Meritaton=Mayatt ... Traslitterazione da rivedere?

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-Kiya-
00martedì 17 giugno 2008 02:06
Con questa discussione, probabilmente, guadagnerò a pieno titolo l'etichetta di "eretica" dell'Egittologia....

Eppure, se tanto mi da tanto, se la nostra Meritaton era Mayatt per Babilonia, come riscontrabile nelle lettere di Amarna, i casi sono due: o è errata la nostra traslitterazione dei geroglifici oppure lo è ala traduzione dal babilonese.

In ogni caso bisognerebbe rivedere l'intera traslitterazione Egizia, come anche suggeriscono i nomi degli stessi sovrani, riportati sempre dalla medesima fonte e riferiti da sovrani hittiti o di regni limitrofi...

Siete d'accordo?
roberta.maat
00martedì 17 giugno 2008 07:56
D'accordo ! Cerchiamo altri "eretici".
-Kiya-
00martedì 17 giugno 2008 09:38
io comincerei col riportare qui i nomi resi noti dalle lettere di Amarna, così possiamo prenderne visione tutti.
In questo momento non mi è possibile, ma confido in serata di riuscire a riprendere in mano i due testi di liverani, relativi alle lettere di Amarna

;)
roberta.maat
00giovedì 19 giugno 2008 21:49
Cominciamo con "Mayati"

Il nome Mayati è citato in tre lettere di Amarna identificate con EA10-EA11-EA155 in contesti diversi
.
La prima è indirizzata a Naphururuya da parte di Burnaburyash II di Babilonia e contiene l'elenco dei doni che il re invia a Mayati ancora definita figlia del faraone.

La seconda lettera riguarda sostanzialmente le trattative di Akhenaton e Burnaburyash II per ottenere una sposa babilonese in "sostituzione" di una sposa di Amenhotep III morta di peste e Mayati è definita non più figlia ma "signora della casa".

La terza lettera,sebbene molto confusa e piena di stereotipi, proveniente dal re Albimilki di Tiro contiene per otto volte il nome di Mayati destinataria di ogni deferenza tanto da lasciare il dubbio se essa stessa sia il sovrano in quanto Akhenaton è morto o se sia coreggente del re ancora in vita. Secondo l'ipotesi proposta già da vent'anni da Krauss, questa Mayati è Meritaton.


Tutte le traduzione delle lettere di Amarna sono riferite a W.L.Moran
-Kiya-
00martedì 24 giugno 2008 00:58
Sto sfogliando in quest'istante l'indice dei personaggi (egiziani e non) citati nelle Lettere di Amarna e sapete cosa salta immediatamente all'occhio?
Tra tutte le vocali a noi note, la "e", ovvero la vocale adottata per convenzione nella lettura dei nomi/testi è , in assoluto, la meno presente...
-Kiya-
00martedì 24 giugno 2008 01:48
Un'altra osservazione:

Nome: Akiya
Descrizione: Messaggero mitannico. Compare nella Lettera identificata con EA30/L299, del volume dedicato ai "Grandi Re".
E' una specie di "lasciapassare" rivolto a destinatari Cananei multipli, da parte del Re dei Mitanni (non identificato con certezza, ma dovrebbe essere Tushratta).

Ma tornando in argomento:

Nome: Mairiya Personaggio egiziano, padri di Hanni (EA367/LA95)
In egiziano: mry-R', "amato da Ra".
L'assonanza col nome Maya-Ati (come riportato da Liverani) è evidente.

Aggiungo, inoltre, a quanto riportato da Roberta, che, sempre secondo Liverani, l'artefice dell'assimilazione tra Maya-Ati e Meritaton sarebbe Albright (JEA 23 - 1937/pagg. 190-293). Quindi di molto precedente a quella di Krauss.
Il testo, effettivamente condito da stereotipi, peraltro tipicamente egiziani, al punto che alcuni studiosi ritengono fosser stata redatta, insieme alle altre coeve, da uno scriba egizio, lascerebbe effettivamente indendere che il Re di Tiro si rivolga a una Regina d'alto rango, definendosi in prima persona "Servo di Maya-Ati" e titolandola "Mia Signora". Ciò che appare strano è che parlando di Tiro, la definisce "Città di Maya-Ati". Questo potrebbe indicare sia una provenienza della suddetta, ma anche, ipotesi assai più probabile, che la città le fosse stata offerta in dono.

