Roma: Gli USA restituiscono volontariamente repertii

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-Kiya-
00venerdì 9 novembre 2007 23:02
Tra i 600mila e un milione di euro. Questo il valore dell'ennesimo recupero di reperti archeologici presentato oggi presso il Comando operativo dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma. Un recupero 'anomalo', come lo ha definito il generale Giovanni Nistri, visto che i quattro vasi, i tre bronzetti e la statua marmorea acefala raffigurante una ninfa dormiente tornano in Italia grazie alla restituzione 'spontanea' di Gerome Eisenberg, titolare della galleria Athena di New York. Segno inconfutabile che ''il cerchio si sta stringendo attorno ai traffici illeciti, ai commerci illegali, agli scavi clandestini che, per decenni, ci sono sembrati inarrestabili'' ha commentato il ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli.

''Ci troviamo, infatti, sempre più spesso di fronte a casi di restituzioni - ha spiegato il ministro Rutelli - sia da parte di musei sia da parte di commercianti e collezionisti perchè il reperto proveniente da traffici illeciti, se non inservibile, è diventato almeno difficilmente riciclabile o cedibile. Questo grazie al lavoro sistematico condotto dai Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, alla fitta rete di rapporti diplomatici avviata, agli accordi internazionali''.

Da oggi, inoltre, l'attività dei 'Carabinieri dei Beni Culturali' può contare sul nuovo nucleo di Siracusa. ''Ho firmato oggi il decreto esecutivo per l'istituzione della sezione di Siracusa - ha annunciato il ministro Rutelli - al fine di rafforzare l'attività del nucleo di Palermo in un'area dalla quale provengono gran parte dei beni trafugati e commercializzati in modo illecito''.

La statua marmorea del I secolo d.C., probabilmente parte di una fontana; l'anfora attica a figure nere del 510 a.C., raffigurante su un lato Efesto a cavallo con satiri e, sull'altro lato, Peleo che rapisce Theti; l'oinochoe etrusca a figure nere del 520 a.C., attribuito al pittore Tytos; l'hydria attica a figure rosse del 470-450 a.C.; il cratere a figure rosse del pittore Geras del 460 a.C. raffigurante Dionisio e le tre statuette di bronzo (un atleta del V secolo a.C., una Nike alata del I secolo d.C. e una statuetta etrusca): questo il ricco bottino tornato in Italia dopo essere stato trafugato e venduto all'estero, in diversi periodi e attraverso diversi canali, che il gallerista Eisenberg ha deciso di restituire, in parte perchè in possesso e in parte recuperando altre opere già cedute dai suoi acquirenti.

In particolare, i tre bronzetti erano stati rubati nel corso degli anni Settanta dal Museo Nazionale Etrusco di Chiusi, dal Museo Nazionale 'Spina' di Ferrara e dal deposito della sovrintendenza archeologica di Ercolano, dal quale proviene la Nike alata che, insieme con un altro nutrito gruppo di reperti archeologici, fu portata via addirittura con una rapina a mano armata.

Alcuni dei reperti presentati oggi, confluiranno nella mostra al Quirinale che aprirà al pubblico il 18 dicembre per mostrare a tutti i recuperi più importanti, opere che raccontano la storia dell'Italia ma che dal nostro Paese erano stati allontanati attraverso traffici illeciti. Tra questi, i 39 pezzi restituiti dal Getty Museum, quattro degli otto reperti restituiti dall'Università di Princeton, altri dal Fine Arts di Boston e vari musei statunitensi.

''In questi anni - ha aggiunto Rutelli - la pressione si è concentrata sui musei statunitensi, nazione che non ha una sua archeologia e che, per questo, negli anni ha cercato di dotarsi di musei e reperti di epoca classica; ma rivoli di questo commercio si sono orientati anche verso musei europei. Entro la fine dell'anno saremo in grado di comunicare altre buone notizie da questo punto di vista''.

Se l'Italia, quindi, punta sul recupero delle sue opere illecitamente sottratte, stesso impegno viene profuso nel restituire ad altre nazioni reperti clandestinamente importati.

''Al momento, il mercato più florido è quello delle aree di crisi e del Medio Oriente. Spesso è l'attività terroristica di questi Paesi ad alimentare scavi e vendite illeciti per autofinanziarsi - ha spiegato il ministro Rutelli - dopo le recenti restituzioni al Pakistan, a breve comunicheremo un'altra importante restuituzione a una nazione estera''.



[fonte: Adnkronos]
Hatshepsut76
00sabato 10 novembre 2007 01:16
accipicchia!! e chi se lo aspettava che una buona parte del nostro patrimonio culturale fosse Oltreoceano? Non ci pensavo minimamente!! Ma quello che mi perplime (mi sorprende, più che altro) è che gli Stati Uniti abbiano deciso di restituire i reperti... non me lo sarei mai aspettato!!
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