Tarzo (TV): "Progetto Abydos" di Paolo Renier

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-Kiya-
00mercoledì 9 aprile 2008 21:23
Non ero a conoscenza di questo progetto, me lo ha segnalato Max.
Tarzo è un comune del Trevigiano, che dista pochi km da casa sua.
Inutile negarlo, venirne a conoscenza mi rende felice, poichè ora so che, quando lascerò Torino per trasferirmi da Max, anche lì ci sarà un pezzo d'Egitto ad attendermi [SM=x822708]


Il progetto, oltre al desiderio di divulgazione, attraverso le fotografie dell'Artista, di una passione viscerale che lo lega a quel luogo, comprende anche un Club, battezzato "Gli amici di Abydos", il quale si propone, insieme a chiunque decida di farne parte, di promuovere un area che è purtroppo scarsamente considerata dai Tour Operator, e che rischia, pertanto di passare inosservata, nonostante quanto abbia da offrire.
Il punto di vista di Renier è tuttavia quello dell'appassionato, che ha permesso alla sua passione di invadergli il cuore e che riesce, attraverso l'obiettivo, a rendere esattamente le sue emozioni, al punto di permettere di farle proprie a chiunque ammiri le sue opere.

Il progetto e il Club nascono dalla condivisione di tutto ciò con archeologi, egittologi, ricercatori e anche semplice gente del posto. Insomma, con chiunque abbia permesso e permette di condividere il fascino esercitato da un sito di così grande valore archeologico.
Le attività del Club sono innumerevoli:



    - Mostre fotografiche e scenografiche itineranti;

    - Serate a tema;

    - Eventi e conferenze con l'intervento di eminenti egittologi;

    - visite guidate nei Musei Egizi Italiani ed Europei



Le sue mostre fotografiche si contraddistinguono per il fatto che definirle "fotografiche" sarebbe riduttivo. L'autore infatti espone delle vere e proprie gigantografie stampate su tela, fino a 3x2 m e 4,5x2,5, e accompagnate da pannelli descrittivi con rappresentazioni dettagliate del territorio, con aggiornamenti delle ultime scoperte.

Per non correre il rischio di "impoverire" l'opera di questo Amante Egizio, riporto a seguire quanto compare sul sito ufficiale, di cui farò seguire lnk di collegamento.


Dal sito ufficiale di Paolo Renier, fotografo:



Il progetto Abydos è un'iniziativa culturale nata dall'idea di Paolo Renier di far conoscere il sito archeologico di Abydos in Egitto. Tutto è cominciato col suo primo viaggio nel 1989 con l'egittologo Sergio Pernigotti e da allora si è interamente dedicato a questo progetto, intuendo l'importanza storica evidenziata dalla bellezza artistica di questa poca conosciuta zona dell'Antico Egitto. Usa il rispetto per catturare le sue meravigliose fotografie e creare così una conoscenza fedele, reale che porta inevitabilmente ad un valore puro che affascina e coinvolge. Il suo lavoro è stato lungo e minuzioso ed ha suscitato l'interesse di moltissime persone e istituzioni, in primis il Ministro della Cultura egiziano S.E. Farouk Hosny e l'Accademia d'Egitto di Roma, che in lui hanno trovato il più appassionato e determinato fotografo che Abydos abbia mai conosciuto. L'egittologo di fama internazionale Sergio Donadoni lo ha collocato tra i più importanti esploratori visivi dell'ultimo secolo che con 2 libri fotografici, incontri culturali, mostre permanenti e il club "Amici di Abydos" sta cercando di dare il giusto riconoscimento a questo particolarissimo sito archeologico. Solo chi è perdutamente innamorato di qualcosa può dedicargli la sua vita: questo è ciò che sta facendo Paolo Renier per Abydos. Avvicinarsi con rispetto, ricevere la conoscenza e dare valore sono i punti fondamentali del Progetto Abydos che Paolo Renier, con l'aiuto di tanti amici, da anni persegue e continuamente testimonia col suo operato in una scelta professionale precisa e appassionata.

