Gli Egiziani avevano un rapporto strettissimo con il cielo, basti pensare al fatto che associavano gli dei con le stelle, oppure le piene del Nilo al sorgere di Sirio all’orizzonte. Anzi, a dire il vero sembrerebbe che proprio dopo un’accurata conoscenza del cielo si sia sviluppata la loro religione!
Il rapporto che avevano con il sistema solare è testimoniato da un’ampia documentazione, in cui sono rappresentati i soli pianeti allora conosciuti: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. È possibile trovare questi documenti all’interno della tomba di Senenmut, l’architetto del Faraone donna Hatshepsut, della XVIII dinastia, a Deir-el-Medina, oppure al cenotafio di Seti I ad Abido, e via discorrendo.
È chiaro che queste conoscenze astronomiche si fondano su nozioni di geometria, si pensi soltanto che conoscevano il pi greco, il fi, il teorema di Pitagora ed altre nozioni.
Che conoscessero perfettamente la geometria è riscontrabile nella costruzione della Grande Piramide, quella di Cheope (in egiziano Khufu), che è orientata perfettamente per meridiano e per parallelo; la conoscenza del pi greco, invece, si rivela confrontando i 440 cubiti della Grande Piramide, e i 280 cubiti1 in altezza; se si divide il semiperimetro per l’altezza, si ottiene proprio 3,14… Tutte queste conoscenze geometriche si trovano nel Papiro Rhind, databile alla XVII dinastia (1580-1550 a.C.).
Il papiro Rhind (o Ahmes) venne ritrovato tra le rovine del Ramesseum, a Luxor, e oggi è contenuto all’interno del British Museum di Londra; fu scritto in ieratico dallo scriba Ahmes. Le sue dimensioni sono di 30 cm x 5,46 m; è scritto in ieratico dallo scriba Ahmes, risale all'anno 33 del regno di Apofis, intorno al 1650 a.C., ed è tratto da un esemplare risalente alla XII dinastia sotto il regno di Amenemhat III, 1800 a.C. circa. Il contenuto del Papiro consta di 87 problemi matematici ognuno dei quali inizia con le prime parole scritte in rosso per separarli uno dall'altro.
[Modificato da Hatshepsut76 28/04/2006 10.03]