che assomiglia spiccicato ad akhenaten. conformazione del viso, labbra, persino il fisico molto "diverso".
e poi... teniamo da conto che l'artista che li ha ritratti e' sicuramente diverso. c'e' pure da considerare infatti la mano dell'artista stesso che potrebbe aver accentuato o meno un difetto.
[SM=x822713]


Se invece ci fu un ritorno, seppur parziale, ai vecchi canoni artistici, cosa gli vietava di rappresentarlo in piedi, anche se fosse malfermo?



molto secondo me, perche' il re doveva essere potente, divino, perfetto... un'handicap non credo sia stato visto in modo giustificabile.
posso sbagliarmi, ma questo e' quanto ho appreso.
[SM=x822711]


Il dubbio che ci troviamo di fronte alla semplice adozione di uno stile particolare e innovativo resta...



quanto hai ragione...
[SM=x822713]
Messalinaxxx
00giovedì 2 novembre 2006 21:49
Re: Re: Re:

Scritto da: Maat Ka Ra 02/11/2006 21.31


secondo me si... [SM=x822720]
alla stessa stregua Ankhesenamon dovrebbe aver avuto la gobba! [SM=x822712]



ma nuuuuu
lei sta piegata per toccargli la spalla, e' completamente diversa la situazione!

suocera!

[SM=x822706]

Maat Ka Ra
00giovedì 2 novembre 2006 21:49
Re: Re: Re: Re:
io ho conosciuto un tipo che assomiglia spiccicato ad akhenaten. conformazione del viso, labbra, persino il fisico molto "diverso".
e poi... teniamo da conto che l'artista che li ha ritratti e' sicuramente diverso. c'e' pure da considerare infatti la mano dell'artista stesso che potrebbe aver accentuato o meno un difetto.
[SM=x822713]

molto secondo me, perche' il re doveva essere potente, divino, perfetto... un'handicap non credo sia stato visto in modo giustificabile.
posso sbagliarmi, ma questo e' quanto ho appreso.
:s [SM=x822713]



beh, allora SiPtah ? [SM=x822735]
Maat Ka Ra
00giovedì 2 novembre 2006 21:51
A parte tutto, non ci vedo nulla di strano nella loro posizione, anzi la trovo molto naturale e quindi coerente con il pensiero dell'epoca... [SM=x822709]
Messalinaxxx
00giovedì 2 novembre 2006 21:54
Re: Re: Re: Re: Re:
non mi ricordo bene. ricordo che soffriva di poliomelite violenta ma mi pare sali' al trono in situazione di emergenza perche' suo fratello mori' prima, e non in circostanze prestabilite.
pero' potrei dire una cavolata

[SM=x822734]
Messalinaxxx
00giovedì 2 novembre 2006 21:56
Re:

Scritto da: Maat Ka Ra 02/11/2006 21.51
A parte tutto, non ci vedo nulla di strano nella loro posizione, anzi la trovo molto naturale e quindi coerente con il pensiero dell'epoca... [SM=x822709]



vabbe' ho capito
ripongo la bottiglia di vino

[SM=x822710]
Maat Ka Ra
00giovedì 2 novembre 2006 22:03
si, credo avesse un a malformazione chiamata "il piede equino" o qualcosa del genere...
pizia.
00venerdì 3 novembre 2006 00:00
Re:

Scritto da: Maat Ka Ra 02/11/2006 21.51
A parte tutto, non ci vedo nulla di strano nella loro posizione, anzi la trovo molto naturale e quindi coerente con il pensiero dell'epoca... [SM=x822709]


[SM=x822713]
Quoto!
Anche io ho conosciuto un tipo che assomigliava molto ad Akhenaton, però non aveva proprio nulla di starno, era il mio vicino di casa dove abitavo prima, di origine marocchina e della mia stessa età.
Però uno come Tut non l'ho ancora visto... [SM=x822710]
-francis-
00venerdì 3 novembre 2006 11:13
Re:

Scritto da: Maat Ka Ra 02/11/2006 21.38
eccolo, vediamo se mi riesce di postarlo decentemente... [SM=x822718]



Non riesco a leggerlo. Comunque l'ho recupoerato anch'io:

THEGUARDIAN
I risultati sugli esami effettuati sulla mummia di Tutankhamon

Farouk Hosni, Ministro Egiziano della Cultura, ha annunciato il giorno 8 marzo, che la squadra di scienziati egiziani ha terminato gli esami sulla mummia di Tutankhamon, effettuati tramite scansioni TAC non invasive. Zahi Hawass, Segretario Generale del Supreme Council of Antiquities, ha annunciato che non sono state rilevate prove di alcun genere a carico dell’ipotesi secondo cui il Re sarebbe stato ucciso da un violento trauma al cranio.
La squadra di scienziati, che ha analizzato oltre 1700 scatti della TAC, era capitanata dal Dottor Hawass e composta da radiologi, patologi ed anatomisti con la supervisione del Dottor Madiha Khattab, Decano di Medicina presso l’Università del Cairo.
Il Capo radiologo, Dottor Mervat Shafik, ed il resto della squadra hanno richiesto che a tre esperti internazionali, due dall’Italia e uno dalla Svizzera, fosse concesso di esaminare le immagini :”abbiamo la necessità di confrontare le nostre opinioni con esperti internazionali, dato che tutto il mondo è in fervente attesa dei risultati di questi importanti esami”, ha detto il Dottor Shafik.
Il Dottor Hawass ha quindi annunciato che la squadra di scienziati ha confermato che il Re Tutankhamon è morto all’età di circa 19 anni. Le sue ossa, che fanno intuire che avesse una struttura leggera, mostrano che era ben nutrito ed in salute, che non aveva sofferto di malnutrizione durante la sua infanzia, né di malattie infettive. In risposta alle teorie seconde le quali Tutankhamon sarebbe stato ucciso, il team non ha trovato prove di un eventuale trauma alla testa, né di altre violenze subite. Inoltre hanno trovato decisamente inverosimile che possa essere stato vittima di un incidente nel quale si sarebbe sfondato il torace. Ha aggiunto che alcune membri della squadra sostengono la possibilità che Tutankhamon possa essersi rotto il femore sinistro poco prima del suo decesso, ma che in ogni caso questo incidente di per sé non possa averne provocato la morte. Essi sono stati inoltre in grado di interpretare le eventuali cause patologiche che caratterizzano la curvatura della sua colonna vertebrale e l’allungamento del cranio, notati durante i primi esami svolti sulla mummia: essi sostengono infatti che l’allungamento del cranio sia in realtà nella norma e non costituisca un caso patologico, mentre l’inclinazione della spina dorsale può essere dovuta alla posizione che gli imbalsamatori diedero al suo corpo. Il Re aveva il palato separato ed un dente del giudizio incluso. La squadra di scienziati ha rilevato che è stata riservata notevole cura alla sua imbalsamazione.
IL Dottor Hawass ha anche detto:” la squadra egiziana ha lavorato sulle immagini della TAC per circa due mesi, mentre gli altri esperti stranieri hanno seguito gli esami negli ultimi giorni, giungendo alle medesime conclusioni e confermando il lavoro svolto dalla squadra egiziana. Tutti insieme hanno emesso questo comunicato per la stampa internazionale. Siamo tutti orgogliosi di poter annunciare le nostre scoperte, il primo esame TAC effettuato su di una mummia reale già identificata dell’Antico Egitto. Sono certo che questi risultati chiuderanno il caso di Tutankhamon ed il Re non dovrà quindi più essere disturbato. Ora lo lasceremo riposare. Sono molto orgoglioso del fatto che questo compito sia stato portato a termine in maniera egregia da una squadra interamente egiziana!”.