PROGETTO ABYDOS: Rispetto, Conoscenza e Valore




Link: STUDIO PAOLO RENIER



Tra gli eventi futuri promossi dagli Amici di Abydos:


23 APRILE 2008 - ore 16.30


Mostra Fotografica e Scenografica di Paolo Renier

Conferenze di Egittologia ed Astronomia

Proiezioni di Film


CONFERENZA STAMPA:

"Evento Culturale su Abydos",
all'Università Ca' Foscari di Venezia

Dipartimento di Scienze dell'Antichità e del Vicino Oriente,
con la presenza dell'Autore Paolo Renier
e del docente di Egittologia Emanuele Ciampini
e altri conferenzieri invitati nel programma.




dal 3 MAGGIO all'8 GIUGNO 2008 - Inaugurazione alle ore 17.00


Mostra Fotografica e Scenografica di Paolo Renier

Conferenze di Egittologia ed Astronomia

Proiezioni di Film


Inaugurazione:
invito al direttore dell’Accademia d’Egitto di Roma Ashraf Reda,
al vice direttore Ezz El-Din Kamel e alla direttrice del Museo Egizio di Firenze Maria Cristina Guidotti che alle ore 18.00 terrà la prima conferenza sul tema:

“La grande battaglia di Qadesh di Ramesse II
scolpita nel suo Tempio ad Abydos”


L’invito sarà esteso anche al giornalista ed archeologo Graziano Tavan, all’egittologo Maurizio Zulian, e naturalmente alle varie autorità di Tarzo e del Veneto.



Data da definire

MUSEO EGIZIO DI FIRENZE


Visita al Museo Egizio di Firenze con la direttrice M. Cristina Guidotti

Data da definire

MUSEO EGIZIO DI PARIGI

Visita al Museo Egizio del Louvre



10 AGOSTO 2008


Secondo anniversario di “Friends of Abydos”, a Tarzo (Treviso):

in occasione del primo anniversario, lo scorso anno, ha avuto luogo la "Notte di Osiride", durante la quale il Comune di Tarzo ha ospitato un convegno sulla Civiltà dei Faraoni. Nel contesto si è trattato, naturalmente di Abydos, sede dell'antica città santa dei Faraoni, votata al culto del Signore dell'Oltretomba e dove si riteneva che l'Osireion custodisse la testa divina.
Introdotto dall'Osireion si è inoltre trattato dei rilievi astronomici custoditi sul soffitto, la cui bellezza è stata dettagliata da gigantografie di Renier.
A tutto questo c'è da aggiungere gli interventi di numerosi egittoplogi, tra i quali Carla Alfano della fondazione Memmo di Roma,
Maria Cristina Guidotti, direttore del Museo Egizio di Firenze, Fabrizio Felici Ridolfi e Marisa Stefanelli di Roma, che hanno contribuito ad illuminare la notte delle stelle con i loro contributi. Non sono mancati interessanti intermezzi all'insegna dell'intrattenimento più puro.

Occhio al sito ufficiale, quindi, poichè non credo che per il prossimo anniversario ci si possa attendere meno!



Ancora una volta, insomma, il contributo di un'appassionato, supera di molte lunghezze quello di molti titolati effettivi.

Complimenti a Paolo Renier per il suo operato!


In allegato:

il programma completo dell'evento che avrà inizio il prossimo 3 maggio
pizia.
00giovedì 10 aprile 2008 22:15
Meraviglioso!
Così potrai partecipare e poi relazionare sul forum, che bello!
Max Paul
00venerdì 11 aprile 2008 11:07
siete tutti invitati... al termine, rinfresco nella mia taverna con prodotti tipici della zona (fanno solo ubriacare e ingrassare... tutto nella norma [SM=g999108] )
EGIZIA72
00venerdì 11 aprile 2008 14:08
Non mancherò!!! [SM=x822752]
pizia.
00sabato 12 aprile 2008 21:23
Prosecco, prosecco!
-Kiya-
00sabato 12 aprile 2008 21:28
e una bella griglia a base di carne e verdure, no? [SM=g999103]
pizia.
00sabato 12 aprile 2008 22:52
[SM=g999097] [SM=g999097] Ma certo!
Se l'orto produce garantisco melanzane, peperone e zucchini grigliati per tutti [SM=g999097] [SM=g999097]
Posso anche provvedere alla carne, qui in zona posso trovare (direttamente dall'allevatore) manzo e maiale, ma sono certa saranno ottimi anche quelli veneti.
Mi banno da me per [SM=x822742] [SM=x822706]
-Kiya-
00lunedì 28 aprile 2008 23:11

Da Ca' Foscari a Tarzo per svelare i segreti degli antichi egizi con una mostra su Abydos.

