La mummia del sovrano, morto all’età di oltre 80 anni, venne traslata da questa tomba, nell’anno 25° del regno di Ramesse XI, per sottrarla ai saccheggi metodici della Valle, da Herihor che la ripose nella tomba di Seti I. Successivamente, Pinedjem I, della XXI dinastia, la fece nuovamente spostare sistemandola nel nascondiglio di Deir el-Bahari dove poi venne rinvenuta.
Quella di Ramesse II, conservata presso il Museo Egizio del Cairo è una delle mummie egizie maggiormente studiata.
Dalle analisi svolte risulta che il re, morto in tarda età, soffriva di spondiloartrosi e arteriosclerosi. La mummia presentava ancora il cuore al suo posto (non era, cioè stato asportato), ed i capelli avevano ancora tracce di tintura rossa.
Nel 1976, a causa si una infestazione di parassiti, la mummia venne trasferita a Parigi per esami e trattamenti conservativi.
KV7, una delle tombe più grandi e meglio decorate della Valle dei Re pur dimostrando – per la sua stessa ubicazione - di aver subito almeno una dozzina di inondazioni, nel corso dei millenni, a causa di improvvisi rovesci.
Recentemente, gli archeologi hanno lavorato per vuotarla del tutto e verificare le condizioni statiche della struttura.
La camera funeraria presenta il soffitto a volta e, in una camera laterale, si nota una figura di Osiride scolpita in altorilievo, simile a quella trovata in KV5 identificata come tomba degli innumerevoli figli di questo sovrano.
Disegno della tomba
Entrata alla tomba
Salma del sovrano nel sarcofago
Il Re di fronte a Ra-Horakti
Ramesse II e Hathor