Rapporto della TAC.
Il 5 gennaio 2005, la mummia di Tutankhamon (1355 – 1346 a.C.) venne rimossa dalla sua tomba nella Valle dei Re (KV62), per la prima volta dopo circa ottan’anni. La squadra di scienziati, interamente egiziana e guidata da Zahi Hawass, ha sollevato fragili resti che ancora riposavano appoggiati su di un fondo sabbioso, dove erano stati posizionati dalla squadra di Howard Carter, nel sarcofago più esterno alloggiato dentro il suo originale in granito, ed è stato trasportato fino al trailer che conteneva il macchinario per la TAC, donato dalla Siemens Ltd e dalla National Geografic Society al Supreme Council of Antiquities. La macchina ha impiegato circa 15 minuti per effettuare oltre 1700 scatti. Queste immagini sono state esaminate dalla squadra egiziana, sotto la guida del Decano della Facoltà di Medicina dell’Università del Cairo, Madiha Khattab, e successivamente da altri esperti stranieri provenienti da Italia e Svizzera.
Gli esami precedenti.
La mummia del giovane Re venne letteralmente smantellata dalla squadra di Carter, che era principalmente interessata al recupero dei circa 150 gioielli, amuleti ed altri oggetti avvolti nei bendaggi della mummia ed intrappolati nelle resine ed a raccogliere quante più informazioni possibili dal corpo stesso. Con lo scopo di rimuovere questi oggetti ed il corpo stesso dal suo sarcofago, al quale risultava saldamente incollato per via dell’indurimento delle resine utilizzate per l’imbalsamazione, la squadra di Carter non esitò a tagliare e segare la mummia in numerosi pezzi, grandi e piccoli (per esempio il tronco venne tagliato in due e le braccia e le gambe staccate). La testa, praticamente cementata alla maschera d’oro a causa sempre dell’indurimento delle resine, venne gravemente danneggiata, dato che vennero utilizzati anche coltelli arroventati per rimuovere la maschera. Carter mise nuovamente la mummia nella sua tomba nel 1926. Da allora la mummia venne sottoposta ai raggi X due volte: la prima nel 1968 da una squadra dell’Università di Liverpool, guidata dal Professor R.G. Harrison, ed una seconda volta nel 1978 da J.E. Harris, dell’Università del Michigan.
I benefici della TAC.
Sebbene sia i primi esami che i seguenti raggi X, effettuati sulla mummia, abbiano rivelato moltissimo sulla vita del Re, hanno comunque lasciato molte questioni aperte contribuendo a numerose speculazioni. Questo tipo di TAC è un metodo non invasivo che compie delle scansioni di tutto il corpo in breve tempo e riesce ad evidenziare i diversi tipi di tessuti molli ed ossa in immagini tridimensionali. I convenzionali raggi X riescono a vedere solo due dimensioni e non riescono distinguere chiaramente i tessuti molli, mentre questo tipo di tecnica permette una diagnosi delle malattie assai più avanzate; inoltre non vi è la necessità di spostare il soggetto ripetutamente come accade con i raggi X. Le attuali indagini avevano come scopo di confermare o confutare le conclusioni alle quali si era giunti tramite i precedenti esami e cercare ulteriori dettagli che potevano essere sfuggiti in passato, e in questo senso l’operazione ha avuto successo.