Sicuramente uno dei siti egiziani più rilevanti per la cultura Faraonica, non sempre facilmente accessibile e quindi marginale rispetto ai circuiti turistici più battuti della Regione. E' un luogo di grande interesse, uno dei siti della memoria dell'Antico Egitto, dove compaiono tracce evidenti del modello statale egiziano, dagli albori fino al tramonto della civiltà.
Per far conoscere questo importante sito archeologico è nata l'iniziativa culturale "Progetto Abydos", ideata dal fotografo Paolo Renier. Con la sua mostra fotografica e scenografica su Abydos, Renier ha trovato l'appoggio delle autorità di governo e culturali della Repubblica d'Egitto e la collaborazione scientifica del Dipartimento di Scienze dell'Antichità e del Vicino Oriente dell'Università di Ca' Foscari, dei Musei Egizi di Firenze e di Torino.

Il progetto dal 3 maggio al 7 giugno sarà a Tarzo, sulle colline trevigiane, con una mostra e un ricco programma di conferenze di egittologia, astronomia e proiezioni di film, con la presenza di alcuni esperti internazionali come Ashaf Reda, direttore dell'Accademia di Egitto di Roma, Maria Cristina Guidotti, direttrice del Museo Egizio di Firenze, Emanuele Ciampini, docente di egittologia a Ca' Foscari e Jim Westerman, egittologo statunitense autore delle più recenti scoperte sul tempio di Osiride ad Abydos.
La manifestazione è stata presentata a Palazzo Malcanton-Marcorà da Paolo Renier, fotografo autore della mostra, Emanuele Ciampini, il giornalista Graziano Tavan e l'egittologo Franco Naldoni. «Assai interessanti sono le presenze monumentali presenti nel sito - ha detto Renier - che si susseguono dalle fasi più arcaiche, sino agli ultimi secoli dell'antica cultura, a testimonianza di come non siano un retaggio delle epoche più antiche». «Di questa "immagine" della cultura antica - ha affermato Ciampini - fa parte soprattutto il culto di Osiride, qui impiantatosi al termine dell'Antico Regno e presupposto fondamentale per alcune fondazioni significative come l'Osireion, tomba del dio dalla chiara funzione cultuale».




[fonte: www.gazzettino.it]




Io mi troverò da Max, pertanto a pochissimi minuti da Tarzo.

Qualcuno se la sente di osare? [SM=x822708]
-Kiya-
00martedì 6 maggio 2008 00:11
Come vi avevo anticipato, Sabato 3 marzo ero lì [SM=x822708]


Inaugurazione:
invito al direttore dell’Accademia d’Egitto di Roma Ashraf Reda,
al vice direttore Ezz El-Din Kamel e alla direttrice del Museo Egizio di Firenze Maria Cristina Guidotti che alle ore 18.00 terrà la prima conferenza sul tema:

“La grande battaglia di Qadesh di Ramesse II
scolpita nel suo Tempio ad Abydos”



Siamo arrivati a percorso iniziato, ma in tempo per ascoltare l'esposizione della Dott.ssa Guidotti per intero, che, ammetto, era quanto in origine mi stava a cuore.

Ora, per contro, sono un po' dispiaciuta di non essere stata presente fin dall'inizio, perchè, come ha detto, sorprendendo tutti in sala, Ashraf Reda, Direttore dell'Accademia d'Egitto di Roma, è stato come ritrovarsi avvolti dall'Egitto antico. Credo che l'applauso più sentito, sia scrosciato a questo punto.


L'aula che ci ha accolto era allestita con le gigantografie scenografiche di Paolo Renier. Definirli capolavori li sminuirebbe.
La sensazione immediata, e anche quella successiva alla prima occhiata, era quella che se le avessi sfiorate, avrei potuto percepire il freddo contatto della pietra e le scanalature delle incisioni. Un gioco tra luci e ombre semplicemente perfetto.
Immagini naturalmente riguardanti Abido, i templi di Seti I e Ramesse II, l'Osireion, le cui pareti dipinte rischiano di scomparire da un momento all'altro, a causa della difficoltà ad intervenire per preservarle.

