La Sfinge di Giza Uno Speciale televisivo per raccontarne la storia

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-Kiya-
00domenica 26 aprile 2009 22:15
Attraverso il suo sito, Hawass rende noto di aver appena ultimato una registrazione, durata tre giorni, in cui, insieme a Marc Lehner e Rainer Stadelmann, racconta la storia della Sfinge, dalle sue origini ai nostri giorni. Ampio spazio è riservato ai lavori di ristrutturazione e conservazione a cui il monumento è stato sottoposto, in tempi moderni e nell'antichità.

Si mettono a confronto le teorie degli studiosi citati, dei quali uno (Stadelmann) sostiene che la Sfinge sia stata voluta da Khufu/Cheope, mentre i due restanti sono a favore di Khafra/Chefren. Si procede con l'esaminare gli elementi che li inducono a propendere per l'una o l'altra paternità.
Chi parteggia per Khufu si baserebbe sulla somiglianza riscontrata tra il volto della Sfinge e il volto di una statuetta riproducente il Sovrano, conservata al Museo del Cairo e alta soltanto 7 cm. Altra prova a suo favore consisterebbe nel fatto che tale statuetta sia priva della barba posticcia e che anche la Sfinge lo fosse in origine (la stessa fu aggiunta durante il Nuovo Regno).
A quanto citato, andrebbe inoltre ad aggiungersi il nome con cui ci si riferisce alla Sfinge proprio durante il Nuovo Regno: Horemakhet, Horus all'Orizzonte. Un nome strettamente connesso a quello con cui Khufu battezzò la sua Piramide: AkhetKhufu, l'Orizzonte di Khufu.
A controbattere le tesi supportate da Stadelmann interviene Lehner, appoggiato da Hawass, il quale sostiene che il confronto del volto della Sfinge con quello della statuetta di Khufu non può ritenersi attendibile, data l'esiguità (in termini di misure) del reperto; inoltre lo studioso avrebbe dimostrato che la Sfinge possedesse già in origine una barba posticcia e che quella risalente al Nuovo Regno è da ritenersi una sostituzione e non un'integrazione.
Le prove citate dai due sostenitori di Khafra/Chefren, verterebbero sull'intero complesso presente sul sito della Sfinge e sulla relativa architettura. Si riferiscono ai due templi eretti da Khafra nei pressi della Sfinge, i quali sarebbero stati costruiti sulla medesima terrazza che ospita la Sfinge, con buona parte delle mura allineate alla stessa.
Sulla Stele de Sogno appartenente a Thutmosi IV compare, inoltre, il segno geroglifico che si legge "khaf". Il pessimo stato di conservzione, tuttavia ne impedisce una lettura chiara e completa e, soprattutto (cosa che non viene riferita nell'introduzione allo speciale), tale segno non risulterebbe compreso in un cartiglio. Fatto che escluderebbe trattarsi del nome di un Re.

Naturalmente si accenna anche alle teorie alternative, che vorrebbero la Sfinge retrodatata fino a 10.000 anni fa o più. Altrettanto lieve l'accenno all'erosione mostrata dal suo corpo. Ma il tutto viene negato in poche battute e senza spiegazioni di sorta, affermando, semplicemente, che le suddette teorie non sono supportate da valide prove scientifiche.

Si introduce anche la questione dei famosi quattro cunicoli, dapprima negata, ma poi confermata da analisi condotte con specifici radar. Accertatane l'esistenza, si è successivamente provveduto a datarli e si sarebbero rilevati decisamente postumi, ovvero scavati in epoca relativamente moderna.

Personalmente, trovo tutte le prove addotte estremamente semplicistiche e forzate in un'unica direzione: salvaguardare la paternità Egizia della Sfinge, anche con evidenti forzature, laddove necessario.
Per quanto io per prima desideri ritenere che la Sfinge sia stata concepita dagli Egizi, mi rendo conto che adottando un tale atteggiamento, il mondo accademico non fa altro che alimentare voci contrarie.

E voi, come vi schierate?