Risultati della TAC.
Gli scienziati che avevano analizzato le scansioni della TAC di Tutankhamon si ritrovarono in una serie di incontri il 3 e 4 di marzo per confrontare le loro scoperte e ne emerse un’unanimità di vedute su quasi tutti i punti. Le loro conclusioni sono le seguenti:
· Stato della mummia. I resti del Faraone sono in pessime condizioni soprat-tutto a causa dei danni provocati dalla squadra di Carter. Il corpo è stato fatto a pezzi e gli arti inferiori e superiori staccati dal tronco. Molte parti, presenti nei primi esami, attualmente risultano disperse, anche se ci sono tanti piccoli resti sparsi attorno al corpo. Sia le ossa che la pelle sono stati rotti in molti punti. Le braccia del Re, che originariamente erano incrociate sul petto, ora sono distese lungo il corpo.
· Età del Re al tempo del decesso. Tutankhamon aveva circa 19 anni quando morì secondo le seguenti osservazioni ed utilizzando tavole dello sviluppo moderne:
a) L’osservazione della fusione delle piastre epifisarie mostra lo sviluppo di un giovane di età compresa tra i 18 ed i 20 anni.
b) Le ossa del cranio risultano ancora parzialmente aperte.
c) I denti del giudizio non sono ancora completamente formati ed uno di questi, il superiore sinistro, risulta incluso. Vi è un leggero restringimento della cavità nasale che comunque non ne pregiudicava la salute e non sono stati rilevati segni di infezione.
· Statura e corporatura. Tutankhamon era alto circa 170 cm. Così come desunto dalla misurazione dell’osso tibiale ed era di corporatura gracile.
· Forma del cranio. Tutankhamon aveva un cranio molto allungato (dolicocefalo). Le chiusure delle ossa craniche non erano fuse e questo significa che questo era dovuto ad una normale variazione antropologica piuttosto che ad un qualche patologia.
· Palato e chiusura dentale. Il Re aveva una piccola fenditura nel palato duro non associato a deformazioni esterne come accade nel labbro leporino. I denti inferiori non sono perfettamente allineati, gli incisivi superiori sono larghi e la chiusura dentale è caratteristica degli altri re della sua famiglia (linea dei Tuthmosidi).
· Scoliosi. E’ stata riscontrata una leggera inclinazione della sua spina dorsale, ma gli scienziati concordano sull’inesistenza di una patologia, essendo assente la rotazione e non essendo associata a deformazione delle vertebre. Questa inclinazione probabilmente è dovuta al modo in cui la mummia fu posizionata dagli imbalsamatori.
· Estrazione del cervello. Il setto nasale venne rotto dagli imbalsamatori ed il cervello estratto dal naso.
· Imbalsamazione della testa: prima ipotesi. Basandosi sulle differenze di densità dei materiali ed il modo in cui appaiono i liquidi e le resine (ora completamente solidificati) gli scienziati concordano sul fatto che si trattava di diversi tipi e che sono stati introdotti nella cavità cranica attraverso il naso. Inizialmente il corpo era adagiato sulla schiena e i liquidi di imbalsamazione si depositarono all’interno del cranio, nella parte posteriore. Successivamente la testa venne ulteriormente inclinata indietro, consentendo ai liquidi di depositarsi nella parte superiore.
· Imbalsamazione della testa: seconda ipotesi. Una parte della squadra vede un ulteriore possibilità secondo la quale i liquidi di imbalsamazione furono introdotti nella cavità cranica dalla parte inferiore e posteriore e dal collo. In questa zona ci sono due strati di materiale solidificato di differente densità. La prima vertebra cervicale e il foro occipitale sono fratturati e ciò potrebbe essere accaduto se avessero introdotto i liquidi di imbalsamazione attraverso questa apertura; oppure queste fratture potrebbero essere state provocate dalla squadra di Carter tentando di rimuovere la maschera d’oro. Qualcuno degli scienziati non è d’accordo con questa teoria e non rileva prove del fatto che possano aver utilizzato il foro occipitale durante il processo di imbalsamazione. Sono convinti invece che i liquidi di imbalsamazione siano stati introdotti attraverso il naso o fatti colare dalla cavità cranica e che la vertebra e il foro occipitale siano stati danneggiati dalla squadra di Carter rimovendo la maschera e che questo danno non possa esser stato provocato dagli imbalsamatori.