Per poter "datare" la lettera e quindi comprendere a quale sovrano Abi-Milki si riferisca, bisogna tenere in considerazione che siamo all'epoca in cui Tiro era minacciata da Sidone, dalla quale fu poi occupata. Liverani, tuttavia, intende riconoscervi Akhenaton negli ultimi anni di regno.

Volendo basarsi su frasi quali: "Il mio Signore è il Sole che sorge ogni giorno su (tutte) le terre, secondo il destino del Sole, suo buon padre, che fa vivere mediante il suo soffio benefico..."
potremmo affermare che in effetti i dubbi sul Sovrano destinatario siano pochi.

La lettera EA11/LA285, a mio parere, è la più interessante. Il mittente è Burna-Buriash, Re di Babilonia, il quale si rivolge a Naphururiya (Akhenaton), citando l'episodio della morte di una delle mogli di Anmenhotep III. Parti non leggibili sulla tavoletta ne impediscono di conoscerne il nome, ma è chiaro che si tratta di una principessa Babilonese, sorella di Burna-Buriash, andata in sposa al padre di Akhenaton e che "è morta in una pestilenza"...
Burna-Buriash è pronto ad inviare una nuova moglie ad Akhenaton (sua figlia) e per farlo richiede una scorta degna dell'evento, poichè ritiene che i 5 carri che scortano un funzionario di alto rango, chiamato Ha'aya (un nome che certo non passa inosservato, nè per assonanza, nè per titoli attribuiti - "Il Grande che tu hai mandato...". )
In effetti nelle Lettere compare un altro personaggio, di nome Haya, che viene indicato espressamente come Visir Egiziano. Mi riservo di approfondire per un confronto adeguato.
In questa lettera Burna-Buriash, definisce Maya-Ati "La Signora della tua casa".
roberta.maat
00martedì 24 giugno 2008 07:34

Aggiungo, inoltre, a quanto riportato da Roberta, che, sempre secondo Liverani, l'artefice dell'assimilazione tra Maya-Ati e Meritaton sarebbe Albright (JEA 23 - 1937/pagg. 190-293). Quindi di molto precedente a quella di Krauss.



La proposta di Albright del 1937 fu contestata nel 1945 da Villereaud e successivamente ripresa nel 1964 da Campbell per sottolineare che il nome Ma-ya-a-ti è scritto tre volte al femminile e cinque volte col determinativo maschile (femminile dei personaggi importanti).



Il testo, effettivamente condito da stereotipi, peraltro tipicamente egiziani, al punto che alcuni studiosi ritengono fosser stata redatta, insieme alle altre coeve, da uno scriba egizio, lascerebbe effettivamente indendere che il Re di Tiro si rivolga a una Regina d'alto rango, definendosi in prima persona "Servo di Maya-Ati" e titolandola "Mia Signora". Ciò che appare strano è che parlando di Tiro, la definisce "Città di Maya-Ati". Questo potrebbe indicare sia una provenienza della suddetta, ma anche, ipotesi assai più probabile, che la città le fosse stata offerta in dono.



In tutte le altre lettere di Abimilki, Tiro è definita "la città del re" e "la città che è serva del re".
Questo uso di definizioni rivolte a Mayati nella EA155 esprimerebbero ossequio ,come nelle altre rivolte al "re", e che il re è vivo ancora ma che sostanzialmente è Mayati a governare.

-Kiya-
00martedì 24 giugno 2008 15:29
Re:
roberta.maat, 24/06/2008 7.34:


Questo uso di definizioni rivolte a Mayati nella EA155 esprimerebbero ossequio ,come nelle altre rivolte al "re", e che il re è vivo ancora ma che sostanzialmente è Mayati a governare.





su quest'ultima ipotesi non concordo. Se fosse così, la lettera sarebbe stata indirizzata a lei direttamente e invece Aby-Milki scrive al Re in prima persona, citando, con deferenza, la Regina
roberta.maat
00martedì 24 giugno 2008 16:31

su quest'ultima ipotesi non concordo. Se fosse così, la lettera sarebbe stata indirizzata a lei direttamente e invece Aby-Milki scrive al Re in prima persona, citando, con deferenza, la Regina



La tua osservazione conferma che il re è ancora vivo ma non giustifica il modo di esprimersi di Abimilki quando differentemente dalle lettere precedenti (EA 146-147-148-149-150-151-152-153) scrive "Tiro la città di Mayati" in luogo di "Tiro la città del re".

In questa lettera EA155 , sebbene Mayati non sia definita nè "figlia del re" nè "sposa reale", è trattata su un piano di eguaglianza col re ed, alla fine della stessa, è destinataria di prerogative che nelle altre lettere sono riservate al solo re.
Sembrerebbe dunque che lo stato di Mayati in questa circostanza sia di fatto "reale".