L'inaugurazione prevedeva la visione di alcune diapositive. Un percorso virtuale tra i principali siti archeologici di Abido. Sette tappe dal Predinastico al Tardo Nuovo Regno. Dopo questa introduzione, fatta da Renier e dal dott. Zulian, la parola è passata alla Dott.ssa Guidotti che ha iniziato a illustrarci la famosa Battaglia di Qadesh, condotta da Ramesse II.
Una battaglia condotta in pochissimi giorni, che probabilmente non ha visto prevalere nè le forze Egizie, nè quelle Ittite, se consideriamo che Qadesh, già Ittita, al termine restò sotto il potere di questi ultimi. Eppure ci è noto che proprio questa spedizione celebrò Ramesse II più di qualunque altro evento che ebbe luogo durante i suoi 67 anni di regno.
Non ci sono riscontri da parte avversa, però. Ciò si spiegherebbe con il mancato ritrovamento, finora, della capitale di Muwattali. Tuttavia le ricerche sono tuttora in corso e chissà che un giorno non verrà a galla la verità.
Al termine abbiamo seguito il percorso fotografico, ammirando quei capolavori che per tutto il tempo ci hanno regalato la sensazione di trovarci all'interno del Tempio e dell'Osireion. L'immagine di Ptah era così vivida che, come le statue, pareva dotata di vita propria... quel sorriso pacato pareva dire "è ancora il nostro tempo questo"...

Per la Dott.ssa Guidotti voglio aprire una parentesi. Mi è capitato assai raramente di trovarmi al cospetto di un esponente del mondo accademico e poter riscontrare una così profonda umiltà, contrapposta a una preparazione che merita ogni rispetto. Tutto ciò l'ho percepito fin dal primo istante in cui le ho stretto la mano, dopo averla ascoltata. Vederne l'emozione nel ricevere i complimenti che io e Max le abbiamo rivolto è stata reazione del tutto inaspettata.
Dopo una breve chiacchierata durante la quale, dietro mia richiesta, mi ha consigliato di provare a contattare la casa editrice che anni fa pubblicò il suo volume, dedicato proprio alla battaglia in oggetto (testo ormai esaurito da tempo, ma forse ancora disponibile in poche copie presso l'editore) e dopo averci preanunciato una prossima interessantissima mostra che avrà luogo a fine settembre, in quel di Casale Monferrato (piziuccia raddrizza le orecchie! [SM=g999103] ), dedicata alla medicina egizia e che ospiterà numerosi pezzi della collezione fiorentina, ci siamo congedati.


Insomma, un'esperienza breve, ma intensa, da cui non è stato facile staccarsi per reimmergersi nella realtà dei tempi moderni.
Il 24 maggio prossimo replicherò. In quella occasione si parlerà di "L’astronomia egizia. Testimonianze dalla sala del sarcofago,
nell’Osireion di Abydos
", con la studiosa di astronomia egizia Francesca Manenti di Livorno. La promessa è quella di interessanti rivelazioni... sarò li a coglierle anche per voi [SM=g999103]


Per chi volesse prender visione dell'intero programma dell'evento, ecco il link:


Maat Ka Ra
00martedì 6 maggio 2008 12:34
Egitto immanente!.... [SM=x822720] [SM=x822719]
Max Paul
00martedì 6 maggio 2008 15:40
incredibilmente siamo arrivati tardi... ed erano le 17.55...
-Kiya-
00giovedì 8 maggio 2008 16:59
Pubblico qui a seguire l'invito che mi è stato gentilmente recapitato dal Dott. Andrea de Polo, Assessore alla Cultura del Comune di Tarzo


COMUNE DI TARZO - ASSESSORATO ALLA CULTURA - PRO LOCO DI TARZO

***

ABYDOS, EGITTO
EVENTO CULTURALE
Mostra Fotografica e Scenografica di Paolo Renier
Conferenze di Egittologia ed Astronomia
Proiezioni di Film

TARZO DAL 3 MAGGIO ALL'8 GIUGNO 2008
Aula Magna Istituto Comprensivo di Tarzo
Via Trevisani nel Mondo, 13
Sabato 3 maggio ore 17.00 inaugurazione

invito al
direttore dell'Accademia d'Egitto di Roma Ashraf Reda, al vice direttore
Ezz El-Din Kamel e alla direttrice del Museo Egizio di Firenze Maria Cristina Guidotti
che alle ore 18.00 terrà la prima conferenza
sul tema:

"La grande battaglia di Qadesh di Ramesse II scolpita
nel suo Tempio ad Abydos
".

L'invito sarà esteso anche al giornalista
ed archeologo Graziano Tavan, all'egittologo Maurizio Zulian,
e naturalmente alle varie autorità di Tarzo e del Veneto.

