Le origini di Aton

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-Kiya-
00lunedì 12 maggio 2008 23:19
Troppo spesso, nel trattare l'argomento, dimentichiamo che Amenhotep IV/Akhenaton non "inventò" l'Aton.
Il suo nome compare fin dai vecchi Testi delle Piramidi, in cui è elencato nell'ambito delle litanie, come una delle incarnazioni di Ra, manifestata sotto forma di Disco. Inoltre, è un fatto attestato che il culto del Disco fonda le sue radici in Tebe, molto prima della comparsa di Amenhotep IV. Sembra che già Tuthmosi IV avesse abbracciato questa antica dottrina Eliopolitana con grande fervore.
Sebbene non sia possibile affermare che egli abbandonò il culto ufficiale di Amon, è interessante notare che fu uno dei primi Faraoni del Nuovo Regno a riconoscere l'autorità di Ra, collegandosi così a un sistema teologico esistente da millenni.
Nel testo della famosa "Stele del sogno" - posta tra le zampe della Sfinge di Giza - Tuthmosi IV dichiara di dovere il suo trono a Ra-Harakhty, Ra dei due Orizzonti."Ti farò dono - gli disse il dio - della sovranità sulla terra, indosserai la Corona Bianca e la Corona Rossa". Quindi, quando già l'ortodossia riteneva di mantenere una posizione pressocchè assoluta, Amon fu privato del suo diritto fondamentale di stabilire chi fosse degno di rappresentarlo sulla terra, chi sarebbe stato suo figlio, il Sovrano.
Successore di Tuthmosi IV, Amenhotep III si spinse ancora oltre, come testimoniato da un blocco trovato tra il materiale di riempimento del decimo pilone di Karnak. Qui il Re è rappresentato accanto dello stesso Ra-Harakhty, indicato come "Trionfante nell'Orizzonte nel suo nome di Shu che è Aton".

Perchè, ci si domanda, si è avvertita la necessità di questo ritorno alle dottrine eliopolitane? L'ipotesi più accreditata è certamente quella che vede un tentativo dei Sovrani di limitare il clero di Amon, i cui membri diventavano sempre più potenti, un giorno dopo l'altro, assumendo gradualmente il controllo e ostacolando persino il potere dello stesso Re. Ma oltre a questo, si avvertì probabilmente una rinnovata esigenza di autenticità, come sperimentato nella cerchia degli eruditi della capitale, in quell'epoca.

Già con Amenhotep, figlio di Hapu (che aveva portato a termine la sua preparazione proprio ad Eliopoli) si era registrato un ritorno alle antiche scritture e agli antichi rituali, che vennero nuovamente onorati. Ne è un esempio l'organizzazione del primo Giubileo di Amenhotep III, il quale fu celebrato con un occhio di particolare riguardo verso tutto quanto rientrava nei canoni antichi, con la ricerca scrupolosa che richiese l'intervento di numerosi teologi, affinchè la fonte originale del culto iniziale del Sole fosse riscoperta, essendo stata offuscata da lungo tempo dal culto di Amon. Ciò non potè che condurre a Ra-Harakhty e Aton.


Questo è quanto, in linea di massima, ho trovato a riguardo delle origini di Aton, tuttavia mi piacerebbe approfondire ulterormente sull'argomento. Vi invito, pertanto, ad apportare ulteriori informazioni, riferimenti dell'esistenza di questo culto in epoche precedenti a quella della XVIII dinastia, completati da immagini ed iscrizioni, qualora ce ne fossero.
La ragione di questo è presto detta: mi piacerebbe delineare il culto di Aton delle origini e confrontarlo con quello di Akhenaton. Il tutto finalizzato a comprendere quali siano le effettive ragioni storiche, e le differenze apportate a quanto già esistente, che gli valsero l'etichetta di "eretico".
-Kiya-
00domenica 18 gennaio 2009 23:56
Torno sull'argomento.

Cerco tracce del Disco Solare precedenti all'epoca Amarniana.

Forse ho individuato la fonte, ma la strada da percorrere è lunga e priva di riferimenti chiari, al momento...
Lucia(82)
00martedì 20 gennaio 2009 11:00
Ho fatto una lettura sull'argomento che proponi, ma non ho trovato riscontri nelle dinastie precedenti.
La mia opinione è che il padre e la madre di del culto di Aton sono il faraone Amenofi IV e la sua sposa, insieme diedero vita a un nuovo modo d'intendere il culto del sole, sostituendo la teologia tebana che adorava Amon.I due regnanti erano sempre associati nei riti religiosi e questo secondo me rappresenta una novità nella religione.
Per non scontrarsi con il culto di Amon, Akhenaton cercò un terreno per la nuova capitale e dove non vi fosse nessun "culto", questo mi fa pensare: se il culto era di origini precedenti alla XVIII dinastia, perchè cercare un terreno vergine, dove instaurare il culto? Bastava tornare nei vecchi templi dove il culto di Aton veniva celebrato.
Hotepibre
00mercoledì 21 gennaio 2009 14:43
Carissima Lucia, intanto ti do il benvenuto come Moderatore di quest'area e perchè è la prima volta, credo, che mi inserisco dopo un tuo intervento.