· La teoria dell’assassinio. Tutta la squadra è concorde nell’affermare che non ci sono prove sul cranio di Tutankhamon che dimostrino un eventuale omicidio, né sono state rilevate ferite, anche parzialmente rimarginate, nella zona posteriore del cranio. Vi sono due frammenti d’osso all’interno del teschio che non possono costituire una prova dell’omicidio perché non sono rimasti intrappolati nelle resine di imbalsamazione, quindi la loro frattura è posteriore al decesso. La squadra di scienziati ha definitivamente stabilito che questi frammenti d’osso derivano dalle vertebre cervicali e dal foro occipitale e che possono essere stati rotti sia durante il processo di imbalsamazione, che dalla squadra di Carter.
· La gamba fratturata. La squadra ha rilevato una frattura nella parte bassa del femore sinistro a livello della piastra epifisaria. Questa frattura risulta differente da quelle causate dalla squadra di Carter: i bordi risultano frastagliati e non tagliati di netto e vi sono due strati di materiale resinoso all’interno. Alcuni degli scienziati ritengono che la presenza di materiale di imbalsamazione indichi che questa frattura può essere stata causata solo quando Tutankhamon era ancora in vita. Non sono state rilevate cicatrici collegate alla frattura (anche se è possibile che siano state celate dal materiale di imbalsamazione), ma è possibile che ci fosse una ferita ancora aperta che quindi si sarebbe verificata poco tempo prima della morte, al massimo qualche giorno. La squadra di Carter aveva notato che nella gamba sinistra la rotula era staccata (adesso è completamente separata e infatti era stata avvolta nelle bende insieme alla mano sinistra) e ciò suggerisce ulteriori danni in quest’area del corpo. Gli scienziati che sostengono questa ipotesi hanno anche notato una frattura alla rotula destra e nella parte inferiore della gamba destra. Basandosi su questi fatti, suggeriscono che il Re possa aver subito un incidente durante il quale si è malamente rotto le gambe procurandosi una ferita, che sicuramente non ha costituito un rischio per la sua vita, ma un’infezione poteva aver avuto inizio. In ogni caso ritengono sia possibile che tali fratture siano state provocate dagli imbalsamatori.
Gli altri scienziati sostengono che questa ipotesi non sia verosimile e credono fermamente che questa frattura sia stata fatta dalla squadra di Carter durante i tentativi di estrazione della mummia dal sarcofago e che se una frattura del genere fosse stata subita in vita, avrebbero rilevato importanti segni di emorragia e di ematoma nella TAC. Secondo questi ultimi il materiale di imbalsamazione rilevato all’interno della frattura vi si è depositato a seguito dei tentativi, da parte dalla squadra di Carter, di sciogliere le resine con l’intento di estrarre la mummia dal sarcofago.
· Sterno e costole mancanti. Lo sterno e un cospicuo numero di costole anteriori sono attualmente disperse. La parte terminale delle costole rimanenti risultano tagliate di netto da uno strumento affilato e la squadra di scienziati è concorde sul fatto che questo non può costituire una prova di un avvenuto incidente che abbia causato lo sfondamento della cassa toracica, poiché questo genere di trauma avrebbe avuto delle conseguenze gravi su tutto il corpo, soprattutto sulla colonna vertebrale. Le opinioni dei membri della squadra sono divise tra chi sostiene che queste possono essere state rimosse dagli imbalsamatori e chi sostiene che sia stata la squadra di Carter. Dalle relazioni di Carter non risulta che la sua squadra abbia effettuato un intervento sulle costole e lo sterno: vengono mostrate delle foto della mummia in cui il petto è ancora coperto da una grande collana di perline, ma è stata scattata prima dell’autopsia, quindi è altamente probabile che queste parti della mummia, ora mancati, furono rimosse dalla squadra di Carter nella ricerca di ulteriori manufatti, anche se non ne viene fatta menzione nelle sue relazioni. Le ricerche archeologiche continueranno per trovare risposte a queste domande.
· Processo di imbalsamazione. La squadra ha concluso, basandosi sull’identificazione di almeno 5 differenti materiali di imbalsamazione e delle tecniche con cui sono stati introdotti nel corpo e nella cavità cranica, che fu prestata grande cura nella mummificazione del Re. Questo contraddice l’ipotesi finora accettata secondo cui il Re venne preparato frettolosamente e senza attenzione.
. Il pene mancante. Sebbene non ne siano certi, gli scienziati sostengono che il pene del Re, che era presente all’esumazione effettuata da Carter, ma che risultava disperso durante gli esami del 1968, possa trovarsi nella sabbia attorno al corpo del Re, dove si trovano anche altri frammenti di parti mancanti come un pollice, altre dita e alcune vertebre.