So di trovarti in disaccordo e magari ci ripenserò anch'io quando mi sarò procurata i testi di Liverani.
-Kiya-
00martedì 24 giugno 2008 17:21
Re:
roberta.maat, 24/06/2008 16.31:


su quest'ultima ipotesi non concordo. Se fosse così, la lettera sarebbe stata indirizzata a lei direttamente e invece Aby-Milki scrive al Re in prima persona, citando, con deferenza, la Regina



La tua osservazione conferma che il re è ancora vivo ma non giustifica il modo di esprimersi di Abimilki quando differentemente dalle lettere precedenti (EA 146-147-148-149-150-151-152-153) scrive "Tiro la città di Mayati" in luogo di "Tiro la città del re".

In questa lettera EA155 , sebbene Mayati non sia definita nè "figlia del re" nè "sposa reale", è trattata su un piano di eguaglianza col re ed, alla fine della stessa, è destinataria di prerogative che nelle altre lettere sono riservate al solo re.
Sembrerebbe dunque che lo stato di Mayati in questa circostanza sia di fatto "reale".

So di trovarti in disaccordo e magari ci ripenserò anch'io quando mi sarò procurata i testi di Liverani.



proviamo a procedere per punti:

- Il Re è vivo (per questo Aby-Milki si riferisce a lui in prima persona); ma chi è il re in questione? sappiamo che si tratta degli ultimi anni di Akhetaton (parlo di città, per non confendere); di certo Amenhotep III è già morto. Teie probabilmente anche, poichè non viene più citata. Valutando l'ipotesi della coreggenza lunga (che io appoggio), siamo quindi negli ultimi anni di potere della nuova capitale.

- Nefertiti non appare più sulla scena. Ma come possiamo afffemarlo visto che il suo nome, apparentemente, non compare mai nelle lettere di Amarna?

- Maya-Ati è sicuramente Regina. Al momento di ricevere la corona (diciamo così) gli viene fatto dono di alcuni possedimenti, Tiro è tra questi. Ragion per cui il Re di Tiro si affanna particolarmente per compiacerla, riconoscendo sì il Sovrano, ma certo anche la Regina che possiede le sue terre. Del resto si riferisce a lei come suo servo e parla di Tiro come la città che le appartiene. Su quelle terre ella è pari, se non più importante, del Re.

- Nel mio precedente intervento, commentando la frase


Il mio Signore è il Sole che sorge ogni giorno su (tutte) le terre, secondo il destino del Sole, suo buon padre, che fa vivere mediante il suo soffio benefico...



ho detto che i dubbi a riguardo dell'identità del faraone siano pochi, ma non vuol dire che non ci siano...


Io sono propensa a credere all'ipotesi che Akhenaton abbia inteso divinizzarsi in vita, e il suo nome ne è prova (Akh en Aton, ovvero "trasfigurazione di Aton" letteralmente - inutile sottolineare l'importanza rivestita dal segno "akh"), come suo padre prima di lui. Per farlo scelse il Sole, qualcosa che, indipendentemente dal credo e dallo stato di cose sarebbe rimasto immutato, qualcosa che, fuori da ogni dubbio, era il vero artefice della vita. Il Sole che tramonta, ma che ogni giorno vince la morte per tornare alla vita. La morte sconfitta e la vita imperitura.
Il sovrano a cui si rivolge Abi-Milki, potrebbe pertanto non essere Akhenaton, ma il suo successore, sposo di Meritaton, riconosciuto quale "figlio" del predecessore, a titolo onorifico o magari effettivo...

Ora vado ad indagare in merito alla storia di Tiro e Sidone...


roberta.maat
00martedì 24 giugno 2008 18:32
Non è possibile che si tratti del successore di Akhenaton in quanto se così fosse Mayati avrebbe sicuramente il titolo di grande sposa reale, che non può essere sostituito da prima signora della casa pena una mancanza assoluta di rispetto del cerimoniale cui invece Abimilki è molto attento. Io penso che si tratti di una coreggenza con Akhenaton.

A proposito di Tiro, Sidone,Beyrut ecc. scriverò una comparazione cronologica delle spedizioni militari e degli scambi diplomatici,non appena troverò un altro minuto......ora non posso.