***

Sono stati invitati alle Conferenze i seguenti studiosi di Egittologia:

Maria Cristina Guidotto del Museo Egizio di Firenze,
Emanuele Ciampini dell'Università di Venezia
Franco Naldoni di Firenze, Francesca Manenti di Livorno,
Maurizio Zulian e Dario Di Blasi del Museo di Rovereto,
Graziano Tavan di Verona.
Un invito particolare anche a Erik Hornung di Basilea,
Jim Westerman di Chicago e al Direttore dell'Accademia
d'Egitto di Roma Ashraf Reda con Ezz El-Din Kamel.


La mostra sarà aperta al pubblico:
Venerdì dalle 17,00 alle 20,00
Sabato dalle 17,00 alle 21,00 (alle 23,00 per i Film amatoriali)
Domenica e Festivi dalle 10,00 alle 12,30
e dalle 15,00 alle 20,30


Tutti i giorni su prenotazioni visite guidate con l'Autore

Per informazioni:

COMUNE DI TARZO
Tel. 0438 9264204 - e-mail: segreteria@comune.tarzo.tv.it
www.comune.tarzo.tv.it/associazioni/abydos
STUDIO RENIER PAOLO
Tel. 333 9628610 - e-mail: info@studiorenierpaolo.it
www.studiorenierpaolo.it
AMICI DI ABYDOS
PROGRAMMA CONFERENZE E FILM:
Ogni sabato alle 18,00 con esperti
di egittologia, astronomia e archeologia

Entrata €3,00 (visita alla mostra fotografica e scenografica, e partecipazione alle conferenze)

Entrata €1,00 (per ciascun aderente a gruppi o classi, visita GUIDATA con l'Autore alla mostra fotografica e scenografica - minimo 10 persone)

-Kiya-
00giovedì 8 maggio 2008 17:42
c'è nessuno che intende partecipare alla conferenza del 24 maggio?

nel caso, fatemi sapere [SM=x822713]
-Kiya-
00lunedì 26 maggio 2008 17:18
C'ero. Come promesso.

Concedetemi solo il tempo di riprendermi da un viaggio di rientro infernale e domani inserirò l'elaborazione degli appunti presi ;)
Max Paul
00lunedì 26 maggio 2008 17:31
premessa mia: simpaticissima e disponibile la relatrice. un pò meno i contenuti :P
-Kiya-
00lunedì 26 maggio 2008 17:44
Premessa alla premessa:
la Relatrice, ovvero la Prof.ssa Francesca Manenti, Astrofisica di Livorno e docente di matematica in un Istituto Superiore, si è accostata all'antico Egitto per pura passione personale. Il suo principale interesse, ovvero l'astronomia, l'ha evidentemente indirizzata sulla strada dell'archeoastronomia. Ma l'argomento puro sarebbe stato troppo ostico per la tipologia di pubblico presente in sala. Pertanto la Prof.ssa Manenti ha optato per una presentazione più... "morbida", ovvero per un'introduzione alle conoscenze astronomiche degli antichi Egizi, attraverso l'analisi dsella loro mitologia e attraverso le loro espressioni artistiche. Sì è dunque parlato dei miti della Creazione, attraverso la cosmogonia Tebana, delle rappresentazioni dei decani sui sarcofagi del Medio Regno, naturalmente dello Zodiaco circolare di Dendera e non sono mancati accenni al soffitto astronomico presente nella tomba di Senenmut.

A mio avviso, la parte più interessante è stata quella riguardante la tomba di Senenmut e quella dello Zodiaco circolare.

Ne abbiamo approfittato per avvicinarla e, a conferenza terminata, proporle un paio di interrogativi a riguardo delle tre ellissi presenti intorno alla stella centrale della Cintura e, poi, in merito a un altro interrogativo che mi assilla... riferito alla rappresentazione di Orione/Osiride, che volge lo sguardo alle sue spalle.
Per entrambe i quesiti mi ha confermato che nemmeno il mondo scientifico si è attualmente sbilanciato in una spiegazione. E ha preferito non sbilanciarsi nemmeno con ipotesi personali. Quindi... mi tengo i miei dubbi, confidando che prima o poi....
-Kiya-
00martedì 27 maggio 2008 18:49
Lo Zodiaco di Dendera secondo la Prof.ssa Manenti


[immagine scelta deliberatamente dall'autore del post]

Avendo scelto un percorso di una certa vastità, la prof.ssa non si è potuta dilungare sugli aspetti trattati. Tuttavia, propongo quella che è stata la sua descrizione a riguardo del suddetto zodiaco, a mio avviso valida quale spunto di dibattito sull'argomento.