Diego Baratono.
00lunedì 27 aprile 2009 08:23
Finché l'altipiano di el-Giza non verrà considerato nella sua totalità, ossia fino a quando non si comprenderà ed accetterà l'esistenza dei tre livelli, tutto resterà (volutamente) misterioso (pecunia non olet ...)... L'altopiano di el-Giza è un apprestamento adoratorio il cui progetto e la cui realizzazione si possono ritenere, con un buon margine di certezza, un prodotto sovrannazionale ed infragenerazionale esclusivo della cultura egizia ...
-francis-
00lunedì 27 aprile 2009 10:21
Io non ho mai creduto (a meno che non saltivo fuori prove inequivocabili) che la piana di Giza sia stata costruita da non egiziani.
Fino all'altro ieri si era certi che la Sfinge rappresentasse Khafra, ed anche se ho letto anch'io che oggi si tende a ipotizzare che possa esse Khufu le prove sono abbastanza labili.
Mi rendo conto che l'egittologia ufficiale usa i piedi di piombo prima di ammettere teorie alternative, ed i motivi sono ben comprensibili.
Scrittori che si improvvisano Indiana Jones e propongono rivoluzioni nella storia fino ad oggi accertata sono malvisti dai cattedratici che si arroccano (a volte a torto, a volte a ragione) sulle loro convinzioni.
Troppo spesso sono state avanzate teorie che vogliono che alcuni monumenti egizi siano stati costruiti da altri esseri (o addirittura alieni) e sto dalla parte di Zahi quando difende strenuamente la paternità egizia.
Hatshepsut76
00lunedì 27 aprile 2009 10:29
Ricordo di aver visto una trasmissione, anni fa (credo fosse Passaggio a nord ovest) in cui si diceva che gli antichi Egizi avevano uno spiccato senso della prospettiva. Per cui, arrivando dritto per dritto, la Sfinge risultava essere allineata con la piramide di Khafra; se invece si arrivava seguendo un'altra strada, la Sfinge appariva allineata con la piramide di Khufu.
Ricordo anche che la trasmissione prese in considerazione la statuetta di 7 cm di cui parli, ma non ricordo a quali condizioni giunse.
Personalmente non saprei da che parte schierarmi, visto che non ricordo molto bene il volto della statuetta...
-francis-
00lunedì 27 aprile 2009 10:54
Sì, ricordo vagamente anch'io quella trasmissione, e l'ho anche letto in un saggio.
IL tutto si basava sul fatto che raggiungendo la piramide di Cheope da una certa direzione, e orientandosi ad est, risultava in linea con la sfinge.
RIcordo bene l'espressiine corrucciata e poco benevola della statuetta di CHeope. Non ci trovo nulla che la faccia assomigliare a quella della sfinge, un volto sereno e disteso...
Diego Baratono.
00lunedì 27 aprile 2009 11:39
La Sfinge (Sef, un Akeru), due terzi leone, il corpo, ed un terzo il volto muliebre (risagomato), che potrebbe essere soltanto simbolico, i cui lineamenti potrebbero non effigiare alcun faraone ...
Teie
00lunedì 27 aprile 2009 14:05
Se fosse soltanto per la somiglianza con la statuetta di Khufu direi subito di no. Voi ci vedete una somiglianza?
Io la vedo più con Khafra.
E dicendo questo non considero il fatto che potrebbe NON somigliare a nessun faraone. L'ho pensato più di una volta, ho avuto anche io il dubbio che potrebbe essere solo simbolica. Voglio, però, precisare che da questo, ad elaborare teorie fuori dagli schemi, di acqua ne corre.
Per quanto riguarda l'allineamento, se utilizziamo una visione terrestre possiamo anche sbagliare, ma la visione satellitare, mi sembra, lascia pochio dubbi.
Vorrei capire, Diego, scusa la mia ignoranza, ma tu credi che il volto rappresenti una donna? Risagomato ma sempre femminile? O volevi dire qualcosa di diverso?

Grazie per l'attenzione
Teie
Diego Baratono.
00lunedì 27 aprile 2009 14:13
Esatto Teie, un volto femminile, ma non è una mia idea. E' stata già avanzata diverso tempo fa: è un'osservazione che comunque condivido, come del resto il fatto che la piramide di Khafra si direbbe più antica delle altre ...
Teie
00lunedì 27 aprile 2009 14:35
Capito. E posso chiederti perchè la condividi, Diego?

Per Kiya: si sa se la registrazione verà messa in onda da qualche parte?