Grazie Kiya, questa discussione mi piace molto.
-Kiya-
00martedì 24 giugno 2008 19:03
Re:
roberta.maat, 24/06/2008 18.32:

Non è possibile che si tratti del successore di Akhenaton in quanto se così fosse Mayati avrebbe sicuramente il titolo di grande sposa reale, che non può essere sostituito da prima signora della casa pena una mancanza assoluta di rispetto del cerimoniale cui invece Abimilki è molto attento. Io penso che si tratti di una coreggenza con Akhenaton.

A proposito di Tiro, Sidone,Beyrut ecc. scriverò una comparazione cronologica delle spedizioni militari e degli scambi diplomatici,non appena troverò un altro minuto......ora non posso.

Grazie Kiya, questa discussione mi piace molto.




Potrebbe essere così, come no...
cioè: potrebbe essere evidenziato il titolo e qualora lo sia mai stato, mi pare che nelle lettere rinvenute non compaia, ma lo stesso potrebbe avere valenza prettamente egizia, mentre i sudditi stranieri potrebbero non sottolineare la differenza in modo eclatante, rivolgendosi alla regina, per loro più importante in quel momento, per nome e alle altre genericamente.

Una frase della lettera di Burna-Buriash ad Akhenaton (EA10/LA284) salta, in effetti all'occhio. Il Re Babilonese infatti dice:


...E quanto a tua figlia Maya-Ati, poichè ho udito (di lei), le mando in dono per lei una collana di grilli [nell'originale:tumbu eti. Trad. di Moran] di lapislazzuli, in numero di 1048...



Cosa ha saputo Burna Buriash? che la principessa è andata in sposa al Re? che ha preso marito, il quale sarà coreggente di Akhenaton? Non credo che abbia voluto semplicemente dire che ha saputo della sua esistenza... credo si possa ritenere che in quel momento avvenne qualcosa di importante, importante al punto tale da essere reso noto ai sovrani vassalli, i quali inviano doni a Meritaton.


Fai caso... prendi ad esempio le lettere di Tushratta ad Amenhotep III. Egli si limita a parlare di Kelu-Heba prima e di Tadu-Heba dopo, pur citando Teie, dopo la morte del suo sposo. Parla in genere di "tutte le mogli", senza differenziarne alcuna. Il Re Mitanno nomina Teie direttamente in solo 3 lettere, una delle quali è indirizzata a lei in prima persona, eppure non viene mai riferito il suo titolo di Grande Sposa Reale. Tralasciando queste ultime 3, che sono posteriori alla morte di Amenhotep III, il titolo di Grande Sposa Reale non compare nemmeno nella corrispondenza intercorsa con lui.


Grazie a te, Roby. Piacere condiviso pienamente.
Peccato che nessun altro si lasci coinvolgere...
-francis-
00martedì 24 giugno 2008 20:50
E' un argomento molto complesso, ed io non niente da aggiungere a quello che avete scritto, fra l'altro molto interessante e accurato.
roberta.maat
00martedì 24 giugno 2008 21:36
Kiya dici cose interessanti e sensate però vedo una costante nelle tue risposte......del resto una costante opposta puoi leggerla in me. Tu ritieni che Smenkhare sia associato al trono di Akhenaton e che abbia poi sposato Meritaton,io invece penso che Smenkhare sia comparso successivamente alla morte del re e assurto poi al trono con un escamotage legato al nome creato a misura per lui da Meritaton.
D'altra parte del nome Smenkhare non si ha traccia prima.


Cosa ha saputo Burna Buriash? che la principessa è andata in sposa al Re? che ha preso marito, il quale sarà coreggente di Akhenaton? Non credo che abbia voluto semplicemente dire che ha saputo della sua esistenza... credo si possa ritenere che in quel momento avvenne qualcosa di importante, importante al punto tale da essere reso noto ai sovrani vassalli, i quali inviano doni a Meritaton.



Potrebbe aver saputo di una decisione di Akhenaton,per esempio l'allontanamento di Nefertiti,non la morte perchè se ne sarebbe rammaricato, e quindi compresa la volontà del sovrano di associare al trono sua figlia forse in quel momento l'unica che potesse garantire una continuità di pensiero e probabilmente anche una capacità di contrastare i numerosi pericoli che correva Kemet.

Ripeto mi dò delle giustificazioni in apparenza plausibili ma resta comunque il desiderio di chiarimenti in merito alle traduzioni dei documenti Hittiti, delle lettere di Amarna e della documentazione egiziana, per i quali occorrerebbe una preparazione profonda ....... dedicherei volentieri gli anni successivi a questo studio.
-Kiya-
00martedì 24 giugno 2008 22:18
Re:
roberta.maat, 24/06/2008 21.36:

Kiya dici cose interessanti e sensate però vedo una costante nelle tue risposte......del resto una costante opposta puoi leggerla in me.



