Nefertiti: Il caso Fletcher

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Alexander Brandy
00domenica 15 gennaio 2006 18:46
INGHILTERRA – IL VOLTO DI NEFERTITI?


La radiografia digitale eseguita lo scorso febbraio sulla presunta mummia di Nefertiti, ha permesso a Damian Schofield dell’Università di Nottingham e a Martin Evison dell’Università di Sheffield di ricostruirne il volto.
I due scienziati hanno sviluppato al computer un modello tridimensionale, ignari dei sospetti che gravavano sul materiale a loro disposizione. I risultati sono stati strabilianti: è stata restituita l’immagine di una donna dalla bellezza straordinaria, con zigomi alti, labbra carnose ed occhi intensi, la cui somiglianza col ritratto del Museo di Berlino lascia senza parole.

Portata alla luce nel 1898 da Victor Loret, la mummia si trovava in una camera laterale nella tomba del faraone Amenothep II ed a causa delle sue pessime condizioni di conservazione fu a lungo ignorata dagli studiosi. Dopo una prima fotografia nel 1907, fu infatti catalogata come “mummia di giovane donna” ed abbandonata all’oblio. Recentemente, però, come si ricorderà, Joann Fletcher, aveva resi noti i risultati delle ricerche da lei condotte insieme ad un gruppo di esperti dell'università di York: incuriosita da quella vecchia foto e da una parrucca conservata in una teca del museo del Cairo, Joann Fletcher aveva notato la somiglianza della mummia col famosissimo busto di Nefertiti conservato a Berlino. Dopo 12 anni di indagini, gli studiosi hanno concluso che la mummia ritrovata nella Valle dei Re, è proprio quella della mitica regina appartenuta alla XXVIII dinastia: sulla fronte i segni dello stretto copricapo simbolo della regalità, il doppio foro sui lobi delle orecchie tipico delle regine, la testa rasata. L'ultima radiografia ha poi permesso di riscoprire il braccio destro della “giovane donna”, staccato dalla mummia, piegato con le dita strette a pugno a reggere uno scettro.

Molti i dubbi che tormentano ancora gli egittologi: la straordinaria somiglianza non sarebbe indicativa. La mummia apparterrebbe ad un’adolescente, mentre è noto che Nefertiti morì trentenne. I faraoni, venivano, inoltre, mummificati con le braccia incrociate, mentre il braccio sinistro della “giovane donna” è tutto disteso lungo il corpo. E, ciò che più fa riflettere, su Nefertiti, come su tutti gli altri membri della famiglia di Akhenaton, dovrebbe essere stata decretata la damnatio memoriae: improbabile, dunque, che fosse sepolta proprio nella Valle dei Re.
Maat Ka Ra
00lunedì 16 gennaio 2006 19:10
ci sono molte cose da dire e non so da dove cominciare...
Alex, mi dispiace deluderti...si tratta di speculazioni, anche fin troppo provate, a carico dell'archeologa Johann Fletcher, la quale per far girare un po' il suo nome, ha messo in moto tutto questo, non senza l'aiuto di qualche studioso "d'alto rango"....
ti elenco un po' di punti:
1- lo SCA ha effettuato un test del DNA sulla mummia per provare una volta per tutte che si tratta di un uomo...(se vuoi eventualmente possiamo postarlo)
2-Gli studiosi di Nottingham e Sheffield non hanno lavorato da soli, ma dietro indicazioni della Fletcher, prova ne è che non è possibile fare una ricostruzione intergrale del volto, quindi delle parti molli e dei muscoli, senza un riferimento.
3- la fletcher sostiene di aver avuto questa illuminazione semplicemente osservando delle lastre che risalgono agli anni sessanta, quando invece questa teoria era stata già avanzata da un'altra archeologa, di cui ora mi sfugge il nome, ma posso reperirlo, che è stata la sua professoressa!!!...la quale l'ha querelata ( giustamente!) In queste lastre si notava un piccolo pezzetto luminoso che aveva la forma di un pendente tipico dei collari egiziani, il simbolo del "nefer".
4- il braccio della mummia era stato strappato e posto in mezzo alle bende che erano state rimosse e posizionate in mezzo alle gambe. Non c'è prova del fatto che le braccia fossero entrambe incrociate, poichè il braccio ritrovato tra le bende non è ovviamente integro. Aggiungo che la posizione di sepoltura delle regine prevedeva che solo un braccio fosse piegato, mentre i re le aveva entrambe piegate. Questo potrebbe deporre a favore della Fletcher's Theory, ma solo questo! :(
5- il fatto che sia stato sferrato un colpo sulla bocca, non è sufficiente a provare che si tratti nè di una donna, nè tanto meno di Nefertiti.
6- il segno sulla fronte della mummia è dovuto alle fasciature, tipiche del periodo amarniano, non alla presenza di un copricapo regale.

Non volermene, stai facendo uno splendido lavoro! Continua così che sei grande! :D
Maat Ka Ra
00lunedì 16 gennaio 2006 19:18
...aggiungo solo questo...
la Fletcher ha giocato sporco, chiedendo allo SCA, ovviamente nella persona di Zahi Hawass, di poter esaminare le tre mummie che non sono esposte al pubblico, ma giacciono murate in una camera laterale all'interno della tomba di Amenhotep II. Ha chiamato una rete TV famosa senza dichiarare nulla allo SCA, prendendosi lei tutti i diritti. Zahi, che non è certo il primo arrivato e di gente in cerca di fama in Egitto ne ha vista a bizzeffe, l'ha fatta procedere, le ha dato il suo nulla osta, dopodichè ha autorizzato il test del DNA e l'ha messa un po'....in imbarazzo!...quando tutti i nodi sono venuti al pettine, Fletcher è stata denunciata e bandita: non le sarà più permesso di mettere piede in Egitto in qualità di archeologa.
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