Grazie per l'attenzione
Teie
Diego Baratono.
00martedì 28 aprile 2009 08:37
Perché coincide precisamente con quanto riporta un esploratore ante litteram canavesano, un sacerdote, che si trova ad esplorare la terra d'Egitto alcuni anni prima di Napoleone. Il sacerdote, riporta accuratamente usi costumi storia e religione, ovviamente, della zona in un diario abbastanza dettagliato. Secondo il Pinchia, secondo quanto viene a sapere, la Sfinge è in stretta relazione a due costellazioni ed alla piena del Nilo. Questo fin dalla notte dei tempi. La parte curiosa è che queste costellazioni legate, per dir così, alla Sfinge, sono curiosamente la costellazione del Leone e la costellazione della Vergine. Si deve qui notare, che utilizzando un semplicissimo astrolabio, puntando il repere intorno al solstizio estivo (21 Giugno, inizio della piena del Nilo) ed osservando le stelle che compaiono ad Occidente (il riferimento all'Occidente è qui d'estrema importanza, ricordo) compaiono due stelle della costellazione del Leone (Zosimo e Denebola) ed una, molto più piccola, della costellazione della Vergine (O Virgo). La Sfinge è composta per due terzi dal corpo di un leone e per un terzo da una testa antropomorfa ... con tratti molto morbidi, non africani come qualcuno ha detto, bensì direi io, femminei). Non sottolineo il fatto che la configurazione di questi tre astri è esattamente, ripeto esattamente, la stessa configurazione che hanno le tre Piramidi di El-Giza. Aggiungo solo che le tre stelle in discorso consentono di capire diverse cose della cultura "misteriosa" lasciataci dagli E.A. In primo luogo consentono di comprendere logicamente il perché una piramide è molto più piccola rispetto alle altre, poi consentono d'intendere cos'è il riferimento a "Coloro che danno l'Acqua" (ricordo che le tre stelle compaiono quando il Nilo incomincia ad esondare, ossia arriva l'Acqua, e quindi vi è la "rinascita"), permettono di capire inoltre perché el-Giza sia un monumento dedicatorio all'Acqua, il perché le Piramidi, che consentono al faraone di rinascere, siano da considerarsi una rappresentazione dell'Acqua (per la religione egizia, quando si parla di Acqua si parla di rinascita sempre e comunque, si veda Donadoni et alter: se le Piramidi, come si dice, sono tombe che consentono la rinascita del Faraone ... il conto è presto fatto senza scomodare cinture che non reggono neanche le mutande ...). Il fatto ancora più importante è che il tutto è riportato nei testi che comunemente si conoscono, ed in questa prospettiva, non servono grandi interpretazioni od aggiunte ... personali. Preciso che le tre stelle che compaiono all'orizzonte Occidentale intorno al solstizio estivo e che sono disposte come le Piramidi di el-Giza, si vedono ancora oggi quasi esattamente come cinquemila anni fa: il professor Ferreri (astronomo) dell'Osservatorio Astronomico di Torino ha confermato il tutto. A presto, Diego.
Diego Baratono.
00martedì 28 aprile 2009 08:54
P.S.: auguri Teie e Sweetdea ...
-Kiya-
00martedì 28 aprile 2009 09:20
Re:
Teie, 27/04/2009 14.35:

Per Kiya: si sa se la registrazione verà messa in onda da qualche parte?



Dall'articolo di Hawass si apprende che lo speciale verrà messo in onda per la fine del 2009, attraverso un programma che si intitola "Nova". E che è stato diretto da un certo Gary Glassman. Nient'altro.


Teie
00martedì 28 aprile 2009 11:31
Grazie. Diego mi sembra di capire che i tratti femminili siano una tua idea o come hai detto prima qualcun altro lo ha detto?
Scusami la puntigliosità ma ho il brutto vizio di voler capire.

Teie
Diego Baratono.
00martedì 28 aprile 2009 14:21
Repetita iuvant ... non è una mia idea, come ho specificato nel post del 27/04/2009 delle ore 14 e 13, che evidentemente ti è però sfuggito, ma la condivido per tutti i motivi che ho esposto, spero comprensibilmente, nel post di questa mattina delle ore 8 e 37. Saluti.
Teie
00mercoledì 29 aprile 2009 12:04
Scusami Diego per averti fatto perder tempo a ripetere ma il 27.4 avevi scritto: E' stata già avanzata diverso tempo fa: è un'osservazione che comunque condivido.

Poi il 28.4. ore 08,37, hai scritto: e per un terzo da una testa antropomorfa ... con tratti molto morbidi, non africani come qualcuno ha detto, bensì direi io, femminei)

Quindi sembra che prima e dopo si contraddicessero e ho voluto chiederti meglio. Aggiungo una domanda: chi ha esposto per primo il dubbio che possa essere una donna?
Devo dirti che è proprio vero che i tratti non sono africani.

