in merito al nome di Iside, secondo il Donadoni (le ricerche iniziano a dare i loro frutti
), sembra sia stato letteralmente ignorato si primi monumenti della civiltà egizia, comparendo solo a partire dalla V dinastia, presumo, sui Testi delle Piramidi, nei quali, peraltro, lo si conta circa una settantina di volte!
Ciò darebbe comunque per scontata una conoscenza tutt'altro che superficiale già a partire da epoca antica, in contrapposizione con l'assenza del nome fino a quel momento, che lascerebbe invece dedurre il contrario.
Il tempio più antico appartenuto alla dèa di cui oggi siamo a conoscenza è l'Iseion di Hebit (oggi Behbeit el-Hagar) che però risale "soltanto" all'epoca della dinastia Saitica, ossia VI secolo a.C.
Il periodo coincide con le prime tracce della presenza di sacerdoti ad essa votati, mentre in precedenza non ne abbiamo riscontro.
Tornando all'etimologia del nome, Donadoni non si sbilancia, ma offre varie interpretazioni: due di queste riguardano il significato di "trono". Alla prima viene attribuito un valore cosmico, in quanto "sede" del Dio Sole, alla seconda un valore sociale, in quanto a "trono" regale, ossia personificazione sacra della sovranità.
Le altre interpretazioni vertono invece sul significato di "trono" inteso come "avere potere". Sottolinea inoltre che il termine potrebbe avere una specifica valenza, legata al fatto che lo stesso simbolo, abbinato all'occhio, è elemento costante anche nel nome di Osiride.
Geroglifici di Iside
Geroglifici di Osiride