La squadra:
Egittologo e capo della squadra: Dottor Zahi Hawass, Segretario Generale dello SCA
Amministratore del Progetto: Hisham el-Leithy
Gli Scienziati:
Dottor Aly Gamal Eldin, Professore di Medicina Legale, Cairo University
Dottor Sherief Abdel Fatah, Insegnante di Radiologia, Cairo University
Dottor Fawzi Gaballa, Professore di Anatomia, Cairo University
Dottor Ashraf Selim, Professore di Radiologia, Cairo University
Dottor Mervat Shafik, Professore di Radiologia, Cairo University

I Tecnici:
Tecnico specialista TAC, Seimens, Ltd., Egypt: Dr.Hani Abdel Rahman
Tecnico: Salah Mohamed Ali

Consulenti:
Dottor Edward Egarter, Patologia Forense, Museo Archeologico del Sud Tirolo, Italia.
Dottor Paul Gostner, Radiologo, Ospedale di Bolzano, Italia.
Dottor Frank J. Ruhli, Ph.D., M.D. in Anatomia e Paleopatologia dell'università di Zurigo.
Messalinaxxx
00venerdì 3 novembre 2006 14:54
Re: Re:

Scritto da: pizia. 03/11/2006 0.00

[SM=x822713]
Quoto!
Anche io ho conosciuto un tipo che assomigliava molto ad Akhenaton, però non aveva proprio nulla di starno, era il mio vicino di casa dove abitavo prima, di origine marocchina e della mia stessa età.
Però uno come Tut non l'ho ancora visto... [SM=x822710]



beh proprio uguale uguale no ma uno simile io si

[SM=x822709]

(e non avevo bevuto.. meglio sottolineare va')
[SM=x822714]
Hotepibre
00sabato 4 novembre 2006 13:23
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Messalinaxxx 02/11/2006 21.54
non mi ricordo bene. ricordo che soffriva di poliomelite violenta ma mi pare sali' al trono in situazione di emergenza perche' suo fratello mori' prima, e non in circostanze prestabilite.
pero' potrei dire una cavolata

[SM=x822734]



chi è il soggetto? TUT? e quali sono le fonti?
Hotepibre
00sabato 4 novembre 2006 13:40
Re:

Scritto da: Maat Ka Ra 02/11/2006 22.03
si, credo avesse un a malformazione chiamata "il piede equino" o qualcosa del genere...



anche qui...chi è il soggetto? sempre Tut? e, in tal caso, perchè nbon ne è stata trovata traccia alcuna sulla mummia?
-Kiya-
00sabato 4 novembre 2006 13:57
Re: Re:

Scritto da: Hotepibre 04/11/2006 13.40


anche qui...chi è il soggetto? sempre Tut? e, in tal caso, perchè nbon ne è stata trovata traccia alcuna sulla mummia?



No, credo che qui Maat e Messa si riferissero a Siptah, faraone della tarda XIX dinastia che forse morì di poliomelite e la cui mummia presentava un piede "equino", ossia aveva il tendine del tallone tirato che gli impediva di appoggiare la pianta del piede. [SM=x822713]
Hotepibre
00sabato 4 novembre 2006 14:11
OK! adesso è tutto chiaro! Grazie...
Messalinaxxx
00domenica 5 novembre 2006 00:16
Re: Re: Re:

Scritto da: -Kiya- 04/11/2006 13.57


No, credo che qui Maat e Messa si riferissero a Siptah, faraone della tarda XIX dinastia che forse morì di poliomelite e la cui mummia presentava un piede "equino", ossia aveva il tendine del tallone tirato che gli impediva di appoggiare la pianta del piede. [SM=x822713]



vero
[SM=x822713]
parlavo di lui non di Tut
vabbe' che era acciaccato ma pure la poliomelite no dai! mi si rivolta nel sarcofago, poveretto...

[SM=x822710]
Hotepibre
00domenica 5 novembre 2006 13:56
Thanks!
A proposito, ho letto con attenzione la versione inglese del referto della TAC ( [SM=x822733] ho scoperto solo dopo che c'era anche in italiano...). Insomma, mi pare proprio che (come al solito) il buon Hawass abbia sollevato il solito polverone mediatico sulla causa della morte che è tutt'altro che acclarato possa essere stata la frattura alla gamba. IN parole povere siamo ancora in alto mare, o meglio, in pieno deserto! [SM=x822709]
Hotepibre
00domenica 5 novembre 2006 14:01
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Messalinaxxx 05/11/2006 0.16
[SM=x822713]
...
vabbe' che era acciaccato ma pure la poliomelite no dai! mi si rivolta nel sarcofago, poveretto...
[SM=x822710]



...e perchè ormai ti meraviglieresti più di nulla?
Sull'onda del sensazionalismo, che ormai avvolge ogni campo e da cui l'egitto antico no è certo scevro, strano che, per il fatto che non sia stato trovato il pene, a qualcuno non sia venuto in mente di dichiarare dalle prime pagine dei giornali "SENSAZIONALE SCOPERTA! Tutankhamon era eunuco!"
Maat Ka Ra
00domenica 5 novembre 2006 17:25
a questo proposito vorrei ricordare che pochi mesi fa pubblicarono sui giornali di mezzo mondo del sitrovamento del pene di Tut. Su "La Stampa" vi era addirittura un commento da parte di Mina, che ogni tanto scrive nella parte di opinionista.....

scusa Hotep per l'articolo in inglese, non trovavo la mia traduzione sul mio computer, avevo solo più quella originale....ma Francis ha opportunamente provveduto..

[Modificato da Maat Ka Ra 05/11/2006 17.26]

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