è questo il bello è il brutto che contraddistingue quell'epoca storica. E' possibile ipotizzare tutto e il contrario di tutto. Entrambe le versioni restano in piedi, senza che una prevalga.
Per quel che mi riguarda, cercherò di rileggere le lettere di Amarna con un'ottica diversa. Cercando di distaccarmi, quanto possibile dalle teorie proposte dagli studiosi che se ne sono occupati. Purtroppo non mi sarà possibile farlo fino in fondo, quanto meno sarò vincolata dalle traduzioni. Ma da quanto ho potuto appurare, esse sono tutto sommato tutte complementari. Ciò che cambia è il lavoro di interpretazione dei fatti. Ed è in questo senso che cercherò di farmene una mia, leggendo, analizzando, approfondendo con la storia dell'epoca dei Regni vassalli.
In merito, devo dire che lo stesso destino che ha colpito l'epoca Amarniana vale anche per il Regno Fenicio. Poco o niente si sa del periodo antecedente al 1100 a.C. ovvero all'epoca in cui Tiro risorse.
Eppure è chiaro dalle Lettere, ci fu un momento in cui Sidone prevalse e sconfisse l'isola di Tiro, impossessandone. Ed è quella l'epoca che ci riguarda...




Tu ritieni che Smenkhare sia associato al trono di Akhenaton e che abbia poi sposato Meritaton,io invece penso che Smenkhare sia comparso successivamente alla morte del re e assurto poi al trono con un escamotage legato al nome creato a misura per lui da Meritaton.
D'altra parte del nome Smenkhare non si ha traccia prima.



Sì, a mio parere Smenkhkara fu associato al trono da Akhenaton, ma non ritengo sia lui il destinatario della lettera in questione.
Riconosco a Smenkhkara quell'aspetto effimero che la storia gli ha attribuito. Egli non dovette regnare a lungo e morì prima del reggente. Un anno... poco più. Sposò Meritaton? Forse sì, anzi, molto probabilmente sì, per legittimazione, ma non mi pare si posseggano prove certe.

Dici che non vi è traccia prima del suo nome... a quali tracce successive ti riferisci? per quel che ne so, non c'è traccia dopo o meglio le tracce si indeboliscono notevolmente dopo il 12° anno del Re principale.

Andando alle conclusioni, so che le tue ipotesi vertono in direzione di Meritaton come reggente, con il nome di Ankhkheperura Neferneferuaton. Ma se tra lei e Akhenaton ci fu Smenkhkara e se in quel momento Akhenaton era già morto, come spiegare l'epiteto "Mri W3 'n R'" attribuito ad Ankhkheperura?



Potrebbe aver saputo di una decisione di Akhenaton,per esempio l'allontanamento di Nefertiti, non la morte perchè se ne sarebbe rammaricato, e quindi compresa la volontà del sovrano di associare al trono sua figlia forse in quel momento l'unica che potesse garantire una continuità di pensiero e probabilmente anche una capacità di contrastare i numerosi pericoli che correva Kemet.




In proposito posso solo ribadire quanto sia sconcertante l'assenza di Nefertiti dalle Lettere in nostro possesso... inizio a pensare che la sua fama, all'epoca, non varcò le porte dell'Egitto...

Appare anche strano che Burna-Buriash sottolinei di "aver saputo di lei", senza congratularsi col Re, qualora si fosse trattato di un matrimonio...
Il matrimonio del Re, per quanto secondario, non sarebbe di certo passato in sordina, concordi?
i conti non mi tornano, nè i tuoi, nè i miei... manca qualcosa.




-Kiya-
00martedì 24 giugno 2008 22:21
Re:
-francis-, 24/06/2008 20.50:

E' un argomento molto complesso, ed io non niente da aggiungere a quello che avete scritto, fra l'altro molto interessante e accurato.




Grazie Franca, so che stai seguendo e mi fa piacere [SM=g999103]
roberta.maat
00mercoledì 25 giugno 2008 22:41

Kiya
Ma se tra lei e Akhenaton ci fu Smenkhkara e se in quel momento Akhenaton era già morto, come spiegare l'epiteto "Mri W3 'n R'" attribuito ad Ankhkheperura?