Per quanto riguarda Aton, come sopra scrito anche da Kiya, non siamo di certo dinnanzi ad una nuova divinità, giacché esisteva dai tempi più remoti, e già nei "Testi delle Piramidi" viene indicato quale "contenitore" del Sole nelle sue diverse manifestazioni (all'alba, al mezzogiorno, al tramonto, e proprio a tale ora del giorno viene strettamente associata la figura del sole come Aton); Aton, perciò, quale manifestazione, e sintesi, del sole e di tutte le realtà locali: Ra-Atum, Ra-Harakti, lo stesso Amon-Ra.

La concezione atoniana di Akhenaton vede Aton quale creatore di vita per il suo popolo tanto che, nel prosieguo dell'eresia amarniana, la teologia ridurrà anche il potere di Osiride giacché lo stesso Aton assumerà anche la forma di protettore dell'oltretomba quale naturale prosecuzione della vita.

Ma, aldilà della concezione religiosa in senso stretto, l'eresia amarniana è una rivoluzione anche, e specialmente, sotto il profilo politico tanto che toccherà SOLO ed ESCLUSIVAMENTE al Faraone il compito di intermediario con il Dio anche se, trattandosi del "Disco Solare", visibile a tutti, non ci sarebbe bisogno, strettamente, neanche di questo.

Il Faraone è così, anche politicamente, detentore unico del potere poiché, non avendo più bisogno del Clero, accentra nella sua persona anche la gestione strettamente economica precedentemente devoluta ai templi.

L'eresia amarniana, inoltre, con una frase talvolta abusata, è solo la punta dell'iceberg (singolare usare questa metafora se pensiamo che stiamo parlando del caldissimo Egitto) poichè, come sopra accennato da Kiya, l'ascesa di Aton non è un'invenzione di Akhenaton, ma risale, quanto meno, a Faraoni precedenti che hanno, con le loro azioni, creato il substrato su cui Akhenaton ha poi impiantato la sua "personale" religione.

Non dimentichiamo, ad esempio, che, sia pure su scala di molto inferiore a quella della costruzione di una nuova città, lo stesso padre del IV Amenhotep aveva già iniziato un allontanamento fisico del centro di gestione politica dalla città posta sotto il potere di Amon, fondando i suoi palazzi a Malqatta, sulla sponda opposta del Nilo.

Akhenaton, e già in altre occasioni ho espresso questo ragionamento, non fa altro che esasperare questo allontanamento addirittura fondando una città in un terreno "vergine" da influssi di qualsivoglia preesistente divinità.
E, del resto, si consideri che stiamo parlando non di un re che queste idee stava formando, ma di un giovane sovrano che IN quelle idee aveva vissuto fin dall'infanzia e per il quale, perciò, quelle idee erano ben più radicate.
-francis-
00mercoledì 21 gennaio 2009 16:47
Ottimo riassunto, Giuseppe.
Hotepibre
00mercoledì 21 gennaio 2009 16:56
Thanks! ...ma come ha scritto qualcuno in un altro 3D con riferimento proprio a me, quando si parla di queste cose "mi invitate a nozze!" :)
-francis-
00mercoledì 21 gennaio 2009 17:51
E io partecipo alla tua mensa. Veramente, hai esposto in maniera succinta ma esaustiva tutto quello che va sotto, impropriamente, al nome "periodo amarniano".
-Kiya-
00mercoledì 21 gennaio 2009 18:24
Re:
Hotepibre, 21/01/2009 14.43:



Per quanto riguarda Aton, come sopra scrito anche da Kiya, non siamo di certo dinnanzi ad una nuova divinità, giacché esisteva dai tempi più remoti, e già nei "Testi delle Piramidi" viene indicato quale "contenitore" del Sole nelle sue diverse manifestazioni (all'alba, al mezzogiorno, al tramonto, e proprio a tale ora del giorno viene strettamente associata la figura del sole come Aton); Aton, perciò, quale manifestazione, e sintesi, del sole e di tutte le realtà locali: Ra-Atum, Ra-Harakti, lo stesso Amon-Ra.





Hotep, o anche gli altri Amici sapreste confermarmi se nei Testi delle Piramidi, e negli altri testi che appartengono a periodi precedenti rispetto all'epoca di Akhenaton, il riferimento è fatto esplicitamente ad Aton o ad Atum?

Grazie [SM=g999103]

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