Ti ringrazio in anticipo e mi scuso se ti faccio ridire cose già dette.

Grazie per l'attenzione.
Teie
Diego Baratono.
00mercoledì 29 aprile 2009 12:55
Repetita iuvant, repetita repetita iuvant iuvant, Teie. Per dirla tutta, ossia per non scrivere cose che non ho mai scritto e per non passare per uno che si contraddice: il 27/04/2009 alle 14.13 scrivo rivolgendomi a te, ovviamente: "Esatto Teie, un volto femminile, MA NON E' UNA MIA IDEA. E' stata già avanzata diverso tempo fa ... etc. etc. Questo ho scritto, non soltanto il brano che tu riporti: ora, se vuoi interpretarlo o non capirlo fai tu ma mi sembra abbastanza chiaro che quanto dico è che NON E' UNA MIA IDEA ritenere che il volto della Sfinge riporti tratti femminei ...
Quella del 28/04/2009, è una mia considerazione derivata direttamente dalla precedente. Mi sono permesso di osservare la Sfinge nei dettagli e di ragionarci su: mi sembra un'osservazione molto molto elementare, che qualsiasi persona attenta osservatrice può fare. Non ci sono altre interpretazioni in merito. Apprezzo che anche tu condivida l'idea che i tratti della Sfinge non siano negroidi ... Diego.
Teie
00mercoledì 29 aprile 2009 13:50
Ok Diego grazie, non so ancora chi ha esposto per primo il dubbio che possa essere una donna, ma va bene lo stesso.
Si, non penso siano tratti negroidi, ma ci si può ingannare e come sai le razze in Egitto erano molto diverse e più che ad una donna pensavo sempre ad un uomo scolpito con tratti più fini. Sempe tenendo presente il modo egizio di rappresentare l'uomo o il faraone nelle arti ed escludendo il naso..che non sapremo mai com'era.
Certo che saperlo ci toglierebbe dubbi e non ne parleremo adesso; se fosse stato camuso?

Grazie per l'attenzione
Teie
Diego Baratono.
00mercoledì 29 aprile 2009 14:42
Se fosse stato camuso e beh ...
-Kiya-
00mercoledì 29 aprile 2009 15:14
A proposito del naso della Sfinge, non tutti sanno che, contrariamente a quanto si crede, non fu distrutto in epoca Napoleonica, ma probabilmente accadde nel XIV secolo, ad opera dei Mamelucchi, ovvero in epoca Ottomana.
Uno storico arabo registrò che fu distrutto da delle cannonate.
Il dubbio e la credenza che siano stati i soldati di Napoleone i colpevoli, scaturì dal fatto che nel 1804, Mayer, proprio a seguito della spedizione Napoleonica, pubblicò vedute dell'Egitto, tra le quali una riproducente la Sfinge con il naso al suo posto. Ma possediamo altre immagini, risalenti al 1737, di Frederick Lewis Norden che già mostrano il colosso privo del naso.
-francis-
00mercoledì 29 aprile 2009 17:49
In effetti anch'io ho sempre letto che il naso della Sfinge fu distrutto dai mamelucchi che lo utilizzavano come bersaglio delle loro cannonate!
antonio crasto
00mercoledì 29 aprile 2009 19:15
Avevo gia espresso il mio convincimento che la Sfinge sia una scultura realizzata, forse durante la prima dinastia, per glorificare il dio Atum, e quale elemento principale della vasta area monumentale di Giza.
La scultura sarebbe stata restaurata durante la IV dinastia e forse nell’occasione si procedette a riscolpire la testa, sostituendo quella di leone con l’immagine di Khufu.

Al riguardo è interessante ciò che scrive Gardiner “La civiltà egizia” pag. 79:

«[…] Assai plausibile è l’ipotesi di Gunn che la parola Σφίγξ derivi dal geroglifico (omissis) šsp'nx che significa “immagine vivente”, espressione che che richiederebbe l’aggiunta di “del Signore dell’Universo” o “del (dio) Atum, com’è stata talvolta trovata in qualche iscrizione. […]»

Scrive d’altra parte Silvio Curto “I siti regali: Eliopoli e Giza”:

«[…] Chefren per di più fece scolpire una grande roccia emergente nella zona, nella forma di Sfinge, che ritraeva nel volto le fattezze del re e nel corpo il dio Atum impersonato in leone, a simboleggiare l’identificazione delle due persone. […]»
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