Lo zodiaco di Dendera era in origine ancorato al soffitto del Tempio, dove, oggigiorno, è stato sostituito da una copia fedele, mentre l'originale è esposto sul soffitto di una sala del Louvre.
Per ciò che riguarda l'orientamento, lo Zodiaco di Dendera presenta il vero Nord a ore 7 e il vero Sud a ore 1; la linea retta che unisce i due punti in questione è, quindi l'asse dei solstizi.

Partendo dall'esterno, sono stati messi in luce i 4 pilastri che reggono il cielo, qui in forma antropomorfa di natura femminile, accompagnati da 4 coppie di uomini accovacciati con testa di falco.
Nella circonferenza interna compaiono quelle che di primo achito parrebbero 36 divinità. Secondo la prof.ssa Manenti, che resta ancorata alla teoria più diffusa, si tratterebbe dei 36 decani, ovvero della rappresentazione di quelle 36 porzioni da 10° ciascuna, ottenute suddividendo in parti uguali la fascia di stelle posta al di sotto dello zodiaco - metodo applicato dagli antichi egizi per misurare lo scorrere del tempo.
Resta da chiedersi perchè, a questo punto, essi non siano disposti a distanze eque, ma raggruppati secondo quello che apparentemente potrebbe essere l'intento di seguire una logica precisa.
Anomalia giustificata dalla relatrice sottolineando quanto è stato dichiarato fin dall'inizio della conferenza, ovvero che tutte le rappresentazioni astronomiche egizie siano di natura simbolica e non espressamente attinenti alla realtà.
Nella parte centrale della circonferenza più piccola si ammira la rappresentazione di tutte e 12 le costellazioni zodiacali.
Con una particolarità. Esse sono rappresentate al contrario rispetto alla nostre consuetudini, ovvero in senso antiorario.
Questo tipo di rappresentazione non è esclusivo egizio, poichè la stessa cosa è stata riscontrata in rappresentazioni zodiacali poste in alcune basiliche italiane, di cui non è stato citato il nome.
Il mondo accademico non ha preso posizione definitiva a riguardo, non sono state fornite quindi interpretazioni.
A intercalare le immagini delle costellazioni zodiacali, troviamo la rappresentazione dei 5 pianeti allora conosciuti, ovvero: Mercurio, Giove, Saturno, Marte e Venere. Gli stessi sono però rappresentati in oposizioni impossibili. Ma tale posizionamento assume un senso se viene inquadrato in termnini astrologici. In tal caso si noterà come i suddetti pianeti siano stati posti accanto alla costellazione nella cui posizione è riconosciuta la loro "esaltazione", posizione in cui ogni pianeta assume la sua massima "potenza".

Al centro dello zodiaco, sempre in posizione inclinata, vediamo la femmina di ippopotamo (costellazione del Drago) che stringe tra le zampe un bastone, un Anubi accovacciato (Orsa Minore) e una coscia di toro (Orsa maggiore).
Il palo è simbolico dell'unico punto fisso del loro cielo, ovvero del loro polo Nord, indicato all'epoca dalla stella "alfa" della costellazione del Drago.
antonio crasto
00martedì 27 maggio 2008 19:44
Maria,
propongo di spostare la discussione sullo zodiaco circolare di Dendera nel post già aperto.

Per quanto riguarda la chiaccherata della Manenti, hai reperito copia del suo intervento o sai se la prof.sa ha scritto qualcosa?
Ciao Antonio
-Kiya-
00martedì 27 maggio 2008 20:46
Re:
antonio crasto, 27/05/2008 19.44:

Maria,
propongo di spostare la discussione sullo zodiaco circolare di Dendera nel post già aperto.

Per quanto riguarda la chiaccherata della Manenti, hai reperito copia del suo intervento o sai se la prof.sa ha scritto qualcosa?
Ciao Antonio




ok Antonio, procederò con il riportare lo stesso intervento anche lì. Mi pare infatti corretto garantire la continuità anche a questa discussione con l'inserimento dei contenuti delle conferenze proposte.