Sai già che io penso Ankheperure=Meritaton.
-Kiya-
00giovedì 26 giugno 2008 16:10
d'accordo, ma in ogni caso questa ipotesi mi sballa la progressione, no?
Se anche Ankhkheperura fosse Merutaton, salita al trono dopo Smenkhakara (per le spiegazioni in merito ti rimando alla discussione dedicata a quest'ultimo), non dovrebbe possedere quell'epiteto, perchè Akhenaton sarebbe già morto.
roberta.maat
00giovedì 26 giugno 2008 16:22
Il nome di nascita ?
-Kiya-
00giovedì 26 giugno 2008 16:30
non credo possa esserlo... lo troveremmo già sulle stele di confine
roberta.maat
00giovedì 26 giugno 2008 16:45
giusta osservazione.....anche questo è da vedere.
-Kiya-
00giovedì 26 giugno 2008 16:58
possiedi, o hai mai letto il testo di Hornung, "Akhenaton, la religione della Luce nell'antico Egitto"?

www.ibs.it/code/9788884022554/hornung-erik/akhenaton-religione-de...
Neferneferuaton
00sabato 19 luglio 2008 22:10
Re:
-francis-, 24/06/2008 20.50:

E' un argomento molto complesso, ed io non niente da aggiungere a quello che avete scritto, fra l'altro molto interessante e accurato.




[SM=x822713] d'accordissimo, discussione MOLTO interessante. Grazie [SM=g999103]
Neferneferuaton
00sabato 19 luglio 2008 22:12
Re:
-Kiya-, 26/06/2008 16.58:

possiedi, o hai mai letto il testo di Hornung, "Akhenaton, la religione della Luce nell'antico Egitto"?

www.ibs.it/code/9788884022554/hornung-erik/akhenaton-religione-de...




[SM=x822709] l'ho ordinato qualche settimana fa...credi che sia un buon testo? io francamente l'ho chiesto solo perchè parla di LUI [SM=x822710] [SM=g999103]
-francis-
00domenica 20 luglio 2008 10:42
E' un testo splendido, che spiega meravigliosamente la rivoluzione religiosa di Akhenaten!
-francis-
00domenica 20 luglio 2008 11:09
Da informazioni in mio possesso, ho tratto queste conclusioni:
l'ultima fase del regno di Akhenaten è contrassegnata da una coreggenza di sesso femminile; l'ultima data registrata del regno di Akhenaten rimanda a poco dopo la vendemmia dell'anno XVII; appare un re-donna chiamato Ankh(et)kheperura Mery(t)neferkheperura Neferneferuaton Mery(t)uaenra, a volte con gli epiteti, dentro il cartiglio, di Axnh(i)s "che riceve attenzioni da suo marito", HqA "governante" e Mrytn "amato da Aten"(*); appare un re (Ankhkheperura Semenkhkara Djeserkheperu; una vedova di un re d'Egitto chiede al re hittita Shuppiliuliuma di inviarle un figlio per farne il faraone; il principe hittita Zannanza viene inviato in Egitto; il principe Zannanza muore.
(*) = Per Gabolde si tratta del nome d'intronizzazione della principessa Merytaten, nella forma maschile e regale.

E' solo da una trentina d'anni che l'Egittologia ha iniziato a parlare di un re-donna (la misoginia della società inglese degli anni Venti, più forte evidentemente dell'omofobia, aveva elaborato l'improbabile teoria dell'omosessualità di Akhenaten (cfr. Monserrat), e solo recentemente ne ha accettato l'esistenza: essa è dopotutto ben assestata. Il nome nel cartiglio della sovrana ha talvolta le desinenze del femminile, ma nella maggior parte dei casi le ignora. Nonostante ciò è più probabile che non si tratti di due sovrani diversi, bensì di una persona sola e di sesso femminile.
Il protocollo di questa regina è formato dai nomi Mery(t)-Uaenra e Mery(t)-Neferkheperura, riconoscendo nella seconda parte del nome il praenomen di Akhenaten.

Ma queste sono informazioni che Roberta, che legge Gabolde, è di sicuro a conoscenza.
roberta.maat
00lunedì 21 luglio 2008 14:33
Giusto Francis, ho trovato questo autore estremamente interessante e le sue teorie, secondo me, sono sufficientemente comprovate dalla documentazione ampia ma confusa che caratterizza il periodo.
Non so quanto tutto questo può sembrare una interpretazione dell'autore, ma vi assicuro che leggendolo si incontrano pochissime possibilità di smentita.
Conseguentemente invito gli appassionati di Amarna a procurarsi il testo "D'Akhenaton a Toutankhamon".
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