Quanto scritto è soltanto frutto dell'elaborazione degli appunti presi durante l'esposizione, aggiunto a quanto immagazzinato in memoria. Non credo che la prof.ssa Manenti abbia scritto nulla in proposito. Non ne ha fatto alcun cenno nemmeno in sede di conferenza. Come accennato il suo campo è un altro, ovvero l'astrofisica pura. Tuttavia possiamo domandarglielo, possiedo il contatto che, peraltro, è reperibile in rete [SM=x822713]
-Kiya-
00martedì 27 maggio 2008 21:13
Se desideri approfondire in merito allo


antonio crasto
00mercoledì 28 maggio 2008 10:05
Re: Lo Zodiaco di Dendera secondo la Prof.ssa Manenti
-Kiya-, 27/05/2008 18.49:


...
Al centro dello zodiaco, sempre in posizione inclinata, vediamo la femmina di ippopotamo (costellazione del Drago) che stringe tra le zampe un bastone, un Anubi accovacciato (Orsa Minore) e una coscia di toro (Orsa maggiore).
Il palo è simbolico dell'unico punto fisso del loro cielo, ovvero del loro polo Nord, indicato all'epoca dalla stella "alfa" della costellazione del Drago.



Gli Egittologi non hanno finora individuato con certezza le costellazioni settentrionali circumpolari egizie. Le icone rappresentate in alcuni monumenti (tomba di Senenmut, tomba di Sethy I, Ramesseum, ecc.) hanno suggerito molte domande di difficile risposta. Gli Astronomi e gli Egittologi ritengono, alla luce di quanto ipotizzato dal Newgebauer, di aver individuato l’associazione del Toro polare e la Coscia con l’Orsa Maggiore, quella dell’Ippopotamo femmina col Drago e infine quella dello Sciacallo con l’Orsa Minore.
Io non sono d’accordo con queste ipotesi e ritengo che sia possibile che le differenti rappresentazioni si riferiscano a diversi miti o credenze religiose egizie.
E’ possibile cioè che le stelle imperiture siano state viste, in epoche differenti, come rappresentazione celeste di miti differenti o che in varie occasioni si siano sottolineati in esse alcuni personaggi di riti religiosi.
Senza riportare le conclusioni delle mie ricerche sulle stelle imperiture, ancora oggetto di studio, posso anticipare di ritenere che:

- il Toro polare sia associato all’Orsa Minore e sia correlato con un mito antichissimo legato allo spostamento dell’asse terrestre;
- l’Ippopotamo femmina sia associato all’Orsa Maggiore;
- la Coscia sia associata anch’essa all’Orsa Maggiore e in particolare alle sette stelle dell’attuale Gran Carro;
- lo Sciacallo sia associato all’Orsa Minore e sia correlato alla Pesatura celeste dell’anima dei sovrani.

Chi ha letto il mio saggio o ha assistito alla mia conferenza sa che io ritengo che gli Egizi non considerassero una costellazione del Drago e che le stelle dell’ansa contenete il Polo nord dell’Eclittica costituissero lo scettro di Osiride (costellazione di Cefeo), mentre le altre stelle costituissero una gigantesca Bilancia celeste, con tanto di piuma di Maat.

Per quanto riguarda la stella Polare del momento, il fatto che lo Zodiaco sia stato scolpito nella seconda metà del 1° secolo a.C. lascia ipotizzare che la stella Polare fosse ormai la alfa del Piccolo Carro.

Vista la complessità dell’argomento ritengo utile aprire una nuova discussione nella sezione di Archeoastronomia.



-Kiya-
00venerdì 25 luglio 2008 19:11
Ho appena ricevuto questo invito via mail e lo condivido con Voi:



L'amico Paolo Renier, fotografo e amante dell'Egittologia nonché creatore e coordinatore del progetto "Abydos, Egitto", per la conoscenza e la valorizzazione della località di Abydos, importante sito archeologico e culla della civiltà Egizia, organizza per domenica 10 agosto alle 20.45 presso i capannoni per le feste della ProLoco di Tarzo (dopo Conegliano e sopra Vittorio Veneto) un rinfresco per festeggiare il terzo anno del Gruppo Culturale "Friends of Abydos". Per l' occasione saranno presenti studiosi di egittologia, si proietteranno filmati e non si mancherà di parlare di antico Egitto, con sorprese interessanti.

Unitevi a Paolo per trasmettere il presente invito a chi avesse piacere e interesse a partecipare.

Vi aspetto, grazie



Max ne sarà felice... [SM=x822723] nemmeno il tempo di arrivare a casa che già mi si prospetta un "impegno" egizio... [SM=x822752]
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